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Mostrati 1-20 di 124642 Articoli:
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Restauro della foresta mediterranea
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Storia e problemi contemporanei. Vol. 54
SommarioIl Portogallo e la transizione alla democraziaGuya Accornero e Alfonso Botti, Il Portogallo e la transizione alla democraziaSAGGIGoffredo Adinolfi, Lo Stato etico da Salazar a Marcelo CaetanoGuya Accornero, La rivoluzione prima della rivoluzioneMaria Inácia Rezola, Il Movimento delle forze armate e la transizione verso la democraziaRiccardo Marchi, Le destre radicali nella transizione: dall'autoritarismo alla democrazia (1974-1980)António Costa Pinto, Continuità autoritarie, giustizia transizionale e crisi dello StatoMarco Cipolloni, Al volante delle macchine del tempo: road movies metacinematografici (attra)verso il Portogallo democratico e postcolonialeRICERCHEEleonora Selvi, Maria Antonietta Macciocchi tra progettualità politica e giornalismoMatteo Soldini, L'internamento civile in provincia di MacerataRECENSIONILuciano Casali, Sul fascismo portogheseMarco Severini, Sulle carte giolittianeSteven Forti, Da biennio rosso a guerra civile?Massimo Papini, Sette fratelli sette, tra storia e mitoCamillo Brezzi, 1946: le donne votano, le donne sono eletteSCHEDEA cura di Luca Andreoni, Valentina Baiocco, Frida Bertolini, Giovanni Di Cosimo, Lucilla Gigli, Andrea Pongetti, Chiara Maria Pulvirenti, Chiara Scarpini,Antonio Senta
EUR 19.95
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Matthia de' Rossi e l'architettura di casa Muti Papazzurri. Echi del barocco berniniano tra Filacciano e Roma
Il saggio prende in esame il rapporto professionale che intercorse tra l'architetto Matthia de' Rossi (1637-1695), allievo prediletto del Bernini, e l'antica famiglia romana dei Muti Papazzurri, marchesi di Filacciano. Sulla base dei riscontri documentari, per la maggior parte inediti, e dell'analisi stilistica, l'indagine pone in luce gli aspetti storici ed artistici salienti che caratterizzano le due principali commissioni affidate dai marchesi all'architetto: l'intervento urbanistico nel feudo familiare di Filacciano, che gli si attribuisce per la prima volta, e la nota costruzione del palazzo romano in piazza della Pilotta.
EUR 19.00
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Strehler e oltre. Il «Galileo» di Brecht e la «Tempesta» di Shakespeare
“Cosa ha di splendide suppellettili Prospero? Lui scienziato e mago nel senso di John Dee e di Leonardo Il bauletto misterioso dove c'è dentro tutto (troppo!) - gli arnesi da lavoro , le clessidre, forse un astrolabio, compasso, squadra, un cannocchiale? (Galileo- Prospero di notte studia le stelle, inevitabile!). Ecco il “mantello di magia”. Poteva essere anche una veste corta per le “osservazioni astronomiche”, come Galilei di notte avvolto nelle coperte ad osservare le fasi di Venere o le lune di Giove. Ecco una possibilità scientifica della veste magica.” (Giorgio Strehler)“Una grande idea è stata il costume di Prospero è una scelta interpretativa il costume di Prospero, che è lo stesso costume indossato da Galileo. È lo stesso modello.” (Enrico D'Amato)
EUR 26.60
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Annali di storia delle università italiane. Vol. 14
Gli «Annali di storia delle università italiane» sono una pubblicazione periodica a cadenza annuale. Gli «Annali» si propongono come punto d'incontro, di discussione e d'informazione per quanti, pur nella diversità degli approcci storiografici e nella molteplicità dei settori disciplinari di appartenenza, si occupano di temi relativi alla storia delle università italiane.
EUR 41.80
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La giustizia criminale a Bologna nel XVIII secolo e le riforme di Benedetto XIV
Dagli anni Venti del Settecento è avvertibile una svolta abbastanza netta sia nella società bolognese - dove la distribuzione della ricchezza tende a farsi sempre più sbilanciata - sia nei rapporti politici fra pontefice e Senato, non più condizionati, come nei due secoli precedenti, dalla tenace difesa delle autonomie cittadine. Parte di questo mutamento fu l'abbandono di un atteggiamento sistematicamente conflittuale in materia di giustizia da parte del Senato, determinato dalla tendenza alla “burocratizzazione” dei rapporti fra Bologna e Roma, già evidente durante i pontificati di Innocenzo XI e Innocenzo XII, che si consolidò definitivamente durante quello di Clemente XI. Anche la nobiltà di Bologna modificò i propri comportamenti e alla metà del '700 era ormai un gruppo sociale contraddistinto da quei tratti di bonomia e cordialità che ancora fanno parte dello stereotipo del bolognese, abbandonando la violenza e la vendicatività sanguinaria che l'avevano invece caratterizzata fino ai primi anni del secolo.Fu questo solo un aspetto di una complessiva trasformazione culturale, nel senso più ampio del termine, che è ancora in parte da indagare. L'allarme destato nella minoranza dei benestanti da una microcriminalità sempre più diffusa ed aggressiva, legata alla piaga del pauperismo conseguente alla crisi economica ed occupazionale (già evidente negli ultimi anni del XVII secolo e aggravata dagli eventi bellici dei primi anni del XVIII) rese cruciale la revisione delle tipologie dei reati più diffusi e della loro sanzione da parte del tribunale criminale del Torrone. Nel corso del Settecento, la sua attività fu regolata dalle Constituzioni di Benedetto XIX, che riformarono le procedure, mirando ad eliminare gli abusi nell'amministrazione della giustizia e a garantire la difesa dei rei. Altrettanto importante fu il Bando generale del legato Fabrizio Serbelloni, che adeguò le pene ai reati, seguendo in parte le suggestioni della...
I musei civici del Veneto dalla tradizione verso una nuova identità
I musei civici italiani rappresentano una realtà culturalmente rilevante nel ricco tessuto che si è sviluppato storicamente nelle nostre variegate comunità urbane, con una vicenda e una diffusione territoriale tali che nel tempo hanno determinato una grande tradizione. Per valorizzare la rete dei musei locali, l'ANMLI ha promosso questa collana dedicata al progetto “Museo civico. Tradizione e innovazione” in cui si raccolgono gli Atti del ciclo di convegni regionali, organizzati per svilupparne criticamente un'analisi comparata.Il primo volume è dedicato ai musei civici del Veneto, con una riflessione sulla storia, sull'importanza delle radici e sulle ragioni del proprio ruolo nella crescita culturale della società. Le testimonianze dei direttori di questi istituti mettono in luce i problemi posti dalla contemporaneità, da una diversa interpretazione della funzione del museo alla scarsità delle risorse disponibili, e gli obiettivi che si possono individuare all'orizzonte. A partire da considerazioni sulle origini, e ripercorrendo le vicende che hanno portato alla formazione delle collezioni, alle scelte allestitive e ai mutamenti degli strumenti gestionali, viene offerta al lettore la prima porzione di un vero e proprio affresco del sistema museale italiano.
EUR 12.00
Blues for America. Una critica, un lamento e tante memorie
Il volume intende essere "un lamento nella notte" rivolto agli americani onesti e rispettabili. Partendo dagli anni Trenta fino ad arrivare agli anni Novanta, l'autore ripercorre la propria storia personale e familiare e quella della sua nazione. Cruciali gli anni Cinquanta e Sessanta delle lotte per i diritti civili, ai quali Dowd ha partecipato sin dai tempi dei campus universitari. Altrettanto ricchi e difficili gli anni Settanta, con la fine della guerra in Vietnam, per la quale l'autore si impegnò in prima persona, e gli Ottanta, allorché gli americani accettarono un profondo cambiamento nelle politiche economiche. Vengono ripercorse alcune importanti campagne presidenziali: quella per l'elezione di Bill Clinton, ad esempio, grazie al quale sembrava che la politica stesse cambiando rotta, speranza poi infranta. Convinto che il "sogno americano" sia stato tradito, due sono gli errori fondamentali che Dowd imputa alla nazione: aver incoraggiato l'innato egoismo della natura umana; e aver permesso che il razzismo continuasse a radicarsi nella società. L'analisi di questi due aspetti, e le conseguenze che ne sono derivate, costituiscono il cuore del libro.
EUR 20.90
Fino alla fine del cinema
Le opere di webcinema costituiscono la frontiera dove gli artisti utilizzano le tecnologie digitali per creare storie non-lineari e/o interattive. Da un punto di vista evolutivo, molti dei casi presentati in questo volume rappresentano mutazioni non adattive, che non supereranno la prova della mediasfera. Col tempo spariranno, proprio come è successo alle popolazioni poco “fit” con l'ambiente contemporaneo. Altri sopravviveranno, muteranno, dando vita a tecniche, linguaggi, metodologie nuove per raccontare le storie.Questa molteplicità di forme è direttamente collegata alle diverse tecnologie utilizzate, e ogni tecnologia include spazi, momenti e pratiche differenti: la moltiplicazione degli spazi dove fruire di storie va di pari passo con la non-linearità della drammaturgia.Come dice Manuel De Landa, la realtà non è che “un'unica materiaenergia soggetta a transizioni di fase di vario tipo, dove ogni strato di 'materia' accumulato non fa che arricchire il serbatoio di dinamica e di combinatoria non lineari a disposizione per generare nuove strutture e processi”, così l'isomorfismo digitale facilita la ricombinazione dei linguaggi, mentre la miniaturizzazione delle tecnologie e la pervasività di Internet facilitano l'integrazione di realtà e narrazione.Gli artisti selezionati costituiscono un percorso che, dalla linearità e da un singolo medium, arriva fino all'interattività e alla crossmedialità su un territorio inesplorato, dove le storie vengono raccontate e fruite utilizzando Flash e social network.
EUR 9.00
I giovani e la violenza. Una questione aperta
La "violenza dei giovani" è un tema affrontato dall'attualità quasi quotidianamente e alimenta discorsi generalmente catastrofisti a proposito dell'abbassamento dell'età dei minori implicati e della violenza messa in atto, soprattutto da parte di coloro che provengono dai quartieri popolari. Di origine essenzialmente politica, questi discorsi sono fortemente amplificati dai mass media, che non esitano a cadere nel sensazionalismo e a ritrasmettere senza motivo fatti di cronaca nera anche se di lieve entità. Paradossalmente, quest'abbondanza di discorsi pubblici è inversamente proporzionale alla quantità di ricerche serie e imparziali sul tema. In fin dei conti, non si hanno molte informazioni attendibili sui reati di carattere violento commessi dai giovani. Di che cosa si tratta esattamente? Questi fenomeni sono nuovi nella società francese? Come si possono misurare e come ci si può fare un'idea della loro evoluzione? Quali sono le caratteristiche degli autori e delle vittime di tali reati? Come vengono perseguiti dalle forze dell'ordine e dalla giustizia? Scritto da due studiosi esperti della materia, questo volume fornisce risposte precise a tutte queste domande a partire da dati storici e statistici e dall'analisi di materiale giudiziario. In un linguaggio alla portata di tutti, il libro mette in discussione molte conoscenze date per scontate e offre al lettore i mezzi per formarsi un'opinione più chiara della tematica.
EUR 15.20
European union and legal reform 2009
L' «erario» della modernità. Muratori tra etica ed estetica
L'immagine stereotipata di un Muratori 'antiquario', ospite occasionale delle lettere e compilatore minuzioso del passato, poco s'addice alla sistematica lezione riformatrice del padre della nostra storiografia medievale, cui spetta invece un posto di primo piano tra i novatores del Settecento europeo. Questo libro racconta di un originale primato, metodologico e culturale, che va sotto il segno della modernità muratoriana: una modernità sempre moderata, lontana dagli eccessi di «antichi» e «moderni», mai spettatrice passiva dei cambiamenti, bensì aperta ai problemi, alla loro pubblica discussione o intesa alla loro soluzione, di là dalla mera erudizione libresca. Dall'apprendistato, poetico e teatrale, milanese sino alle operose officine delle Osservazioni alle Rime del Petrarca e del Governo della peste (secondo un tragitto qui ampiamente documentato dai tre capitoli e dai testi, editi e inediti, raccolti in Appendice), l'«erario» muratoriano, collocandosi al centro dei saperi, si accresce via via di conoscenze, opinioni, esperienze, grazie ad un'inesausta ricerca del vero, del buon gusto e dell'utile, che rappresenta la bussola di cui lo sperimentalismo muratoriano si serve per attraversare un mondo «zoppo», svilupparne le mappe e correggerne gli abusi, così da leggerne gli orientamenti ben oltre l'anagrafe del secolo.
EUR 23.75
Italiano di Romagna
All'unità politica e amministrativa del nostro Paese non corrisponde quella linguistica: nelle diverse regioni la varietà parlata della lingua nazionale mantiene forti legami con il sostrato dialettale e presenta, a sua volta, ulteriori frazionamenti dovuti ad una storica frammentazione politica. Tali legami sono particolarmente evidenti nelle scelte di lessico, nell'uso di idiotismi che si riferiscono alle diverse realtà locali, nell'intonazione e nella cadenza dei parlanti.Questo volume, frutto di una lunga ricerca etnografica e linguistica svolta sul campo in Romagna - intesa qui non nella sua estensione amministrativa, ma linguistica - documenta aspetti dello stato attuale della lingua parlata, offrendo una raccolta di termini e locuzioni di matrice dialettale che, nella loro forma italianizzata, entrano nella normale conversazione in lingua in contesti confidenziali e informali, in famiglia, tra amici, negli ambienti di svago e di lavoro. Sono parole che descrivono vari aspetti della vita quotidiana, dei mestieri, della campagna; sono i modi di esprimersi delle persone, secondo l'età e l'appartenenza socio-culturale; sono i nomi locali di pesci, uccelli, insetti e piante; e sono locuzioni e modi di dire che rimandano a comportamenti, a pratiche utili sul piano materiale, ed anche a concezioni e credenze relative alla sfera simbolica e rituale.Le parole veicolano e trasmettono una cultura e ricostruire la loro storia significa riscoprire i segni lasciati dai popoli che nella terra si sono avvicendati. I complessi processi evolutivi che hanno determinato la fine della così detta 'civiltà contadina' hanno causato anche la dissolvenza del dialetto, che, tuttavia, ancora traspare in quelle parole che, superficialmente vestite di lingua, continuiamo ad ascoltare e ad usare nel nostro italiano di Romagna.
EUR 36.10
Ricerche di pedagogia e didattica (2009). Vol. 4
Il governo Mendes France
Figura centrale della storia politica francese del Novecento, Pierre Mendès France ha legato il proprio nome al principale tentativo di rinnovamento della IV Repubblica. Chiamato al potere all'indomani della disfatta di Dien Bien Phu in un momento di grave crisi nazionale, Mendès France guida l'esecutivo dal 18 giugno 1954 al 5 febbraio 1955: sette mesi e diciassette giorni destinati a imprimere un marchio indelebile nella memoria collettiva francese e in un sistema politico tradizionalmente contrario all'emergere di leader carismatici. Concentrando le sue ricerche all'interno del ricchissimo, quanto poco esplorato, materiale conservato presso gli Archivi dell'Institut Pierre Mendès France, Riccardo Brizzi ricostruisce l'esperienza di governo di Mendès France mettendone in luce la carica innovativa nell'interpretazione del ruolo di presidente del Consiglio (dall'uso della radio per rivolgersi direttamente all'opinione pubblica, alla pretesa di nominare autonomamente i ministri senza consultare i partiti), il dinamismo sul piano internazionale (fine della guerra d'Indocina, avvio della decolonizzazione in Africa del Nord, bocciatura della Comunità europea di difesa), ma anche le molte ambiguità e contraddizioni che hanno accelerato il declino di un esecutivo caduto sull'onda dello scoppio dell'insurrezione algerina.
EUR 22.80
Musei e valorizzazione dei beni culturali. Atti della Commissione per la definizione dei livelli minimi di qualità delle attività di valorizzazione
L'Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e gli standard di funzionamento e sviluppo dei musei, decretato il 10 maggio 2001, ha provato a dotare il Paese di una normativa tecnica unitaria. Ma, non potendo imporre obblighi e non avendo nemmeno previsto incentivi né misure di trasparenza delle azioni pubbliche, i musei italiani locali e statali sono rimasti in condizioni culturalmente inadeguate ed economicamente inefficienti. Con questo problema si è misurata la Commissione incaricata dall'allora ministro Francesco Rutelli di definire i "Livelli minimi uniformi di qualità delle attività di valorizzazione su beni di pertinenza pubblica" richiesti dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. La bozza di decreto che ne è scaturita attende sul tavolo della Conferenza unificata dal 6 maggio 2008. Il presente volume documenta il lavoro prodotto, inquadrandolo storicamente sotto il profilo culturale, giuridico e amministrativo.
EUR 32.30
Le donne, la Maddalena, le Madonne. Scritti sull'arte moderna di Marco Minghetti
Lo statista bolognese Marco Minghetti (1818-1886) è uno dei principali protagonisti del processo di unificazione nazionale e della costruzione dello Stato unitario nell'Italia liberale. Più volte ministro e due volte Presidente del Consiglio, per molti anni capo riconosciuto della Destra storica, egli rappresenta uno dei fari di riferimento del liberalismo contemporaneo anche dal punto di vista del pensiero politico; alcune sue opere, tradotte nelle principali lingue europee, divennero presto oggetto del dibattito politico in Italia e in Europa. Molto noti fra i contemporanei furono anche i suoi studi sulla storia dell'arte italiana nell'età del Rinascimento, epoca alla quale egli guarda con particolare interesse anche sotto il profilo storico-politico. Con grande attenzione egli indaga sia il ruolo svolto in prima persona dalle donne nella cultura italiana della prima età moderna sia il tema della rappresentazione della donna (in particolare nelle figure della Maddalena e della Madonna) da parte dei pittori del periodo aureo dell'arte italiana. Gli scritti qui riproposti sono estremamente significativi e innovativi sull'uno e sull'altro versante; essi testimoniano inoltre della preoccupazione di Minghetti di trasmettere, anche attraverso l'esame della grande arte rinascimentale, un messaggio educativo e politico che può ancora parlare alle donne e agli uomini del suo tempo.
EUR 14.25
Città e campagne nella Sicilia medievale
IndicePrefazione - 1. Per una storia delle campagne siciliane nell'alto medioevo - 2. Vite e vino nella Sicilia medievale - 3. Il ruolo economico e sociale della Chiesa - 4. Immigrazione e società urbana (secoli XII-XVI) - 5. Nobiltà e aristocrazie urbane nel tardo medioevo - 6. Società urbane e cultura della città. Palermo fra Duecento e Quattrocento - 7. Fra città e campagne in Sicilia nel medioevo - Indice dei nomi
EUR 18.05
La professione sociale (2009). Vol. 38
Anatomie fantastiche. Cinema, arti visive e iconografia medica