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Il libro dell'alpe
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Anime rubate. Bambini svizzeri all'asta
Hanno sofferto, taciuto e sopportato. Sono stati sfruttati, umiliati, tormentati. Migliaia di bambini in appalto hanno vissuto in Svizzera privati del diritto alla dignità, di calore e sicurezza affettiva, per lo più con un grado di istruzione minimo. Non pochi di loro hanno subito abusi. In una società povera erano loro a soffrire più di chiunque altro: dovevano aiutare i genitori "affidatari" ben oltre le proprie forze, creature senza diritti e oberate di doveri. Oggi Lotty Wohlwend e Arthur Honegger danno la parola ai bambini di ieri. L'indagine riguarda la vita di quei bambini negli ultimi cento anni: sono riusciti a voltare pagina, oppure no? Gli autori cercano di dare una risposta, e analizzano uno dei capitoli più contestati della storia sociale svizzera.
EUR 15.68
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Le dita rosse e blu. La pittura di Hermann Hesse
Della vita e delle opere di Hermann Hesse (1877-1962) si è scritto molto; meno conosciuta è l'attività pittorica dello scrittore premio Nobel nel 1946. Parallelamente alla scrittura Hesse agli esordi disegnò schizzi a matita, poi passò al colore e all'acquerello che divenne la sua espressione privilegiata. Non vi è però una diretta corrispondenza tra letteratura e pittura: per quanto nella parola Hesse si logora e si affatica, tanto nella pittura trova ristoro e pace, come prevede anche la terapia junghiana cui si sottopose. Benché autodidatta, è amico di molti pittori - Cuno Amiet, Jean Lurçat, Louis Moilliet, Marianne von Werefkin - che influiscono sul suo linguaggio artistico. I tre saggi che compongono questo volume ripercorrono il viaggio artistico di Hesse dal nord al sud - analogo per molti versi a quello di Goethe - alla ricerca di una natura incontaminata con la quale entrare in profonda comunione. Lo scrittore viaggia in Italia, affascinato dalla luce e dai colori, e nel Ticino si innamora di Casa Camuzzi - eletto a buen retiro - tema di alcuni fra i suoi più celebri testi e acquerelli.
EUR 15.68
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Il Ticino e la lotta al fuoco. Storia sociale di un rischio collettivo (1803-1918)
Grazie al concetto di «culture del rischio» la storiografia più recente ha ormai conferito agli eventi catastrofici piena legittimità come oggetto di ricerca, svelandone la ricchezza e le potenzialità. La percezione e la gestione di un rischio sono infatti legate al contesto storico in cui esso si manifesta, alle caratteristiche della società che vi è confrontata e al rapporto di quest'ultima con il proprio territorio. Dalla prevenzione alla reazione, l'attitudine di una comunità di fronte al pericolo presenta implicazioni di carattere politico, sociale, economico e culturale. È soprattutto nel corso dell'Ottocento che la gestione dei rischi, naturali e non, s'impone come vero e proprio problema pubblico. Nella Confederazione svizzera, i processi di formazione cantonale seguenti l'Atto di mediazione napoleonico costituiscono in questo senso dei casi di studio molto proficui e interessanti. Il presente volume analizza l'evoluzione della gestione del rischio d'incendio nella storia ticinese (1803-1918), illustrando il valore del tema come «rivelatore» sociale e offrendo al lettore un percorso nuovo e originale attraverso lo sviluppo del Cantone.
EUR 23.75
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San Nicolao. La meravigliosa storia del santo della Flüe
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Epper, Pauli, Schürch. I tre «espressionisti neri»
Dopo le esposizioni dedicate a Ugo Zaccheo, Oskar Dickmann, Silvestro Mondada, Wilhelm Schwerzmann e Max Uehlinger, quest'anno l'attenzione è stata rivolta a tre espressionisti giunti da oltralpe per stabilirsi nel nostro territorio tra i monti sopra Locarno, Brione, Ascona e Cavigliano - a cavallo delle due guerre mondiali: Johannes Robert Schürch, Ignaz Epper e Fritz Pauli. Denominati "espressionisti neri" in ragione della loro comune predilizione per l'utilizzo di tecniche grafiche quali la silografia, l'incisione, il carboncino o il disegno a inchiostro, la loro arte riflette la sofferenza individuale e il malessere sociale di un'epoca segnata indelebilmente dai due conflitti mondiali e dall'instaurazione di tre dittature (fascista, nazista e franchista) ma anche un sentimento di solitudine interiore legata alla percezione d'impotenza di fronte a questi tragici eventi.
EUR 23.75
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La Svizzera. Il paese più felice del mondo
La Svizzera è il paese più felice del mondo, lo dice uno studio internazionale. Eppure non mancano le accuse: corruzione, evasione fiscale, islamofobia... A cosa si deve dunque il miracolo svizzero? Alle votazioni: quattro volte l'anno il popolo è chiamato a esprimersi su temi che vanno dall'immigrazione alla religione, dall'energia alla fiscalità, dalla protezione degli animali al rumore degli aerei! Unica nel suo genere, questa democrazia partecipativa suscita la curiosità di democratici e repubblicani del mondo intero per i suoi incredibili risultati: disoccupazione quasi inesistente, gestione dell'immigrazione, elevata competitività e il miglior sistema educativo del continente. Coniugando il rigore dello storico con la spietatezza del saggista, François Garçon esprime il proprio schietto giudizio: indebolita da una crisi dalla quale non sembra più uscire, è ora che l'Europa la smetta di disprezzare la Svizzera per trarne invece ispirazione.
EUR 15.68
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Carlo Gatti. Il bleniese che conquistò Londra
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Un silenzio di pietra. Giallo ticinese
Semionico: nella banca Ratteisen sparisce un milione di franchi e muore improvvisamente l'unico impiegato. Alla direzione, che non ha nessun indizio sul furto, conviene fare ricadere la colpa sul defunto. La vedova, sola e straniera, chiama in soccorso Egidio Martinelli, un salumiere in pensione senza nessuna esperienza investigativa. Il compito è arduo: Egidio è ostacolato dalla banca, spiato da misteriosi occhi e il paese intero sembra volerne al defunto per oscure ragioni. Il salumiere può contare solo sulla sua conoscenza del dialetto e delle abitudini dei ticinesi ma non ha che una settimana a disposizione, il tempo concessogli dalla banca prima di denunciare il defunto impiegato.
EUR 15.68
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Marianne Werefkin 1860-1938
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La voce del lago
"Avrebbe voluto chiamare sua nipote, sempre appiccicata al telefonino, ma era mezzanotte passata. Avrebbe voluto dirle che quelle faccine che lei metteva un po' dappertutto, per dichiarare quand'era contenta, quei due punti davanti a una parentesi chiusa, non erano un'invenzione tecnologica. Anche la natura se ne serviva, avrebbe proprio dovuto vederli, i due cigni e il riflesso ricurvo: anche il lago sorrideva." Una giornata di volontariato dedicata alla pulizia delle acque del Ceresio davanti a Gandria porta alla luce molti oggetti buttati, persi o dimenticati, ognuno con una storia da raccontare. Sono storie di ieri e di oggi, di uomini e donne legati in un modo o nell'altro al lago, elemento naturale attorno al quale ruotano le vite dei personaggi di questi racconti commoventi e divertenti, profondi e leggeri insieme. Dalla vedova che ha perso il marito annegato alla rumena in cerca di una vita migliore, dai bambini che sfidano la gravità per giocare a palla al celebre scrittore di Zorba il greco che s'innamora di Gandria, l'autore ricompone un mosaico fatto delle mille sfaccettature della vita.
EUR 15.68
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Lettere iperboliche
Pubblicate sulle pagine di una smilza rivista locale alla fine dell'Ottocento, le «Lettere iperboliche» di Francesco Chiesa sono state di volta in volta interpretate come un pamphlet scagliato da un giovane «enragé» contro la classe dirigente del tempo, come una radiografia impietosa e sarcastica del malcostume ticinese, come un abbozzo di antropologia culturale. Le «Lettere» - che l'autore, successivamente, preferì affidare alla critica roditrice dei topi - meritano ancora oggi un'attenta lettura, non foss'altro perché taluni vizi sono rimasti incistati tra le articolazioni della società, come la proliferazione della «classe avvocatesca» (categoria alla quale lo stesso Chiesa apparteneva per formazione), l'ampollosità dei proclami, la retorica dei discorsi politici, le logiche di stampo familistico. Spesso citate ma raramente lette, queste «Lettere» ritornano oggi riviste e corredate di una serie di note esplicative.
EUR 15.68
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Il buio tra le montagne
Inizio del XIX secolo, Canton Grigioni: saccheggiato dalle truppe napoleoniche, il paese soffre la povertà, è ostaggio di una giustizia arbitraria e degli abusi dei potenti. Due dozzine di gendarmi al comando del giudice istruttore barone Johann Heinrich von Mont devono fronteggiare bande di disertori, ladri, vagabondi, riscossori delle imposte abusivi, chirurghi improvvisati. Quando nell'estate del 1821 il mulino dello stagno nei pressi di Bonaduz diventa il teatro di un triplice omicidio, il barone svolge le indagini con l'aiuto di due reduci mercenari. La ricerca dell'assassino nelle valli difficilmente accessibili e nei villaggi, a piedi o a cavallo, è di estrema difficoltà. Per i montanari è più facile convivere con la paura di un criminale a piede libero piuttosto che fidarsi dei tutori della legge giunti dalla capitale. Tuttavia il barone von Mont e i suoi uomini riescono a scovare diversi sospetti e a portarli davanti alla corte criminale di Coira. Basandosi su un fatto storico mai completamente chiarito, Huonder crea un romanzo avvincente sugli esordi della criminologia.
EUR 15.68
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I miti svizzeri. Realtà e retroscena
Balivi stranieri, neutralità perpetua, caso eccezionale in Europa: i miti schiudono varchi di accesso alla cultura storica del passato e sono espressione della consapevolezza storica di una comunità. Ma sono anche un'apprezzata fonte di semplificazioni e di mezze verità utili nello scontro elettorale. Thomas Maissen, che nel 2010 ottenne un grande successo con la sua Svizzera. Storia di una federazione, rivolge qui, in quindici capitoli, uno sguardo oggettivo alle storie eroiche svizzere, dal giuramento di alleanza al ridotto nazionale, dalle tradizioni libertarie e umanitarie alla «nazione fondata sulla volontà». L'autore spiega come storiograficamente sono nati questi luoghi comuni e quali nozioni possediamo oggi del reale contesto storico, quindi fornisce un orientamento in una fase in cui la Svizzera deve indagare il proprio immaginario storico se non vuole incorrere nel rischio che la memoria pubblica entri in conflitto con la scienza e con la percezione all'estero.
EUR 19.00
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Nicolas Bouvier. Parole del mondo, del segreto e dell'ombra
Il ginevrino Nicolas Bouvier (1929-1998) cresce in una famiglia colta e agiata. A 17 anni intraprende il suo primo viaggio in Borgogna e, finito il liceo, un secondo a Firenze. Frequenta l'università, scrive per i giornali e si mette di nuovo in cammino, questa volta per la Lapponia, che percorre per giorni in totale solitudine. Viaggiare diventa per lui una scelta di vita. La prima avventura ha luogo nel 1951 con due amici: Ginevra, Venezia, Belgrado, Atene e Istanbul scoprendo la musica zigana e slava. Nel 1953, dopo la laurea, con l'amico Thierry Vernet e la sua Fiat Topolino un lungo viaggio lo porta fino a Kabul; attraversa da solo l'India, si ferma a lungo a Ceylon per motivi di salute; poi soggiorna un anno in Giappone, dove ritornerà più volte. Altre mete seguiranno: Corea del Sud, isola di Chedju, isole di Aran, Jugoslavia, Romania, negli anni Ottanta la Cina in veste di guida culturale e infine l'America del Nord. Da queste esperienze sono nati diversi libri, il più conosciuto è "L'usage du monde", 1963 (La polvere del mondo).
EUR 15.68
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Il Gottardo
Nel 1894, dodici anni dopo l'inaugurazione di quello che ormai è il vecchio tunnel, Carl Spitteler ricevette dalla Società Ferroviaria del Gottardo l'incarico di scrivere un libro che illustrasse le bellezze e le attrattive turistiche della zona, senza tuttavia rinunciare al valore squisitamente artistico. Il volume, uscito due anni dopo, rimane oggi più che mai un prezioso documento storico e una delle testimonianze più vive, originali e letterariamente pregevoli dedicate al Gottardo inteso non solo come luogo geografico, ma anche in senso più ampio come spazio umano e culturale. Il futuro premio Nobel per la letteratura, lucernese d'adozione, descrive la zona del Gottardo percorrendola prima in ferrovia e poi a piedi, fornisce consigli per escursioni e passeggiate, si sofferma sulle caratteristiche climatiche e di luce, si addentra in alcune valli laterali e ricostruisce il significato e l'importanza del Gottardo nella storia.
EUR 15.68
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Noi. Racconti a due voci tra Italia e Canton Ticino
Giulia abita a Milano e insegna tedesco in una scuola del Mendrisiotto; vive sospesa fra due realtà, tanto vicine quanto distanti fra loro, e il suo sguardo verso la Svizzera italiana è ora ironico, ora ammirato, a volte indispettito, ma sempre privo di pregiudizi.Marco è un giornalista ticinese e un attento osservatore degli italici costumi. I suoi viaggi lo portano spesso in Italia e in giro per il mondo, e la sua graffiante penna è sempre pronta a cogliere impressioni e raccontare esperienze.Le voci Giulia e Marco si intrecciano in un duetto ricco di piacevoli sorprese e colpi di scena.
EUR 15.68
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Giornalismo nella Svizzera italiana (1950-2000). Vol. 2
Degli anni successivi al secondo dopoguerra gli storici parlano come delle «trente glorieuses», per il Ticino di una «età dell'oro», del «paradiso della crescita economica» (Angelo Rossi). In quel periodo, nella piccola Svizzera italiana, è morta la tipografia di Gutenberg, alla radio si è aggiunta la televisione, il giornalismo è diventato una professione, il numero degli addetti si è decuplicato, è scomparsa la stampa quotidiana di partito e si discute se i giornali ormai si leggeranno sul web. Di questa stagione intensa e appassionante è stato riferito finora con saggi parziali, limitati per esempio alla crescita della radiotelevisione di servizio pubblico o alla storia di singoli giornali. Il lavoro di Enrico Morresi ha l'ambizione di leggere tale periodo da un punto di vista originale: la nascita, lo sviluppo e il consolidarsi di una professione - il giornalismo - dotata di proprie specificità, ideali e sistemiche.
EUR 27.55
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Vedova con bambino
In pieno XIX secolo, don Tommaso Barbisio, un raffinato prete piemontese, cade in disgrazia e viene relegato in una parrocchia di paese nella Svizzera italiana, in fondo a una valle remota. Qui prende a servizio Anna Maria, un'anziana vedova che vive sola con un bambino, della quale progressivamente scoprirà il passato misterioso. Se il personaggio di don Tommaso è frutto della fantasia dell'autore, Anna Maria invece è realmente esistita. Così come suo marito, i cui misfatti sono all'origine di una leggenda che si tramanda da generazioni, discende da un albero genealogico frondoso quanto un nocciolo mai potato, e i suoi contrasti con la nuora hanno lasciato traccia nell'archivio dell'emigrazione ticinese in Australia. Sul crinale tra racconto storico e invenzione romanzesca, Vedova con bambino mette in scena due personaggi enigmatici e profondamente umani, le cui vite saranno segnate dal loro incontro.
EUR 15.68
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Quando tutto va male e altri racconti tristi
Il nome di Guido Calgari è oggi maggiormente legato alla sua attività culturale, più che alla sua produzione letteraria. Meritano quindi di essere riscoperti questi "racconti tristi", pubblicati nel 1933 e ampliati nel 1968, col titolo "Quando tutto va male!. Fin dalla novella eponima l'autore mette in scena - in aperto contrasto con una «concezione arcadica della montagna» allora in voga - l'asprezza del mondo alpino, la tragedia sempre dietro l'angolo, la minaccia dell'emigrazione, l'incontro con una modernità a tratti incomprensibile. Eppure c'è attaccamento a questo mondo, caratterizzato da uno spirito comunitario che va man mano perdendosi, ora che «le rascane sono ormai tutte crollate».
EUR 15.68