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La locandiera
Scritta nel 1751 e portata in scena per la prima volta nel 1753 al teatro Sant'Angelo di Venezia, "La locandiera" è ancora oggi la commedia goldoniana più amata e rappresentata nel mondo. Lucido ritratto di una realtà sociale in crisi, con questo testo Goldoni ci regala un personaggio che, in netto contrasto con il passato, domina la scena utilizzando non solo le arti della seduzione femminile, ma soprattutto astuzia, intelligenza, ragione. L'edizione è completata da una ricca introduzione, un'appendice su alcune delle più significative proposte sceniche del Novecento italiano, una nota biografica e una bibliografia essenziale.
EUR 7.60
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L' opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
Scelto da IBS per la Libreria ideale. "L'avvento della riproducibilità tecnica e la sua diffusione mediante la fotografia segnano la possibilità di emancipare l'arte rispetto all'ambito del rituale: venendo meno i valori dell'unicità e dell'autenticità, si apre la possibilità di conferire all'arte una nuova valenza politica". Una riflessione ancor oggi attuale.\r\n\r\n"L'importanza che Benjamin attribuiva a 'L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica' (e da ciò l'esigenza di una edizione come questa, che finalmente permettesse di comprendere nel loro insieme la sua genesi e tutte le sue 'varianti') risulta evidente dalla nota lettera a Kraft del dicembre del 1935: egli afferma con enfasi di ritenere di avervi fissato la cifra dell''ora del destinO' che è scoccata per l'arte. Non può trattarsi, quindi, di una semplice fenomenologia delle più recenti tendenze, né dell'apprezzamento del loro carattere rivoluzionario rispetto alla espressione artistica tradizionale, e neppure di una teoria delle nuove Muse: fotografia e cinema. L'ambizione è incomparabilmente maggiore: si tratta di comprendere la crisi del fatto artistico, dell'arte in quanto tale, di una filosofia della crisi dell'arte, destinata, per ciò stesso, ad assumere i toni di una vera e propria filosofia della storia." (Massimo Cacciari)
EUR 8.40
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Cantata dei giorni dispari
Eduardo De Filippo nelle commedie riunite sotto il patetico ed espressivo titolo di "Cantata dei giorni dispari" (i "giorni dispari" sarebbero, secondo un detto napoletano quelli più tormentati, più difficili) ha dato un ritratto tra i più felici della vita italiana negli anni del dopoguerra, ma ancor oggi attuale, esemplificandola in assurdi schemi simbolici, ma umanizzandola in personaggi, sentimenti, problemi immediati ed estremamente legati alla realtà popolare.
EUR 12.80
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Sorgo rosso
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché leggere i grandi autori internazionali vuol dire aprire gli occhi sul mondo. Un romanzo epico nel quale le microstorie dei personaggi si srotolano insieme alla grande storia della Cina, tanto che viene da chiedersi chi sia il vero protagonista: gli uomini o la Cina? E poi la domanda è inutile, perché sono la stessa cosa.\r\n\r\n«"Sorgo rosso" è il grande armadio della nostra infanzia. È lì che troviamo tutte le parole e i giochi e le cose spaventose della vita» - Acheng\r\n\r\nLa storia epica, grandiosa di questo capolavoro della letteratura cinese contemporanea, si staglia sullo sfondo degli sconfinati campi di sorgo «che in autunno scintillano come un mare di sangue». Dal banditismo degli anni Venti, alla cruenta invasione giapponese degli anni Trenta e Quaranta, fino al periodo che precedette la Rivoluzione culturale, Sorgo rosso racconta le avventure e gli amori del bandito Yu Zhan'ao e della sua famiglia, in un affresco che ritrae un intero popolo, tutto un Paese. Un Paese dalle campagne brulicanti di anime sperdute - contadini, soldati, monaci buddisti, maghi taoisti - in cui «un vento maschio spazza una terra femmina» e il sangue versato è «morbido e liscio come piume d'uccelli».
EUR 11.20
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Franny e Zooey
«Tanto per cominciare, Zooey era un giovanotto piccolo, dal corpo estremamente esile. Da dietro (soprattutto dove gli si vedevano le vertebre) sarebbe quasi potuto passare per uno di quegli sparuti bambini di città che ogni estate vengono spediti alle colonie a ingrassarsi e prendere il sole. Visto in primo piano, di faccia o di profilo, era straordinariamente, spettacolosamente bello. La sorella maggiore mi ha pregato di dire che assomigliava all'"esploratore mohicano ebreo-irlandese dagli occhi azzurri che morí tra le vostre braccia al tavolo della roulette di Montecarlo". Secondo un'opinione piú generale e meno campanilistica, a salvare in extremis quel volto dall'eccessiva bellezza, se non addirittura dallo splendore, era un orecchio che sporgeva leggermente piú dell'altro. Per conto mio, comunque, non condivido affatto né l'uno né l'altro di questi punti di vista. Ammetto che il volto di Zooey fosse un volto bellissimo, quasi perfetto. Come tale, naturalmente, era passibile di quella stessa varietà di giudizi scorrevoli, imperterriti e spesso capziosi cui è soggetta ogni autentica opera d'arte. Penso resti solo da aggiungere che una qualunque delle cento minacce giornaliere - un incidente d'auto, un raffreddore di testa, una bugia prima di colazione - avrebbe potuto deturpare o imbruttire la sua generosa bellezza nel giro di un giorno o di un minuto. Ma quello ch'era indeteriorabile, quello che qualcuno ha categoricamente definito una gioia di tipo imperituro, era un autentico esprit impresso su tutto il suo viso, specie negli occhi, dove attirava l'attenzione come una maschera di Arlecchino, e a volte disorientava.»
EUR 8.40
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L' Agnese va a morire
«L'Agnese restò sola, stranamente piccola, un mucchio di stracci neri sulla neve».\r\n\r\n«L'Agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza [...]. Piú esamino la struttura letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre piú grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]». (Sebastiano Vassalli)
EUR 9.60
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Lettera sulla felicità
L'uomo che vive con l'animo sereno è paragonato da Epicuro a colui che, al sicuro sulla terraferma, osserva con distacco il mare in tempesta. Questa è l'immagine epicurea della felicità, che ben rappresenta quale sia lo scopo ultimo della filosofia: procurare piacere all'uomo, allontanandolo dal "mare in tempesta" delle false ansie, dei timori e dei cattivi pensieri e, soprattutto, distogliendolo dalle acque agitate dei desideri irrealizzabili. Per afferrare il vero piacere, quello che porta alla felicità, non servono infatti chissà quali ricchezze: basta imparare ad allontanare la sofferenza e vivere del necessario. Saremo così liberi dai falsi bisogni, felici di ciò che abbiamo, capaci di affrontare la sorte e, nel caso arrivi di più, pronti ad apprezzarlo. La traduzione di Angelo Pellegrino, condotta con rigore filologico, è accompagnata da una puntuale introduzione - che ricostruisce la figura di Epicuro e il significato della sua opera - e da altri celebri testi epicurei, che sono stati sovente ripresi anche dalla mistica cristiana: le "Massime Capitali", il "Gnomologium Vaticanum Epicureum" e la "Vita di Epicuro".
EUR 8.00
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Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede
"Ci sono buchi in Sardegna che sono case di fate, morti che sono colpa di donne vampiro, fumi sacri che curano i cattivi sogni e acque segrete dove la luna specchiandosi rivela il futuro e i suoi inganni. Ci sono statue di antichi guerrieri alti come nessun sardo è stato mai, truci culti di santi che i papi si sono scordati di canonizzare, porte di pietra che si aprono su mondi ormai scomparsi, e mari di grano lontani dal mare, costellati di menhir contro i quali le promesse spose strusciano impudicamente il ventre nel segreto della notte, vegliate da madri e nonne. C'è una Sardegna come questa, o davanti ai camini si racconta che ci sia, che poi è la stessa cosa, perché in una terra dove il silenzio è ancora il dialetto più parlato, le parole sono luoghi più dei luoghi stessi, e generano mondi. Un'isola delle storie che va visitata così: attraverso percorsi di parole che disegnino i profili dei luoghi, diano loro una forma al di là delle pietre lise, li rendano ricordo condiviso e infine aiutino a dimenticarli, perché non corrano il rischio di restare dentro e prenderne il posto. Questa storia è un viaggio in compagnia di dieci parole, dieci concetti alla ricerca di altrettanti luoghi, più uno. Undici mete, perché i numeri tondi si addicono solo alle cose che possono essere capite definitivamente. Non è così la Sardegna, dove ogni spazio apparentemente conquistato nasconde un oltre che non si fa mai cogliere immediatamente, conservando la misteriosa verginità delle cose solo sfiorate."
EUR 9.60
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Rosa candida
Lobbi ha ventidue anni quando accetta di prendersi cura di un leggendario roseto in un monastero del Nord Europa. È stata la madre, morta da poco in un incidente d'auto, a trasmettergli l'amore per la natura, i fiori e l'arte di accudirli, il giardinaggio. Cosi Lobbi decide di lasciare l'Islanda, un anziano padre perso dietro al quaderno di ricette della moglie, e un fratello gemello autistico. Lascia anche qualcun altro: Flòra Sòl, la figlia di sette mesi avuta dopo una sola notte d'amore (anzi, precisa lui, "un quinto di notte") con Anna. Con sé Lobbi porta alcune piantine di una rara varietà di rose a otto petali, molto cara alla madre, la Rosa candida. Questi fiori saranno i silenziosi compagni di un viaggio avventuroso come solo i viaggi che ti cambiano la vita sanno essere. Ad accoglierlo al monastero c'è padre Thomas, un monaco cinefilo che con la sua saggezza e una sua personale "cine-terapia" saprà diradare le ombre dal cuore di Lobbi. Ma sarà soprattutto l'arrivo di Anna e Flòra Sòl in quell'angolo fatato di mondo a provocare i cambiamenti più profondi e imprevisti nell'animo del ragazzo. Perché, per la prima volta, Lobbi scopre in sé un desiderio nuovo, che non è solo amore per la figlia e attrazione per Anna: è il desiderio di una famiglia.
EUR 9.60
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Il mio nome è Rosso
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché questo romanzo racconta una civiltà a cavallo tra Occidente e Oriente, tra laicità e religiosità, segnata da eccessi ma anche da una grande consapevolezza. La Turchia: un paese in cui le contraddizioni culturali si percepiscono nettamente. Per metterne in rilievo tutti gli aspetti più oltranzisti (e per altri versi più interessanti), Pamuk ricorre al romanzo storico, pur essendo chiaro che intende anche denunciare una situazione contemporanea.\r\n\r\nUn romanzo d'amore, una storia di intrighi e di misteri che conducono fino alle stanze segrete del palazzo del Sultanom l'eccezionale talento narrativo e la grande sensibilità poetica di Orhan Pamuk\r\n\r\nIstanbul, 1591. In una città scossa da antiche inquietudini e nuovissime tentazioni, tra i miniaturisti del Sultano si nasconde un feroce assassino. Per smascherarlo, Nero è disposto a tutto, anche a rischiare la vita. Perché se fallisce, per lui non ci sarà futuro con la bella Seküre, non ci sarà l'amore che ha sognato per dodici anni. Libro corale, carico di passione e di suspense, questo straordinario romanzo di Orhan Pamuk restituisce la ricchezza e la malinconia di un mondo al tramonto. Nel contrasto tra i due vecchi miniaturisti, Zio Effendi e Maestro Osman, Pamuk riassume una discussione che continua ancora oggi nel mondo islamico, diviso tra modernità e tradizione.
EUR 11.20
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L' inverno di Frankie Machine
A sessantadue anni, Frank Machianno, alias Frankie Machine, è un tranquillo uomo d'affari, ancora nel pieno delle sue forze: proprietario di un negozio di esche sul molo di San Diego, agente immobiliare, rifornitore di pesce e tovaglie per ristoranti. Con una figlia da mantenere all'università, una ex moglie cui pagare gli assegni, una fidanzata, giovane e bella, che ama divertirsi. E un amico poliziotto cui ha salvato la vita ma che sa tutto del suo passato, della sua lunga militanza in Cosa Nostra. Quando i suoi antichi "datori di lavoro" si fanno vivi e gli chiedono di intervenire come mediatore in una lite tra famiglie, Frank non può rifiutare. Anche se ciò significa precipitare di nuovo nel mondo della mafia. Per sopravvivere, a Frank Machianno non resta che tornare a essere il terribile Frankie Machine; e nel frattempo cercare nel suo passato, per scoprire chi, tra i suoi vecchi "amici", è così ansioso di vederlo morto.
EUR 10.40
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Corporale
Fra avventure d'amore, traffici e speculazioni, in un tumulto di eventi veri o fantastici, su cui domina un incombente disfacimento, quel terrore atomico che gli fa progettare un solitario rifugio appenninico, il protagonista di questo romanzo è l'Ulisse senza ritorno di un'Oiissea del vivere d'oggi.
EUR 11.20
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Clandestina. Una giovane donna sopravvissuta a Berlino (1940-1945)
Marie Jalowicz vive a Berlino, ha 19 anni, è ebrea e quando nel 1941 muore suo padre, resta completamente sola. Con la guerra, la vita degli ebrei in Germania è diventata ancora pili difficile. Marie però non è disposta ad accettare passivamente l'arrivo della Gestapo come, quasi fossero incantati, fanno molti membri di quella comunità ebraica da cui decide di prendere, almeno psicologicamente, le distanze. E si pone un obiettivo: sopravvivere. Perché tutti ormai sanno dove conducono quei treni, sanno che alla fine di quei viaggi c'è solo la morte. Si sottrae quindi al lavoro forzato presso la Siemens, si stacca la stella gialla e, il 22 giugno 1942, entra in clandestinità. Per sopravvivere ha però bisogno, oltre che di documenti falsi, di nascondigli sicuri e di una buona dose di sangue freddo, anche di persone disposte ad aiutarla. Alcune, anche nazisti incalliti, lo faranno perché non sanno che è ebrea ed è difficile dire di no a una ventenne, altri perché mossi da idealismo politico, altri ancora per semplice senso di solidarietà umana. Per raggiungere la Palestina cercherà di sposare un giovane bulgaro, per avere un passaporto cinese, un aitante cinese. Troverà rifugio nella comunità artistica della città, convivrà con un giovane operaio olandese in casa di un'anziana donna. E mentre, quasi senza cibo, cerca di salvare se stessa, vede Berlino crollare sotto i bombardamenti alleati e infine entrare in città i soldati dell'Armata Rossa.
EUR 19.00
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Divorare il cielo
A dieci anni da La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano torna a raccontare la giovinezza, poi l'azzardo di diventare adulti, in un romanzo potente e generoso.\r\n\r\n«Sorprende [...] la capacità di dare forma a un mondo con un linguaggio così esatto. Nulla, nel romanzo, suona fuori tono: testimonianza di un'operazione di raffinamento e spoliazione, di riduzione all'essenziale.» - Davide Casati, La Lettura - Corriere della Sera\r\n«Un romanzo bellissimo sul credere e sul desiderare, sull'amicizia totalizzante della giovinezza, e sull'irrimediabile solitudine della giovinezza.» - Donna Moderna\r\nLa prima volta che Teresa li vede stanno facendo il bagno in piscina, nudi, di nascosto. Lei li spia dalla finestra. Le sembrano liberi e selvaggi. Sono tre intrusi, dice suo padre. O tre ragazzi e basta, proprio come lei. Bern. Tommaso. Nicola. E Teresa che li segue, li studia, li aspetta. Teresa che si innamora di Bern. In lui c'è un'inquietudine che lei non conosce, la nostalgia per un'idea assoluta in cui credere: la religione, la natura, un figlio. Sono uno strano gruppo di randagi, fratelli non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, carichi di nostalgia per quello che non hanno mai avuto. Il corpo li guida e li stravolge: la passione, la fatica, le strade tortuose e semplici del desiderio. Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. E la campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent'anni, quattro vite, un amore. Coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l'altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto del mondo.\r\n\r\nL'amicizia fra maschi, la ribellione a Dio e ai padri, il desiderio e la...
Ogni giorno è per il ladro
Le città si aprono intorno a chi le attraversa come un paesaggio e si chiudono come una stanza, diceva Benjamin. Ed è cosi per il narratore di questo libro, un nigeriano che torna nel suo paese dopo quindici anni vissuti a New York. È fuggito da Lagos quasi di nascosto, per motivi misteriosi forse anche per lui: certo c'entrano la morte del padre e un risentimento mai elaborato per la madre. Ecco, rabbia e amore sono la coppia che definisce il rapporto con la sua città: una metropoli enorme, brulicante di vite e di storie in una quantità che stordisce, avamposto della modernizzazione globale e allo stesso tempo calviniana città invisibile. Il testo è accompagnato da diciannove fotografie dell'autore, diciannove immagini che fanno da controcanto ai capitoli come una storia parallela, diversa eppure puntata verso la stessa direzione: sia le parole sia le immagini, in fondo, si interrogano sugli ostacoli della visione. Lagos è una città difficile da vedere, nelle foto di Cole appare spesso sfocata, nascosta dalla griglia di un recinto, da una tenda, da un finestrino offuscato dalla pioggia, dalla ragnatela di un vetro rotto. Allo stesso tempo le parole del narratore (studente di medicina e aspirante scrittore come il protagonista di "Città aperta") sono, è vero, di una lucidità che confina con la spietatezza, ma anche segretamente fessurate dalla malinconia, dall'irrequietezza, dal rancore di chi è stato tradito. Un appannamento dello sguardo che è quello proprio dell'amore.
EUR 15.20
L' avvenire di un'illusione
Scritto nel 1927, "L' avvenire di un'illusione" affronta esplicitamente la religione nelle sue dimensioni culturali e inconsce. Per Freud la religione sorge dai desideri più antichi e dalle inquietudini più pressanti dell'umanità, ed è quindi inevitabile che essa assuma le sembianze del sogno e dell'illusione. Tutte le dottrine religiose sono pertanto per Freud, sulla scia dei Lumi, illusioni indimostrabili, ma anche inconfutabili. Freud non si occupa però qui del loro eventuale contenuto di verità, a lui interessa averne riconosciuto la natura psicologica di illusioni. Le credenze religiose sono da considerarsi pertanto come l'inevitabile risultato della dipendenza e del timore infantile nei confronti dell'autorità parentale: il sentimento religioso ha fondamentalmente origine nel bisogno infantile di protezione e si proietta in un Dio trascendente che protegge le creature da ogni tipo di pericolo. Tuttavia Freud ritiene che sia possibile per l'umanità progredire, superando le paure e i conflitti delle origini: lo studio dell'uomo, la ricognizione dell'essenza umana in tutta la sua complessità, a cominciare dall'intreccio tra la mente e il cuore, offrirà l'antidoto indispensabile all'alienazione religiosa.
EUR 17.10
L' attentissima
Karmen è la quintessenza della femminilità. Desiderata, scostumata, adescatrice muta. Ci ha messo determinazione, forza di volontà ma anche una buona dose di dolore fisico e psicologico per raggiungere quella perfezione che adesso la fa sentire padrona della sua vita. Ormai è una violoncellista affermata, si è lasciata alle spalle la vita gretta della sua adolescenza. Le basta uno sguardo, un modo di accavallare le gambe per avere tutti gli uomini che desidera. Da qualche tempo, però, una strana sequenza di omicidi la fa piombare in un'angoscia che l'aggredisce persino lì dove lei si sente più sicura: la pienezza sfolgorante della nuova vita che si è ritagliata addosso. Le vittime hanno tutta l'aria di fantasmi affiorati dal fondo oscuro del suo passato. Domenico Picariello è un adolescente che ha pensieri e passioni inconcepibili per chi, come lui, è costretto a vivere tra i palazzoni di un quartiere anonimo alle porte di Napoli dove la vita è fatta di poco. Curioso, solitario, amante della musica e appassionato lettore di romanzi, Domenico sente di avere dentro il ritmo diverso, imprevedibile, jazzato, di chi è tutto sbagliato: ha desideri sbagliati e un amore sbagliato. Anche lui cerca la sua strada. La conquista della propria identità attraverso una lotta dolorosa e ostinata unisce la storia di Karmen e quella di Domenico in un'unica, vorticosa vicenda.
EUR 17.10
Fine
Álavaro, Sílvio, Ribeiro, Neto e Ciro. Cinque uomini della stessa generazione, cinque amici di lunga data che hanno vissuto l'epoca d'oro di Copacabana: la liberazione sessuale che regnava su una città edonista, l'esplosione della bossa nova, la vita come un'ininterrotta festa in spiaggia. Ma nulla dura per sempre: e cosí arrivano i tentativi di costruire una famiglia, i piccoli tradimenti, l'apparizione di farmaci che promettono di vincere la vecchiaia (soprattutto in campo sessuale...), la solitudine. C'è chi viene lasciato dalla moglie perché si è arreso e ha rinunciato a vivere e chi invece si aggrappa a ogni eccesso, incurante delle conseguenze per lui e per chi gli vuole bene. C'è chi ha tradito e chi è stato tradito, chi ormai vive sulla spiaggia e chi rimane fino all'ultimo il marito perfetto. Ognuno dei protagonisti illumina con la sua storia un frammento dell'universo maschile: ne viene fuori un ritratto spietato, senza indulgenze, ma allo stesso tempo umanissimo, che solo una donna poteva dipingere. Con i suoi cinque ritratti incrociati, e Rio de Janeiro come sesto personaggio, "Fine" è un decamerone tragico e esilarante, un dispaccio da un'epoca di rivolte e eccessi e il racconto del suo tramonto.
EUR 17.58
Elogio della follia
La celebre operetta di Erasmo immagina che la Follia sia una dea, la quale, davanti a una piccola folla meravigliata, mostra quanti e quali benefici riceva dalla sue mani e come, senza il suo intervento, nulla nella vita sia piacevole, conveniente o sopportabile. Dall'alto del suo podio, la Follia delinea così un quadro immortale dell'umanità, passando in rassegna tutti i vizi incarnati in varie categorie di persone e personaggi, non risparmiando né re né papi, con una satira feroce che colpisce ogni tempo.
EUR 8.80
Simposio. Testo greco a fronte
In una nuova traduzione e cura, uno dei più celebri dialoghi platonici nel quale il filosofo mette in scena tutto ciò che i Greci hanno concepito in materia di eros. Nel Simposio si racconta di un banchetto organizzato per celebrare la vittoria che il poeta Agatone aveva riportato nell'agone tragico delle Lenee. I presenti, da Aristofane ad Alcibiade a Socrate, tengono a turno discorsi sulla natura di Eros e, nello sforzo di superarsi a vicenda in una sorta di gara, declinano la forma dell'encomio tradizionale in un climax drammatico in cui ogni discorso mette in risalto una tesi particolare: Eros come il più antico degli dèi (Fedro), il contrasto tra eros divino ed eros popolare (Pausania), l'eros come principio universale della natura (Erissimaco), l'eros come brama dell'uomo verso la sua metà perduta (Aristofane), Eros come il più giovane, il pili bello e il più eccellente degli dèi (Agatone). Infine Socrate, che non propone un suo discorso, ma riferisce quel che ha appreso dalla sacerdotessa Diotima di Mantinea, stabilendo un punto fondamentale, ma altrettanto ineluttabile: la natura carente dell'amore e dell'innamorato.
EUR 9.60