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L' inventore di sogni
Le avventure inquietanti e rocambolesche di un bambino che sogna a occhi aperti per sfuggire alla noia e alla normalità della vita.\r\n\r\nPeter Fortune sogna di far sparire l'intera famiglia con un'immaginaria Pomata Svanilina; oppure sogna di poter togliere al gatto di casa la pelliccia, di farne uscire l'anima felina e di prenderne il posto, vivendone per qualche giorno la vita; oppure sogna che le bambole della sorella di animino e lo agrediscano per scacciarlo dalla sua camera... Fin dalle prime pagine di questo libro ritroviamo il campionario di immagini perturbanti che sono un po' il «marchio di fabbrica» di McEwan. Specialmente nella prima stagione della sua narrativa ci aveva abituato a profondi e terribili scandagli nei microcosmo della famiglia, e in quei mondi chiusi e violenti i bambini e gli adolescenti giocavano sia il ruolo delle vittime, sia quello dei carnefici. Nell'Inventore di sogni McEwan ritorna sul luogo del delitto, ma scegliendo il registro sereno e sdrammatizzante del «racconto per ragazzi».
EUR 8.80
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Maschio bianco etero
«La volete sapere una cosa? Ogni volta che sganci un reggiseno e senti quel paio di tette sconosciute che ti cascano tiepide addosso, ti senti immortale. È come scrivere un libro. È come dare un bacio in fronte al padreterno, cazzo,»Kennedy Marr è un donnaiolo, un egocentrico, un narciso. È uno scrittore inglese di successo, uno di quei bastardi cui il destino ha servito le carte migliori. Vive a Hollywood e ha scoperto quanto sia un posto meraviglioso per coltivare i suoi tanti eccessi. Nulla al mondo lo convincerebbe a lasciare la California. Kennedy non ha però considerato l'Agenzia delle Entrate e il fatto che non scrive una riga da cinque anni. Sarà costretto ad accettare un sostanzioso premio letterario, anche se ciò vorrà dire passare un anno in un college britannico a insegnare scrittura creativa a dei ragazzini senza talento. Soprattutto però tornare a casa significherà doversi confrontare con i fantasmi di un passato che non avrebbe mai voluto ricordare. Sarebbe troppo per chiunque, figuriamoci per Kennedy Marr... Dopo lo strepitoso Gesú Cristo di A volte ritorno, John Niven inventa un altro personaggio scorretto, irresistibile e sopra le righe, un uomo capace di fare a pezzi la reputazione del maschio contemporaneo.
EUR 10.40
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Il figlio
Un romanzo spietato, violento, intensissimo, che mette a nudo le radici più oscure dell'animo umano attraversando il tempo come se fosse una terra inesplorata, per raccontarci quanto è sempre stato sottile il confine che separa l'eroismo dalla ferocia.«Ci sono valide ragioni per definirlo il miglior romanzo americano di questo secolo fino ad oggi» - The Bookseller«Meyer è un narratore a tutto tondo alla buona vecchia maniera, quella che mi fa restare con il fiato sospeso in attesa del prossimo capitolo» - Richard FordDalle grandi praterie annerite da immense mandrie di bisonti, agli smisurati ranch di proprietà di un pugno di allevatori che regnavano come monarchi assoluti su schiere di vaqueros, al paesaggio arido e desolato punteggiato dalle torri dei campi petroliferi, la storia del Texas occidentale è la storia di un susseguirsi di massacri, la storia di una terra strappata di mano piú e piú volte nel corso delle generazioni. E inevitabilmente anche la storia dei McCullough, pionieri, allevatori e poi petrolieri, è una storia di massacri e rapine, a partire dal patriarca Eli, rapito dai Comanche in tenera età e tornato a vivere fra i bianchi alle soglie dell'età adulta, per diventare infine, sulla pelle dei messicani e grazie ai traffici illeciti fioriti nel caos della Guerra Civile, un ricchissimo patrón. Ma se Eli McCullough, pur sognando la wilderness perduta, non esita ad adattarsi ai tempi nuovi calpestando tutto ciò che ostacola la sua ascesa, suo figlio Peter sogna invece un futuro diverso, che non sia quello del petrolio che insozza la terra e spazza via i vecchi stili di vita, e non può che schierarsi con trepida passione dalla parte delle vittime. La storia, però, la fanno i vincitori, ed ecco allora Jeanne, la pronipote di Eli, magnate dell'industria petrolifera in...
Un giorno sull'isola. In viaggio con Lorenzo
Su un'isola dai destini incrociati madre e figlio siedono allo stesso tavolo, una di fronte all'altro. Scrivono. Cercano una storia smarrita. Trovano un luogo che non c'era, il piacere del tempo perso. Si incontrano in una lingua comune, nel gioco del racconto. E mettono in fila le parole, perché con le parole si può fare tutto. Anche riacchiappare un nonno che non c'è più, ricostruire insieme le favole che lui inventava con il nipotino, recuperare il filo dei ricordi. E attraverso i racconti madre e figlio si scambiano parole che forse non si sarebbero detti mai e costruiscono una nuova storia. La loro, che durerà per sempre.
EUR 8.00
Il conte di Montecristo
Ha centosettant'anni, ma non perde un colpo. Pubblicato a puntate fra l'agosto 1844 e il gennaio 1846 sul "Journal des Débats", mentre Dumas lo stava ancora scrivendo (con l'aiuto di un ghost-writer, Auguste Maquet), senza sapere nemmeno lui come l'avrebbe concluso, e intanto metteva in cantiere altri due o tre romanzi, "Il conte di Montecristo" ha lasciato, e lascia tuttora, col fiato sospeso folle di lettori di ogni estrazione sociale e di ogni paese. Nessun romanzo, forse, ha avuto tante edizioni (settantasei solo in Italia, già dal 1846), tanti adattamenti cinematografici (il primo nel 1922) e televisivi; è diventato un musical, un fumetto con Paperino, è stato immortalato sulle figurine Liebig e condensato nelle strisce della Magnesia San Pellegrino; oggi ispira la serie americana "Revenge". Tutti quindi possono dire di conoscerne almeno a grandi linee la trama e il protagonista, anche chi non lo ha mai letto. Ma non c'è trasposizione, necessariamente lacunosa, data la mole del romanzo, che valga il godimento di aprirlo e rimanere intrappolati senza scampo nel suo inesorabile ingranaggio narrativo, che funziona sempre anche se si sa già come andrà a finire la vicenda. I suoi stessi difetti, le ripetizioni, le digressioni, le zeppe, sono funzionali al piacere della lettura.
EUR 12.80
La luce smeraldo nell'aria
Le cose più semplici diventano disastrose nelle storie di Donald Antrim. Che si tratti di scroccare una sigaretta a una festa, di far compere con la moglie nell'Upper East Side o di portare un bambino allo zoo, tutto diventa complicato se chi deve eseguire questi semplici compiti si rifiuta di collaborare. Anzi, il più delle volte non si limitano alla scarsa collaborazione: i protagonisti di Antrim mettono in piedi dei piani deliziosamente complicati di sabotaggio, degni di chi sembra nato sotto le stelle zodiacali dell'autodistruzione. La festa durante la quale Jonathan cerca affannosamente una sigaretta è per il lancio di un libro che non ha letto e avrà delle conseguenze sul suo rapporto con Sarah. Un giro di compere nell'Upper East Side fra un marito di mezza età e una moglie assai più giovane si trasforma in un'inquietante ricerca di conferme reciproche tra una coppia molto disturbata, dipendente dagli psicofarmaci. La gita allo zoo di Patrick con un bambino che parla a monosillabi, figlio della sua compagna, si arena tra i fumi dell'alcol di un bar scalcinato... Eppure, in tutti questi racconti, c'è sempre un istante in cui il disagio si ribalta all'improvviso nella consapevolezza. Insomma: nelle storie di Donald Antrim le cose più disastrose diventano luminose epifanie, laceranti momenti di conquistata saggezza. Il volume raccoglie i suoi racconti dal 1999 al 2014, apparsi originariamente sul "New Yorker" e presentati qui in ordine di pubblicazione.
EUR 17.10
Fiamme
Un'educazione sentimentale all'ombra di una dittatura dell'Est Europa. La storia di un'adolescente che deve trovare il proprio posto nel mondo tra stupore, meraviglia e incubo.\r\n\r\nFinalista per la narrativa straniera Premio Gregor von Rezzori\r\n\r\nEmma ha tredici anni e a quell'età il mondo sembra destinato a rimanere immutabile. Ancora di più se cresci in un paese soffocato da un regime che appare eterno. Ma nulla resta uguale per sempre: è una lezione che, all'inizio, Emma imparerà nel modo più tragico, quando in un incidente (dai risvolti misteriosi) perderà i genitori dissidenti e lei sarà costretta a vivere in un orfanotrofio. Poi un giorno, in istituto, si presenta un'anziana signora che dice di essere la nonna di Emma, anche se la ragazzina non l'ha mai vista - o non se la ricorda. I primi giorni Emma è spaventata da questa vecchina che disegna strane figure nella farina, legge il futuro, pratica malefici e nel suo villaggio ha la fama di essere una strega. E forse i compaesani non hanno tutti i torti se in casa con Emma e la nonna vive il fantasma del nonno...Ben presto la ragazzina verrà a conoscenza del doloroso passato della sua famiglia, scoprendo che le streghe spesso sono buone e fanno paura per le ragioni sbagliate. Emma entrerà cosí in una realtà alternativa, quella dei suoi nonni, in cui la magia è l'unico modo per conquistare la libertà che il mondo le nega. Ma a tredici anni cambia tutto, che tu lo voglia o no, ormai Emma l'ha capito: cambiano i regimi, cambiano i corpi, cambiano gli occhi con cui guardi i ragazzi. E avere la magia dalla propria parte può essere un bell'aiuto. Con Fiamme György Dragomán ha creato una giovane eroina che resta impressa nella memoria. E la storia...
L'eco di uno sparo
Il 29 febbraio 1944 Ulisse, squadrista, membro di un direttorio del fascio, viene ucciso dai Gruppi di Azione Patriottica. Pochi mesi prima erano morti i sette fratelli Cervi, fucilati dai fascisti. Il 16 marzo 1961, diciassette anni dopo, il gappista Soragni, nome di battaglia Muso, sarà vittima dell'odio covato nel tempo da un compagno militante e amico, assieme a lui responsabile dell'uccisione di Ulisse. La storia è lineare solo quando scegliamo di raccontarla cosi, ma gli eventi si affastellano in un ordine che, quando ti riguarda da vicino, non è necessariamente quello cronologico. Cosi è per chi cerca di capire le ragioni del sangue, quando il sangue degli oppressori si mescola a quello degli oppressi. E l'eco di quegli spari accompagna Massimo Zamboni nella sua indagine attraverso due secoli per ricostruire una storia che lo riguarda molto da vicino, anche se gli è stata sempre taciuta. "Di mio nonno, due sole cose possedevo: il nome, Ulisse, che io porto come secondo, e che sempre ho dovuto considerare come un intruso, una parte sconosciuta di me; e una giacca, un tessuto ruvido di lana, il nero orbace della sua divisa autarchica. Niente di più, prima di questo libro". Questa indagine lo porta a respirare polvere negli archivi cercando di decifrare le calligrafie ostili dei registri parrocchiali; lo porta sulle colline reggiane a intervistare i superstiti; lo porta sulla tomba dei fratelli Cervi - sette, come sette erano i fratelli B*, l'agiata famiglia a cui apparteneva il bisnonno Massimo.
EUR 17.58
La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano
C come Città. La città di domani, sempre più smart, trasformata dai progressi della tecnologia e dalla diffusione delle reti\r\n\r\nFin dalla loro comparsa, circa diecimila anni fa, le città sono state un grande motore d'innovazione. Ma il loro progresso non è stato lineare: a periodi di stasi sono seguiti momenti di grande cambiamento, durante i quali sono stati ridefiniti aspetti chiave della nostra vita quotidiana. Questo libro sostiene che oggi ci troviamo proprio in una di queste fasi, a causa delle grandi trasformazioni tecnologiche in corso nel mondo delle reti. Partendo dalle proprie ricerche presso il Senseable City Lab del MIT, gli autori esplorano le conseguenze dei paradigmi emergenti - in ambiti come i trasporti, l'energia, i metodi di produzione, o la partecipazione civica - guidandoci in un percorso affascinante alla scoperta della metropoli di domani. Una metropoli costruita attraverso momenti importanti di discussione e confronto; perché, come si potrebbe dire prendendo in prestito le parole di Alan Kay, «il modo migliore per predire il futuro è inventarlo».
EUR 11.25
Fine pasto. Il cibo che verrà
Il cibo sognato e desiderato come un'utopia dalle "pance vuote" della civiltà contadina è diventato la fonte di ossessioni, squilibri e nuove paure. Nel passaggio dal mondo della fame a quello del troppo pieno il senso del mangiare è mutato di pari passo al contenuto dei cibi, ai metodi produttivi e alle pratiche alimentari. Una trasformazione che riguarda la salute, il corpo, lo stare assieme, il rapporto con i luoghi, la costruzione dell'identità, il sacro. La perdita della frugalità è anche perdita di strumenti per comprendere il mondo di oggi. Un altro universo ancora affamato chiede di partecipare alla nostra tavola, aspirando a un paradiso che i nostri migranti tentavano di fabbricarsi, con dolore e nostalgia, partendo per l'America. Il Mediterraneo di oggi è l'oceano di un secolo fa. In gioco non c'è solo il cibo, la possibilità di nutrirsi e di placare la fame - il tema di un'Expo che appare troppo distante da questa sofferenza - ma la nostra idea di convivenza. Un universo che ci interroga, chiedendo risposte a un Occidente smarrito.
EUR 10.45
Brand new. Il futuro del branding nella società che cambia
È tutto finito? In un'epoca di globalizzazione, la varietà e l'individualità delle marche e del branding saranno completamente annientate da potenti multinazionali che domineranno i mercati mondiali? Finiremo tutti per acquistare e utilizzare versioni delle stesse cose? I luoghi del mondo arriveranno a somigliarsi sempre di piú, come accade oggi agli aeroporti? Quali implicazioni comporterà per il tradizionale dominio dei marchi occidentali la vertiginosa crescita dei nuovi mercati in India, Cina, Brasile, dove si stanno affermando marchi globali basati su punti di forza e tradizioni culturali locali? Che impatto avranno la tecnologia digitale e la crescita vorticosa dei clienti attraverso i social media? Che influssi produrrà tutto ciò sui prodotti e i servizi che consumiamo? Le aziende esistono solo per realizzare profitti e crescere, oppure per aiutare la società, o per entrambe le cose? E cosa vogliamo davvero noi, clienti globalizzati? Wally Olins - guru mondiale del branding e delle identità aziendali - analizza ogni aspetto dell'argomento intrecciando l'approccio commerciale con quello storico, sociologico, antropologico. Racconta in termini vivaci e pragmatici il rapido evolversi del nostro mercato globale; mette a fuoco i problemi che affliggono le imprese di oggi; critica il comportamento immorale delle aziende, loda quelle che costruiscono e sostengono con successo il loro marchio.
EUR 15.00
Ritratti in jazz
Murakami Haruki ha gestito un jazz club per molti anni prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura: ecco, leggendo "Ritratti in jazz" si ha l'impressione di essersi appena seduti a uno dei tavoli del locale a bere qualcosa mentre un vecchio amico, Murakami stesso, ti racconta quello che stai ascoltando. Il tono è confidenziale, caldo, privo di specialismi, eppure pieno di informazioni, curiosità, aneddoti, di cose che si scoprono. Quello, però, che più colpisce è la passione sincera e bruciante che ogni "ritratto" trasmette: Murakami riesce veramente a farti "sentire" il brano o il disco in questione. "Ritratti in jazz" regala al lettore un Murakami allo stesso tempo inedito e riconoscibile. Riconoscibile perché il jazz, ancora più della corsa, è una passione che forma l'ossatura stessa della sua opera creativa. I suoi romanzi sono pieni di jazz, allusioni a dischi e musicisti: in un'ipotetica ricetta della poetica murakaminiana l'ingrediente "jazz" è fondamentale e i suoi lettori lo sanno bene. Inedito perché mai come in questo libro si ha l'impressione di sentire la voce autentica e senza mediazioni narrative di Murakami, come se il lettore entrasse nel suo mondo più quotidiano e genuino. Il libro è composto da cinquantacinque schede che, a partire dal ritratto di un musicista dipinto dall'artista Wada Makoto, commentano un disco storico. Ogni scheda, nelle mani di Murakami, diventa un piccolo racconto, un frammento di memoria autobiografica o il fulmineo ritratto di un artista, di un'epoca.
EUR 10.80
Il mestiere di scrivere. Esercizi, lezioni, saggi di scrittura creativa
Esercizi di scrittura creativa, lezioni, istruzioni per la composizione di una short-story, note sull'arte della concisione. L'insegnamento della scrittura creativa è stato per Raymond Carver qualcosa di piú che un modo per guadagnarsi da vivere: cominciò negli anni '70 a tenere le sue memorabili lezioni di Creative Writing - in un periodo segnato dalla devastazione dell'alcolismo - e quelle lezioni oltre a dare origine a una vera e propria tendenza letteraria furono per Carver un modo per riflettere sul senso del narrare e per confrontarsi con i grandi scrittori suoi maestri - da Checov a Hemingway -, in particolare sulla forma della short-story. Prefazione di Marcello Fois.
EUR 9.60
Quando lei era buona
Da bambina Lucy Nelson vede il padre alcolista finire in galera. Da quel giorno ha cercato di redimere qualunque uomo le capitasse intorno, per la rovina sua e dei suoi amanti. Quando Roy e Lucy iniziano a uscire insieme, lui lo fa perché sta cercando se stesso, lei perché non sopporta più una madre remissiva e un padre ubriacone. Si innamorano, o cosi credono. Quando Lucy cede alle estenuanti insistenze, alle canzoni romantiche e alle parole rassicuranti di Roy e "va fino in fondo", rimane incinta. Da quel momento in avanti, come in una tragedia greca in cui, qualunque cosa si faccia, non si può sfuggire al destino, tutto precipita. Lucy non vuole ripercorrere le orme della madre, non vuole diventare la moglie di un uomo egoista, debole e fallito, ma si convince di essere già quel tipo di donna, trascinando il matrimonio - e se stessa - alla rovina. Uscito subito prima del "Lamento di Portnoy", questo terzo romanzo di Philip Roth contiene già tutto il sarcasmo, l'ironia tagliente, l'inquietudine morale delle opere della maturità. Ma possiede una caratteristica che lo rende una stella preziosa: è l'unico romanzo del maestro di Newark ad avere per protagonista una donna. Con Lucy, Roth consegna alla storia della letteratura un personaggio agghiacciante e commovente, incarnazione di una donna che lotta per non sprofondare nella propria follia.
EUR 10.40
Inganno
"Con l'amante la vita quotidiana passa in secondo piano" scrive Roth ed esibendo tutta la sua abilità di brillante osservatore della passione umana, presenta in "Inganno" il mondo circoscritto dell'intimità adulterina con una schiettezza che non ha eguali nella narrativa americana. Al centro di "Inganno" ci sono due adulteri nel loro nascondiglio. Lui è uno scrittore americano di mezza età che vive a Londra, di nome Philip, lei è una donna inglese spigliata, intelligente e colta, compromessa da un matrimonio umiliante a cui, a poco più di trent'anni, è già quasi, a malincuore, rassegnata. L'azione del libro consiste nelle loro conversazioni, per lo più schermaglie amorose prima e dopo aver fatto l'amore. Questo dialogo acuto, ricco, scherzoso, inquisitorio, "che si muove" come scrive Hermione Lee "su una scala di dolore che va da un furioso sconcerto a una stoica gaiezza" è quasi l'unico ingrediente di questo libro, e l'unico di cui si senta il bisogno.
EUR 8.80
La lezione di anatomia
Lo scrittore Nathan Zuckerman è prostrato da una misteriosa malattia, che inizia dal collo e dalle spalle e invade tutto il corpo. La sua principale occupazione è vagare da un medico all'altro, ma nessuno riesce a scoprire la causa del suo tormento. Per evitare che tutti i tormenti si trasformino in incubo, cerca di trovare le cause al suo dolore in qualcosa di reale e concreto: suo fratello, per esempio, lo accusa di aver provocato la morte dei loro genitori con la pubblicazione del suo astioso bestseller. Decide infine di fuggire da New York e di iscriversi alla facoltà di medicina per colmare i vuoti della sua professione di scrittore, ma i guai che incontra sono peggiori di quelli da cui fugge.
EUR 10.40
Il teatro di Sabbath
Vincitore del National Book Award 1995"Lui era il dimenticato burattinaio Mickey Sabbath, un uomo piccolo e tarchiato con la barba bianca e irritanti occhi verdi e dita tormentate dall'artrite deformante": questa la presentazione che Philip Roth fa di un eroe che di eroico ha ben poco. Un uomo brutto e anziano che ha perso le sue buone occasioni per sfondare nella vita: potrebbe essere un fallito, insomma. Ma Sabbath non lo è affatto: a sessantaquattro anni, coltiva da più di un decennio un legame "di stupefacente impudicizia e altrettanto stupefacente riservatezza" con una donna slava che tradisce regolarmente; ha fondato il Teatro degli Innocenti, attirandosi critiche e antipatie e ha speso ogni sua energia nel tentativo di costruirsi una vita libera. O almeno così crede.
EUR 11.20
Lo scrittore fantasma
All'età di ventitré anni, con quattro racconti pubblicati e una piccola recensione sulla "Saturday Review", Nathan Zuckerman va a bussare alla porta del suo padre spirituale, lo scrittore Lonoff. L'uomo vive in quasi totale reclusione sulle colline del New England con la moglie Hope e una misteriosa ragazza, Amy Bellette, una sopravvissuta all'Olocausto. Zuckerman vuole da lui un'approvazione, anzi qualcosa che somiglia ad una assoluzione. Vuole sedersi ai suoi piedi e bere la sapienza di un vero letterato. Di chi ha votato all'arte ogni frammento della vita. Lonoff è un grande scrittore o, come egli stesso sostiene, è famoso per puro caso?
EUR 8.80
Io non posso tacere. Confessioni di un giudice di sinistra
Piero Tony, già sostituto procuratore generale di Firenze, presidente del tribunale per i minorenni della Toscana e da ultimo procuratore capo di Prato, ha scelto di andare in pensione con due anni di anticipo per essere libero di protestare contro un fenomeno tutto italiano, quello dei magistrati che spesso hanno trasformato gli strumenti di indagine in armi puntate contro i cittadini, usandole poi per combattere battaglie politiche. Il suo è un racconto sconcertante, ancor piú venendo da un giudice "certificato e autocertificato di sinistra", poiché rivela l'esistenza di un virus capace di minare la giustizia del nostro Paese. Un virus che però può - e deve - essere combattuto.
EUR 15.20
Momenti di trascurabile infelicità
Dopo "Momenti di trascurabile felicità", Francesco Piccolo torna a raccontare l'allegria degli istanti di cui è fatta la vita, ma questa volta prova a prenderli dalla parte sbagliata. Setacciando le giornate fino a scoprire come ogni contrattempo, anche il più seccante, nasconda qualcosa di impagabile: una scintilla folgorante di divertimento e di vitalità. Che si tratti di condividere l'ombrello con qualcuno, strappandoselo di mano per gentilezza fino a ritrovarsi entrambi bagnati fradici. O di ammettere che non ci ricordiamo più niente di quello che abbiamo imparato a scuola, che le recite dei bambini sono una noia mortale, e che non amiamo i nostri figli nello stesso modo, semplicemente perché sono diversi. Per non parlare dell'obbligo morale di farsi la doccia appena si arriva ospiti da un amico, che se ne abbia voglia o meno - in fondo soltanto per rassicurare l'altro sul fatto che ci si lava. Oppure delle persone troppo cortesi che ti tengono aperto il portone, costringendoti ad affrettare il passo. Ciascuno sperimenta ogni giorno mille forme trascurabili (e non irrilevanti) di infelicità. Ma sorge il dubbio che sia "come i bastoncini dello shangai: se tirassi via la cosa che meno mi piace della persona che amo, se ne verrebbe via anche quella che mi piace di più".
EUR 12.35