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Mostrati 461-480 di 124643 Articoli:
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Mia madre si chiama Loredana
La guardo e mi sembra qualcuno, nella stanza, che sta per congedarsi. C'è anche la sua curiosità, orizzontale, che sembra farle desiderare di restare, per guardare meglio come sono le cose, guardarle ancora, prima di andare via. Mia madre non farà tardi con noi, è nostra complice, le piacerebbe restare, ma ci sono delle cose da fare. Domani dobbiamo alzarci presto. Sorridendo, non c'è bisogno di aggiungere altro, noi capiamo che deve andare via. E anche per questo vorremmo che restasse.
EUR 23.75
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Rutulia
"Rutulia è inesauribile teatro d'opera: persone, trame, macchine, scenari riproducono l'accaduto in saecula ma stavolta emergono novità; le colgono quarantasette lampi narrativi dal 22 agosto 2013 al giugno 2016. Così lavorava Jules Michelet, evocatore d'atmosfere, e sommato all'arnese analitico, l'intuito fornisce lumi. Ad esempio, non va escluso dal quadro futuribile l'ex tre volte premier: è decadente, fuori tempo, défaillant, ma appena recuperi gli spiriti, ridiventa agonista, su scala adeguata ai tempi, non essendo ripetibile quel lungo imbroglio ipnotico. Salta agli occhi la crisi involutiva Pd, forse irreversibile: s'è perso; l'homo novus non ha l'impronta genetica, erede presumibile del monarca d'Arcore; e vanno configurandosi equazioni pentasiderali. Che cielo diverso sarebbe, in meglio, se trovasse voce politica un paese dissanguato dal malaffare in colletto bianco."
EUR 15.68
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Cammino fra le ombre
«Queste pagine sono semplicemente ciò che è inevitabile dire, ciò che è impossibile tacere».\r\n\r\n\r\nIl progresso di un male senza cura è l'ineludibile pretesto per un confronto doloroso, serrato, a volte rabbioso, con sé stesso e con Dio. In questa dialettica prende forma un documento di alto valore letterario e al tempo stesso un testo quasi religioso, duro e necessario, dove la scrittura, scarna ed essenziale, tenta di trovare una giustificazione al dolore, acquietandosi da ultimo in una rassegnazione che non ha nulla della sconfitta. «Penso che queste pagine rappresentino il massimo che una persona possa spremere dal suo fato. Qualcosa che va addirittura oltre la felicità e l'infelicità. Anche per chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, le parole di Giovanni saranno un dono, un talismano, un'immagine indelebile di tutto ciò che in noi è umano, e dunque veramente necessario». (Dalla prefazione di Emanuele Trevi)
EUR 13.30
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Mi richordo anchora
"C'è un uomo nella Bassa sui settant'anni che si chiama Pietro Ghizzardi ed è un grande uomo. Ma da parecchio prima che cominciasse a dipingere e a far parte della trinità padana dei naifs, Ligabue Rovesti e lui. La pittura non c'entra per il tipo di grandezza cui mi riferisco, essendo grande perché ha sofferto grandemente, perché è stato umiliato grandemente, e nelle pagine di questo libro con qualche accento profetico domanda: 'Fino a quando continuerete a fare questo?' Io lessi le sue memorie quando erano in boccio e dissi: 'Corro subito ad abbracciarlo'. Poi non corsi ad abbracciarlo, passò del tempo, si dimentica, questa è la vita, e si onora purtroppo più facilmente un artista che un uomo. Lo incontrai dopo alla prima mostra luzzarese dei naifs, al pranzo invernale dopo la mezzanotte, diventato ormai rituale, tutti avevamo trovato il nostro posto a tavola e Ghizzardi no, ricordo ancora che se ne stava in piedi in un angolo con la paura di disturbare, sdentato, il paletò abbottonato male." (Cesare Zavattini)
EUR 15.20
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Tecniche di esposizione. Walter Benjamin e la riproduzione dell'opera d'arte
Da sempre lo scritto più citato di Walter Benjamin, "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" ha avuto una storia editoriale complessa e travagliata, tra censure, continue riscritture e, infine, i ritrovamenti delle differenti stesure avvenuti nel corso degli ultimi decenni. Oggi disponiamo di un'immagine nuova, maggiormente articolata del testo, come di un vero e proprio work in progress mai conclusosi. Terreno fertile del confronto interdisciplinare tra filosofia e altri approcci - sociologici, mediologici, storico-artistici, antropologici -, nell'era della spettacolarizzazione della politica, della capillare diffusione e manipolabilità delle immagini in rete, della trasformazione radicale delle attitudini percettive, questo saggio non smette di offrire chiavi di lettura sorprendenti della contemporaneità. L'Associazione Italiana Walter Benjamin (AWB), prendendo spunto dalla nuova edizione critica del saggio uscita in Germania, ha dedicato un ciclo di seminari a questo testo tanto celebre quanto controverso. Gli studiosi intervenuti hanno guardato all'intera officina di lavoro di Benjamin, per affrontarne da prospettive diverse i nodi teorici: la caduta dell'aura, la dialettica tra valore espositivo e valore cultuale dell'opera d'arte, il ruolo della tecnica, l'enigmatica e profetica diade politicizzazione dell'arte/estetizzazione della politica. Il volume contiene la traduzione della prima stesura dell'Opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, sinora inedita in Italia, risalente al settembre 1935.
EUR 20.90
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Arte a Firenze 1970-2015. Una città in prospettiva
Il volume ricostruisce per la prima volta le esperienze che, dagli anni Settanta a oggi (con una specifica attenzione al ventennio 1970-1990), hanno contribuito a costruire l'immagine dell'arte contemporanea a Firenze. Ripensare il passato recente in un'ottica di prospettiva futura, per indagare come l'arte sia stata prodotta e diffusa nel capoluogo toscano, e per riflettere sul rapporto tra cornice storica e aggiornamento artistico. Tre sono i percorsi tematici approfonditi, con rigore filologico, da studi inediti: Firenze e la scena internazionale, attraverso i centri fiorentini della sperimentazione (Galleria Schema, spazio autogestito Zona, Villa Romana, art/tapes/22), la realtà editoriale del Centro Di e le mostre dei libri d'artista; il rapporto tra arte, città e sfera pubblica, indagando l'attività dello Studio d'arte Il Moro, la manifestazione Umanesimo, Disumanesimo nell'arte europea 1890/1980, gli interventi urbani di Mario Mariotti, la rivista «Westuff» e il ciclo di mostre Made in Florence; infine, il vuoto istituzionale, tra l'irrisolta questione del museo di arte contemporanea e l'alternativa degli spazi espositivi attivi nell'ultimo decennio.
EUR 24.70
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Il bambino e l'operaio. Wittgenstein filosofo dell'uso
Il tema dell'uso è al centro di un dibattito di grande rilievo filosofico ed etico-politico. Individuarne la ragione non è difficile. La crisi odierna delle forme di vita spinge a comprendere come si possa fare nuovo impiego della propria esistenza. Come usare il tempo residuo tra una corvée non retribuita e una fila al Bancomat? È possibile usare le contraddizioni dell'economia di mercato contro le sue fondamenta e non come sua ennesima conferma? A tal proposito il libro lancia una sfida: per tracciare il profilo di una risposta occorre finalmente sciogliere le ambivalenze di un personaggio controverso, Ludwig Wittgenstein. Da un lato, si tratta del filosofo che nel Novecento ha riflettuto di più sull'uso di parole e regole. Dall'altro, è inutile nascondere che il pensiero di Wittgenstein ha avuto spesso un effetto di tipo conservatore. Negli ultimi cinquant'anni la sua apologia del linguaggio quotidiano ha offerto il destro a una filosofia che fa della parola ordinaria l'altare per un culto chic della vita semplice. Eppure, scavando tra le pagine di un pensatore rigorosamente anti-accademico, è possibile trovare materie prime per una antropologia che miri alla trasformazione radicale del mondo presente. Il bambino e l'operaio sono figure iniziali di un album sovversivo che Wittgenstein si limita a inaugurare: entrambe mostrano il volto conflittuale dell'uso.
EUR 14.25
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Emil Lask. Il soggetto e la forma
Celebrato dai suoi contemporanei per il contributo offerto alla ride-finizione dello statuto della filosofia di inizio Novecento, Emil Lask (1875-1915), dopo la prematura morte in guerra, cadde presto in un ingiustificato oblio, che ne oscurò l'intero percorso intellettuale. A un secolo dalla sua scomparsa, tale oblio inizia a lasciar spazio a una vera e propria riscoperta del suo pensiero: la traduzione in Francia, in Inghilterra e in Italia della sua Logik, la ripubblicazione delle opere complete in Germania, la fioritura di una serie di monografie a lui dedicate sono gli elementi più visibili di tale Renaissance, che coinvolge l'Europa ormai da un quindicennio. Nella scia di tale rinnovato interesse si colloca il presente studio che intende restituire al lettore la complessa e articolata opera di risemantizzazione cui il filosofo sottopose il concetto di soggettività nell'arco del suo itinerario di pensiero; un'opera il cui esito è tanto più fecondo quanto più maturato in seno alla tradizione neokantiana: il definitivo abbandono di qualsivoglia modello trascendentale del soggetto attraverso un radicale ripensamento del concetto di forma logica.
EUR 17.10
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Questo e altro. Giovanni Raboni dieci anni dopo (2004-2014)
Il 16 settembre 2004 moriva Giovanni Raboni, un poeta e un intellettuale che ha attraversato da protagonista la seconda metà del Novecento. Dieci anni dopo, all'Università di Verona, un gruppo di studiosi appartenenti a diverse generazioni ha voluto ripercorrere la sua esperienza, con l'intenzione che la ricorrenza non si riducesse a una celebrazione, ma offrisse l'opportunità di fare il punto sulla sua opera, dopo che questa ha cominciato a viaggiare senza più il supporto del suo autore, rinforzando così la sua autonomia, parlando da sola. A tal fine, l'esperienza culturale di Raboni è stata rivisitata nella sua articolazione plurima: la poesia, la critica, la traduzione, il teatro, perché ne uscisse un'immagine complessiva dell'autore nelle fasi successive del suo impegno, dagli anni Sessanta al nuovo secolo. Questo libro offre i risultati di quella discussione, che si è rivelata quanto mai ricca di voci e di contributi originali: una pluralità di sguardi e di letture che sembra essere la conseguenza naturale della varietà di interessi e di approcci (alla letteratura e forse anche alla vita) di una personalità sfaccettata e complessa come quella di Giovanni Raboni.
EUR 24.70
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Si racconta Giovanni Anceschi per immagini. Ediz. a colori
Nei primi anni Sessanta del Novecento è stato tra i fondatori del movimento dell'Arte cinetica e programmata. Nel Duemila ha ripreso a dedicarsi a un'arte immersiva, metamorfica e interattiva. Fra i due momenti ha sviluppato un'attività multiforme di designer, regista multimodale, saggista e organizzatore di cultura della visibilità, e per quarantaquattro anni ha insegnato nell'università discipline dell'arte e del progetto.
EUR 14.25
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Guida all'achitettura nelle Marche (1900-2015)
Questa "Guida all'architettura nelle Marche" traccia un itinerario che tocca gli edifici più signiticativi costruiti nella regione dai primi del Novecento al 2015. In un territorio di frontiera sensibile a tutti i cambiamenti, e quindi da sempre rappresentativo delle trasformazioni nazionali, convivono infatti architetture esemplari delle diverse fasi storiche: dai villini Liberty alle case del Fascio, dalle strutture pubbliche del dopoguerra a quelle industriali, espressione della fioritura del ricco tessuto locale di piccole e medie imprese, fino alle riscoperte storicistiche o vernacolari degli ultimi anni. Le schede dedicate agli edifici sono organizzate secondo dieci percorsi che non seguono i confini amministrativi, bensì propongono raggruppamenti territoriali che ben rispecchiano il carattere dell'unica regione italiana plurale già nel nome. Il libro contiene inoltre un esaustivo saggio storico introduttivo in cui l'autore confronta le vicende dell'architettura novecentesca marchigiana con il panorama culturale e artistico italiano. Protagonisti della levatura di Cesare Bazzani, Adalberto Libera, Mario Ridolfi, Carlo Aymonino, Leonardo Ricci, Giancarlo De Carlo, Luigi Pellegrin, Cristiano Toraldo di Francia, Mario Cucinella, Guido Canali solo per citarne alcuni -, pur provenienti da altri contesti culturali, hanno infatti lavorato intensamente nelle Marche.
EUR 20.90
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Fab Lab e maker. Laboratori, progettisti, comunità e imprese in Italia
Le tecnologie digitali hanno completamente rifondato il lavoro e l'economia, ma la portata dei cambiamenti indotti e la profondità del loro impatto sulla nostra vita non hanno ancora esaurito la loro spinta propulsiva. Il mondo digitale sta infatti trasformando progressivamente vari settori economici, soprattutto attraverso le nuove tecnologie manifatturiere, grazie alle quali la Fabbricazione Digitale (o Digital Fabrication) è ora una realtà concreta, fatta di fresature di precisione, di taglio al laser, e soprattutto di stampa 3D. Le tecnologie digitali sono sempre più uno strumento per nuovi progetti e rinnovate attività sociali ed economiche. I Fab Lab, e in generale il mondo Maker, operano in un contesto di tecnologia avanzata resa finalmente accessibile, di progettazione collaborativa e democratizzata, di manifattura rivoluzionata e riorganizzata da una ricerca continua e aperta, e hanno quindi tutte le carte in regola per espandere tale democratizzazione all'intera sfera sociale e produttiva; tanto più nel nostro Paese, tradizionalmente vocato alla manifattura, che a livello internazionale sta ora diventando sotto questo aspetto un vero e proprio caso di studio. Questo libro analizza esaurientemente il caso italiano, non senza illustrare cosa sia la Fabbricazione Digitale e cosa sia un Fab Lab, quale sia la loro storia passata e quali siano le prospettive future di questo nuovo orizzonte economico e scientifico.
EUR 14.25
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Architettura e costruzione. La declinazione strutturale da Gustave Eiffel a OMA
Quale significato può essere assegnato alla struttura? Quale contributo può dare la struttura alla valorizzazione di una costruzione? Con questo libro, che si propone di individuare le interpretazioni strutturali della costruzione architettonica, si cerca di dare una risposta a queste domande fondamentali per l'architettura e l'ingegneria, nella consapevolezza che quella strutturale non può essere la chiave di lettura univoca. Gli autori, che da molti anni collaborano nell'insegnamento delle due materie, cercano di riprendere quell'empatia disciplinare, perduta da tempo, fra la conoscenza scientifica e quella umanistica, riconsiderando una conversazione del 1965 tra Ludovico Geymonat e Umberto Eco, il quale concludeva: «un insegnamento della storia della cultura, che chiarisca la connessione tra i problemi e come i problemi si siano posti nelle diverse epoche storiche in modo uguale per diverse discipline, aiuterebbe senz'altro a fare dei passi avanti nella linea di questo incontro tra le due culture». A mezzo secolo di distanza, Annalisa Trentin e Tomaso Trombetti rimarcano che «la distinzione fra ambiti umanistici e ambiti scientifici appare più un problema di atteggiamento nei confronti delle diverse discipline che di reale impermeabilità fra le culture». Il volume estende dunque la ricerca al contributo dato dall'ingegneria strutturale alle costruzioni, andando a rintracciare - oltre che nelle opere, anche nelle parole stesse dei progettisti che più hanno contribuito allo sviluppo dell'ingegneria strutturale, nella sua forma applicata e non teorica - gli obiettivi e i principi ispiratori. Ne scaturisce con naturalezza una controstoria dell'architettura e dell'ingegneria degli ultimi due secoli, che chiama in causa i maggiori strutturisti, dal capostipite Gustave Eiffel a Pier Luigi Nervi, Eduardo Torroja, Felix Candela, Peter Neufert, Robert Maillart, Fazlur Khan, Myron Goldsmith, Vladimir Sukov, fino a Cecil Bal-mond e Stefan Polónyi; questi ultimi hanno collaborato entrambi, in tempi diversi, con Rem Koolhaas e...
Les chemins de Pierre Bergounioux
S'interroger sur le monde, en inventant de nouveaux instruments pour le dire et le penser, constitue l'inquiétude féconde qui nourrit les jours de Pierre Bergounioux. Auteur emblématique d'une certaine littérature française contemporaine, il fait de celle-ci un outil d'investigation apte à saisir les mystères de l'existence, à partir de la mémoire pour activer un imaginaire redécouvrant la complexité de l'homme face à son présent. Les contributions ici rassemblées construisent un itinéraire qui vise tant à relire la partie la plus narrative de l'oeuvre qu'à en analyser les enjeux réflexifs qui côtoient le vécu quotidien et mettent la voix même de l'écrivain à l'épreuve de l'écriture. Textes d'Aurélie Adler, Pierre d'Almeida, Mathilde Barraband, Pierre Bergounioux, Stéphane Chaudier, Valerio Cordiner, Sylviane Coyault, Laurent Demanze, Giusi Alessandra Falco, Marie Thérèse Jacquet, Christine Jérusalem, Éric Langlois, Guy Larroux, Jochen Mecke, Manet van Montfrans, Liana Nissim, Laurent Rieutort, Alain Schaffner, Anna Isabella Squarzina, Paolo Tamassia, Grazia Tamburini, Marinella Termite, Michel C. Thomas, Dominique Viart, Jean-Bernard Vray. Interview de Matteo Majorano à Pierre Bergounioux. Sylviane Coyault est professeur émérite de littérature française à l'Université Blaise Pascal de Clermont-Ferrand (F), dont elle a dirigé les Presses Universitaires. Membre de l'équipe « Littérature 20/21 » du CELIS et présidente de l'association Littérature au centre, elle a notamment publié la monographie La Province en héritage, Pierre Bergounioux, Pierre Michon, Richard Millet (Droz, 2002) et de nombreux ouvrages collectifs dans le domaine de la littérature contemporaine, tels que Fictions assassines (PUBP Clermont-Ferrand, 2013) et Le roman contemporain de la famille (Garnier, 2014). Marie Thérèse Jacquet est professeur de littérature française à l'Université de Bari (I). Ses recherches portent principalement sur l'oeuvre flaubertienne, la traduction littéraire et la littérature actuelle au sein du Groupe de Recherche sur l'Extrême Contemporain (GREC). Son ouvrage Fiction Bergounioux....
Recycled theory: dizionario illustrato-illustrated dictionary. Ediz. italiana e inglese
Recycled Theory è un dizionario multidisciplinare che raccoglie parole d'autore, lemmi in forma di citazioni e termini illustrati per esplorare il concetto di "riciclo" nelle culture del progetto e nelle teorie di cui si alimentano. Solitamente si riciclano cose, oggetti, spazi, ma ancora più spesso si torna su principi e approcci per riordinarli, rimetterli in circolo, sovrascriverli. La pratica del riciclo si colloca dunque in un'area di negoziazione tra memoria e amnesia, fa emergere l'inaspettata potenzialità autorigenerativa dell'esistente, attualizzando la nostra capacità di conservarlo e di reinventarlo anche attraverso il suo parziale disfacimento. Alcune voci (dalla A di "amnesia" alla Z di "zone") individuano materiali, procedure, ambiguità, deviazioni, potenzialità e nessi del riciclo, registrando termini che raccontano i diversi processi di produzione e di senso della città e del paesaggio dopo i rivolgimenti socio-economici degli ultimi anni e l'ampliarsi della nozione di conservazione come scenario prevalente per il progetto. Recycled Theory nasce dalla collaborazione di undici università italiane impegnate nella ricerca "Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio".
EUR 18.75
Utopie realizzabili
Tra i numerosi testi teorici pubblicati da Yona Friedman in campi differenti, dalla sociologia alla fisica "Utopie realizzabili" (scritto nel 1974) si presenta come un'apparente contraddizione in termini. Eppure avverte Friedman, credere in un'utopia ed essere contemporaneamente realisti non è una contraddizione, "un'utopia è, per eccellenza, realizzabile" a condizione di ottenere il necessario consenso collettivo perché un'utopia imposta con la forza non è più tale. Un'utopia generosa e non paternalista non può essere realizzata da una massa, solo i piccoli gruppi possono farlo perché solo al loro interno la comunicazione diretta è efficace: "la comunicazione generalizzata è quindi possibile solo quando i fatti da comunicare sono già noti a tutti in precedenza; non è possibile per propagandare idee nuove". La critica radicale della comunicazione globale abbozzata ben prima dell'avvento di Internet e la teoria del "gruppo critico", argomentate con un linguaggio piano e razionale, sono forse i risultati principali di questo studio che oltre alla teoria offre delle regole per la sua applicazione.
EUR 13.30
Preconistoria 1966-69. Ediz. illustrata
Il periodo tra il 1966 e il 1969 è segnato da sintomi di uno sconvolgimento artistico, risultato anticipatorio delle vicende linguistiche che, dopo la Pop Art, hanno dato corpo alla Minimal Art, alla Conceptual Art, alla Land Art, all'Arte povera e alla Body Art. Questa precronistoria, stesa da Germano Celant nel 1972 e pubblicata nel 1976 da Centro Di, Firenze, prende in esame gli avvenimenti collettivi - costituiti principalmente da mostre e da fonti scritte, quali saggi, pubblicazioni e dichiarazioni - che prefigurano questi movimenti, affermatisi anche per l'uso di media tecnologici o non tradizionali, quali fotografia, videotape, disco, libro e film. Il materiale raccolto è di tale importanza storica da spingere l'autore e l'editore a proporne, cinquant'anni dopo, una riproduzione fotografica con un nuovo saggio introduttivo. Il volume risulta fondamentale, ancora oggi, per la conoscenza e per lo studio, critico e teorico, degli avvenimenti artistici di quegli anni.
EUR 22.80
Avanguardia diffusa. Luoghi di sperimentazione artistica in Italia (1967-1970). Ediz. illustrata
Nell'ultimo scorcio degli anni Sessanta, artisti e critici d'avanguardia eleggono i luoghi urbani a nuovo campo di sperimentazione, organizzando manifestazioni e happening fuori dai canoni tradizionali. Dalla rivoluzionaria avventura di Parole sui muri all'epilogo "incendiario" di Zafferana Etnea, passando per gli sconfinamenti urbani del VI Premio Masaccio e l'utopia del progetto Nuovo Paesaggio per la Triennale di Milano del 1968, il volume ricostruisce un'inedita geografia di eventi artistici ambientati all'aperto in realtà "periferiche", disponibili ad accogliere una rinnovata relazione tra pratiche artistiche sperimentali e un pubblico di fruitori diverso dai consolidati circoli intellettuali delle grandi città. Queste esperienze sono esplorate e fatte riemergere nel loro valore di avanguardia attraverso documenti d'archivio per lo più inediti e un ampio repertorio d'immagini dal forte impatto visivo, ricostruendo un originale quanto avvincente itinerario dove luoghi, artisti e opere diventano protagonisti di una stagione creativa finora poco conosciuta.
EUR 22.80
Appennino toscoemiliano e alta lunigiana
L' intervento sistemico. Un modello operativo per il servizio sociale
Nell'attenzione tridimensionale che il servizio sociale deve mantenere verso l'utente, verso il territorio e verso l'organizzazione cui appartiene, l'approccio sistemico relazionale trova, quasi per definizione, un campo di intervento particolarmente fecondo. Questo modello consente infatti di delineare con grande chiarezza quel quadro di riferimento che poi è necessario per una lettura delle situazioni e lo sviluppo di progetti di intervento. Il presente volume si prefigge proprio di esplorare le possibilità concrete di applicazione del modello sistemico nella pratica quotidiana del professionista del servizio sociale, ma si rivolge anche a quanti, studenti e operatori, vogliano approfondire le sue premesse teoriche.
EUR 21.38