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Singapore songlines. Ritratto di una metropoli Potemkin... O trent'anni di tabula rasa
La trasformazione dell'isola di Singapore da malconcio residuato postcoloniale in sfavillante laboratorio per le più audaci sperimentazioni della vita associata, architettonico/urbanistiche, ma anche politico/sociali e giuridiche, si giustappone quasi polarmente ai fenomeni indagati negli altri libri di Koolhaas già usciti in italiano: "Delirious New York" e "Junkspace". Questi ultimi ritraggono forze impersonali che sovrastano ogni illusione di governo da parte dei singoli (tanto più le pretese degli architetti) e che presiedono allo sviluppo delle metropoli. A Singapore, distopica new town permanente dove l'occidentalità si è del tutto emancipata dalle sue radici, ma resta tale, nonostante i "nostri" disperati tentativi di disconoscerla con ogni mezzo, l'autore individua la realizzazione di un esperimento senza precedenti: "la città rappresenta la produzione ideologica degli ultimi tre decenni nella sua forma pura, incontaminata da residui contestuali sopravissuti. È guidata da un regime che ha escluso l'accidente e la casualità; anche la sua natura è interamente rifatta. È pura intenzione; se c'è caos, è caos ideato; se è brutta, è di una bruttezza progettata; se è assurda, è di una assurdità voluta". Questo scritto del 1995 appare per la prima volta, per iniziativa dell'autore, come volume autonomo. Estratto dal ciclopico contenitore "S,M,L,XL", esso risulta come trasportato a un livello diverso dell'atmosfera: ha un respiro più ampio che lo rinnova integralmente.
EUR 17.10
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Titolo variabile
Questo libro è composto da una serie di disegni fatti tra il 1998 e il 2008. Le rare parti di testo intervallate alle immagini sono più un contrappunto verbale che didascalie. Ognuna di tali immagini ha una forza autonoma. Si possono definire condensati di esperienza, in riferimento alla singolare coincidenza, nella lingua tedesca, dei termini «condensare» e «poetare» in un'unica parola: dichten. Nell'arco della quadripartizione del libro, al lettore è offerta una libertà di movimento che coincide con la costante facoltà di un esercizio proiettivo attraverso le immagini. Cioè, il tentativo, da parte dell'autrice, di ricostruire un percorso personale di distruzione di legami, parole e sentimenti, crea l'effetto di muoversi, per così dire, nello spazio nuovo di una dopo-esplosione, in cui si ricombinano le parti a piacere. Anche per questo: titolo variabile.
EUR 15.20
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Il nemico di tutti. Il pirata contro le nazioni
Secondo una celebre affermazione di Cicerone, esistono nemici con i quali si può negoziare, e con cui, ove le circostanze lo consentano, si può stabilire una tregua; ma esiste anche un nemico con il quale i trattati restano lettera morta, e la guerra continua senza fine: questi è il pirata, che gli antichi giuristi consideravano "il nemico di tutti". A partire dalla descrizione ciceroniana dell'avversario, questo libro ricostruisce il mutevole ruolo che la figura del pirata ha svolto nel pensiero giuridico e politico dall'antichità al medioevo, e dall'età moderna alla contemporaneità. Oggi, come sostiene Heller-Roazen, il pirata costituisce la chiave del paradigma contemporaneo dell'avversario universale, persona giuridica e politica di carattere eccezionale, né criminale né nemico, che dimora in una regione extraterritoriale. Contro tale avversario gli Stati possono combattere battaglie straordinarie, implementare strategie politiche e giustificare misure militari in nome della prosperità e della sicurezza. Attingendo ai diversi materiali di numerose discipline - dal diritto alla storia, dalla teoria politica alla letteratura -, iI nemico di tutti fa emergere il paradigma coerente che definisce l'atto di pirateria.
EUR 20.90
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Dizionario degli istituti anomali nel mondo
Nel mondo nasce ogni tanto qualche strampalatissima associazione, club, partito, accademia, scuola o simili, dalle finalità a volte ridicole, a volte insensate o stupide oltre ogni dire, che però sempre insegnano qualcosa sulla specie umana, e la sua indefessa agitazione mentale. Istituto di Demenza Volontaria, Agenzia Generale del Suicidio, Istituto Scientifico per il Regresso Umano, Camera di Scrittura per Inoperosi, Collegio della Sragione, Centro per la Diffusione delle cognizioni inutili, Società Segreta di Letteratura Portatile, per fare qualche esempio. Alcuni di questi istituti sono esistiti o esistono, altri sono allo stato ancora di ipotesi avanzata da qualche pensatore, da qualche scrittore non ortodosso, da aspiranti scienziati e aspiranti capipopolo. Nel "Dizionario degli istituti anomali" nel mondo è scritta e documentata (con foto) l'attività di ogni singolo istituto, i casi più insoliti accaduti, i casi di demenza superlativa, l'attività dei membri e i rari casi in cui si sia giunti a qualcosa.
EUR 13.78
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Mongolski bedeker
Il protagonista riceve una lettera da un amico che si è appena suicidato e che gli propone di andare al suo posto in Mongolia a scrivere una guida turistica. A Ulan Bator incontra un vescovo olandese portato lì da un sogno in cui è rimasto impigliato, incontra un ufficiale dell'armata rossa diventato buddista e gran lama, uno zombie francese dal passato lubrico, uno psicoanalista italiano di nome Andreotti, un'attrice di cinema che tutti dicono essere Charlotte Rampling. Come si intuisce la guida non sarà una guida secondo le norme turistiche. Tutto avviene all'hotel Gengis Khan, dove la vodka scorre a fiumi alimentando discussioni metafisiche sui tre tipi di tempo interiore, sulle teorie cosmologiche e sul mondo che probabilmente è un ologramma. Intanto i morti sembra abbiano formato un sindacato, e arditi accostamenti vengono fatti tra i labirinti vaginali e i caccia sovietici MIG 21. "Mongolski baedeker" (cioè guida della Mongolia) è una specie di romanzo semi-filosofico e semi-comico sull'incertezza di tutte le cose (parole comprese).
EUR 11.88
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Causazione e intenzionalità. Modelli di spiegazione causale nella filosofia dell'azione contemporanea
È possibile una spiegazione causale dei comportamenti intenzionali? Attraverso l'analisi delle più influenti teorie dell'azione, sviluppatesi negli ultimi cinquant'anni nel campo della filosofia analitica, questo volume si prefigge di dare una risposta a tale quesito. Secondo il modello di spiegazione causale classico si può render conto di un'azione in termini di cause ed effetti quando viene fornito il desiderio sulla base del quale si agisce e si fa riferimento alla credenza relativa al modo in cui realizzare tale desiderio. Si è dimostrato tuttavia che questo schema è inadeguato a spiegare l'agire umano e a risolvere alcune delle difficoltà cui va incontro la teoria causale nella spiegazione di fenomeni intenzionali come le azioni. Nella sua versione classica, dunque, la teoria causale ha lasciato scoperto il fianco alle critiche della teoria “contestualista” o “intenzionale”, secondo cui l'azione può essere compresa solo se messa in relazione ad un “contesto” di motivazioni, con le quali essa intrattiene un rapporto concettuale e non causale. Questo libro, sostenendo una visione causalista dell'azione, ha lo scopo di mostrare come sia possibile parlare di ragioni e azioni in termini di rapporti causali, nonostante l'imprescindibile carattere normativo delle descrizioni d'azioni.
EUR 17.10
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Strettoie. Peter Szondi e la letteratura
Peter Szondi rappresenta, a distanza di quasi quarant'anni dalla sua scomparsa, un importante riferimento nel dibattito filosofico-letterario. A partire dalla sua Teoria del dramma moderno e dal Saggio sul tragico egli per primo si contrappose all'ermeneutica filosofica di Heidegger e Gadamer, proponendo un'ermeneutica letteraria basata non tanto sull'interpretabilità o, al contrario, letteralità del testo, bensì sulla sua sintassi interna. È proprio da questo assunto che muove lo studio di König, prendendo avvio dal verso di Paul Valéry «la sintassi è una facoltà dell'anima». Il nome di Szondi è legato a pensatori quali Lukács, Benjamin e Adorno. In Italia fu Cesare Cases che ne riconobbe subito lo spessore e l'originalità di pensiero. Questo volume offre l'occasione per riconsiderare tale percorso, dai testi ai documenti inediti, dalle lettere agli incontri, dalle lezioni ai viaggi. Strettoie attraversa l'opera, la biografia e lo spirito di Szondi, vi rintraccia passaggi interni, ma scopre anche soglie che aprono su un orizzonte più ampio e che si moltiplicano attraverso echi interni, di capitolo in capitolo.
EUR 15.20
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Le voci della ragione. Teorie della razionalità nella filosofia americana contemporanea
Il libro ricostruisce il profilo evolutivo del dibattito sul concetto di razionalità nella filosofia politico-morale americana degli ultimi tre decenni, esaminando gli elementi di crisi del paradigma classico del liberalismo e ricostruendo l'emergere di approcci alternativi alla razionalità pratica. Attraverso l'esame di alcune figure chiave del dibattito contemporaneo il libro espone i capisaldi di una nuova concezione della razionalità umana basata sui criteri di articolazione, pretesa e riflessività, in cui emergono il primato epistemologico delle pratiche e del giudizio. Questa concezione della razionalità viene esaminata e ricostruita con particolare attenzione alle sue implicazioni sul piano della filosofia etico-politica e, più in generale, quale base per la riformulazione di una teoria della razionalità pratica. Il tema della razionalità delle pratiche viene poi affrontato a partire dal suo radicamento nella tradizione del pragmatismo, soffermandosi in particolare su alcune delle teorie dell'oggettività morale e della teoria della giustificazione formulate nel dibattito più recente.
EUR 20.90
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Dopo l'umanesimo. Sfera pubblica e natura umana nel ventunesimo secolo
Le trasformazioni globali del mondo ridisegnano i confini tra etica e sfera pubblica, mostrando una profonda differenza rispetto alla modernità: mentre infatti agli inizi del ventesimo secolo le rispettive sfere della morale e della politica risultavano ben differenziate, nell'era delle tecnologie informatiche e della costituzione biotecnica di spazio e tempo, etica e politica smarginano i loro confini in una terra vaga in cui vivono in una caratteristica indistinzione. D'altra parte la considerazione dell'essere umano come "animale razionale" sta anch'essa rapidamente mutando, sia a causa delle accelerazioni tecnologiche che investono la corporeità e il rapporto tra psiche e corpo, sia a causa di una nuova concettualizzazione della natura umana che proviene dalla scienza.Dunque lo spazio pubblico, dopo aver attraversato diverse epoche storiche, si ridisegna nel passaggio al "post-umanesimo", in un orizzonte inedito e imprevedibile, già intuito da Marx e da Nietzsche; poi da Bataille, Benjamin e Lacan, quindi da Deleuze e dai teorici della rete, che prefigurano un salto quantico dell'evoluzione in cui niente è più come prima.
EUR 22.80
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L' architettura prima della forma
"L'architettura prima della forma" intende spiegare come può essere l'architettura del terzo millennio dopo l'avvento delle tecniche digitali e delle reti immateriali. L'architettura deve certo ancora occuparsi del bello, ma lo deve fare con misura. Viceversa l'architettura di oggi è corrotta da eccessi di formalismo che la veicolano più facilmente nei canali della comunicazione immediata e superficiale. Contro il pessimismo inteso come conseguenza della diffusa sfiducia verso la modernità, ma anche contro l'ottimismo di forme facili e tronfie, questo saggio prova a ricostruire l'identità di un mestiere antico e nobile: quello di pensare e agire per migliorare lo spazio abitato.
EUR 13.30
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Pezzi in prosa
I "Prosastticke" di Walser furono pubblicati dall'editore Rascher di Zurigo nel 1916. Si tratta di diciotto prosette che l'autore scrisse appositamente per questa raccolta; quadri d'ambiente, brani "umoristici", aneddotica a sfondo moraleggiante, parabole fiabesche, ricordi e fantasie, di cui Walser scriveva all'editore: "posso dire con ferma coscienza che le ritengo buone e per questo le offro a Lei con piena fiducia. Ogni singolo pezzo è stato scritto con grande zelo e con la più scrupolosa oculatezza, mi sono dato grande fatica per poterLe presentare un lavoro ben fatto. I testi sono di natura a volte più seria, a volte più svagata, ma tutti - come sono convinto di una levatura qualitativa indiscutibile".
EUR 10.45
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La politica e l'immagine. Saggio su Ernst Bloch
Questo lavoro affronta la dimensione politica del pensiero di Ernst Bloch a partire dalla nozione di immagine, che, nella prospettiva dell'autore di "Spirito dell'utopia", assume una funzione centrale e tutta particolare: essa indica la figurazione di esperienze storiche determinate le cui possibilità non realizzate permangono in divenire come latenza, nonostante esse siano state bloccate nel momento della loro manifestazione. L'immagine, cioè, costruzione storiografica consapevole del proprio carattere indicativo ma non risolutivo per la prassi, occupa l'angusto luogo della mediazione tra pensiero e politica. L'ambizione è di rigenerare in Bloch, il filosofo della speranza, l'intero potenziale di ciò che sottende lo spirito dell'utopia: la "forza di un io e di un noi", la possibilità di una soggettività umana organizzata in grado di orientare, mobilitare e radicare in forma di comunità le "tendenze verso una vita migliore".
EUR 13.50
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In quel punto entra il vento. La poesia di Remo Pagnanelli nell'ascolto di oggi
I saggi qui raccolti in volume non vogliono essere unicamente la testimonianza di uno scrittore scomparso venti anni or sono. La lettura di Remo Pagnanelli, del suo lavoro di poeta e di critico, orienta il lettore complice verso una perlustrazione più ricca e completa relativamente all'attività letteraria della fine del Novecento. Ne deriva una foto piuttosto verosimile circa alcuni passaggi dello stesso "fare poetico", qui inteso come legame profondo tra istanza etica e risultato stilistico. Un dibattito anche utile per chi, ancora, domanda alla poesia qualcosa che non sia solo la pura ed effimera sperimentazione, un astratto esercizio, una inconscia consolazione.
EUR 13.50
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Il limbo delle fantasticazioni
Com'è che uno si mette a dipingere o a scrivere? cosa spera da questo l'umanità? E l'arte? questa parola così pomposa che promette un pezzo di eternità; forse dovrebbe essere piuttosto un'umile cosa, una forma tra le tante di maniacalità. Forse. Questo libro tratta di tali questioni: di come possa essere un guaio far carriera nell'arte, e di come al contrario sia benefica la libera attività di fantasticazione; di come un buon romanzo cresca come cresce il pattume; se gli angeli potrebbero essere dei romanzieri (ma sembra di no), e da dove prendono i critici la loro autorità (non si sa); del perché l'incendio sia il destino degli zombi e dei libri; dell'uso dei numeri in letteratura; e poi il comico, che cosa sia, detto qui per la prima volta comicamente, come tutto il libro d'altronde, che sarebbe un serio trattato di filosofia se non fosse un trattato comico, e un modo inusuale di narrativa.
EUR 11.88
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Il canone del tè. Testo cinese a fronte
Da quando l'Oriente cinese e giapponese ha creato un'estetica sulle foglie della pianta Camellia sinensis e ha coltivato fino alla perfezione il rito della degustazione dell'infuso, molti trattati sono stati scritti sull'arte di preparare il tè, ma uno solo è rimasto nei secoli l'archetipo, la base di tutti i testi: il Chajing, il Canone del tè, il più antico e il più importante trattato al mondo sulla coltivazione, la preparazione, l'uso e gli echi letterari del tè. Fu composto intorno al 758 dal letterato e poeta Lu Yu, che con questo libro dette un fondamentale impulso alla cultura del tè e ne fissò lo spirito. Alieno da ogni preoccupazione per l'esteriorità, Lu Yu insegna che le circostanze e il luogo della degustazione non sono che accessori, ed è quindi possibile variare l'etichetta in accordo all'ambiente, al numero degli ospiti e al loro rango. Le pagine del Canone si configurano così come un affascinante e rigoroso manuale tecnico di milleduecento anni fa e costituiscono un'opera di sottile poesia e un sacro testo dell'antico Oriente, accessibile nella traduzione dal cinese, corredata di un ampio apparato di note filologiche e storiche.
EUR 20.90
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Conferenze di estetica lacaniana e lezioni romane
Se c'è un'etica della psicoanalisi, come viene affermato in una di queste conferenze, non c'è estetica della psicoanalisi. Si rimarrà allora sorpresi che il titolo supponga che ci sia almeno un'estetica lacaniana. Ma il titolo può non implicare neppure questo, ma soltanto che possa esserci dell'estetica lacaniana. Vale a dire che a partire da Lacan possiamo orientarci in più modi: nelle questioni dell'arte, nell'arte di analizzare, nell'antifilosofia - come un'arte della disinvoltura nei confronti delle dottrine, prendendo qua o là una qualche trovata filosofica - e nella catarsi infine, cioè l'arte di gestire gli affetti, i propri e quelli degli altri.
EUR 19.00
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Quarantasette poesie facili e una difficile
Poco, mi serve.\r\nUna crosta di pane,\r\nun ditale di latte,\r\ne questo cielo\r\ne queste nuvole.\r\n"Sklovskij diceva che era un campione, Jakobson diceva il più grande poeta del Novecento, Tynjanov diceva una direzione, Markov diceva il Lenin del futurismo russo, Ripellino diceva il poeta del futuro, e avevan ragione, secondo me, tutti, però avevano torto, anche, secondo me, e avevano torto perché, secondo me, Chlebnikov è molto di più." (P. N.)
EUR 9.02
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Quaderni del dipartimento di studi urbani. Vol. 1: Città del mondo.
In genere dimentichiamo, o ne abbiamo una consapevolezza troppo limitata, che l'Europa è sempre meno il luogo paradigmatico dell'urbanizzazione contemporanea, mentre è altrove che la crescita e le mutazioni urbane si fanno più interessanti. È per questo motivo che l'attenzione degli studi qui contenuti è tutta rivolta alla città extra-europea, dalle ideologie urbane che la animano agli strumenti d'intervento sperimentali e no, di cui vengono messi in luce aspetti spesso poco noti e contraddittori. L'analisi investe dunque le aree metropolitane più rappresentative dei principali fenomeni in atto: dalla "sovra-urbanizzazione" dell'America Latina (Montevideo, Buenos Aires), ai modelli suburbani del Nord America (Baltimora, Brooklyn), fino all'"esplosione" delle città asiatiche (Hong Kong).
EUR 19.00
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Dieci capitoli di un uomo strano. Testo cinese a fronte
"Dieci capitoli di un uomo strano" (Pechino 1608) fu l'opera ricciana di maggior successo. Essa costituisce, insieme a "Il vero significato del Signore del cielo" (Pechino 1603), un documento prezioso per l'analisi dei temi e dei problemi affrontati nel primo confronto tra civiltà cristiana europea e mondo cinese. In vari luoghi Ricci presenta questa opera di "etica naturale" con il titolo di "Paradossi"; in essa espone agli interlocutori confuciani dottrine di filosofia morale sul tempo, sul mondo, la morte, il silenzio, la divinazione, la ricchezza, che inizialmente reputava per essi ignote e paradossali. E individua nella filosofia stoica dei classici latini, universalizzante ed eclettica, lo strumento privilegiato della comunicazione con i letterati cinesi. Non poteva tuttavia esporre Seneca e Orazio, Cicerone, Epitteto e Marco Aurelio nell'integrale originalità delle loro dottrine, incompatibili, su questioni fondamentali, con il cristianesimo. Egli dunque li presenta in un grandioso apparato di centinaia di criptocitazioni, costretti nelle tesi della dottrina cristiana che finisce per frapporsi come schermo tra due visioni del mondo singolarmente coincidenti. Tale convergenza riesce tuttavia a rendersi visibile, ed è per questo probabilmente che nel titolo originale cinese la paradossalità, la "stranezza" - che è anche straordinarietà - non è più attribuita alle tesi, ma all'uomo che le espone.
EUR 41.80
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Territori dell'urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune
Il volume tratta dello spazio comune e delle sue diverse forme e modalità, correlate a specifiche istanze culturali e politiche. Il suo campo di elezione è naturalmente la città, luogo per eccellenza dello scambio di beni, servizi e idee, ma anche concreto terreno di battaglia fra libertà individuale e responsabilità collettiva, fra spazio e società. I saggi presentati convergono su una concezione del ruolo dell'urbanista e dell'architetto assai prossima a quella indicata da Siegfried Giedion oltre mezzo secolo fa: «l'impegno essenziale della professione è il compito di interpretare la forma di vita, e dare a questa una adeguata espressione». Dalle diverse “tradizioni del moderno” fortemente radicate nella prassi europea di costruzione della città alla spontanea codificazione dei non luoghi nei circuiti di fruizione urbana; dalle prime forme di suburbanizzazione alle teorie di Smart Growth negli Stati Uniti; dalle radicali politiche inglesi del Welfare State al ripiegamento attuale, il tema della forma urbana è qui svolto sia come organizzazione di elementi spaziali sia in quanto esperienza.Testi di: Ruben Baiocco, Lucio Giecillo, Bruno Monardo, Manuel Orazi, Anna LAura Palazzo, Paola Pellegrini.Anna Laura Palazzo professore di urbanistica presso l'Università di Roma Tre, svolge attività di ricerca nel settore del recupero e della riqualificazione urbana, della pianificazione di area vasta, delle politiche urbane e territoriali orientate allo sviluppo locale. È autrice e curatrice, fra l'altro, di Città storiche. Interventi per il riuso (Edizioni del Sole 24 Ore, 2000); Campagne urbane. Paesaggi in trasformazione nell'area romana (Gangemi, 2005); Paesaggio, storia e partecipazione. La Convenzione europea a San Marino (Officina, 2009).Lucio Giecillo architetto. Dal 2007 è Dottore di Ricerca in Politiche Territoriali e Progetto Locale presso il Dipartimento di Studi Urbani dell'Università Roma Tre. Ha svolto ricerche sul rapporto tra spazio urbano e immigrazione, politiche urbane e territoriali, urbanistica...