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Luce nell'oscurità/Luz en lo oscuro. Riscrivere l'identità, la spiritualità, la realtà
"Luce nell'oscurità" rappresenta il culmine del pensiero filosofico maturato da Gloria E. Anzaldúa. L'autrice valorizza forme e modalità subalterne di essere, sapere e creare, che sono state marginalizzate dal pensiero occidentale, e teorizza il suo processo di scrittura come una pratica artistica, spirituale e politica pienamente incarnata. In questo volume Anzaldúa intreccia gli elementi che danno corpo alla sua particolare forma di attivismo spirituale. Mutuando dalla tradizione tolteca e del Messico contemporaneo ci conduce sulla via di guarigione dello sciamanesimo nepantlero, una terra di mezzo dove politiche sociali e biografie individuali si incontrano alla frontera per negoziare nuove forme di concepire il mondo, fuori da ogni dualismo e dominio patriarcale.
EUR 19.00
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Dal segno all'immagine. Saggio su Gilles Deleuze
Nella sua lotta contro “l'immagine del pensiero” in filosofia, ovvero contro il presupposto impensato di cosa significhi pensare, Gilles Deleuze trova nell'arte un'alleata formidabile. La forma dell'arte è infatti quella dell'espressione, non del discorso: letteratura, pittura e cinema possiedono un'inesausta capacità di produrre segni e immagini che esulano da qualunque sintassi predefinita. La destrutturazione del discorso logico operata dall'arte mette in campo anche una diversa concezione della temporalità, che non è più riducibile al paradigma della successione. Dal segno all'immagine ripercorre questa traiettoria nel pensiero di Deleuze, a partire da Marcel Proust e i segni per arrivare alle sue due monografie sul cinema, in cui l'autore francese sviluppa, in tutta la sua portata, l'idea di un'immagine-tempo come “potenza del falso”.
EUR 15.20
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Il governo delle piattaforme. I media digitali visti dagli italiani
La maggioranza delle persone si informa sui social media, e ha paura delle fake news. Cede i propri dati, ma vorrebbe avere un maggiore controllo su di essi. Si affida a un solo motore di ricerca, però è favorevole alla concorrenza. Incrementa i profitti delle big tech, ma preferirebbe che fossero più tassate. Non si può rinunciare ai grandi benefici offerti da Internet e dalle app. Eppure, numerosi "problemi scottanti" segnalano una distanza fra l'ambiente digitale attuale e quello auspicato dai cittadini. Il punto è che ogni epoca deve gestire le proprie innovazioni. Questa, dunque, è la storia in corso (e la teoria), vista dagli italiani, delle grandi piattaforme digitali, delle loro conseguenze su una società democratica e dei nostri tentativi, più o meno avanzati, di governarle.
EUR 22.80
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Lezioni brevi sull'opinione pubblica. Nuove tendenze nelle scienze sociali
Questo libro transdisciplinare riunisce i più recenti contributi di una quindicina di studiosi di opinione pubblica afferenti a oltre dieci università italiane. L'opinione pubblica contemporanea è qui inquadrata e analizzata nell'intreccio fra scienze sociali, scienze della comunicazione, politologia, filosofia e giornalismo.
EUR 19.00
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Sui sentieri del Graal. Il Parzival di Wolfram von Eschenbach
Nella storia della cultura occidentale non sono molti i racconti che possono vantare l'impressionante fortuna di cui ha goduto il complesso di narrazioni incentrate sul destino del cavaliere Perceval/Parzival e sulla ricerca del Graal. "Sui sentieri del Graal" di Massimiliano Bampi è pensato come una guida critica alla lettura del Parzival di Wolfram von Eschenbach attraverso un percorso che tocca gli aspetti più significativi dell'opera. Lungi dal voler presentare un quadro esaustivo delle questioni che quest'ultima pone - impresa di per sé impossibile, dato il costante profluvio di studi pubblicati a livello internazionale -, questo volume rappresenta, in ultima analisi, una sintesi dello stato dell'arte sull'opera e tiene conto delle principali posizioni critiche emerse nel corso dei decenni in ambito filologico, storico-culturale e storico-letterario.
EUR 17.10
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Della porta. Indagine su un oggetto ordinario
I re non possono godere del piacere di toccare una porta, o almeno questo era quanto sosteneva Francis Ponge; ma per tutti gli altri umani l'apertura di una porta può offrire un sottile godimento o un repentino brivido lungo la schiena. In un modo o nell'altro, questo peculiare oggetto tecnico agisce profondamente negli spazi in cui viviamo, consentendo il loro uso o negandovi l'accesso. Tali dispositivi sono stati pensati, in fondo, come strumenti di controllo fisico e sociale che agiscono sullo spazio dei luoghi che tutti noi abitiamo. La porta è una compagna, una complice taciturna che, attraverso la sua presenza e la sua azione in un determinato ambiente, consente il dispiegarsi di una serie di performance. Alleate silenziose - o nemiche ineffabili - della vita quotidiana, come gran parte delle cose con le quali ci relazioniamo, le porte tendono a sparire dalla nostra vista, a rendersi invisibili pur avendo una presenza fisica non indifferente; eppure, attraversiamo queste macchine spaziali decine di volte in una giornata, senza neanche prestare attenzione alla loro azione divenuta ormai scontata.
EUR 13.30
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Sloterdijk Suite. Espansione e riduzione dell'umano
Soggiornando all'interno della gigantesca e tuttora crescente opera di Peter Sloterdijk come se fosse una lussuosa camera d'albergo, il volume esplora alcuni nuclei problematici della sferologia - dalla storicità dell'antropogenesi alla saturazione capitalistica del mondo, dalla mostruosità delle “esplicitazioni” moderne allo sgravio permesso dalla tecnologia digitale, fino alle peripezie della maternità - e ne traduce il carattere auto-plastico nel movimento pulsante dell'umano: se l'uomo è l'animale che spazializza, l'imperativo espansionistico della specie porta in sé il rovescio della riduzione, intesa sia come complemento strutturale della sfera animata, sia come suo contraccolpo elastico, potenzialmente catastrofico. Mentre a tale scenario Sloterdijk sembra oggi opporre una svolta post-frivola, qui viene immaginata una svolta pedagogica e psicotecnica per un futuro in formato ridotto: dopo aver pensato l'espansione, bisogna insegnare il ridimensionamento dell'umano.
EUR 20.90
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Manufatti in pietra. DVD. Con Libro
I manufatti in pietra che si possono ammirare lungo sentieri ormai poco battuti rappresentano occasioni di conoscenza e di riflessione sul rapporto tra uomo e natura, sul paesaggio, sulla cultura materiale, sulla storia, sull'etnografia e sull'architettura degli ambienti rurali e montani. Il documentario osserva e racconta alcuni di questi manufatti durante il periodo invernale, quando la natura che li avvolge appare spoglia e quasi immobile, rendendoli protagonisti meno invisibili. Nel 2018 l'Unesco ha iscritto "l'arte dei muri a secco" nella lista dei beni immateriali dichiarati Patrimonio dell'Umanità. Il cofanetto contiene il booklet "L'arte della pietra a secco in Trentino" di Antonio Sarzo.
EUR 15.20
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Latte nostro. Due film di Michele Trentini. Con 2 DVD video
Le latterie e i caseifici turnari rappresentano una delle più antiche forme di cooperazione agro-alimentare in Italia, adottando una consuetudine di gestione collettiva del latte per trasformarlo in prodotti caseari. Il sistema turnario, abbandonato progressivamente negli ultimi quarant'anni con la diffusione dei grandi allevamenti e delle centrali del latte funzionali alla grande distribuzione, resta il modello di lavorazione del latte più adatto alle esigenze dei piccoli allevatori legati all'agricoltura familiare, da sempre fonte di sostegno nelle comunità rurali e montane. I due film documentari mettono in primo piano allevatori, pastori e casari, anche molto giovani, che contribuiscono alla realizzazione di straordinari formaggi a latte crudo senza utilizzo di fermenti industriali, il formaggio di Turnaria della Latteria Turnaria di Campolessi (Friuli) e il casolét del Caseificio Turnario di Peio (Trentino). Entrambi sono presìdi Slow Food sostenuti da due ecomusei che operano per preservare la cultura e le tradizioni dei territori.
EUR 11.70
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Raccontare la follia. Le carte dell'ospedale psichiatrico veronese di San Giacomo di Tomba
Inaugurato il 2 luglio 1880 e dismesso quasi un secolo dopo, l'ospedale psichiatrico San Giacomo di Tomba di Verona ha prodotto un consistente e affascinante patrimonio documentario per lo più costituito dalle cartelle cliniche dei pazienti: uomini e donne condotti in manicomio perché giudicati 'folli'. Aprendo questi faldoni, si incontrano malati di mente, pellagrosi, alcolizzati, persone depresse o dal comportamento deviante, pazzi criminali, bambini epilettici: una varia umanità che carta dopo carta si svela, confermando come la percezione del folle e della malattia mentale muti nel corso della storia e assuma un diverso significato a seconda delle nostre coordinate culturali. Risente di queste trasformazioni anche l'istituzione che le subisce e le promuove, modificando la sua funzione e il suo rapporto con i pazienti, i loro familiari e la città.
EUR 13.30
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Il paese scomparso. La diga di centro Cadore e i dissesti di Vallesella
Lì dove c'era Vallesella, un tempo popolosa frazione del comune di Domegge, oggi restano pochissime case. Gli abitanti hanno dovuto andarsene. Al posto del paese ci sono ora campi sportivi e percorsi verdi. Con gli abitanti è sparita un'intera storia, è stata colpita l'identità del paese insieme alle vicende umane e famigliari che lo abitavano. All'origine di questa vicenda, che inizia nel 1950 ma si conclude solo alla fine degli anni Novanta, c'è la costruzione di una grande diga sul Piave per realizzare un serbatoio d'acqua e produrre energia elettrica. Quel serbatoio artificiale, impropriamente chiamato lago, sommerse alcune case e alcuni ponti, e inoltre l'acqua, penetrando nel terreno sottostante al paese, provocò fessurazioni e crolli, costringendo gli abitanti a lasciare le proprie case. In tutte le valli alpine dove furono costruite grandi dighe ci furono impatti importanti sulla vita delle popolazioni, sul paesaggio, sull'ambiente, sull'economia tradizionale dalla quale la gente traeva di che vivere. La vicenda di Vallesella va ancora oltre, è esemplare di quella logica di «imperialismo idroelettrico», secondo la quale piccoli paesi di montagna possono, anzi devono, venire sacrificati in nome del progresso e della modernità.
EUR 13.30
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Villani, matti e macaroni. Carnevale e «carnevalesco» nell'opera di tre autori veronesi.
Il libro propone tre autori di epoche differenti, che hanno sperimentato nelle loro opere linguaggi innovativi per raccontare il Carnevale veronese e lo spirito del folclore carnevalesco: Giorgio Sommariva (1435-1500) si è cimentato con il veronese rustico; Simeon Zuccolo da Cologna (La pazzia del ballo, 1549) ha privilegiato la lingua letteraria; e infine Gian Francesco Dionisi (1748-1823) ha ridato nuova linfa e smalto alla gloriosa tradizione del macaronico. Il filo rosso che consente di tenere insieme in modo non arbitrario i tre autori si offre con evidenza nella trattazione del Carnevale o, comunque, del "carnevalesco". Sia il libretto di Simeon Zuccolo, La pazzia del ballo, documento di straordinario valore folclorico-antropologico, che le Macaronee di Gian Francesco Dionisi, hanno per oggetto il Carnevale, il primo per condannarlo, il secondo per celebrarlo. Di gioco carnevalesco e teatrale si può parlare anche per l'aristocratico Sommariva, che si concede un'eccezionale libertà espressiva nonché momenti di rara verità.
EUR 11.40
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Il monastero di Villanova a San Bonifacio. Storia, arte, architettura
Il monastero di Villanova presso San Bonifacio si staglia imponente lungo l'antica via Postumia, all'esatto confine fra le province di Verona e di Vicenza. La fondazione del cenobio risale ai primi anni del XII secolo per volontà del conte Alberto di San Bonifacio, acceso sostenitore del partito riformatore di Matilde di Canossa, che lo assegnò alle cure dei monaci benedettini. Le successive fortune dell'insediamento videro alternarsi periodi di decadenza, specialmente durante la dinastia scaligera, a momenti di splendore sotto l'abbaziato di Guglielmo da Modena, munifico mecenate e provvido restauratore dell'impianto cenobitico a cavaliere fra i secoli XIV e XV. Dopo il periodo di commenda, quando ne fu priore anche il celeberrimo umanista Pietro Bembo, nel 1562 la chiesa fu affidata agli Olivetani che per oltre due secoli si prodigarono in un estensivo riassetto della compagine. Nel 1771, per decreto del Senato Veneto, il monastero fu soppresso per poi divenire una parrocchia incardinata nella diocesi vicentina. Il volume restituisce, con sguardo critico, un inedito ritratto di questo straordinario complesso architettonico, della sua storia millenaria e delle molteplici ricchezze artistiche che custodisce.
EUR 11.88
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Montagne del Veneto-The Veneto mountains. Ediz. illustrata
Dal lago di Garda al Cansiglio, digradando in ripida scalinata dalle Dolomiti agli altopiani prealpini sino alle morbide ondulazioni collinari, i monti veneti disegnano un grande arco che serra a nord il lembo orientale della pianura padana, affacciata sul golfo adriatico. Il loro profilo chiude sempre l'orizzonte delle città venete, costituendo per i loro abitanti una presenza quotidiana. Con immagini di grande valenza simbolica, il volume svela la capacità di attrazione che le montagne del Veneto hanno saputo esercitare fin dalle epoche più remote, ma anche una certa loro inaccessibile alterità, che ha generato il desiderio di sfidarle e di conquistarle; mette in luce le differenti situazioni naturali e ambientali, la fitta rete di relazioni che connette le coste e i centri abitati con i territori alpini. Combinando iconografia antica e immagini attuali, mostra gli aspetti peculiari e affascinanti della civiltà che si è venuta costruendo al piede di questi giganti rocciosi: le economie dell'alpeggio e del bosco; i modi di costruire e abitare; la religiosità; il dramma della guerra; il nascere del turismo e dell'alpinismo. La vita, insomma, di queste forti popolazioni montanare.
EUR 24.70
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Fiabe di primavera
Questo libro raccoglie una selezione di fiabe e leggende della tradizione di vari paesi e di fiabe d'autore, antiche, classiche e moderne. Sono il frutto di un lavoro di ricerca, traduzione e rielaborazione, per rendere questo prezioso patrimonio fruibile al pubblico di oggi in un linguaggio semplice e scorrevole. Sono tutte legate al tema della primavera e al succedersi delle stagioni nel loro ciclo di vita, morte e rinascita. Fiabe che hanno il profumo della Terra ancora gelata che si scioglie pian piano sotto i primi raggi di sole tiepido. Fiabe che ci fanno assaporare la magia, il fascino e il mistero della vita che si risveglia a primavera, con la sua esplosione di colori, di energia, gioia e bellezza, di suoni, canti e rumori. Storie per grandi e piccini, per bambini che leggono da soli ma anche per genitori, nonni, zii, insegnanti che amano leggere o raccontare storie ai loro bambini. Età di lettura: da 6 anni.
EUR 11.30
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Zoldo. Uomini e industrie, strade e montagne in una valle alpina fra XIV e XX secolo
A Venezia gli Zoldani erano noti soprattutto come costruttori di gondole. Ma in questa arte, nella quale raggiunsero livelli di eccellenza, si specializzarono solo in seguito all'emigrazione forzata dalle loro terre, che ebbe il suo apice tra Sette e Ottocento. Per oltre tre secoli, da metà Trecento a metà Seicento, la storia economica e sociale della val di Zoldo era stata invece caratterizzata dalla prevalenza dei settori minerario e metallurgico, con le connesse attività meccaniche e fabbrili. Questo volume raccoglie undici contributi - già pubblicati in varie sedi tra il 1988 e il 2018 - fondati sulle fonti e sulla ricerca documentaria in una materia, quella della storia zoldana.
EUR 13.30
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Sui sentieri della libertà. Luoghi e itinerari della Resistenza sulla montagna veronese
Cercare la storia non solo sui libri, ma andare sui luoghi della storia con l'idea di vedere quei luoghi con uno sguardo diverso e con l'intento di camminare sulla storia. Sono nati così i quattordici "sentieri della libertà" (più uno) tra la Lessinia orientale e il monte Baldo, che sono altrettanti itinerari nella memoria. Quattordici incontri con la storia della Resistenza sulle montagne veronesi. Quella dei partigiani in armi e quella della popolazione che ha subito i feroci rastrellamenti nazifascisti del settembre del 1944 e del gennaio 1945, di cui resta ancora una memoria fissata sui muri di case e chiese. Proporre oggi di tornare sui passi di chi scelse di andare in montagna per combattere il nazifascismo è trasformare il ricordo di pochi in memoria collettiva. Una memoria che unisce quanti credono che i pensieri, le speranze e i sentimenti di chi, allora, lasciò la città e la pianura per salire in montagna, sono, ancora oggi, un valore da difendere e tramandare. È un invito ad andare in montagna con occhio e spirito diverso. Ad andare in montagna per sentirsi liberi. Oggi come ieri.
EUR 11.40
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Michele Bettega. La prima guida alpina delle Dolomiti del Primiero
La storia di un uomo che, con grande semplicità, attraverso la passione per la montagna e il tenace lavoro di guida alpina, seppe onorare la sua terra e diventare famoso per il suo coraggio, guadagnandosi la stima del mondo alpinistico del suo tempo. Nato in una modesta famiglia di contadini, Michele Bettega seppe riscattarsi dal suo destino, distinguendosi nel salire con intuizione ed eleganza tecnica cime che a molti sembravano irraggiungibili. Signore incontrastato del bellissimo gruppo dolomitico delle Pale di San Martino, fu la più grande guida del Primiero e una delle più grandi del suo tempo. Guadagnò numerose ambite prime salite, e con Bettega arrampicarono con molti personaggi illustri della scienza, dell'arte e delle professioni, con alcuni dei quali riuscì a stabilire, grazie al suo carattere ricco di bonarietà e umorismo, dei veri rapporti di amicizia. Alcune sue imprese rimangono ancor oggi memorabili, come quella realizzata con la tenace iron lady Beatrice Tomasson e con Bortolo Zagonel dove altri grandi alpinisti non erano riusciti: la parete sud della Marmolada, un percorso tanto affascinante quanto impegnativo per lunghezza e complessità.
EUR 17.10
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Il ghetto di Verona e la sua sinagoga. Tutela, demolizione e ricostruzione dal XVIII al XX secolo
Il volume illustra le vicende urbanistiche e architettoniche che interessarono il ghetto ebraico e la sinagoga di Verona dal primo rilievo dell'area, nel 1776, agli edifici realizzati negli anni Trenta del Novecento. Alle soglie del XX secolo si sviluppò un intenso dibattito intorno alla proposta di abbattimento dell'antico ghetto, instituito nel 1599 nelle immediate vicinanze di piazza delle Erbe e limitrofo alla centralissima via Nuova (ora via Mazzini). I progetti si susseguirono finché un piano definitivo di demolizione, con la sola salvaguardia delle case-torri prospicienti piazza delle Erbe, fu approvato e attuato dall'amministrazione comunale fascista. La sinagoga, progettata nel 1864 dall'architetto Giacomo Franco e profondamente modificata dall'intervento di Ettore Fagiuoli, venne inaugurata nel 1929. La complessa riorganizzazione che modificò definitivamente la configurazione dell'area venne infine realizzata dagli architetti Ettore Fagiuoli e Francesco Banterle con la casa Tretti, il Supercinema, il Superpalazzo, l'albergo Touring e la Banca nazionale del lavoro, edifici moderni che sostituirono le case dell'antico ghetto degli ebrei veronesi.
EUR 17.10
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Il respiro del bosco. Le montagne della città di Vicenza sull'Altopiano dei Sette Comuni
Attraverso l'esame di documentazione inedita e carte processuali, questo libro ricostruisce un autentico intrigo. Nel XIII secolo la città di Vicenza possedeva la cosiddetta "zona alta" dell'Altopiano dei Sette Comuni: un'impervia catena montuosa soprastante la Valsugana che diverrà oggetto di acerbi scontri tra veneti e imperiali dopo l'annessione dell'Altopiano alla Repubblica di Venezia (1405). Nelle montagne di Vicenza i pascoli erano affittati a privati conduttori, mentre nei boschi era concesso agli abitanti dell'altopiano dei Sette Comuni di approvvigionarsi di legna per uso personale. Queste regole vennero sempre rispettate? Cosa accadde quando la città, alla fine del XVI secolo, iniziò a incoraggiare una politica di sfruttamento commerciale dei boschi? Perché i Sette Comuni arrivarono a far produrre un falso privilegio attraverso il quale attribuirsi la proprietà delle montagne di Vicenza? Questo libro reinterpreta e riscrive un capitolo di storia delicatissimo relativo ai rapporti tra la città di Vicenza e la Reggenza dei Sette Comuni. Sullo sfondo del panorama istituzionale veneziano ed entro le più ampie coordinate del contesto internazionale, microstoria e macrostoria si intrecciano, fino ad illustrare, in ultima analisi, in che modo si giunse all'annessione ai Sette Comuni delle montagne di Vicenza.
EUR 13.30