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Mostrati 861-880 di 99407 Articoli:
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La colomba sul pino e la vecchia sotto il fico
In questo suo nuovo libro, Ferruccio Parazzoli, scrittore tra i più importanti della nostra letteratura, si muove fra memoria e invenzione e ci regala due storie di grande suggestione e finezza. Il primo racconto narra la vicenda di un ragazzo, uscito dal quinto anno di liceo, che si è improvvisato cameriere per una stagione. Una decisione affrettata per uno come lui che, un giorno, se ne va all'improvviso per inoltrarsi tra i boschi liguri. Non aveva mai passato una notte sotto un albero ma si sentiva pronto a farlo. Dopo essere entrato nella pineta, viene però sorpreso da uno zoppo, lo Zio, che gli intima di non fermarsi lì e lo conduce dal Cacciatore, un uomo carico di malinconia, che gli racconterà la leggenda della Maciucia e el Grande Pino. Il secondo racconto di questo volume prende le mosse dalla voce tenera e appassionata di Olga, decisa a fare di tutto pur di non lasciare che il grande fico con cui lei è cresciuta, e che ora intralcia i lavori di ristrutturazione del suo padrone di casa, venga abbattuto. Lui, compagno fedele e silente, attento ascoltatore delle storie che Olga gli racconta ogni giorno, le storie che giravano sui ballatoi, ma anche quella della propria famiglia di ebrei poveri, nel tentativo quotidiano di superare un dolore che le resterà attaccato tutta la vita… Due racconti sospesi nel tempo accomunati dal fatto che in ciascuno si celebra il potere salvifico delle storie, dove la verità non è sempre vera e la realtà può essere diversa dal reale. Del resto, come dice Olga: «ogni storia è bella da raccontare, quando tutto è passato. Resta il mistero, come la vita è un mistero. Sono belli i misteri...».
EUR 14.00
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Il fico di Betania
Giallo metafisico e noir biblico, questo libro racconta con straordinaria efficacia il limite, tragico ed evanescente, dei rapporti fra uomo e Dio.\r\n\r\nLa maledizione del fico raccontata nei Vangeli di Marco e di Matteo è, insieme all'uccisione dei porci, uno dei rari miracoli che si risolvono con effetti negativi. Ma se la morte dei porci precipitati da un crepaccio libera un indemoniato, la maledizione del fico non porta alcun vantaggio. Gesù è a Betania, si sveglia affamato e si mette a cercare i frutti tra le foglie di un fico rigoglioso. Non trovandone, lo condanna alla sterilità eterna. Al di là dell'apparente insensatezza, che significato teologico dobbiamo dare a questa maledizione? Che mistero nasconde? Alberto Garlini ricostruisce la vicenda del fico di Betania immaginando la figura di Simone, figlio di Taddeo, uno zelota che si nasconde sotto falso nome in un casolare di campagna. In gioventù ha commesso molti crimini spinto da una religiosità messianica e violenta che si oppone al giogo dei romani e, quando una mattina si trova di fronte al fico incenerito nel suo podere, lo interpreta come un segno di sventura che lo costringe a fare i conti con il proprio passato tenebroso. Simone è attratto dall'autorevolezza e dal fascino di Gesù e, forte della sua consuetudine con la violenza, ne percepirà la morte imminente e l'afflato verso una salvezza venata di disperazione. Perché, sembra dire l'autore, uomini e dei non vivono in sfere differenziate ma sono accomunati da un fragile destino...
EUR 14.00
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Il mondo di domani. La natura nell'età dell'estinzione
È ormai diventato un luogo comune affermare che l'uomo ha avuto un impatto devastante sulla natura del pianeta. Ha alterato il clima, acidificato gli oceani, avviato quella che probabilmente sarà la sesta estinzione di massa. Una visione negativa dalla quale l'ecologo inglese Chris D. Thomas si distanzia in maniera provocatoria, chiedendosi se in questo scenario catastrofico non si nasconda invece qualcosa di buono. Numerose specie di piante e animali stanno infatti reagendo, traendo beneficio dalla presenza dell'uomo, aumentando la biodiversità e la velocità evolutiva, che probabilmente non ha mai raggiunto livelli di crescita così alti nella storia della Terra. Thomas ci conduce quindi in un viaggio avventuroso intorno al mondo per farci conoscere le creature più intraprendenti che hanno saputo sfruttare le nuove condizioni e continuano a prosperare: dalla farfalla virgola ai sialia (gli uccellini azzurri), dai bisonti ibridi al pukeko neozelandese. Ci troviamo già immersi in un nuovo ecosistema in cui il continuo trasporto di animali, piante e persone ha causato vere e proprie collisioni biologiche: non sarà quindi strano incontrare negli Stati Uniti e nei prati della Gran Bretagna alcune farfalle che, come i grilli australiani che ora vivono alle Isole Hawaii, stanno sviluppando nuove modalità evolutive per sopravvivere nel mondo alterato dall'uomo. Chris Thomas apre, dunque, le porte a un approccio più ottimistico per liberarci dalle catene di una visione carica di pessimismo e di smarrimento, invitandoci a riconsiderare il rapporto dell'uomo con la natura e ricordandoci che in fondo la storia della vita è da sempre una storia di diversificazione e rinnovamento. Forse non tutto è compromesso nell'età dell'Antropocene...
EUR 20.00
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Sulla via della madre terra. Agroecologia: una rivoluzione tra scienza e politica
Il nostro sistema alimentare globale è basato su pratiche agricole industriali insostenibili: è la fonte principale dei gas responsabili dell'effetto serra, è controllato da un ristretto gruppo di multinazionali e produce cibo non salutare. L'agroecologia - la scienza che studia il funzionamento dell'agroecosistema dal punto di vista biologico, biofisico, culturale ed economico e individua una serie di pratiche che permettono di coltivare in maniera ecologicamente più sostenibile - è la soluzione a questi problemi sempre più urgenti. Dopo decenni in cui è stata screditata dalle principali istituzioni e difesa nell'ombra dai movimenti popolari e solo da pochi scienziati e agricoltori, l'agroecologia sta finalmente prendendo piede in maniera importante. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, le agenzie governative e persino le grandi imprese stanno ormai tutte seguendo questa nuova tendenza. Bisogna chiedersi, però, se siano favorevoli alla stessa agroecologia promossa dai contadini pionieri dei movimenti sociali o se stiano cercando di cooptarne il concetto per darle un contenuto diverso... In questo dettagliato e agile saggio, Altieri e Rosset, agroecologi, delineano la storia e le diverse correnti del pensiero agroecologico, fornendoci un'analisi chiara dei suoi principi e del suo potenziale per affrontare nuove e sempre più grandi sfide a livello sociale, economico e ambientale che riguardano il cibo e l'agricoltura nel XXI secolo.
EUR 18.00
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Antropocene, agricoltura e paesaggio. Considerazioni a margine di un viaggio in Cina
Una stimolante riflessione sul tema della responsabilità individuale e collettiva di fronte ai cambiamenti demografici e ambientali del nostro tempo.\r\n«Dal rispetto della diversità naturale e culturale, dalla comprensione della complessità e dagli insegnamenti che ne derivano dipende il futuro della civiltà dell'Homo sapiens.»\r\nOrmai è certo: il nostro tempo è l'Antropocene. La lunga e variegata storia del pianeta che ci ospita rischia qui una frattura critica. L'idea di un'era connotata dalle attività umane con negative, diffuse e globali conseguenze sul funzionamento del sistema Terra, è ampiamente accettata nel dibattito tra scienziati di diverse provenienze culturali. E non si tratta tanto di certificare formalmente l'esistenza di un'età dell'uomo quanto precisarne l'origine, i caratteri, gli sviluppi, la possibilità e le modalità di influenzarli. In questo breve saggio, Giuseppe Barbera, autorevole storico della botanica, torna sulla questione a margine di un viaggio in Cina e riflette sul tema della responsabilità individuale e collettiva di fronte ai cambiamenti demografici e ambientali del nostro tempo.
EUR 12.00
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L' imitazione di una foglia che cade
Un giornalista e scrittore di successo. Da anni vive solo, così abituato alla sua solitudine che si è quasi dimenticato di avere avuto una famiglia. Una mattina riceve un pacco inatteso, contenente un libro che gli era appartenuto: è un'edizione piuttosto sciupata della Historia Franco-rum di Gregorio di Tours. Nessun mittente, solo un indirizzo, "piazzale Martini, Milano", che sul momento non gli dice niente. La vera sorpresa è che all'interno di quel libro, nascosto nella parte posteriore, c'è qualcosa: il quaderno dove il protagonista aveva scritto il suo primo romanzo, mai pubblicato. Ma c'è dell'altro. Fra le pagine del quaderno giace una vecchia foglia d'acero, color marrone chiaro, screpolata. Nel riconoscerla, si libera in lui una sensazione di gioia e, insieme, di panico, come se avesse scoperto un tesoro inestimabile ma impossibile da trasportare. La lettura di quelle pagine lo riporta a un'epoca lontana, a quando con un gruppo di amici uniti dalla passione per Barthes, Foucault, Derrida, frequentava la bancarella di libri di un anziano signore francese che tutti chiamavano Monsieur Pineau, in piazzale Martini. Proprio da quel luogo prenderà forma un nuovo viaggio, esistenziale, filosofico,
EUR 14.00
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Si può fare! Per una nuova economia globale fondata sul commercio etico
Il commercio è la linfa vitale dell'economia globale, ma pochi lo considerano un bene comune. Anzi, le nostre opinioni a riguardo si sono polarizzate su due estremi: da una parte il libero mercato, che trasforma il commercio in un fine in sé, e dall'altra il protezionismo, che lo considera una forza da contenere. Ma c'è un'altra via, che non mette al centro i profitti ma gli interessi delle persone e che l'economista austriaco Christian Felber, fondatore del movimento internazionale dell'Economia del Bene Comune, illustra come un paradigma alternativo: quello del commercio etico. Dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della "religione" del libero commercio che domina da Adam Smith in poi, Felber espone il suo modello in cui il commercio viene messo al servizio dei valori fondamentali della collettività democratica, senza tralasciare le questioni chiave del nostro tempo: i diritti umani, il cambiamento climatico e il crescente divario tra paesi poveri e ricchi. Propone, quindi, l'idea di una zona di commercio etico: gli Stati che rispettano, appunto, i diritti umani, i diritti dei lavoratori e tutti gli altri accordi dell'ONU, potrebbero commerciare più liberamente tra loro, neutralizzando il dumping in ogni ambito e proteggendosi da quanti lo praticano. L'ingresso alla zona di commercio etico, inoltre, potrebbe dipendere dai risultati di un bilancio del bene comune che deve essere universale (deve cioè tenere conto di tutti i valori fondamentali), quantificabile, confrontabile, pubblico, comprensibile per la collettività e facilmente vincolabile a conseguenze legali. Un saggio provocatorio, in cui Felber ci dimostra che una nuova economia globale fondata sul commercio etico è davvero possibile.
EUR 20.00
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Il bosco del confine
«Nel bosco non esistono confini, diceva mio padre. Lo ripeteva spesso come una formula da mandare a memoria, rivelatrice di una qualche verità che avremmo capito solo molto tempo dopo, una volta diventati adulti.»«La scrittura di Manzon ha l'incedere di una camminata fatta con occhio curioso e passo sicuro: mette a fuoco un dettaglio, allarga lo sguardo all'orizzonte, quindi si butta a precipizio nel racconto, infine guarda indietro, al cammino fatto, alla storia in divenire...» - Severino Colombo, la Lettura«Ho trovato tanto sollievo, in questo racconto magistrale» - Concita De Gregorio, D - La RepubblicaLa narratrice di questa storia è cresciuta in una terra di confine, educata a uno spirito internazionalista dal padre, un pacifista di origini slave che credeva nel libero scambio delle persone, nelle lingue straniere mescolate senza regole e nelle camminate nel bosco. È proprio durante quelle lunghe passeggiate, fatte perlopiù in silenzio o scambiando osservazioni sulle tracce di un cerbiatto o una lepre, che il padre spiega alla figlia che non esistono confini, che il bosco è di tutti, non si divide per nazionalità come una cartina geografica: «hai mai visto una betulla ritrarre i rami per non sconfinare in territorio straniero?». Eppure lei, affascinata e al tempo stesso spaventata, si accorge che i boschi di là sono diversi, più scuri, popolati da orsi: di là c'è la nazione con uno degli eserciti più forti al mondo, una terra di uomini sanguinari con il coltello tra i denti e la barba da pastore, come la descrive la gente della sua città di mare, che sembra aver capito poco della grandezza di quel popolo. Nel giorno del suo sedicesimo compleanno, la protagonista - che a differenza del fratello non teme le temperature da neve e dimostra una certa attitudine allo...
Vite di alberi straordinari. Viaggio tra le piante più antiche del mondo
Zora del Buono è un architetto che ha sempre avuto una grandissima fascinazione per gli alberi. Un attaccamento emotivo legato al ricordo degli ulivi che hanno popolato la sua infanzia in Puglia, che è poi diventato interesse estetico per via della sua professione. E poi ancora, in maniera via via più dirompente, si è trasformato in un senso di rispetto solenne rivolto soprattutto verso gli alberi centenari e millenari, custodi di un sapere antichissimo, di fronte alla cui longevità l'uomo scompare. Animata da un profondo desiderio di scoperta, unito allo studio della botanica, Zora del Buono ha deciso di viaggiare per un anno intero tra l'Europa e l'America del Nord per visitare gli alberi secolari di quelle zone. Con la sua Rolleiflex analogica in borsa, ha reso omaggio a esemplari straordinari, paragonabili a veri e propri individui dotati di personalità, raccontando aneddoti, suggestioni, storie cresciute insieme e attorno a loro nel corso del tempo. Come quella del tasso di Ankerwycke, un albero alto quasi 15 metri e largo ben 9, sotto al quale si sarebbero svolti gli incontri romantici tra Enrico VIII e Anna Bolena; o dell'Hiroshima Survivor, un bonsai di pino bianco giapponese sopravvissuto alla bomba atomica e che oggi si trova a Washington; o di Dicke Marie, "Maria la grassa", una quercia di quasi 900 anni che fu ammirata dal giovane Goethe e dai fratelli Humboldt; o di Pando, forse il più antico essere vivente del pianeta, un insieme di 47.000 pioppi tremuli, tutti cloni dell'albero originale, la cui età stimata è di 80.000 anni. Con il suo sguardo attento e curioso, dotato di una sensibilità finissima, Zora del Buono ci accompagna tra luoghi impervi e mete irraggiungibili mostrandoci che ogni albero, per quanto modesto, rappresenta tutto un mondo per un'infinità...
Ambiente e salute. Conoscere i fattori di rischio per prevenire le malattie infettive e cronico-degenerative
Ogni anno le principali agenzie internazionali che si occupano di ambiente e di salute, insieme alle più importanti riviste scientifiche, mettono in evidenza la strettissima correlazione tra salute e alterazioni ambientali, provocate soprattutto dalle attività umane: cambiamenti climatici, inquinamento (in particolare atmosferico), peggioramento della qualità delle acque, aumento dei rifiuti, pericoli derivanti dalla chimica utilizzata in agricoltura. Il più delle volte non abbiamo né conoscenza né consapevolezza dei rischi che si annidano nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo e nel cibo che mangiamo, elementi che potranno avere effetti anche a decenni di distanza dall'esposizione. Ognuno di noi, attraverso buone pratiche quotidiane, può ridurre il rischio di contrarre certe patologie e, nello stesso tempo, può contribuire a migliorare la qualità dell'ambiente in cui vivono altre persone. Ma le buone pratiche individuali, anche se molto utili e necessarie, non sono sufficienti. I problemi ambientali hanno dimensioni planetarie e richiedono interventi strutturali che non possiamo realizzare da soli: c'è l'esigenza di un vero e proprio cambio di paradigma che deve avvenire a livello politico, realizzando quell'economia circolare di cui molti parlano ma che richiede un'integrazione equilibrata e sostenibile con le produzioni degli ecosistemi naturali.
EUR 24.00
Canto degli alberi
«Anche nel nuovo libro Antonio Moresco continua la sua riflessione semplice e diretta sui fondamenti della Natura, secondo una versione laica ma non rinchiusa nel recinto dei paradigmi culturali esistenti» - Alberto Casadei, La Lettura"Ho scritto questo libro nei mesi di isolamento per la pandemia. I suoi protagonisti sono gli alberi, in particolare gli alberi murati, quelli che crescono dentro i muri delle case degli uomini, visti come una nuova specie crocevia tra più mondi (vegetale, minerale, umano) e prefigurativa. L'ho scritto mentre ero anch'io murato, come tutte le donne e gli uomini del nostro Paese e del mondo, in un momento cruciale anche della mia vita personale, per di più bloccato dal divieto di viaggiare in una casa di Mantova, la città dove sono nato e ho trascorso l'infanzia e l'adolescenza, scatola nera della mia vita. Questo libro anche per me inaspettato è la mia risposta di scrittore a questo trauma e il mio appello a compiere un salto di piani e di specie e a dare vita a una metamorfosi. L'ho scritto giorno dopo giorno, in totale solitudine, con ispirazione, liberando in un unico flusso narrativo testimonianza, corpo a corpo col mondo, autobiografia trascesa, abbandono lirico, romanzo drammaturgico e figurale, canto, sogno, immaginazione, invenzione." (Antonio Moresco)
EUR 14.00
Viaggio nell'Italia dell'Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro
Un libro sorprendente e provocatorio, che immagina come cambierà la geografia dell'Italia se non saremo capaci di arretrare gli effetti del cambiamento climatico«Emerge un tema forte del cambiamento tecnologico, sociale e politico, in cui è la stessa idea di "destino comune" a essere messa in discussione» - Massimiliano Bucchi, la LetturaCome ormai tutti purtroppo sappiamo, l'impatto dell'umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti. La realtà geografica che identifichiamo con l'Italia è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste. Considerata questa inedita accelerazione, non possiamo fare a meno di chiederci: come muterà l'aspetto del mondo nel futuro prossimo? Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo allo fusione dei ghiacci perenni e all'innalzamento del livello dei mari. Per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l'Italia proiettandoci, in maniera distopica, nell'anno 2786. Esattamente 1000 anni dopo l'inizio del viaggio in Italia di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la geografia visionaria del nostro futuro: la Pianura padana sarà quasi completamente allagata; i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi; Padova e tantissime altre città saranno interamente sommerse; altre ancora si convertiranno in un sistema di palafitte urbane; le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l'aspetto dei fiordi; Roma sarà una metropoli tropicale; la Sicilia...
Salviamo il nostro futuro! Il mio impegno per l'ambiente, l'equità e la salute
Con la passione, la forza, l'intelligenza e la determinazione che caratterizzano da sempre le sue battaglie, Jane Fonda ci chiede a gran voce di stare uniti e di lottare insieme per la difesa dell'ambiente, non tanto per salvare il nostro futuro immediato, ma quello delle generazioni a venire. "È troppo tardi per essere moderati, dobbiamo agire subito!" Nell'autunno del 2019, frustrata dall'inazione dei politici e ispirata da Greta Thunberg, Naomi Klein e dagli scioperi studenteschi, Jane Fonda ha deciso che sarebbe scesa in piazza per protestare contro il cambiamento climatico di fronte al Campidoglio, a Washington D.C. L'11 ottobre ha inaugurato così i Fire Drill Fridays, i "venerdì dell'esercitazione antincendio", e da allora, ogni settimana, ha guidato migliaia di persone in una disobbedienza civile non-violenta di grandissimo successo, che l'ha portata a essere arrestata più volte. In questo libro, che non vuol essere solo l'ultimo atto di testimonianza di una donna che si è sempre battuta per l'ambiente ma soprattutto una call to action pratica che fornisce gli strumenti necessari perché tutti possano darsi da fare, Jane Fonda intreccia il suo viaggio personale con le testimonianze di esperti, ambientalisti, attivisti che si sono uniti alla sua lotta per analizzare in profondità le questioni cruciali del nostro tempo: la condizione degli oceani e la scarsità dell'acqua, la necessità di leadership femminile, i migranti, i diritti umani, gli effetti della guerra e del militarismo sul clima, la plastica, l'agricoltura sostenibile... Tutte tematiche profondamente legate tra loro che evidenziano come la situazione che stiamo affrontando non sia soltanto un'emergenza climatica, ma una crisi di portata ben più ampia in cui le conseguenze negative dell'inquinamento si riflettono su precisi contesti razziali, economici, di genere e di potere: non è solo l'ecosistema della Terra che si sta sgretolando,...
Brevi lezioni di meraviglia. Elogio della natura per genitori e figli
In questa opera Carson cattura l'essenza dell'universo pieno di meraviglia dei bambini, risvegliando in noi quell'antico desiderio di comunione con il mondo vivente. Rammentando come il suo occhio ricettivo alle bellezze della natura si fosse affinato in compagnia della madre durante l'infanzia, Carson ci spiega che un bambino ha bisogno di almeno un adulto con cui vivere questo tipo di esperienze, purché l'adulto adotti l'atteggiamento del bambino. La natura, del resto, è un'arena piena di gioie da condividere e nell'avventura della scoperta ci rende tutti uguali. Apparso per la prima volta nel 1956, sulla rivista "Woman's Home Companion", e poi pubblicato da Harper nel 1965.
EUR 10.00
Scoiattoli & co. Viaggio nel mondo del roditore più simpatico, veloce e parsimonioso
Gli scoiattoli hanno qualcosa di speciale. La nostra sensibilità si rifiuta, infatti, di considerarli semplici roditori affini a topi e ratti: agili e furbi, saltano come acrobati tra le cime degli alberi, hanno una memoria straordinaria, sono esperti nell'arte di sopravvivere, e sono fra gli animali più simpatici, capaci di generare un'immediata empatia in chiunque li osservi. Il famoso biologo Josef H. Reichholf ci spiega finalmente le ragioni di questa grande popolarità in un saggio approfondito interamente dedicato al mondo degli scoiattoli: ci racconta le loro abitudini di vita, ci descrive il loro habitat, ci spiega perché giocano, perché sono così impegnati e frenetici, a cosa serve la loro folta coda, perché alcuni sono bruno-rossicci mentre altri sono marrone scuro o quasi neri, come costruiscono le loro tane... Intreccia aneddoti curiosi - come quella volta in cui si è imbattuto in uno scoiattolo che è letteralmente "caduto" dal cielo - a informazioni scientifiche dettagliate sull'alimentazione, l'accudimento della prole, le differenze tra le diverse specie di scoiattoli, con uno speciale approfondimento sul ghiro e il suo affascinante e misterioso letargo. Scoiattoli, ghiri e altri piccoli mammiferi sono tra gli animali che più hanno dimostrato una spiccata capacità di apprendimento. Sono arrivati da soli nel mondo umano e ci si sono ambientati benissimo. E ci collegano con quelle specie che vivono ritirate, a cui dovremmo concedere gli spazi di cui hanno bisogno perché si avvicinino infine anche loro e si lascino osservare senza paura. Dopotutto, ammirare gli scoiattoli non è solo divertente, quello che non ci aspetteremmo è che possano insegnarci molto anche sul mondo in cui viviamo noi stessi.
EUR 20.00
Un' altra economia per un mondo nuovo. Fondamenti di una scienza economica olistica
L'economia può essere salvata? La risposta, sorprendente, è sì. In questo nuovo saggio, l'autore di "Si può fare!" e fondatore del movimento internazionale dell'Economia del Bene Comune, Christian Felber, esamina e smantella l'ortodossia dell'economica neoclassica per invitarci ad abbracciare una nuova visione che definisce "olistica" perché tiene conto dei bisogni fondamentali dell'uomo. In un'analisi a trecentosessanta gradi, Felber ripercorre tutti i modelli che hanno interessato l'evoluzione del pensiero economico, dalla potenziale "scienza naturale", fino all'eccessivo uso della matematica in una disciplina che, alla fine, sembra aver dimenticato il senso della propria storia, delle proprie radici e del proprio nome. Il fatto che gli economisti non abbiano saputo prevedere la crisi del 2008, ad esempio, è una conseguenza logica dello stato in cui versa oggi questa scienza, piena di errori e forzature. Da allora, sono sorte numerose proteste, non solo tra gli studenti, e si sta diffondendo con grande forza la richiesta di un'economia che sia sempre più pluralista. In questi tempi cruciali, Christian Felber condivide con i lettori il suo pensiero avanguardistico, presentandoci delle proposte concrete per una scienza economica olistica che accolga in sé la prospettiva delle donne e delle madri, coniughi in modo trasparente l'etica e la politica, tenga conto della natura, degli ecosistemi planetari e dei loro limiti, sviluppi sensibilità per gli squilibri, l'abuso e la concentrazione di potere, si apra alle altre discipline e le integri organicamente - che sia, in una parola, universale.
EUR 24.00
L' arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale
L'alimentazione, l'esercizio fisico, la resilienza dei nostri geni, il fatto che siamo magri, giovani o saggi: niente di tutto questo importa se non respiriamo in modo corretto. La colonna mancante della salute è il respiro. Tutto parte da lì.«Un libro squisitamente ibrido. Il viaggio dell'autore, ricco di esperienze in prima persona, parte infatti dalla fisiologia del nostro sistema cardio-respiratorio per arrivare a esplorare le tecniche meditative basate su inspirazione ed espirazione che sono state sviluppate nel corso di migliaia di anni, soprattutto in Oriente» - Danilo Zagaria, la LetturaNon c'è niente di più essenziale per la nostra vita che respirare: prendere aria e lasciarla uscire, per venticinquemila volte al giorno. Sembrerebbe banale eppure gli esseri umani, come specie, hanno perso la capacità di respirare correttamente, compromettendo così la propria salute. Per avere un'idea di come la respirazione sia considerata dalla medicina moderna, pensate all'ultima visita a cui vi siete sottoposti. Molto probabilmente il medico vi avrà misurato la pressione, la frequenza cardiaca e la temperatura, ma è facile che non vi abbia mai controllato la frequenza respiratoria e l'equilibrio tra ossigeno e anidride carbonica nel flusso sanguigno. Il giornalista scientifico James Nestor ha viaggiato per il mondo per capire cosa sia andato storto in questo approccio e, dopo minuziose ricerche, ha trovato delle risposte sorprendenti: e non le ha trovate, come ci si aspetterebbe, soltanto nei laboratori di pneumologia... Malattie come asma, ansia, disturbo da deficit di attenzione, psoriasi potrebbero essere alleviate o fatte regredire semplicemente cambiando il modo in cui inspiriamo ed espiriamo. Sì, la respirazione ci permette di agire sul sistema nervoso, controllare la risposta immunitaria, ripristinare la nostra salute e ci aiuterà a vivere più a lungo. Cambiare il modo in cui respiriamo ci aiuterà anche a migliorare le nostre...
Bjula delle betulle
È venuto al mondo nel 1933, in un piccolo broncio di mondo. In una cascina di regione Partôr appartenuta a sua madre e al padre di sua madre, i Bundëjs - Bondesio, in italiano. È nato la notte di San Lorenzo, proprio mentre una stella solcava il cielo. Bjula è l'ultimo dei Bundëjs, il settimo di sette fratelli e sorelle. A quindici anni era già alto uno e ottanta, lungo e flessuoso, come una betulla. Da quella terra è partito e ha girato il mondo in cerca del più tenero futuro. Ha cambiato lavori e città, ha attraversato terre lontane in cerca delle sue origini, ha bevuto, amato, vissuto mille vite che non sono la sua - o forse sì. È diventato altri, altro in giro per il mondo. Da Venezia a San Pietroburgo. Da Montréal alla Costa Azzurra. In teatro e attraverso la Transiberiana. Insieme a Brodskij e a Don Chisciotte. Un racconto lungo un secolo che segue il cammino delle betulle e intreccia molte vite. Alla fine tutti insieme si ritorna a casa. Ci torna anche il lettore, in compagnia di chi ha scritto la storia di Bjula e Lerbie Kane, di Blanche e Matilde, di Meku e Unurin. La loro storia, in fondo, è la sua storia. Può essere anche la tua.
EUR 16.00
Erba matta
"Se le erbacce fossero come me, ragiono, il mondo se ne sarebbe liberato in fretta. Per questo le ammiro e le disegno in ogni particolare, per imparare da loro? Ostinate, risolute, di riservata eppure prorompente bellezza. Ragazze di strada". Lo sguardo attento e imparziale di Laura Bosio ci conduce alla scoperta degli anni di formazione di una ragazza che comincia la quarta ginnasio quando "fuori è tutto sottosopra", quando all'istruzione non accedono soltanto i figli dell'incremento demografico degli anni Cinquanta e Sessanta ma anche le masse, i giovani professori parlano di Beat Generation e si ascoltano le radio libere. Anche lei frequenta le Stanze, un enorme appartamento in un edificio semidiroccato della periferia in cui ci si riunisce a leggere, studiare, suonare, organizzare scioperi, e si divide tra le attenzioni del suo ragazzo Gérard (che a volte la stanca con le sue tirate sul capitalismo consumista ma appena scuote i capelli biondi è irresistibile), di Vispo (con il quale condivide una passione trascinante per il cinema) e di Alessio (l'unico cattolico praticante delle Stanze, che lei ascolterebbe per ore, mentre camminano tenendosi per mano senza mai scambiarsi un bacio). Alla nostra ragazza piace guardare attraverso le finestre: mentre è a scuola si incanta a osservare l'edera, per poi disegnarla a matita su grandi fogli che porta sempre con sé. È affascinata dal mondo delle erbacce, che si sono fatte largo grazie ai loro modi insinuanti, alla loro adattabilità eccezionale, amiche vegetali spavaldamente anticonformiste, compagne di sopravvivenza, un'esplosione di vita disordinata che scava, invade, libera e vince: natura prepotente che si inurba opponendosi alla nostra prepotenza... E con la stessa morbosità non smette di scrutare la vita della "donna fuori di sé", la donna della casa al di là del muro che osserva con...
Discorso sulle erbe. Dalla botanica di Leonardo alle reti vegetali
Dall'incontro tra il fisico e filosofo Fritjof Capra e il neurobiologo del mondo vegetale Stefano Mancuso nasce "Discorso sulle erbe". Prendendo le mosse dalle intuizioni sulla natura di Leonardo da Vinci, il libro propone interessanti spunti di riflessione sulla nostra vita in rapporto a quella delle piante. Mancuso e Capra illustrano con molta chiarezza che l'universo è una fitta rete di relazioni, e che il pianeta è un sistema vivente che si autoregola. Le piante sono il modello più straordinario di rete che si possa studiare, perché, a differenza degli animali, il mondo vegetale non ha concentrato le funzioni in particolari organi, ma ha distribuito le funzioni essenziali della vita affidandosi a un modello diffuso. I due scienziati mostrano con un linguaggio sempre molto accessibile che un'organizzazione distribuita, come è appunto quella delle piante, esprime una maggiore efficacia sulla risoluzione dei problemi di una comunità di individui.
EUR 12.00