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Mostrati 1061-1080 di 99407 Articoli:
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Dalla penna d'oca alla macchina da scrivere. Guglielmo Coronini e la bella scrittura. Ediz. illustrata
"Dopo che negli ultimi anni gli eventi espositivi proposti dalla Fondazione Coronini hanno lasciato spazio a collezioni importanti, come le stampe degli Uffizi, o legate a un momento storico di particolare attualità, come le uniformi dell'impero austro-ungarico, con la mostra 'Dalla penna d'oca alla macchina da scrivere. Guglielmo Coronini e la bella scrittura' l'attenzione torna a concentrarsi interamente sul Palazzo e le sue collezioni, per recuperare quella destinazione di dimora storica e museo delle arti decorative che lo stesso conte Guglielmo Coronini aveva evocato nel suo testamento. Con la consapevolezza che quest'anno cadrà il venticinquesimo anniversario della sua morte, si è voluto celebrare tale ricorrenza con una mostra che non solo intende rendere il dovuto omaggio a questo straordinario personaggio e al suo impegno culturale e intellettuale, ma allo stesso tempo si propone di seguire fedelmente il suo progetto museale: trasportare il visitatore "in un mondo sparito" attraverso gli arredi e gli oggetti della vita quotidiana." (Ettore Romoli)
EUR 19.00
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La cavalleria ausiliaria romana 14-193 d. C.
Gli ausiliari - reclutati da una vasta gamma di popolazioni bellicose di tutte le province, soprattutto ai margini dell'Impero - di solito non erano cittadini romani. La cavalleria ausiliaria rappresentava una potente arma: organizzata, disciplinata e ben addestrata, era adatta a condurre azioni sia di disturbo sia d'urto. Questo libro spiega in modo particolareggiato i molti ruoli del cavaliere ausiliario romano, oltre a quello in battaglia, compresa la ricognizione, le comunicazioni e i compiti di polizia. Sono analizzate le motivazioni per arruolarsi, le condizioni del servizio e le esperienze di battaglia; il testo è integrato da numerose illustrazioni a colori.
EUR 9.00
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Bandenkampf. Resistenza e controguerriglia nella Venezia Giulia (1943-1945)
Brutale e affilato come la nuda lama di un pugnale, "Bandenkampf" un decennio fa ha fatto irruzione da un oblio che lo ha tenuto tenacemente ai margini del dibattito storiografico sulla Resistenza. Il testo venne pubblicato negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, quando la Zona d'operazione Litorale Adriatico, Istituita nel 1943, era divenuta teatro di uno dei confronti più duri e cruenti fra l'esercito tedesco e i partigiani italiani, sloveni e croati ed era ormai segnato l'esito del conflitto per le forze d'occupazione tedesche. Il libro testimonia lo sforzo di comprensione e adattamento dei soldati della Wehrmacht al particolare tipo di controguerriglia richiesto dal territorio di confine della Venezia Giulia. Per combattere il nemico in maniera efficace è necessario conoscerne innanzitutto la mentalità e la storia. Riconoscere le sue debolezze ideologiche diventa allora tutt'uno con l'individuazione delle fratture etniche presenti all'interno della compagine partigiana. Ed è su questo nodo cruciale che l'analisi del Bandenkampf si salda con quella del curatore Antonio Sema quando questi afferma che "il cuneo della divisione etnica e nazionale è stato conficcato nel cuore della Resistenza non solo dai tedeschi ma anche dai titini" e che "il prezzo di tale strategia è stato pagato soprattutto dagli italiani".
EUR 26.60
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Dal primo colpo all'ultima frontiera. La Guardia di finanza a Gorizia e provincia. Una storia lunga un secolo
Esplorare "un mondo" ormai scomparso e spesso dimenticato. È questo l'obiettivo del presente lavoro, che intende raccontare 100 anni di storia delle Fiamme Gialle nel goriziano ripercorrendo le travagliate vicende storiche che hanno attraversato questo territorio con l'aiuto di fotografie, cartografie, documenti e ricordi personali.
EUR 12.00
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Bisanzio in guerra. 600-1453
L'Impero bizantino sopravvisse per quasi un millennio alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente e divenne centro di una nuova fioritura culturale, commerciale e produttiva oltreché spirituale e militare in epoca medievale. Quest'ultimo aspetto costituisce il perno della narrazione di uno dei più accreditati esperti al mondo dell'Impero di Bisanzio: vengono così presi in esame gli snodi che condussero questa entità dalla fondazione, alla prima espansione, fino all'apogeo e alla successiva parabola discendente avendo come punto di riferimento privilegiato il sistema diplomatico e l'apparato bellico difensivo e offensivo costruito con grande oculatezza e prudenza a Bisanzio.
EUR 17.10
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New York in 100 mappe
New York appartiene al mito e al patrimonio comune. Megalopoli cosmopolita, affascinante, violenta, talvolta contestatrice, incarna l'onnipotenza della città globale trionfante all'incrocio delle reti e dei flussi migratori, economici e culturali. Su New York è stato detto tutto o quasi: il magnetismo della sua verticalità e dei canyon urbani che si percorrono frettolosi, anonimi, tra i rumori della città che non dorme mai; il movimento perpetuo di una metropoli che, a partire dall'era industriale, proclama la sua modernità di fronte al mondo. Certo, New York non ha più il monopolio né della verticalità né della modernità rispetto ai concorrenti europei o asiatici che si sono impegnati per detronizzarla, impadronendosi dell'attributo più chiaro della potenza. Pur ferita, rimane il centro dominante dello spazio mondiale e non è affatto indebolita dalle crisi ricorrenti del capitalismo. Con questo libro si vuole offrire, avvalendosi di cartine, grafici e foto, uno sguardo da una certa distanza, per riuscire a cogliere i diversi aspetti della Megalopoli. La città cancella le tracce del suo passato: il concetto di patrimonio urbano, così europeo, ha da molto tempo perso il suo significato. Un attento osservatore così come un comune passante rimangono entrambi prigionieri della contemporaneità della città, della sua immediatezza. Scorrendo le cartine del libro, si colgono tutte le sfaccettature della centralità newyorkese, che riassume la complessità dello spazio mondiale.
EUR 10.00
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La Cina in 100 mappe
Capire l'attualità cinese richiede che le sfide interne di questo Paese continente si colleghino in toto al suo ruolo in uno spazio globalizzato e interdipendente. Più nettamente che in altri grandi Paesi emergenti, il polo che essa rappresenta svolge un ruolo forte negli equilibri commerciali, finanziari, diplomatici, militari, su scala mondiale. Lo sviluppo della Cina cambia ordine di grandezza. Ha rapidamente ripreso un posto di primo piano in Asia grazie al suo sviluppo commerciale, alla sua situazione geopolitica, alle sue capacità finanziane e alla sua modernizzazione militare. Il Giappone o l'India non hanno così tante carte vincenti nelle loro mani. In questi ultimi anni la Cina si è soprattutto imposta come uno dei Grandi del mondo attraverso la sua ricerca di risorse minerarie ed energetiche indispensabili per la crescita, la captazione di mercati nei settori più vari, gli investimenti e i rilevamenti di industrie, ma anche per i flussi di mobilità riattivatisi dal Continente verso tutti i Paesi del mondo. La partecipazione diplomatica e talora militare di Pechino a importanti questioni internazionali si accompagna anche a una strategia di sviluppo culturale, in cui gli Istituti Confucio rappresentano la parte attiva più in vista. La Cina acquisisce così tutti gli attributi della potenza nell'economia "hard" così come dei "soft power". Diventa un partner decisivo e annulla, più di chiunque altro, una lettura Nord-Sud.
EUR 10.00
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La casa del duce. Gorizia 1938-1945
I "giusti" di Gorizia non hanno mai tradito, hanno rispettato le idee degli altri, si sono aiutati, hanno combattuto perché il futuro fosse migliore. I "giusti" di Gorizia hanno abitato nella Casa del Duce, una casa speciale. In una Gorizia tragica racchiusa nel periodo che va dal 1938 all'aprile del 1945 ecco delinearsi e incrociarsi le esistenze di una guardia scelta della Pubblica Sicurezza, di un militare dei Reali Carabinieri, di un maresciallo della Guardia di Finanza, di un ragazzo adottato dal regime fascista e destinato a una fulgida carriera professionale, di un giovane che abbraccia la scelta partigiana, di una ragazza slovena alla quale sarà proibito persino l'amore. Un romanzo amaro che racconta di una città sbranata da tedeschi, cetnici, titini e fascisti. Nella notte dell'umanità una fioca luce di speranza emana dalla Casa del Duce. Ma anch'essa finirà con l'essere spenta.
EUR 7.00
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La legione straniera 1890-1914
La Legione straniera rappresenta sul piano militare l'esperienza storica di accoglienza e di integrazione della Francia. Un mosaico umano molto varie, che annovera 35.000 stranieri morti al servizio di una patria di adozione. La disciplina, il senso della missione, il rispetto e la solidarietà hanno contribuito a rendere la Legione uno dei corpi più celebri al mondo, aggiungendo al valore epico un fascino intessuto di romanticismo. Nei decenni a cavallo del XX secolo I legionari erano impegnati in Africa (Madagascar, Marocco e Algeria) e in Asia (Vietnam). In un'esposizione sintetica e al tempo stesso ricca di dettagli vengono ripercorsi alcuni aspetti cruciali come le fasi di reclutamento e addestramento, le divise e l'equipaggiamento, la connotazione identitaria e l'impiego in combattimento. Mappe, illustrazioni e foto d'epoca contribuiscono a comporre un'efficace panoramica su una delle formazioni più ammirate nella storia militare della Francia e dell'Occidente.
EUR 17.10
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I pirati contro Roma
Nel nostro tempo sentiamo parlare dei pirati che infestano alcune coste dell'Oceano Indiano e la nostra memoria si rivolge facilmente alla pirateria classica in età moderna. Questo libro risale ben più indietro nella storia e racconta la prima lotta documentata tra uno Stato e i banditi del mare: i pirati contro Roma. La fine della Repubblica coincise per Roma con un incremento dello sforzo per il controllo delle coste del Mediterraneo. Si trattava non solo di confrontarsi con una perenne e storica piccola interferenza di navi di poco conto, ma di domare un nuovo e virulento fenomeno: sulle coste desolate dell'Anatolia, in Cilicia, nasce una pirateria fatta non di individui ma di popoli interi, con città, porti e arsenali. Questa insidia si combinò alle altre difficoltà dello Stato romano, per diventare nel I secolo avanti Cristo un fattore determinante nelle carriere di uomini come Pompeo e Cesare, che si misurarono contro i predoni del mare senza esclusione di colpi, con cinismo e con grande attenzione alla comunicazione nei confronti dell'opinione pubblica in patria. A partire da una rigorosa disamina storiografica, l'opera racconta i viaggi, le navi e i tesori dei pirati del Mediterraneo, accompagnando a quest'analisi il racconto degli sforzi del Senato romano per eliminare gli irriducibili predoni della Cilicia.
EUR 14.30
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Meglio non vivere senza verdure!
Se credi di poter fare a meno delle verdure, ti sbagli di grosso! Le verdure ci forniscono le vitamine e i sali minerali essenziali che ci mantengono in salute e permettono di prevenire le malattie. Scopri come vengono coltivate e in che modo patate e carote vengono usate in modi del tutto originali.\r\n\r\nÈ possibile coltivare le verdure nello spazio! La patata è il primo vegetale coltivato fuori dal pianeta Terra. Per rimuovere una scheggia si possono sfruttare le proprietà antinfiammatorie della cipolla. Lo scorbuto, una malattia causata dalla carenza di vitamina C, in passato colpiva i viaggiatori durante le lunghe traversate via mare. Allenati a coltivare le verdure, è un buon esercizio e ti permetterò di risparmiare.
EUR 9.50
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Il terrorismo islamico in 100 mappe. Da Al-Qaida allo Stato Islamico
"A partire dalla caduta del comunismo, il nuovo scontro che oppone islamismo e liberalismo imperversa in tutti i continenti e attraversa tutti gli strati sociali. All'inizio tale scontro si è espresso sotto l'etichetta controversa di "scontro delle civiltà", prima di assumere la forma di una "guerra globale al terrorismo", condotta con un gran numero di soldati e di armamenti sofisticati. È paradossale constatare che il dibattito delle idee è rimasto relativamente vago in ragione del carattere indefinito del nemico, carattere che riflette la coesistenza di gruppi e organizzazioni dai contorni incerti, ma la cui affiliazione islamica esprime, di riflesso, un ritorno prepotente della componente religiosa nel campo politico e geopolitico. Per questo motivo l'attualità del terrorismo ha dato luogo a dispute mediatiche sull'islam, la cui eco risuona tuttora, sulla sua compatibilità con la modernità e la democrazia, sulla condizione della donna nell'islam, sulla sua iconoclastia e sulla sua proibizione delle raffigurazioni, sulla violenza nel Corano e quindi, per estensione, sull'immigrazione e l'integrazione dei musulmani, sull'antisemitismo o ancora sull'islamofobia. Al di là degli aspetti tecnici e della relativa espressione mediatica, tali controversie permettono di elaborare una storia del terrorismo ormai ricca di numerosi episodi rilevanti. A partire dagli anni Ottanta, infatti, l'islamismo in tutte le sue forme ha occupato in maniera progressiva la scena internazionale, focalizzando l'attenzione dell'opinione pubblica sia negli eventi esterni sia in quelli interni al mondo occidentale. La quasi totalità delle crisi e dei conflitti del dopo guerra fredda hanno visto il coinvolgimento di combattenti musulmani dall'Algeria all'Afghanistan, passando per la Somalia, il Sudan, lo Yemen, la Cecenia, i Balcani e il Sahel. Gli interventi militari occidentali, finalizzati a stroncare il fenomeno, sinora non hanno fatto altro che spostare o aggravare le difficoltà delle società prese di mira. Tuttavia, l'interconnessione degli...
Meglio non vivere senza fuoco
Immagina un mondo senza fuoco: non esisterebbe il cibo cotto, la luce artificiale e non ci sarebbe nessun modo per scaldarsi quando fa freddo. Il fuoco può essere pericoloso, ma nel corso dei millenni l'uomo ha imparato ad addomesticarlo per produrre vasellame, vetro e metalli. Inoltre il fuoco ha reso possibile l'invenzione del motore a vapore, del motore a combustione interna e del missile. Se il fuoco non esistesse, dove saremmo ora? Età di lettura: da 8 anni.
EUR 9.50
Ricettario mitteleuropeo. Sapori dal centro Europa
Il "Ricettario mitteleuropeo" di Suor Antonija, Orsolina, raccoglie 801 ricette che intrecciano tradizioni e culture dell'area centro-europea. Concepito non come manuale di cucina, bensì nella forma di una articolata raccolta di ricette, il manoscritto fu custodito prima in un convento sloveno e quindi in un monastero italiano, in tempi in cui era la cortina di ferro a dividere i due mondi. A Gorizia, il manoscritto del "Ricettario mitteleuropeo" era stato portato dalla sua autrice. Valeria Kraker nasceva il 1° marzo 1905 in una famiglia slovena, entrava nell'ordine delle Orsoline dell'Unione Romana con il nome di madre Maria Antonia, Antonija come è indicato sull'etichetta apposta sulla copertina del quaderno da cui è tratto il ricettario. Nel convento delle Orsoline a Skofja Loka in Slovenia, nel bel castello che ospitava una scuola femminile, Suor Antonija fu insegnante di economia domestica e contribuì alla formazione di un ampio numero di giovani. Risale a quegli anni, nella quiete del monastero sloveno, l'attenta opera di raccolta delle ricette confluite poi nel volume: un lavoro che Suor Antonija svolse con cura e dedizione sottraendo il ricco patrimonio alla dispersione. Nel 1947, in seguito alle continue pressioni del governo di Tito, le suore furono forzatamente costrette a lasciare il convento. Alcune religiose rientrarono in famiglia, altre si trasferirono a Roma, altre ancora si fermarono a Gorizia nel convento delle Madri Orsoline. Tra queste, c'era Suor Antonija, che presto avrebbe imparato l'italiano. Slovena di madrelingua, con un'ottima conoscenza del tedesco, Suor Antonija si vide allora affidati l'insegnamento della lingua tedesca e la conduzione del doposcuola pomeridiano. Negli anni Sessanta, quando il clima politico si fece un poco più disteso, alcune suore Orsoline si ritrovarono a Sveti Duh in Slovenia e, vivendo di carità, ricostruirono la comunità. Suor Antonija, da Gorizia, le...
La quinta Germania. Un modello verso il fallimento europeo
Un'analisi acuta e a tratti feroce della Germania, esaminata a partire dagli eventi difficili del Novecento e in particolare degli ultimi trent'anni, della sua politica estera e del ruolo europeo, della crisi della sinistra e della rivoluzione nel mondo del lavoro. "Nella storia dell'Europa contemporanea ci sono state cinque Germanie. La prima è quella precedente all'Ottocento, un mosaico multinazionale che sopravvisse fino a Napoleone senza mai riuscire a diventare uno Stato. La seconda appare con l'unificazione bismarckiana e si estende sotto la guida prussiana fino al primo dopoguerra mondiale, con la sua problematica appendice repubblicana di Weimar. La terza Germania fu quella di Hitler e Auschwitz, un regime particolarmente tragico e nefasto, che rimase in vigore per dodici anni e si concluse con la fine della Seconda Guerra Mondiale. La quarta è la Germania divisa in due parti del secondo dopoguerra, posta sotto tutela delle potenze della Guerra fredda. A partire da quel passato, la quinta Germania nasce dalla riunificazione nazionale del 1990, con l'annessione della DDR da parte della Germania Ovest, ma inizia a manifestarsi solo adesso, con un uso pieno e normalizzato della sua recuperata sovranità e potenza. La principale novità che questa quinta Germania esibisce rispetto a quella precedente si compone di due elementi. Il primo è costituito dal suo ritorno, graduale ma deciso, a un interventismo militare nel mondo che cominciò negli stessi anni Novanta nei Balcani, e che oggi si estende ormai dall'Afghanistan all'Africa. L'altro elemento è costituito da una leadership europea, dogmatica e a tratti arrogante, utilizzata come uno strumento per imporre il programma di involuzione neoliberale promosso dagli anni Settanta da parte del mondo anglosassone, e che la crisi finanziaria del 2008 ha trasformato in un rullo compressore. Attualmente questa leadership mira ad approfondire la disuguaglianza,...
Atlante delle stranezze. Scopri le meraviglie e la varietà del mondo in cui viviamo. Ediz. a colori
Meglio non essere un gladiatore romano
"Fai attenzione... sei un barbaro che combatte contro i romani, stai per essere catturato, venduto come schiavo e addestrato per diventare un gladiatore romano. È raccapricciante! Gli esperti consigliano: Allenati duramente: la tua vita dipenderà dalle abilità che dimostrerai nella lotta. Mangia cereali, fagioli e cenere per sentirti forte e in forma! Non farti catturare se provi a scappare: i castighi sono severi. Combatti come si deve oppure affronta le conseguenze! Esci vincitore da ogni scontro e vivi abbastanza per poterti ritirare." Età di lettura: da 8 anni.
EUR 9.50
Cesare e la conquista della Gallia. Alesia 52 a. C.
Di tutte la battaglie combattute da Cesare nelle sue campagne, Alesia è la più celebre. Questo scontro determinante è stato oggetto di un'insolita abbondanza di studi archeologici e ricostruzioni, che il libro vuol presentare ai lettori interessati alla storia militare e dell'antichità. Nel 52 a. C. la conguista e pacificazione della Gallia per opera del condottiero romano si mutò in una repentina e violenta rivolta delle tribù galliche, che trovarono un leader carismatico in un giovane nobile arverno di nome Vercingetorige. Dopo una serie di scontri a Vellaunodunum, Cenabum e Noviodunum, Vercingetorige optò per una strategia di scontri a bassa intensità e manovre difensive, così da tagliare le truppe romane dai loro rifornimenti e minacciarne i movimenti, rischiando di compromettere gravemente il dominio romano in Gallia. Quando il capo gallico scelse di impegnarsi nella difesa della città fortificata di Alesia, erano maturate le condizioni per la battaglia determinante della guerra. Il libro restituisce il contesto bellico e storico dello scontro, prestando particolare cura alla descrizione dei protagonisti, delle truppe, delle strategie e del dettaglio delle tattiche d'assedio e di difesa, anche grazie al supporto delle tavole a colori e delle mappe.
EUR 17.10
I barbari
Il concetto di barbarie è di difficile definizione: esso infatti è mutevole perché cambia in base a chi osserva un modo di vita e lo qualifica come differente e inferiore. Differenze climatiche, geografiche e comportamentali hanno concorso nel mondo antico alla costruzione di barriere, di scissioni che frequentemente avevano una base etnica e talvolta razzista. Sono tuttavia numerose le sfumature con cui i greci prima e poi i romani si relazionarono con questi popoli posti al di fuori del mondo considerato civile: al disprezzo spesso si alterna l'ammirazione, per il vigore fisico e il coraggio, la supposta assenza di vizi e l'attitudine alla libertà. Si trattava di realtà che dunque percepivano con forza una reciproca alterità ma che non furono mai davvero impermeabili in nessun momento della loro storia, e particolarmente in quei secoli complessi e affascinanti che costituiscono la tarda antichità e l'alto medioevo. Bruno Dumézil, insieme a Sylvie Joye, Charlotte Lerouge-Cohen e Liza Mér, percorre l'avvincente storia dei rapporti tra la civiltà greco-romana e "i barbari", proseguendo con la caduta dell'Impero Romano e l'alto medioevo, per arrivare poi alle interpretazioni moderne e contemporanee in pagine che ricordano ipotesi e spunti dei grandi storici e presentano le più recenti prospettive della storiografia.
EUR 13.30
Migrazioni. La fine dell'Europa
"Gli ultimi europei si sono insediati su di un altopiano sul quale stanno così bene che la maggior parte di essi non riesce più a immaginare un'alternativa migliore. L'altopiano è circondato da barbari che guardano con avidità e invidia ai Paesi ricchi e che vorrebbero volentieri penetrarvi. La tattica dei colonizzatori che si può osservare attualmente - esporsi al rischio di annegamento nella speranza di essere salvati e raggiungere l'agognata meta - corrisponde alla tattica della guerra asimmetrica vinta da chi riesce a sopportare il numero più alto di vittime. I colonizzatori operano da una posizione di debolezza, motivo per cui devono rappresentarsi come Davide che non sconfigge Golia nella lotta simmetrica a viso aperto, ma con l'astuzia. Di questa astuzia fa parte anche una grande disponibilità a correre dei rischi sapendo o avendo fede nel fatto che la cosa valga la pena a lungo termine. Si passerà alla presa di potere solo quando il territorio sarà già invaso." (L'autore). Biografia di Matteo Giurco.
EUR 7.00