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Maglia storica Paris 1981-82
Maglia retro della squadra parigina dell’inizio degli anni 80, maglia storica in quanto in quella stagione i parigini vinsero il loro primo titolo: la Coppa di Francia, con l’allenatore Francis Borelli. Fu una finale epica quella della Coppa di Francia 1982 fra la squadra parigina e Saint Etienne, squadra dove militava un certo Michel Platini (fu la sua ultima partita con les verts). Il Paris vinse per 6-5 ai rigori dopo che i tempi regolamentari finirono 2-2: Nabatingue Toko e Dominique Rocheteau segnarono per i parigini, Platini rispose con una doppietta. Dominique Bathenay, Raymond Domenech, Luis Fernandez e Dominique Rocheteau furono le stelle del Paris 1981-82. Replica di grande qualità, identica al modello originale. Made in Europe.
EUR 59.95
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Maglia storica Paris 1981-82
Maglia retro della squadra parigina dell’inizio degli anni 80, maglia storica in quanto in quella stagione i parigini vinsero il loro primo titolo: la Coppa di Francia, con l’allenatore Francis Borelli. Fu una finale epica quella della Coppa di Francia 1982 fra la squadra parigina e Saint Etienne, squadra dove militava un certo Michel Platini (fu la sua ultima partita con les verts). Il Paris vinse per 6-5 ai rigori dopo che i tempi regolamentari finirono 2-2: Nabatingue Toko e Dominique Rocheteau segnarono per i parigini, Platini rispose con una doppietta. Dominique Bathenay, Raymond Domenech, Luis Fernandez e Dominique Rocheteau furono le stelle del Paris 1981-82. Replica di grande qualità, identica al modello originale. Made in Europe.
EUR 59.95
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Maglia storica Paris 1981-82
Maglia retro della squadra parigina dell’inizio degli anni 80, maglia storica in quanto in quella stagione i parigini vinsero il loro primo titolo: la Coppa di Francia, con l’allenatore Francis Borelli. Fu una finale epica quella della Coppa di Francia 1982 fra la squadra parigina e Saint Etienne, squadra dove militava un certo Michel Platini (fu la sua ultima partita con les verts). Il Paris vinse per 6-5 ai rigori dopo che i tempi regolamentari finirono 2-2: Nabatingue Toko e Dominique Rocheteau segnarono per i parigini, Platini rispose con una doppietta. Dominique Bathenay, Raymond Domenech, Luis Fernandez e Dominique Rocheteau furono le stelle del Paris 1981-82. Replica di grande qualità, identica al modello originale. Made in Europe.
EUR 59.95
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Maglia storica Palermo anni 70
Maglia storica del Palermo rosa con colletto nero, nata secondo la leggenda come metafora per i risultati discontinui della squadra (il dolce e l'amaro, il rosa e il nero). Sotto la presidenza di Renzo Barbera (a cui è dedictao l'attuale stadio) si registra l'ultima promozione in Serie A, nel 72, con Ninetto de Grandi come allenatore grazie allo 0-0 contro il Sorrento e al contemporaneo capitombolo del Como. Addirittura, arriva per due volte ad un passo della conquista della Coppa Italia: nel 74 perde a Roma ai rigori contro il Bologna (gol di Magistrelli e Savoldi), e nel 79 ai supplementari di Napoli contro la Juventus (gol iniziale di Chimenti, poi Causio e Brio). Distacca il bomber Vito Chimenti e la sua celebre "bicicletta". Replica di alta qualità, che riproduce le caratteristiche del modello originale. Per palermitani doc e appassionati di moda vintage.
EUR 59.95
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Maglia storica Palermo anni 70
Maglia storica del Palermo rosa con colletto nero, nata secondo la leggenda come metafora per i risultati discontinui della squadra (il dolce e l'amaro, il rosa e il nero). Sotto la presidenza di Renzo Barbera (a cui è dedictao l'attuale stadio) si registra l'ultima promozione in Serie A, nel 72, con Ninetto de Grandi come allenatore grazie allo 0-0 contro il Sorrento e al contemporaneo capitombolo del Como. Addirittura, arriva per due volte ad un passo della conquista della Coppa Italia: nel 74 perde a Roma ai rigori contro il Bologna (gol di Magistrelli e Savoldi), e nel 79 ai supplementari di Napoli contro la Juventus (gol iniziale di Chimenti, poi Causio e Brio). Distacca il bomber Vito Chimenti e la sua celebre "bicicletta". Replica di alta qualità, che riproduce le caratteristiche del modello originale. Per palermitani doc e appassionati di moda vintage.
EUR 59.95
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Maglia Betis Siviglia anni 60
Maglia storica del Betis, con le tradizionali strisce biancoverdi e il colletto a girocollo. I primi anni 60 furono positivi per il Real Betis Balompié, nonostante l'addio di Luis del Sol suffragato da Rogelio Sosa. Sono anni giocati nella Primera División, culminati nel terzo posto del 1964, subito dietro alle grandi Real Madrid e Barcellona, e con Luis Hon come allenatore: in questa stagione, da risaltare l'attaccante Fernando Ansola, autore di 17 gol. Nello stesso anno si vinse anche il Trofeo Carranza, niente popo di meno che contro Benfica, Real Madrid e Boca Juniors. La stagione seguente il Betis partecipò alla prima competizione europea, la Coppa delle Fiere, con un'amara eliminazione al primo turno da parte del Stade Francais Paris. Due anni dopo, inizia il declino, con l'addio di Benito Villamarin (che da il nome all'attuale stadio), la tragica morte di Andres Aranda e la retrocessione a Segunda.
EUR 59.95
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Maglia storica Bologna 1964/65
Maglia vintage rossoblu del Bologna, con lo scudetto ricamato nel petto. Il Bologna che tremare il mondo fa. Nella stagione precedente (1963/64) il Bologna vinse il suo settimo e ultimo scudetto nell'unico spareggio della storia del calcio italiano: fu Bologna-Inter 1964 all’Olimpico di Roma, che finì 2-0 (autogol di Facchetti e Nielsen). Fu il capolavoro del presidente Dall'Ara (deceduto pochi giorni prima del match), contro la Grande Inter. Eroi della stagione furono Harald Nielsen, Helmut Haller, Giacomo Bulgarelli, Pascutti e William Negri. Maglia che rivisita lo stile della vecchia maglia del Bologna, replica identica dell’originale.
EUR 59.95
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Maglia storica Bologna 1964/65
Maglia vintage rossoblu del Bologna, con lo scudetto ricamato nel petto. Il Bologna che tremare il mondo fa. Nella stagione precedente (1963/64) il Bologna vinse il suo settimo e ultimo scudetto nell'unico spareggio della storia del calcio italiano: fu Bologna-Inter 1964 all’Olimpico di Roma, che finì 2-0 (autogol di Facchetti e Nielsen). Fu il capolavoro del presidente Dall'Ara (deceduto pochi giorni prima del match), contro la Grande Inter. Eroi della stagione furono Harald Nielsen, Helmut Haller, Giacomo Bulgarelli, Pascutti e William Negri. Maglia che rivisita lo stile della vecchia maglia del Bologna, replica identica dell’originale.
EUR 59.95
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Maglia Fuga per la Vittoria
Maglia bianca usata dagli Alleati nel film "Fuga per la Vittoria" (1981), diretto da John Huston. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il comandante di un campo di prigonia tedesco in Francia, il maggiore Von Steiner, decide di organizzare una partita tra una selezione di prigionieri alleati e la squadra sportiva di una base tedesca vicina, con fini di propaganda nazista. La squadra deglia Alleati, capitanati dall’ex calciatore (immaginario) del West Ham John Colby (Michael Caine) annoverava tra le sue fila talenti interessanti, interpretati da calciatori reali quail Pelè, Bobby Moore (capitano dell’Inghilterra campione del mondo del 1966), il belga Van Himst, il polaco Deyna, l’argentino Ardiles (campione del mondo del 1978) e come portiere la stella di Hollywood Sylvester Stallone. In collaborazione con i partigiani francesi, la squadra dei prigionieri aveva previamente organizzato un piano di fuga durante l’intervallo, grazie a un condotto che dagli spogliatoi portava alle fogne. Ma non andò esattamente così. Favoriti dall’arbitro, i tedeschi si portarono all’intervallo con un 4 a 1 al loro favore. Per l’incredulità dei partigiani, gli Alleati prigionieri si rifiutarono di scappare, convinti com’erano di rimontare. E la grande rimonta si realizzò, coronata da un gol in rovesciata di Pelè a 5 minuti dalla fine. Durante il recupero, addirittura, Stallone parò un rigore ai tedeschi, che fece esplodere l’esaltazione del pubblico francese, che ruppe le barriere, invase il campo e portò letteralmente verso la libertà la squadra Alleata.
EUR 59.95
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Maglia Fuga per la Vittoria
Maglia bianca usata dagli Alleati nel film "Fuga per la Vittoria" (1981), diretto da John Huston. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il comandante di un campo di prigonia tedesco in Francia, il maggiore Von Steiner, decide di organizzare una partita tra una selezione di prigionieri alleati e la squadra sportiva di una base tedesca vicina, con fini di propaganda nazista. La squadra deglia Alleati, capitanati dall’ex calciatore (immaginario) del West Ham John Colby (Michael Caine) annoverava tra le sue fila talenti interessanti, interpretati da calciatori reali quail Pelè, Bobby Moore (capitano dell’Inghilterra campione del mondo del 1966), il belga Van Himst, il polaco Deyna, l’argentino Ardiles (campione del mondo del 1978) e come portiere la stella di Hollywood Sylvester Stallone. In collaborazione con i partigiani francesi, la squadra dei prigionieri aveva previamente organizzato un piano di fuga durante l’intervallo, grazie a un condotto che dagli spogliatoi portava alle fogne. Ma non andò esattamente così. Favoriti dall’arbitro, i tedeschi si portarono all’intervallo con un 4 a 1 al loro favore. Per l’incredulità dei partigiani, gli Alleati prigionieri si rifiutarono di scappare, convinti com’erano di rimontare. E la grande rimonta si realizzò, coronata da un gol in rovesciata di Pelè a 5 minuti dalla fine. Durante il recupero, addirittura, Stallone parò un rigore ai tedeschi, che fece esplodere l’esaltazione del pubblico francese, che ruppe le barriere, invase il campo e portò letteralmente verso la libertà la squadra Alleata.
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Maglia Fuga per la Vittoria
Maglia bianca usata dagli Alleati nel film "Fuga per la Vittoria" (1981), diretto da John Huston. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il comandante di un campo di prigonia tedesco in Francia, il maggiore Von Steiner, decide di organizzare una partita tra una selezione di prigionieri alleati e la squadra sportiva di una base tedesca vicina, con fini di propaganda nazista. La squadra deglia Alleati, capitanati dall’ex calciatore (immaginario) del West Ham John Colby (Michael Caine) annoverava tra le sue fila talenti interessanti, interpretati da calciatori reali quail Pelè, Bobby Moore (capitano dell’Inghilterra campione del mondo del 1966), il belga Van Himst, il polaco Deyna, l’argentino Ardiles (campione del mondo del 1978) e come portiere la stella di Hollywood Sylvester Stallone. In collaborazione con i partigiani francesi, la squadra dei prigionieri aveva previamente organizzato un piano di fuga durante l’intervallo, grazie a un condotto che dagli spogliatoi portava alle fogne. Ma non andò esattamente così. Favoriti dall’arbitro, i tedeschi si portarono all’intervallo con un 4 a 1 al loro favore. Per l’incredulità dei partigiani, gli Alleati prigionieri si rifiutarono di scappare, convinti com’erano di rimontare. E la grande rimonta si realizzò, coronata da un gol in rovesciata di Pelè a 5 minuti dalla fine. Durante il recupero, addirittura, Stallone parò un rigore ai tedeschi, che fece esplodere l’esaltazione del pubblico francese, che ruppe le barriere, invase il campo e portò letteralmente verso la libertà la squadra Alleata.
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Maglia Fuga per la Vittoria
Maglia bianca usata dagli Alleati nel film "Fuga per la Vittoria" (1981), diretto da John Huston. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il comandante di un campo di prigonia tedesco in Francia, il maggiore Von Steiner, decide di organizzare una partita tra una selezione di prigionieri alleati e la squadra sportiva di una base tedesca vicina, con fini di propaganda nazista. La squadra deglia Alleati, capitanati dall’ex calciatore (immaginario) del West Ham John Colby (Michael Caine) annoverava tra le sue fila talenti interessanti, interpretati da calciatori reali quail Pelè, Bobby Moore (capitano dell’Inghilterra campione del mondo del 1966), il belga Van Himst, il polaco Deyna, l’argentino Ardiles (campione del mondo del 1978) e come portiere la stella di Hollywood Sylvester Stallone. In collaborazione con i partigiani francesi, la squadra dei prigionieri aveva previamente organizzato un piano di fuga durante l’intervallo, grazie a un condotto che dagli spogliatoi portava alle fogne. Ma non andò esattamente così. Favoriti dall’arbitro, i tedeschi si portarono all’intervallo con un 4 a 1 al loro favore. Per l’incredulità dei partigiani, gli Alleati prigionieri si rifiutarono di scappare, convinti com’erano di rimontare. E la grande rimonta si realizzò, coronata da un gol in rovesciata di Pelè a 5 minuti dalla fine. Durante il recupero, addirittura, Stallone parò un rigore ai tedeschi, che fece esplodere l’esaltazione del pubblico francese, che ruppe le barriere, invase il campo e portò letteralmente verso la libertà la squadra Alleata.
EUR 59.95
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Maglia Sporting Lisbona anni 50/60
Storica maglia a strisce bianco verdi dello Sporting Clube de Portugal (o più comunemente Sporting Lisbona). Gli anni 50 coincidono con gli anni d’oro dello Sporting Lisbona, che dal 51 al 54 vinse tutti i campionati portoghesi. Stiamo parlando della epoca dei Cinco Violinos (Cinque Violini), termine che si usava per riferirsi ai cinque attaccanti (Jesus Correia, Manuel Vasques, Fernando Peyroteo, Jose Travassos e Albano), per il loro incredibile affiatamento, simile ad un’orchestra: difatti, la media gol era di cinque a partita. Dello Sporting fu anche la prima partita e il primo gol (Joao Martins) in assoluto della storia della Coppa dei Campioni, un 3-3 contro il Partizan Belgrado. Gli anni 50 si chiusero con la inaugurazione dell’attuale stadio, il José Alvalade. Negli anni 60, lo Sporting Lisbona si porta a casa anche la Coppa delle Coppe. La finale fu contro il MTK Budapest (3-3, 1-0). Storici i quarti contro il Manchester United: sconfitta 4-1 a Old Trafford e super rimonta nel ritorno, 5-0. Da aggiungere, la goleada record assoluto nelle coppe europee, il 16-1 contro I malcapitati ciprioti dell’Apoel Nicosia. Il protagonista fu Mascarenhas, capocannoniere con 11 gol.
EUR 59.95
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Maglia Sporting Lisbona anni 50/60
Storica maglia a strisce bianco verdi dello Sporting Clube de Portugal (o più comunemente Sporting Lisbona). Gli anni 50 coincidono con gli anni d’oro dello Sporting Lisbona, che dal 51 al 54 vinse tutti i campionati portoghesi. Stiamo parlando della epoca dei Cinco Violinos (Cinque Violini), termine che si usava per riferirsi ai cinque attaccanti (Jesus Correia, Manuel Vasques, Fernando Peyroteo, Jose Travassos e Albano), per il loro incredibile affiatamento, simile ad un’orchestra: difatti, la media gol era di cinque a partita. Dello Sporting fu anche la prima partita e il primo gol (Joao Martins) in assoluto della storia della Coppa dei Campioni, un 3-3 contro il Partizan Belgrado. Gli anni 50 si chiusero con la inaugurazione dell’attuale stadio, il José Alvalade. Negli anni 60, lo Sporting Lisbona si porta a casa anche la Coppa delle Coppe. La finale fu contro il MTK Budapest (3-3, 1-0). Storici i quarti contro il Manchester United: sconfitta 4-1 a Old Trafford e super rimonta nel ritorno, 5-0. Da aggiungere, la goleada record assoluto nelle coppe europee, il 16-1 contro I malcapitati ciprioti dell’Apoel Nicosia. Il protagonista fu Mascarenhas, capocannoniere con 11 gol.
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Maglia Sporting Lisbona anni 50/60
Storica maglia a strisce bianco verdi dello Sporting Clube de Portugal (o più comunemente Sporting Lisbona). Gli anni 50 coincidono con gli anni d’oro dello Sporting Lisbona, che dal 51 al 54 vinse tutti i campionati portoghesi. Stiamo parlando della epoca dei Cinco Violinos (Cinque Violini), termine che si usava per riferirsi ai cinque attaccanti (Jesus Correia, Manuel Vasques, Fernando Peyroteo, Jose Travassos e Albano), per il loro incredibile affiatamento, simile ad un’orchestra: difatti, la media gol era di cinque a partita. Dello Sporting fu anche la prima partita e il primo gol (Joao Martins) in assoluto della storia della Coppa dei Campioni, un 3-3 contro il Partizan Belgrado. Gli anni 50 si chiusero con la inaugurazione dell’attuale stadio, il José Alvalade. Negli anni 60, lo Sporting Lisbona si porta a casa anche la Coppa delle Coppe. La finale fu contro il MTK Budapest (3-3, 1-0). Storici i quarti contro il Manchester United: sconfitta 4-1 a Old Trafford e super rimonta nel ritorno, 5-0. Da aggiungere, la goleada record assoluto nelle coppe europee, il 16-1 contro I malcapitati ciprioti dell’Apoel Nicosia. Il protagonista fu Mascarenhas, capocannoniere con 11 gol.
EUR 59.95
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Belgium Captain T-Shirt // Red 100% cotton
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Belgium Captain T-Shirt // Red 100% cotton
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Milan Capitano T-Shirt // Black Red 100% cotton
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Milan Capitano T-Shirt // Black Red 100% cotton
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Maglietta La Mano de Dios
La mano de dios, un omaggio a uno dei migliori giocatori della storia del calcio. Il gol capolavoro di Diego durante Messico 86 contro l’Inghilterra sarà per sempre ricordato dagli appassionati del calcio di tutto il mondo. Maglietta 100% di cotone di alta qualità, con un disegno esclusivo di Retrofootball, dallo stile casual e streetwear. Veste abbastanza attillata; in caso di dubbi, consigliamo di acquistare una taglia più grande del normale.
EUR 29.99