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Nelle sue scarpe. Lungo le tracce di chi è costretto a inseguire il sogno europeo
La partenza, il viaggio, la fortuna di arrivare vivi, l'accoglienza, il futuro.\r\n«Entrare per la prima volta in un Centro d'accoglienza straordinaria è spaesante e, in qualche modo, spaventoso. Aprendo la porta d'ingresso, infatti, si vedono tantissime persone, tanti volti sconosciuti che parlano contemporaneamente in lingue diverse e si è circondati da urla, corse, vestiti, scarpe e carte, carte ovunque...»\r\nDaniel, un ragazzo nigeriano, è la voce narrante di un testo che vuole aiutare a comprendere meglio i tragitti fisici percorsi da chi vuole richiedere asilo politico in Europa e quelli simbolici che si compiono affrontando gli ostacoli che la vita pone sul cammino di ogni individuo, aiutando ciascuno di noi a mettersi nei panni dell'altro. Daniel racconta sia la sua vicenda personale che quella di altri ragazzi che hanno vissuto con lui in un Centro d'accoglienza straordinaria italiano. Il senso di solitudine di chi sa che non potrà mai più vedere la sua famiglia, il razzismo, lo sfruttamento nei campi, la paura di deludere chi contava sulla sua partenza per continuare a vivere sono i sentimenti ricorrenti di ognuno di loro. "Non posso permettermi di fallire", si ripetono le migliaia di giovani che ogni anno cercano di entrare nella Fortezza Europa. In molti purtroppo muoiono. Alcuni ce la fanno. Ecco come.
EUR 6.50
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Al-Amal. Nei campi greci con i profughi siriani
Un libro che ripercorre i principali cambiamenti in materia d'immigrazione avvenuti lungo la rotta balcanica dal 2015 a oggi.\r\n\r\n«Questo libro è un mosaico di storie vere intessute con cura generosa e attenta, che guardato dalla giusta distanza rivela, nel suo disegno complessivo, un affresco della Storia che verrà raccontata del secondo decennio degli anni Duemila»\r\n \r\nAbu Ahmad, Samir, Umm Ibrahim e Mohannad, in fuga dalla guerra siriana, si sono conosciuti nel campo profughi di Moria, nell'isola greca di Lesbo, dove, con forza, ironia, fatica e umiliazioni, condividono l'obbligata quotidianità del campo in un intreccio di attesa e di disillusione. Oltre che di speranza, al-amal in arabo, come il titolo di questo libro. Attraverso la loro vicenda, dalla Siria distrutta dalla guerra all'Europa che respinge chi le chiede aiuto, il libro descrive la vita di tutti i giorni nei campi profughi della Grecia e ripercorre i principali cambiamenti in materia d'immigrazione avvenuti lungo la rotta balcanica dal 2015 a oggi. Prefazione di Alessandra Sciurba. Postfazione di Diego Saccora.
EUR 7.00
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Non essere triste viaggiatore. Poesie dell'esilio
Fuggiti da casa a causa della guerra, giunti in Italia dopo un viaggio terribile, soli, spaesati, incapaci di comprendere la lingua e di farsi capire, alcuni giovani hanno trovato a Trieste un ambiente accogliente attraverso il Consorzio italiano di solidarietà (Ics) che ha garantito loro una sistemazione dignitosa, la possibilità di imparare l'italiano e di seguire corsi professionali. Alle persone che li accolgono alcuni desiderano raccontare tutto il proprio vissuto, le ansie, le angosce e le speranze, e lo strumento diventa la poesia. Ma per parlare agli italiani, per farsi comprendere veramente e trovare un'intesa profonda, la lingua può essere solo l'italiano. Avere un approccio con la nostra arte e la nostra cultura diventa per loro una necessità, un piacere, e intanto regalano a noi, attraverso la loro poesia, molti aspetti della loro civiltà. Questo libro è una goccia utile a far diventare questo contatto tra mondi diversi un incontro tra il donare e il ricevere.
EUR 12.35
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Requiem per la Bosnia
Un reportage profondo e prezioso per aprire una finestra alla scoperta di cos'è stata, cos'è e forse potrà essere la Bosnia Erzegovina.\r\n\r\n«Per raccontare il grumo d'emozioni, gioie e dolore che pesano nell'anima della gente che abita e abitava quelle regioni occorrono sensibilità e coraggio, un grande cuore e una mente lucida» - Paolo Siccardi\r\n\r\n\r\n“L'essere umano è capace dei gesti più abietti e di atti di amore infinito. Alcuni uccidono senza rimorso, senza motivo; altri sono pronti a dare la vita per un altro essere umano. È una contraddizione che non ha spiegazione e, forse, tale deve restare. Alcuni misteri esistono per non essere svelati. Questo è uno di quelli.” \r\nCosì scrive Barbara Castellaro nel prologo del suo nuovo libro dal titolo Requiem per la Bosnia, un reportage profondo e prezioso per aprire una finestra alla scoperta di cos'è stata, cos'è e forse potrà essere la Bosnia Erzegovina, quel piccolo Paese sul crinale tra Occidente e Oriente, nel centro martoriato dell'Europa.
EUR 6.50
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Dragan l'imperdonabile
Una donna italiana ferita da un amore sbagliato e un serbo di Bosnia dal passato sconosciuto, che il destino fa incrociare, sono i protagonisti di un romanzo storico dai forti connotati psicologici ambientato agli inizi degli Anni '90 nella provincia veneta.\r\n\r\nNella vita solitaria di Giada, cassiera di provincia che trova sicurezza solo nel dialogo con una bambina generata dalla sua fantasia, entra come un fulmine il dramma della guerra in Bosnia. Dragan, giovane ex insegnante di Višegrad, fuggito in Italia per ragioni misteriose, si arrabatta come può nella precarietà. Tra lui e Giada viene a stabilirsi uno strano rapporto e il serbo-bosniaco, spirito pratico, si rivela una specie di angelo custode al servizio della ragazza. Fino a quando…\r\nPagine tese, dai toni pungenti, alternate a sprazzi di delicata introspezione e paesaggi dell'anima ci avvicinano alla realtà di un conflitto vicino nel tempo, largamente incompreso, che rimanda alla questione irrisolta sulla natura contraddittoria dell'essere umano, sempre in bilico tra l'aspirazione a una limpidezza irraggiungibile e l'abisso dei propri istinti peggiori, di cui sono vittime gli esseri più deboli, in particolare le donne.
EUR 13.30
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Le stelle non stanno a guardare. I divi, l'umanitarismo e l'uso politico della celebrità
I divi, l'umanitarismo e l'uso politico della celebrità.\r\n\r\nQual è la relazione tra lo star system e la sfera pubblica, inclusa la politica? Secondo questo brillante saggio, le star del cinema e della musica, di fronte alla progressiva desacralizzazione della figura del divo e all'impoverimento delle mitologie a essa collegate - anche a causa dell'irruzione sulla scena prima della televisione, poi dei social media -, hanno riconquistato parte del prestigio perduto mediante una rigenerazione narrativa giocatasi su un nuovo palcoscenico, quello della politica.\r\n\r\nNel libro si esaminano non solo le principali trasformazioni del rapporto tra lo star system e la sfera politica, con particolari riferimenti al cinema e alla musica, ma anche il tema dell'umanitarismo delle celebrità, analizzando lo storytelling sviluppato attorno alle attività filantropiche di stelle quali Danny Kaye, Audrey Hepburn, Bob Geldof, Bono Vox, Angelina Jolie e George Clooney.
EUR 7.00
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Contro la tortura. Trent'anni di battaglie politiche e giudiziarie
Trent'anni di battaglie politiche e giudiziarie.\r\n\r\n\r\n«Quello della tortura, come viene descritto efficacemente in questo volume, è un 'sistema'. Un cerchio maligno che tiene insieme, solidali nell'impunità, coloro che ordinano, coloro che eseguono, coloro che negano. Ci sono più pentiti di mafia che pentiti di tortura» - Riccardo Noury\r\n«La lotta contro la tortura è sempre di impellente attualità. Anche in Italia. Anche dopo il travagliato percorso che ha portato a una seppure limitata e piuttosto ambigua nuova fattispecie nel codice penale, dopo un tempo eccessivamente lungo dall'impegno assunto a riconoscerla, perseguirla e sanzionarla adeguatamente. Un percorso che non può mai dirsi concluso; e che Antonio Marchesi ci guida a rivedere, proprio perché lo si tenga sempre vivo» - Mauro PalmaSono passati trent'anni da quando l'Italia ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Durante questi tre decenni la tortura è stata negata, i fatti e le responsabilità occultati, la nozione stessa di tortura rimossa. L'impunità per fatti di tortura è dovuta in larga parte agli effetti della mancata introduzione del reato specifico nel nostro codice penale. Ora quel reato c'è, ma la sua definizione è formulata in termini restrittivi e oscuri, al punto da suscitare dubbi sulla sua effettiva idoneità a comprendere il fenomeno della tortura nella sua dimensione attuale. Questo libro racconta vicende di tortura che, in un modo o nell'altro, negli ultimi tre decenni hanno coinvolto l'Italia e le sue istituzioni politiche e giudiziarie: da quella del "tipografo delle Br", condannato per calunnia per avere denunciato le torture subìte, a quella del cappellano militare che non sarà estradato in Argentina; dai fatti della Somalia a quelli di Genova; dalla extraordinary rendition di Abu Omar in Egitto ai respingimenti verso la Libia; fino alla storia della ricerca di verità e giustizia...
La bambina con le infradito
Siamo tutti un po' profughi nella vita. A volte alla ricerca di radici che ci tengano ben saldi coi piedi a terra. A volte alla ricerca di valori. Poi ci sono i profughi veri, quelli che scappano da condizioni disumane, che i valori li hanno ben chiari ma non possono esercitarli perché privi di libertà. È dignità rubata, la loro. Ma in ogni storia di vita c'è sempre la speranza di un futuro migliore. Mery, la protagonista di questa storia, è l'esempio tangibile che ci sono persone ancora dotate della forza di elevarsi. Lei incarna la forza e la caparbietà di una ragazza che diventa una donna grande e una grande donna nonostante la vita l'abbia privata delle sue radici e l'abbia messa fin da piccola duramente alla prova. Ideale dai dodici anni in su, una storia controcorrente fatta di comprensione e tolleranza, ambientata in un mondo che ha bisogno di recuperare umanità. Età di lettura: da 12 anni.
EUR 11.40
La pace fredda. È davvero finita la guerra in Bosnia Erzegovina? Con DVD-ROM
“La pace è fredda perché la guerra è ancora calda. Basta esaminare l'apartheid ancora dominante nel sistema scolastico o il rifiuto di una memoria non dico condivisa ma almeno solidale e rispettosa. Basta osservare il disinteresse delle autorità alla richiesta di giustizia che ancora si leva dalle donne sopravvissute allo stupro. Con la giustizia non si fanno soldi e non si ottiene consenso: col clientelarismo e la corruzione sì”. (Riccardo Noury)\r\nNel novembre del 1995 gli Accordi di Dayton hanno fermato la guerra in Bosnia Erzegovina, ma non hanno costruito una vera pace. Un quarto di secolo dopo la fine del conflitto del 1992-1995 uno scrittore, un cooperante e una film-maker sono andati alla ricerca dei testimoni del conflitto, le stesse persone che, dopo la firma degli accordi di pace, si sono rimboccate le maniche per cercare di ricostruire un Paese che invece è diventato prigioniero di nazionalismi, corruzione, povertà e odi instillati a tavolino, in una società duramente messa alla prova da lutti e abbandono. Jovan Divjak, Pero Sudar, Amor Mašovic, Staša Zajovic, Bakira Hašecic, Kanita Focak, Jacob Finci, Dervo Sejdic e tanti altri testimoni raccontano senza nulla tacere la guerra, il ritorno alla pace, le difficoltà, le speranze e le delusioni della Bosnia Erzegovina, ma anche della Serbia, di oggi. Da Sarajevo a Bratunac, via Belgrado, da Višegrad a Srebrenica, le voci dei protagonisti si rincorrono, superando le appartenenze culturali, per raccontare le tragedie individuali e familiari. Un quarto di secolo dopo, la Bosnia Erzegovina ha ancora attaccato alle caviglie il peso incalcolabile del conflitto, che la sta facendo sprofondare sempre più in basso. Sul presente e sul futuro si addensano nere nubi. Eppure, stando a sentire i protagonisti di questo lavoro, c'è ancora qualcosa che instilla una speranza di cambiamento nei...
Terre di nessuno
C'è una parte d'Europa sconosciuta ai più, quella degli Stati fantasma: territori che hanno dichiarato l'indipendenza senza essere riconosciuti come tali a livello internazionale. Sono entità che vivono in un limbo diplomatico, nate quasi tutte negli anni Novanta.\r\n\r\n«Lì dove in questi anni era possibile intravedere un germoglio di appartenenza europea che lottava per affermarsi e crescere, prima o poi è sempre arrivato Paolo Bergamaschi per proteggerlo e raccontarlo». - Massimo Cirri e Sara Zambotti\r\n\r\nAbchazia, Ossezia del Sud, Transnistria, Gagauzia e Nagorno-Karabakh sono luoghi ai più sconosciuti dove scoppiano conflitti locali spesso ignorati in Occidente, che hanno lasciato sul campo una scia di vittime, di relazioni spezzate e di separazioni violente. A esserne colpite sono Moldavia, Georgia e Azerbaigian, tutte ex repubbliche dell'Unione Sovietica. A cui va aggiunta, più di recente, la guerra in Ucraina per il Donbass. Ad appiccare il fuoco, con l'eccezione del Nagorno-Karabakh, è sempre la stessa mano, quella russa. E nelle terre di nessuno non esiste lo stato di diritto o, quando c'è, è estremamente precario.\r\nA questo si aggiungano l'indipendenza a metà del Kosovo e i casi di Scozia e Catalogna, che scuotono non solo l'Europa in quanto tale ma l'intera Unione europea.
EUR 10.50
Il piccolo albero spaventato
Su una montagna alta e ripida c'è un albero solo in mezzo al nulla, in balìa degli elementi naturali. Man mano impara a riconoscere le proprie paure e, allo stesso tempo, ad apprezzare le sue qualità e lo spettacolare ambiente che lo circonda. Un incontro improvviso con un uomo solo e spaventato rende il piccolo albero coraggioso e grato per aver potuto aiutare un amico in difficoltà.\r\nTra paura, violenza, consapevolezza ed empatia, in un volume corredato da splendide illustrazioni ad acquarello, Pat Patfoort - esperta e promotrice della gestione nonviolenta dei conflitti e dell'educazione nonviolenta - ci accompagna in un percorso di conoscenza di noi stessi, con difficoltà e punti di forza, nell'ottica dell'accettazione e comprensione di se stessi e degli altri. Un libro utile per tutte le età.\r\n“La violenza in natura ci sarà sempre. Ma l'altra violenza, quella di noi esseri umani, in linea di massima potrebbe essere ridotta a zero. Quella della natura dovrebbe essere la sola e unica forma di violenza esistente. È già sufficientemente devastante e drammatica. È davvero un peccato che vi si aggiungano ancora tante violenze causate dagli esseri umani”. (Pat Patfoort)
EUR 11.30
Strade rotte. Settemila chilometri in ciabatte dall'Africa occidentale all'Italia
Due anni in viaggio lungo settemila chilometri; due sedicenni partiti dal piccolo Gambia per chiedere asilo in Italia\r\n«Chi scrive accoglie gli altri, ne vede la complessità, dedica loro tempo. Non li riduce a numeri o statistiche. Non vede cliché. Sente i loro odori, percorre i loro corpi, sente le fruste, gli insulti e le offese. Si mette i loro occhi. E, grazie a quest'esperienza, si avvicina» - Igor Brunello\r\n«In questo libro si cela, nella poetica della narrazione e nell'umanità delle vicende occorse, un piccolo tesoro» - Luca Agostinetto Due anni in viaggio lungo settemila chilometri; due sedicenni partiti dal piccolo Gambia per chiedere asilo in Italia. Con i mezzi più disparati, a volte solo le proprie ciabatte, hanno viaggiato attraverso Gambia, Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Algeria e Libia senza né documenti né carte geografiche. Sono passati leggeri, conoscendo il valore della parola abarakà - grazie -, dentro un pezzo di mondo e di umanità capace di regalare sprazzi di paradiso e di rappresentare senza sconti l'inferno. Hanno attraversato foresta, deserto, mare; conosciuto luoghi che non avrebbero mai pensato esistessero; incontrato civiltà sul filo della sopravvivenza. Hanno incontrato molte persone, alcune disposte a rinunciare all'anima per inseguire i propri profitti, altre no. Dopo l'arrivo in Italia, sono stati accolti da una famiglia che, aderendo al progetto di accoglienza diffusa di una piccola cooperativa locale, li ha ospitati a casa propria, in una città con le montagne all'orizzonte. Prefazione di Igor Brunello. Introduzione di Luca Agostinetto.
EUR 11.40
In Cina. Vino, società e costumi
"Sono arrivata in Cina con i miei punti fermi; non troppi, certo, ma almeno due o tre certezze su cui costruire la mia vita, quelle sì; vederle messe in dubbio le ha rinforzate. Per i giovani cinesi è difficile averne, in balìa di un mondo sempre diverso, con regole e ideali in continua trasformazione e il precetto di ubbidire più che di pensare". Un'analisi profonda e affascinante della Cina contemporanea scritta in prima persona con stile frizzante e colloquiale partendo dal lavoro dell'autrice in un'azienda cinese importatrice di vino italiano. Il vino offre la cornice per parlare di cultura, influenze storiche, gestione societaria, scelte imprenditoriali, cambiamenti e obiettivi politici della presidenza Xi Jinping, ma anche delle difficoltà quotidiane d'interrelazione e degli stereotipi che ci dividono. In appendice, un prezioso focus su dati economici generali del Paese, aziende italiane in Cina, relazioni Cina-Italia, sviluppo del settore enologico e descrizione delle regioni vinicole. "Il libro di Bianca è frutto di un arduo lavoro, di tanta esperienza, di moltissimi momenti di sconforto, di qualche soddisfazione e di un continuo interrogarsi, con un occhio all'Italia e tutti e due gli occhi sulla Cina." (Renata Pisu)
EUR 12.35
Dottore le giuro che era morto
Attraverso le vicissitudini del dottor Clementi, medico dell'ospedale San Crispino, si dipingono, in modo leggero e con sagace humor, quadri di vita quotidiana colorati da sfumate contraddizioni della Sanità italiana: l'aumento sproporzionato del ricorso a esami strumentali, spesso inutili, ma che vanno di moda; il rapporto dei medici con i pazienti, i colleghi, gli infermieri e con gli informatori farmaceutici; i congressi scientifici, sorta di sfilate di moda; il grande business delle agenzie di pompe funebri che non conoscono crisi; il tutto intervallato da spaccati di vita ospedaliera che culminano nella clamorosa costatazione di un decesso... "non andato a buon fine". Prefazione di Gabriele Cirilli. Introduzione di Sandro Petrolati.
EUR 12.35
La Toscana in Renault 4. Viaggio sui sentieri dell'ecofilia e della libertà
"Un viaggio nello spazio e un viaggio nel tempo. Un viaggio nel paesaggio toscano e uno nel paesaggio interiore. Un viaggio nella poesia e uno nell'impegno nei confronti della Natura e del mondo. Tutto questo, e molto di più, è quello che Francesca Volpe ci propone in questo diario che ricorda i resoconti romantici di Goethe, di Byron, di Muir, di quei viaggiatori capaci di accostarsi con occhi nuovi, mente curiosa e cuore aperto alla ricchezza di sfumature del paesaggio geografico e di quello umano. Il lettore non può che immedesimarsi nella voce narrante e si sente parte, anche lui, anche lei, del viaggio: sul sedile passeggero di una mitica Renault 4 capace di sfidare i mezzi più moderni e di affrontare le circonvoluzioni che uniscono tra loro piccoli borghi acciambellati sulla cima di cocuzzoli e le tante storie di persone che hanno fatto scelte radicali, appassionate e coraggiose. Quasi a dimostrare che il successo non si misura con ampiezza materiale, ma con quella del sorriso. E di sorrisi Francesca ne ha incontrati tanti e altrettanti ne ha generati, tra le persone che l'hanno vista fermarsi in piccole piazze assolate a prendere appunti, affacciata su balconate naturali a puntare lo sguardo oltre l'orizzonte o in tragicomici momenti sotto diluvi torrenziali... che 'ridimensionano l'ego in eco'" (Marcella Danon)
EUR 14.25
Storie di incredibile felicità
C'era una volta la scuola in ospedale. E c'è ancora. Come ci sono Sandra, Luca, Anna, Federico e molti altri. Ragazzi che fanno parte di un villaggio di confine, dove si cresce confrontandosi con difficoltà serie, con una malattia da combattere, con il tempo da conquistare. Ragazzi che hanno combattuto una battaglia per la vita nel reparto di Oncologia pediatrica del Gemelli di Roma e l'hanno vinta. E così uno di loro oggi fa il ricercatore, un'altra disegna fumetti, un terzo sta per iscriversi all'università in Danimarca. E così via. Ma quello che conta è che tutti sono qui, a raccontarci la loro vita, le loro "storie di incredibile felicità". Prefazione di Massimo Giletti. Postfazione di Benilde Naso Mauri.
EUR 11.40
Amnesty International. Rapporto 2019-2020. La situazione dei diritti umani nel mondo
Il Rapporto 2019-2020 è un'analisi approfondita dell'attuale situazione dei diritti umani nel mondo, dei fatti salienti del 2019 - dai conflitti alle crisi dei rifugiati e del clima, fino alla repressione delle libertà individuali - e delle prospettive per il 2020. Il volume contiene panoramiche regionali e schede su una serie di paesi-chiave, tra cui l'Italia, per avere una visione chiara e consapevole del mondo in cui viviamo. Racconta anche i non pochi successi di un movimento globale per i diritti umani sempre più reattivo e forte, del quale attiviste e attivisti di Amnesty International sono protagonisti. Il Rapporto di Amnesty International continua a essere un riferimento indispensabile per ricercatori, avvocati, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni, associazioni, attivisti e per tutte le persone che non si arrendono all'idea che il cambiamento sia impossibile.
EUR 14.16
Vite di strada. Persone e storie alla Stazione Trastevere
La Stazione Trastevere, a Roma, è un luogo d'incontro e di passaggio per decine di migliaia di persone ogni giorno, ma è anche casa per tante donne e tanti uomini che la vita ha portato ad accamparsi in qualche modo nei suoi dintorni. Dietro le barriere che talvolta discriminano, si svela un mondo popolato non di "scarti della società", ma di famiglie in estrema povertà, di padri senza più lavoro, di figli non desiderati, di ragazze maltrattate in un ambiente ostile, di donne abbandonate alla solitudine. Qui un gruppo della Comunità di Sant'Egidio si dà da fare ogni notte per aiutare queste persone a resistere alle insidie del freddo e dell'abbandono, facendosi compagno di strada di tanti di loro e raccogliendone l'anelito profondo al cambiamento, oltre che le storie. Che non sono semplicemente tragedie, ma vere storie di vita da conoscere, se si vuole consapevolmente sapere. Prefazione di Marco Impagliazzo.
EUR 13.30
Equilibrio dinamico
Equilibrio Dinamico nasce dall'esperienza quotidiana e non vuole rivolgersi soltanto agli addetti ai lavori, ma a tutti coloro che ritengono che lo sport possa diventare uno stile educativo. L'amore per il pattinaggio, e in particolar modo per l'attività di avviamento a questo straordinario sport, prende qui forma in un testo appassionato, estensibile a molti altri sport, che vuole offrire una lettura nuova del rapporto tra educatore sportivo, bambino e/o persona disabile, basandosi su esperienze pratiche e sulla loro analisi.
EUR 12.35
La masnada delle aquile. I giovani in fuga dal Kosovo
«Un reportage narrativo sull'immigrazione minorile albanese-kosovara in Italia, ambientato nella città d'elezione del fenomeno, Trieste» - Roberto Carnero, Il Piccolo-TriesteCentinaia di minorenni ogni anno lasciano il Kosovo per raggiungere l'Europa. Arrivano in Italia stretti nel loro tenace orgoglio, carichi di aspettative per un futuro riscatto economico e un permesso di soggiorno. Entrano illegalmente sfruttando il sistema dei passeurs. Vivono nelle comunità di accoglienza e per la legge sono minori stranieri non accompagnati. Tra di loro si chiamano shqipe, identificandosi nella comune radice etnica albanese. Molti vivono il periodo dell'accoglienza con fame di ribellione verso l'autorità, di avventure sessuali, di microcriminalità. Hanno poco tempo e una vivida urgenza di godersi la gioventù strappata dal Kosovo, tra maldestre avventure e conservazione dei propri riferimenti culturali. Con la maggiore età, passano dall'essere adolescenti trapiantati in un contesto sociale inedito ad aspiranti adulti con un permesso di soggiorno regolare, un lavoro e un affitto da pagare. Escono dalle tutele delle comunità e si fanno "custodi di se stessi", come riflette Erion, il ragazzo di Malishevë narratore della sua e delle altrui giovani vite in divenire. Prefazione di Roberta Altin. Postfazione di Edoardo Garonzi.
EUR 12.35