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Le mosche del capitale
Il personaggio di Bruto Saraccini è l'estrema proiezione autobiografica di Paolo Volponi, scrittore e manager di vertice (prima alla Olivetti, responsabile del personale e delle relazioni aziendali, in seguito alla Fiat, da consulente), cosi come Le mosche del capitale, edito da Einaudi nel 1989, è tanto un drammatico bilancio personale quanto l'allegoria di un universo in frenetica trasformazione. Oggetto del romanzo è il collasso dell'industria quale bene pubblico e base dello sviluppo democratico del Paese, è il nuovo ordine politico-economico che privatizza i profitti mentre socializza i costi della sua illimitata voracità, è infine l'era del capitale finanziario che trionfa su qualunque attività, quasi disponesse di una propria metafisica e di un dispositivo di legittimazione teologica. Allievo e collaboratore di Adriano Olivetti, cui il libro è dedicato, lo scrittore intuisce che il rapporto fra l'industria e la Polis si è definitivamente chiuso; amico e compagno di via di Pasolini, è costretto a riconoscere che ogni potenziale di Progresso si è tradotto nella pura dinamica dello Sviluppo, quasi che l'obbligo ai consumi avesse surrogato la democrazia. (Dalla prefazione di Massimo Raffaeli)
EUR 20.90
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I veleni del crimine. Storie di mafia, malapolitica e scheletri negli armadi che intossicano l'Italia
Un libro di storie che si leggono con il fiato in gola. «Le storie che presento in questo libro possono apparire, come sempre, mancanti di verità ed eventi ancora più recenti, oppure sconosciute, misteriose, vere e proprie scoperte anche per chi quegli eventi recenti li conosce e li sta seguendo. Sia che queste storie parlino della strage silenziosa dell'amianto, o di Ilaria Alpi e dei rifiuti tossici in Somalia, o del clan camorrista dei Casalesi e delle discariche... O della mafia al nord, che fa collegamento tra nord e sud del mondo, un sud del mondo utilizzato come discarica... Ma la sensazione è appunto che la storia recente del crimine nel nostro Paese non possa più essere la storia della "metà oscura" della vita nazionale. La sensazione è che, sempre di più, il crimine sia diventato pervasivo e tenda a colpire e inquinare direttamente le diverse sfere della società, in sostanza la nostra vita».
EUR 18.52
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Raccontami una storia speciale
Abbiamo tutti una storia da raccontare. "Non credo che nessuno possa trascorrere la vita senza che gli capiti almeno una cosa speciale", dice Urna ai suoi compagni di viaggio. Ma è un viaggio da fermi quello che la ragazza e altre otto persone sono costrette a compiere. Si sono incontrati per caso solo poche ore prima, in una sala d'attesa nell'ufficio consolare di una città americana: a parte il funzionario e la sua segretaria, sono tutti lì per ottenere un visto per l'India. Devono partire quando all'improvviso il terremoto scuote l'edificio facendolo crollare: "fu come se un gigante avesse appoggiato le labbra sulle fondamenta e si fosse messo a urlare". Così quelli che dovevano essere viaggiatori per l'Oriente si ritrovano intrappolati tra le pericolanti mura di uno stanzino, con il rischio che il soffitto crolli da un momento all'altro, l'acqua invada i locali o una fuga di gas faccia esplodere tutto. Una nonna cinese che ha vissuto tanti anni in India e la sua nipotina punk e occidentalizzata, una coppia di bianchi unita più dalle reciproche debolezze che dall'amore, un giovane musulmano in cerca di risposte e un veterano ancora ossessionato dalle domande, due colleghi infedeli e Urna, una studentessa universitaria che sta preparando un esame sui Racconti di Canterbury... E proprio Urna ha un'idea: perché ognuno non racconta la propria storia, anzi la storia di una cosa speciale che è accaduta nella loro vita?
EUR 15.00
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Tre atti e due tempi
"Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve". Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo piú ad abbandonare. Con "Tre atti e due tempi" Giorgio Faletti ci consegna un romanzo composto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell'amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile. Silver, l'antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno.
EUR 11.40
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Un padre da film
Il padre di Jacques è partito per la lontana e misteriosa Parigi, lasciando in Cile la moglie e il figlio. È da questo abbandono che prende l'avvio il nuovo romanzo di Skàrmeta che è la storia di un'assenza - quella appunto del padre e di una sofferenza: quella della madre, una donna bella e scolpita nella malinconia, irrigidita nel suo dolore "come se una folata di vento gelido l'avesse spenta". Ed è infine la storia del microcosmo in cui vivono gli indimenticabili personaggi che fanno da contorno alla vicenda del protagonista: il mugnaio Cristian, gran bevitore di vino rosso e che sa cose che gli altri non sanno; Augusto Gutiérrez, l'alunno che vuole a tutti i costi iniziarsi alla vita perdendo la propria verginità nella vicina città di Angol; Teresa ed Elena, le provocanti e disinibite sorelle di Jacques, strizzate nei loro jeans all'ultima moda. E proprio ad Angol, mentre aspetta che arrivi l'ora di apertura del bordello, Jacques scoprirà la verità sul passato e i suoi misteri...
EUR 9.50
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L' intervista
Da un'intervista mancata, anzi due, si incrociano le vite di Marco, giovane giornalista, Ilaria, donna triste e perplessa, e Stella, una ragazza alla ricerca del proprio futuro. Su tutti e tre aleggia la figura di Gianni Tiraboschi, famoso intellettuale perennemente assente, dalle interviste a cui il giornalista lo vorrebbe sottoporre, dalle responsabilità familiari, dai rapporti affettivi. Nei tre tempi in cui si svolge la commedia, Marco si presenta ogni volta a distanza di anni nella stessa stanza della stessa villa isolata. Nel corso del tempo, veniamo a sapere, si è intrufolato nella vita di Ilaria, di Stella e, per vie traverse, molto pesantemente anche in quella di Tiraboschi. È diventato a sua volta un personaggio famoso, uno sceneggiatore. Alla fine, però, intorno a questo strano clan familiare, un microcosmo endogamico in cui si rispecchia il mondo intero, non appaiono che macerie. I sogni di tutti sono spariti, sostituiti dalle cicatrici di ferite dolorose. L'intervista è commedia cupa ma a suo modo brillante, dai dialoghi efficaci e calibratissimi come un orologio svizzero. Natalia Ginzburg dà prova di un funambolismo di scrittura per cui da una situazione teatrale minimalista (scena unica vista in momenti diversi, come nei film di Scola di quegli stessi anni Ottanta: "La terrazza", "Ballando ballando"; pochi personaggi) si dipana un intreccio di vite come in un romanzo di grosse dimensioni, in cui non mancano tra l'altro i colpi di scena.
EUR 8.08
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L' altro siamo noi
Sempre di più la questione dell'immigrazione in Italia sembra diventata un'emergenza, ingigantita continuamente da drammatici fatti di cronaca. Sempre di più si stronca ogni richiamo verso la solidarietà e l'ascolto dell'altro con un malcelato scherno, additandolo come "buonismo" pericoloso, denigrando le "anime belle" che credono nella forza del dialogo e della pace. Niente di più sbagliato, secondo padre Enzo Bianchi: bisogna invece riconoscere che "essere straniero" è parte fondamentale dell'esperienza umana, al di là e al di sopra delle contingenze politiche e storiche, e che quando rifiutiamo di accogliere l'altro, stiamo rifiutando di guardare in noi stessi. Come sempre capace di parlare a laici e credenti insieme, Bianchi propone un lavoro di apertura e ascolto nei confronti del diverso da sé, un lavoro faticoso ma prezioso che ciascuno può compiere nella propria interiorità, ma che dovrebbe essere intrapreso anche dalla società nel suo complesso, per evitare che il confronto tra persone divenga un muro contro muro tra identità violente.
EUR 7.50
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Futuro anteriore
Venerdì mattina. Ad Appleseed Rectory, elegante villa suburbana, "luogo di contorni instabili e spazi implosi", tutto è pronto per un fine settimana di ordinaria trasgressione. I padroni di casa - Quentin e Celia Villiers - e i loro quattro amici si preparano a bere, consumare droghe e fare sesso per tre giorni di fila senza alcuna preoccupazione al mondo. O almeno, cosi dovrebbe essere. Per la verità qualche preoccupazione ce l'hanno. Diana è in ansia perché il fidanzato Andy ha problemi di erezione, Giles è ossessionato da un incubo ricorrente in cui perde tutti i denti, Keith, molto basso, molto grasso e molto brutto, dubita che gli sarà permesso di partecipare a pieno titolo all'orgia imminente. E poi sono in arrivo gli americani - Marvell, Skip e Roxeanne - che, oltre a "fare delle cose tutt'e tre insieme", recano in dono una quantità inusitata di droghe, "droghe che ti rendono euforico, triste, arrapato, violento, lucido, tenero", droghe che promettono di "fare col cervello quello che facciamo col corpo". E infine Lucy, Lucy Littlejohn, che tutti si sono scopati (tutti tranne Keith, cioè) e tutti intendono scoparsi. Fra test lisergici e picnic alcolici, puntate in città e "Gesti concettualisti", malumori improvvisi e sperimentazioni sessuali che tendono a concludersi con un nulla di fatto, il fine settimana vira, contro le migliori intenzioni, sempre più al nero.
EUR 18.05
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L' uomo nell'Olocene
Un'alluvione in una valle sperduta, una frana, un uomo solo fra problemi di minima e massima sopravvivenza. Scritto nel 1979 e ambientato fra le montagne del Canton Ticino (dove l'autore viveva gran parte dell'anno), "L'uomo nell'Olocene" è un romanzo incentrato sul vecchio signor Geiser che sta perdendo la memoria. Le notizie del maltempo, il paese isolato, senza elettricità, le difficoltà nel reperire cibo, tutto questo è alternato nel romanzo all'insieme delle conoscenze che Geiser cerca di fermare dalla dissoluzione: dalla formula della sezione aurea alla periodizzazione delle ere geologiche. In un'atmosfera da fine del mondo, Geiser, con molta pacatezza, mette insieme quantità di materiali, segni, tracce disparate: l'enciclopedia di un mondo in pezzi, le ossessioni di un uomo che pure sta andando in pezzi.
EUR 16.15
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Altri scritti
Gli "Altri scritti" raccolgono una serie di testi scritti di pugno da Lacan. Essi fanno seguito agli Scritti che furono pubblicati in Francia nel 1966 e decretarono la vera e propria entrata in scena di questo straordinario pensatore della "Cosa psicoanalitica". I testi qui raccolti da Jacques-Alain Miller continuano l'irradiazione di questo insegnamento. Negli Scritti l'accento era posto sul "come" funziona l'inconscio tramite il suo operatore, ossia il significante. Ed era sintetizzato nell'aforisma "l'inconscio è strutturato come un linguaggio". Negli "Altri scritti" l'accento si sposta sul nucleo che è il cuore pulsante dell'inconscio: il godimento. Si potrebbe sintetizzare questo nuovo punto di prospettiva in un aforisma mai pronunciato da Lacan: "l'inconscio è un apparato di godimento". Godimento che, se è tale per l'inconscio, spesso non lo è per la persona che lo patisce nel sintomo. La quale tuttavia può ritrovarlo nelle diverse sfaccettature che fanno la gioia e la risorsa di quello che Lacan chiama il "parlessere".
EUR 25.50
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Liberi servi. Il Grande Inquisitore e l'enigma del potere
Dostoevskij tornò da un viaggio a Londra profondamente turbato: invece di cogliervi il brivido luminoso del progresso - erano i giorni della prima Esposizione universale - aveva scoperto che in quella città regnava l'irrimediabile solitudine e la rassegnata disperazione di un'umanità sottomessa. Aveva sperimentato il trauma immedicabile della profezia: affacciatosi sul futuro, aveva passeggiato nel cantiere del mondo d'oggi per ritrarsene spaventato. Questa illuminazione mediante le tenebre avrebbe trovato felice compimento nel capitolo dei "Fratelli Karamazov" dedicato al Grande Inquisitore. In esso Dostoevskij affronta temi cruciali che riguardano la filosofia morale, la politica, la filosofia della storia e della religione: pagine taglienti di grande letteratura, in grado di scavare nell'animo umano senza schermi o mediazioni. Con lucida passione, questo libro coglie ogni aspetto del celebre testo, inquadrandolo dapprima all'interno dell'opera e della poetica dello scrittore russo, per metterlo poi in relazione con il pensiero politico della modernità, approfondendo infine le tante riflessioni che da esso scaturiscono. All'autore interessano soprattutto gli aspetti legati alla teoria del potere; e nel monologare dell'Inquisitore di fronte al Cristo silenzioso - fino all'enigmatico bacio finale - ritrova numerosi e sbalorditivi agganci con il nostro tempo presente, che per molti aspetti sembra dare compimento al cinico nichilismo dell'Inquisitore.
EUR 28.50
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Il bisogno di patria
L'Italia è una comunità nazionale leggera: ha scarso senso civico e non si riconosce in interessi generali. Si accende episodicamente come una comunità di sentimenti: il cordoglio per una scomparsa, la gioia per un successo sportivo talvolta denunciano il desiderio di condividere emozioni e sentire momenti di unità. L'unità, quando non sia frutto di conformismo, è un valore; ma raramente la storia italiana ha visto perseguito questo obiettivo. La patria ha sempre stentato a diventare una categoria del senso comune, perché gli italiani hanno coltivato con particolare passione l'interesse privato, perché sono spesso caduti nella tentazione delle lotte di fazione e delle guerre civili, perché sono soliti ignorare la loro storia e dividersi in estenuanti rese dei conti. In realtà, proprio la storia dice che la vera risorsa degli italiani è stata la loro diversità, l'incontro e lo scambio fra culture diverse, le addizioni di genti differenti. Ne sono testimoni l'arte e la letteratura, i modi di vivere e il gusto: questa è la patria che gli italiani possono vantare, un mondo aperto e non esclusivo; questa è l'idea da proporre contro la tentazione di nuove chiusure nazionalistiche e di improbabili definizioni identitarie. Oggi, in particolare.
EUR 9.50
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Ogni cosa alla sua stagione
"Ora che avverto quotidianamente l'incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto..." dice Enzo Bianchi che parte con cuore, testa e memoria, alla ricerca di tutti i luoghi che hanno suscitato in lui affetti e sentimenti, dove ha trascorso l'infanzia o che ha raggiunto viaggiando. E noi partiamo con lui. Quelli che visitiamo sono angoli di mondo ma anche luoghi della vita e dell'anima. Sono il Monferrato con le sue colline, i "bric", il paese con la sua comunità, le usanze, i proverbi, l'esistenza grama, la fatica e i momenti di forte e gratuita solidarietà. Sono la cella del monaco, un luogo da dove osservare il mondo, dove diventare consapevoli delle gioie e delle sofferenze e dove prendono forma le parole con cui narrare qualcosa della vita. Un luogo in cui si ripropone sovente la domanda: che ne è di noi? Perché questo viaggio, naturalmente, è anche un viaggio nel tempo, un viaggio nella vita che scorre, nei giorni di un uomo e in quelli delle stagioni. Sono i giorni del focolare, passati a tavola conversando insieme ai famigliari e all'ospite, gustando il cibo preparato con cura e bevendo il vino che celebra e festeggia. Ma sono anche le vacanze di Natale, quando i bambini aspettavano la festa preparando il presepe e la sera della vigilia il grande ceppo, elsùc 'd Nadàl, ardeva nel camino. Sono tutti giorni che attraversano il tempo e fanno parte del nostro vivere: alcuni ci fanno soffrire, altri ci rallegrano e ancora ci stupiscono.
EUR 16.15
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Quando cade l'acrobata, entrano i clown. Heysel, l'ultima partita
È notte. Un uomo è sul terrazzo di una stanza d'albergo sul mare; è qui per festeggiare il suo decimo anniversario di matrimonio. La donna dorme. L'uomo ripensa alla loro storia d'amore, a una relazione costruita sulla sincerità. Ritorna con il pensiero agli anni trascorsi e a un'unica bugia: un viaggio. Aveva mentito sulla destinazione, per vedere una partita di calcio: la finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool, a Bruxelles. L'uomo ripensa a quella partita, allo stadio malandato dove si svolgeva, l'Heysel. Ritorna al dramma di una vicenda che doveva essere allegra e giocosa, grandi e bambini insieme per condividere una passione. E che invece era diventata una battaglia, un insensato perdersi della ragione nella cecità della violenza. La parola Heysel avrebbe da allora significato morte: trentanove morti e seicento feriti innocenti. Una strage immane per una partita di calcio, una ferita aperta e non più rimarginata. Nonostante la strage fosse già consumata, si era deciso, per motivi di sicurezza, di giocare egualmente. Una narrazione lirica volta a ricordare una strage assurda, che ha stravolto tutto ciò che di positivo lo sport rappresenta. Tutto, attraverso lo sguardo commovente di una storia d'amore.
EUR 7.20
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Orbita clandestina
Dario è un uomo di mezza età, separato, insegnante in congedo lavorativo perché in attesa di trapianto. I figli vengono a trovarlo perlopiù a cena, perché lui si diletta di cucina, e il padre anziano, accudito da una badante, gli parla sempre di politica. Dario ricerca piacere sessuale a pagamento, rispondendo ad annunci su Internet. Ma è di compagnia, più che di sesso, che ha bisogno. E così che incontra Gao, una massaggiatrice cinese che quasi non parla italiano. In Cina Gao ha un figlio piccolo e un marito, che vorrebbe presto raggiungerla. Tra lei e Dario comincia una vera e propria relazione, che lui tiene nascosta ai suoi famigliari: Gao diventa la possibilità di un nuovo amore: apprendere una lingua per comunicare con lei significherà anche cimentarsi col linguaggio dei sentimenti.
EUR 12.35
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L' ora dei gentiluomini
La corruzione, la violenza e l'omertà che si nascondono dietro l'amicizia cementata dalle onde: Don Winslow torna a raccontare la faccia oscura del surf e della California del Sud.\r\n«L'ora dei gentiluomini è una nuova, sensazionale immersione nei bassifondi di San Diego.» - James EllroyBoone Daniels vive per il surf. I surfisti di San Diego sono la sua vera famiglia. Una comunità che però rischia di andare in pezzi quando uno di loro viene ucciso e Boone accetta di difendere l'unico sospetto. È rabbia vera, quella che l'ex poliziotto si ritrova ad affrontare da parte di coloro che considerava dei fratelli. In più, via via che la sua indagine lo costringe a immergersi nelle torbide acque della società di San Diego, inquinate da avidità e corruzione, Boone capisce che in ballo non c'è soltanto un caso di omicidio. E che, per la prima volta, sarà davvero da solo ad affrontare le onde, onde sempre plù forti, pronte a spazzare via tutto ciò che conosce e ama, e la sua stessa vita.
EUR 18.05
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Al-Muwatta'. Manuale di legge islamica
Scritto nell'VIII secolo, il Muwatta' è il più antico trattato di legge islamica. Fin che il Profeta stesso era in vita, non c'era bisogno di una legge musulmana sistematizzata, sia perché la sua autorità in merito era assoluta, sia perché i confini politici del mondo musulmano non si estendevano oltre la penisola arabica, dove vigevano norme consuetudinarie omogenee. Ma dopo la sua morte da un lato viene a mancare la sua autorità carismatica e dall'altro l'Islam si diffonde rapidamente in territori multi-etnici, dove le tradizioni giuridiche erano molto differenti. Di qui la necessità di raccogliere una casistica in grado di coprire un'ampia gamma di attività umane, molte delle quali non venivano trattate nello stesso Corano. Nascono cosi, fra VIII e IX secolo, varie scuole giuridiche, ma il primo vero "manuale pratico" di legge islamica è questo di Malik ibn Anas, che anche dal titolo (muwatta significa "cammino reso piano", "percorso agevolato") si propone come uno strumento da utilizzare per districarsi nella complessità dei problemi, insomma, per l'appunto, un manuale. L'enorme fortuna di questo libro ha attraversato il mondo islamico e il Muwatta', qui tradotto per la prima volta in italiano, è tuttora il testo base della legge islamica in gran parte del Nord Africa. Un libro fondamentale per capire in profondità la cultura islamica, affondando nelle sue più antiche origini, al di là della disinformazione che spesso domina in questo campo.
EUR 85.50
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La fatica di essere se stessi. Depressione e società
Al giorno d'oggi la depressione è diventata uno dei disturbi più diffusi. Alain Ehrenberg ne rintraccia le cause nella stessa organizzazione della nostra società, arrivando a delineare un ritratto dell'uomo di fine millennio. L'autore suggerisce che la depressione è intrinseca, legata a una società come quella moderna, dove le norme della convivenza civile non sono più fondate sui concetti di colpevolezza e disciplina, ma sulla responsabilità e sullo spirito d'iniziativa. In un contesto simile, l'individuo è schiacciato dalla necessità di mostrarsi sempre all'altezza, la depressione non è che la contropartita delle grandi riserve di energia che ciascuno di noi deve spendere per diventare se stesso. Prefazione di Eugenio Borgna.
EUR 22.80
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Ti ho sposato per allegria
Pietro e Giuliana sono sposati da una settimana, dopo solo un mese che si conoscono. Pietro, avvocato, è di solida estrazione sociale, abituato a una vita borghese, pacata e regolare; mentre Giuliana è una spiantata, indolente e pasticciona, scappata di casa a diciassette anni, un po' svitata ma simpatica. Pietro ha invitato a pranzo per l'indomani sua madre, affinché metta da parte tutte le riserve sul conto di Giuliana e accetti lo stato di fatto, smettendola di crucciarsi. Un pranzo famigliare che sarà una prova del fuoco per la loro vita coniugale. "Se i primi due atti sono dei responsori, il terzo è una sarabanda, uno scioglilingua, un gioco dei quattro cantoni eseguito su trapezi da circo, una sciarada incatenata dove brillano tutti i tormentoni innescati fino a quel punto, come nella migliore tradizione della farsa, della pochade. Ti ho sposato per allegria è una commedia felice, forse perché è un addio alla giovinezza. Per l'ultima volta la Ginzburg si specchia nella propria energia, nella pienezza dell'età in compendio, un attimo prima di essere risucchiata da un'età diversa, della propria persona e dei tempi che incombono" (Domenico Scarpa).
EUR 9.50
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Come la modernità dimentica
Perché a volte non siamo capaci di ricordare eventi, luoghi e oggetti? In questa concisa ma illuminante panoramica del concetto di oblio, Paul Connerton esplora i modi nei quali la società moderna tende a dissolvere la nostra facoltà di ricordare. Sulla scorta del classico L'arte della memoria di Frances Yates, che faceva derivare la memoria dalla stabilità del luogo, l'autore dimostra come il mondo contemporaneo, cosi gremito di incessanti mutamenti, abbia nell'oblio una delle sue componenti strutturali. Viviamo le nostre vite a grandi velocità; le dimensioni delle metropoli sono tali da impedire qualsiasi tipo di memorizzazione; il consumismo è sempre più dissociato dai processi di produzione; l'architettura urbana è lungi dal durare come in altre epoche e i rapporti sociali sono definiti in modo sempre meno chiaro: tutto questo ha contribuito a erodere le fondamenta sulle quali costruiamo e condividiamo le nostre memorie. Offrendo una profonda indagine interdisciplinare sugli effetti della società contemporanea, questo libro costituisce un prezioso strumento di riflessione per antropologi, sociologi, psicologi e filosofi, oltre che per chiunque si interessi alla teoria sociale e alle problematiche del mondo occidentale di oggi.
EUR 17.10