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Vivere fa solletico
Faccio un miracolo e torno! - dice Lea a Totto, suo marito, e si tuffa nella realizzazione del suo primo film. Il miracolo lo fa. Ma quanto a tornare... Roma, Rio de Janeiro, l'Area 51 in Texas, il Mediterraneo "vichingo" del Montenegro: sono solo alcuni dei set sui quali Lea rimbalza, alla ricerca di una soluzione per ogni problema e di un problema per ogni soluzione. Jeremy Irons, Harvey Keitel, Gérard Depardieu, Goran Bregovic, Rupert Everett nei panni di se stessi - sono solo una parte del cast. Perché il vero protagonista di questo romanzo è il sogno di Lea: fare "il film che cambierà il mondo". Ma di che cambiamento si tratti, non può nemmeno immaginarlo. Ecco perché in questo romanzo s'impreca in quattro lingue, c'è tequila a gogò, e Lea inaspettatamente non si presenta alla proiezione romana del suo film davanti ai produttori hollywoodiani. Sulle sue tracce si fiondano Totto (marito strampalato e geniale direttore della fotografia), l'ex segretaria Sandra (una griffata acchiappavip con il pallino della scrittura) e il produttore Dark Matter (che sa che nel magico mondo del male tutto è lecito). In una giostra vertiginosa di colpi di scena, "la realtà inizia lo striptease", trascinandoci verso un finale esilarante che svela la logica illogica che governa il mondo, anche quello del cinema.
EUR 17.58
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Dove andremo a finire. Dialoghi con Alessandro Barbano
Medicina, politica, letteratura, religione, psicologia, fisica, sociologia. Otto grandi interviste sul futuro immediato e inevitabile, perché è già nel presente. Analizzando la situazione attuale, alcune delle più autorevoli personalità dei vari saperi spiegano ciò che sta per succedere, perché in realtà è già successo. Come sarà l'Italia tra dieci anni? In che società vivremo? Saremo tutti più poveri? Quali potenze domineranno il mondo? Quali saranno i disagi comuni tra i giovani? La Chiesa esisterà ancora? Che scoperte mediche e scientifiche cambieranno la nostra vita? Un racconto a tutto campo, ricco, informato, dialogato, lontanissimo da ogni tentazione futurologa, che ha il pregio di rendere concreto il domani, senza cedere mai all'entusiasmo o allo sconforto. Un atlante dei tempi che corrono. Giuliano Amato, Simona Argentieri, Nicola Cabibbo, Giuseppe De Rita, Umberto Eco, Sergio Romano, Angelo Scola, Umberto Veronesi. Otto intellettuali italiani raccontano quello che ci aspetta. Perché sta accadendo in questo istante. O è appena accaduto.
EUR 16.62
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Fedro. Testo greco a fronte
Celebre tra i dialoghi per la bellezza dei suoi discorsi e la potenza delle immagini, il "Fedro" contiene mirabilmente riuniti in sé i temi più importanti del pensiero di Platone. La discussione su eros, su cosa sia amore e cosa significhi amare, conduce infatti alla scoperta del desiderio, e l'analisi del desiderio permette poi di comprendere la natura profonda degli uomini che si realizza nell'amore del bene, del bello e della conoscenza. È in questo contesto che si chiarisce allora l'importanza delle dottrine dell'anima e delle idee, nonché della loro indissolubile relazione. Ed è sempre in questo contesto che si comprende la centralità della filosofia nella vita degli uomini. Perché è solo la filosofia, l'arte dialettica di condurre le anime verso la conoscenza, che ci può aiutare a completare il cammino di riscoperta di noi stessi. Un cammino impegnativo, sempre esposto al rischio del fallimento, che può essere felicemente concluso solo se si saprà evitare di cedere alle lusinghe di discorsi tanto allettanti quanto fuorvianti, riscoprendo l'unica guida davvero capace: la verità.
EUR 19.00
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Timira. Romanzo meticcio
In un capolavoro del neorealismo, "Riso amaro" di Giuseppe De Santis, oltre a Silvana Mangano in hot pants compare una strana mondina nera. Il suo nome è Isabella Marincola, ma in Somalia si farà chiamare Timira. Donna appassionata e libera, nata nel 1925 a Mogadiscio, è una figura nascosta e leggendaria, uno scrigno di storie intrecciate, tra Europa e Africa, che questo libro per la prima volta disseppellisce. Timira è un "romanzo meticcio" che mescola memoria, documenti di archivio e invenzione narrativa. Scritto da un cantastorie italiano dal nome cinese, insieme a un'attrice italosomala ottantacinquenne e a un esule somalo con quattro lauree e due cittadinanze. Per interrogare, attraverso l'epopea del passato, un tempo che ci vede naufraghi, sulla sponda di un approdo in fiamme. Questo tempo dove ci salveremo insieme, o non si salverà nessuno.
EUR 19.00
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La vita accanto
Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l'ha rifiutata dopo il parto, suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia, il cui affetto però nasconde qualcosa di terribile, e la tata Maddalena, affettuosa e piangente. Ma Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano. Grazie all'anziana signora De Lellis, Rebecca recupera un rapporto con la complessa figura della madre, scoprendo i meccanismi perversi della sua famiglia. E nella musica trova un suo modo singolare di riscatto, una vita forse possibile. La Veladiano racconta senza sconti l'ipocrisia, l'intolleranza, la crudeltà della natura, la prevaricazione degli uomini sulle donne, l'incapacità di accettare e di accettarsi, la potenza delle passioni e del talento.
EUR 15.20
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Destino coatto
Questi racconti postumi rappresentano una serie di deliri di persone comuni, i loro flussi di pensiero, le loro rappresentazioni mentali. Persone normali, ma non casi normali, personaggi disegnati con drammatica crudeltà in una ricerca della realtà, qui spesso pervasa dall'umorismo nero siciliano. Con Goliarda Sapienza l'inconscio, questo fantasma del Novecento, diventa personaggio in tanti personaggi, i quali non sono più le nevrosi della ragione pirandelliana, ma figure fatte di corpo e sangue.
EUR 8.40
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Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza
"Un'istituzione totale può essere definita come il luogo di resistenza e di lavoro di gruppi di persone che - tagliate fuori dalla società per un considerevole periodo di tempo - si trovano a dividere una situazione comune, trascorrendo parte della loro vita in un regime chiuso e formalmente amministrato. Prenderemo come esempio esplicativo le prigioni nella misura in cui il loro carattere più tipico è riscontrabile anche in istituzioni i cui membri non hanno violato alcuna legge. Questo libro tratta il problema delle istituzioni sociali in generale, e degli ospedali psichiatrici in particolare, con lo scopo precipuo di mettere a fuoco il mondo dell'internato". Così scrive Goffman in apertura di Asylums. Egli realizza una descrizione impressionante di "ciò che realmente succede" in un'istituzione totale, al di là delle retoriche scientifiche, terapeutiche o morali con cui chi detiene il potere nell'istituzione giustifica le degradazioni degli esseri umani che solitamente avvengono. Ciò che Goffman compie, in Asylums, è una sorta di esercizio morale: rovesciare la pretesa che le istituzioni dettino la loro logica alle scienze sociali, far "parlare" attraverso la rievocazione sociologica di semplici gesti la dimensione tipicamente umana della resistenza all'oppressione. (Prefazione di Alessandro Del Lago, postfazione di Franco e Franca Basaglia)
EUR 24.70
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Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica liberale
Nella modernità la teoria morale si astiene dal proporre modelli vincolanti di vita buona. Sennonché l'impossibilità di comporre la disputa sullo statuto morale e giuridico della vita umana prepersonale induce oggi Habermas a riproporre la problematica etica classica sul piano dell'universalità antropologica. Che significato vogliamo dare alla vita della nostra specie? vogliamo mantenere il valore tradizionale della responsabilità morale soggettiva? che tutela dare alla vita umana nei suoi stadi prenatali? che rispetto tributare ai suoi stadi post mortem? L'autore teme una genetica liberale che si affidi alle opzioni interessate dei genitori e ai meccanismi del mercato. Fuoriuscendo dal rapporto clinico e dialogico col paziente, ossia dai limiti strettamente terapeutici e negativi che presuppongono il consenso dell'interessato, il liberalismo genetico rischia di alterare quell'eguaglianza casuale della natalità cui tutti i cittadini devono il cominciamento di un esclusivo destino di socializzazione. Solo se manteniamo come giuridicamente indisponibile la casualità della nascita, i cittadini possono garantirsi l'eguaglianza di accesso all'ideale comunità dei soggetti morali e alla reale comunità dei cittadini politici.
EUR 17.10
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Storia dell'architettura moderna. Vol. 2: Da Frank Lloyd Wright a Frank O. Gehry: l'itinerario organico.
Nel primo volume della "Storia dell'architettura moderna" sono documentate le origini del movimento moderno, la prima età pionieristica con le Arts and Crafts di Morris, e l'Art Nouveau di Horta, van der Velde, Olbrich, Gaudí e Loos, il periodo razionalista segnato da Le Corbusier, Gropius e il Bauhaus, Mies van der Rohe, e dall'espressionismo di Mendelsohn, finalmente la stagione organica di cui è protagonista Aalto. In questo volume la vicenda si amplia con l'itinerario organico americano, entro cui splende il genio di Frank Lloyd Wright, e con i complessi apporti linguistici degli ultimi 45 anni, fermentati da Scharoun, Pietilä, Utzon, Gehry. L'architettura moderna diventa sempre più differenziata, senza perdere la sua identità. Questo volume comprende tavole cronologiche relative agli anni 1725-1995, il maggiore apparato bibliografico esistente e l'indice generale dei nomi, dei luoghi e delle correnti figurali, dal cubismo al decostruttivismo. Per la vastità del materiale illustrativo, i due libri potrebbero intitolarsi "enciclopedia dell'architettura moderna", e sarebbe, tra le enciclopedie, la più comprensiva e attuale, anche perché include l'intera operosità urbanistica, dai grandiosi lavori ottocenteschi di Parigi, Vienna, Madrid alle "New Towns" britanniche e scandinave e ai progetti della città del 2000.
EUR 36.10
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Storia dell'architettura moderna. Vol. 1: Da William Morris ad Alvar Aalto: la ricerca spazio-temporale.
Benché s'interrompesse con il 1950, la "Storia dell'architettura moderna" di Bruno Zevi risultava insostituibile per architetti, cultori d'arte e studenti, in Italia e all'estero. L'attuale edizione contiene gli aggiornamenti riguardanti i quarant'anni successivi, nonché una radicale revisione filologica e critica delle vicende che, prendendo le mosse dagli "architetti della rivoluzione" francese, sfociano nelle grandi figure di Wright, Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Mendelsohn, Aalto. La cosiddetta "crisi del movimento moderno" si manifesta in una pluralità di correnti, dal neoespressionismo all'informale, dall'High-Tech al decostruttivismo, in cui emergono le personalità di Scharoun, Kahn, Saarinen, Niemeyer, Rudolph, Erskine, Utzon, Safdie, Johansen, L'Archigram Group, i metabolisti giapponesi, Foster, Rogers e Gehry. Ne discende un panorama estremamente fecondo sul terreno delle realizzazioni e anche gremito di ipotesi sull'assetto urbano e sull'habitat del futuro. L'"action-architetture" e il recupero del Kitsch metropolitano, promosso dalla pop-art, strutturano un linguaggio in cui fondono la tecnologia dell'opulenza e quella della povertà, la progettazione col computer e quella spontanea, gergale. Un'architettura colta e popolare, dove la ricerca estetica più avanzata incentiva la registrazione dell'evento, rendendo il processo creativo gestibile da parte di tutti.
EUR 36.10
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Storia europea della letteratura francese. Vol. 1: Dalle origini al Seicento.
La letteratura francese si è imposta nel mondo come "terza letteratura classica", sia per la sua durata (dieci secoli, dalla Chanson de Roland a Sartre), sia perché, se da un lato ha suscitato fondamentali correnti creative e scuole di pensiero, dall'altro ha assimilato e diffuso i modelli letterari provenienti da altri orizzonti. Già a partire dal Medioevo i vari generi (ad esempio la chanson de geste) si caratterizzano per la loro dimensione europea. Nella cultura francese del Tre-Quattrocento si avvertono istanze umanistiche alla luce dell'insegnamento del Petrarca, per poi assistere alla splendida fioritura della poesia cinquecentesca contrassegnata da grandi scuole poetiche e all'affiorare della geniale inventiva di Rabelais. Questo primo volume ripercorre poi gli originali orientamenti filosofico-religiosi (da Bodin a Montaigne), sullo sfondo dell'intreccio di atteggiamenti ispirati sia alla riscoperta dei classici, specie i più inquietanti (Luciano, Lucrezio, Plutarco), sia alla compresenza di italianismo e anti-italianismo. Il Seicento si snoda sul doppio binario del Barocco e del Classicismo: è la stagione del grande teatro classico (Corneille, Racine, Molière), del pensiero filosofico e religioso che avrà in Europa la più vasta fortuna (da Cartesio a Pascal), del genere moralistico, tipicamente francese (La Rochefoucauld, La Bruyère) e di quello favolistico, che trova in La Fontaine un modello in cui confluiscono, modelli classici e italiani, spagnoli e germanici.
EUR 28.50
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Il brigatista e l'operaio
Dopo l'omicidio dell'operaio e sindacalista Rossa, Vincenzo Gagliardo, che da subito condannò il suo operato (e quello dei suoi compagni), si chiuse nel silenzio. Oggi parla con fatica, e ricostruisce la trama, umanamente e socialmente dura, vera e inedita, della sua vita e di una stagione che in troppi hanno voluto nascondere. Il libro diventa così vero libro di storia, con il ricordo soggettivo di ciò che erano realmente le Brigate rosse dentro le fabbriche, e con la ricostruzione dei percorsi che hanno portato alla scelta brigatista. E alla verità difficile e scomoda di Gagliardo si affianca, nel libro di Bianconi, la verità assoluta delle vittime, nella figura di Sabina Rossa, la figlia di Guido Rossa. Per chiudere del tutto una stagione, e aprirne un'altra.
EUR 13.88
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L' argomentazione
Ogni volta che guardiamo la televisione, leggiamo il giornale o studiamo su un libro siamo esposti a considerazioni che hanno lo scopo di giustificare questa o quella asserzione. In alcuni casi le ragioni fornite ci sembrano buone, in altri no. Per questo in alcuni casi siamo convinti da ciò che gli altri asseriscono mentre in altri non lo siamo. La capacità di distinguere le buone dalle cattive ragioni è in gran parte irriflessa, nel senso che ce ne serviamo comunemente senza pensarci più di tanto. Ma a volte l'intuito non basta. Può darsi che una ragione sembri buona a prima vista, ma riflettendo un po' ci si renda conto che in realtà non lo è. Oppure, può darsi che ci si renda conto a prima vista che c'è qualcosa che non va bene in un ragionamento, ma non si riesca a capire bene che cosa. Per migliorare la nostra capacità di discernere le buone dalle cattive ragioni è necessario padroneggiare strumenti teorici che permettano di affinare l'intuito, rendendoci più sensibili ad aspetti dell'argomentazione che è difficile notare a prima vista. Lo scopo del libro è presentare un armamentario teorico di questo tipo, cioè un insieme di nozioni generali che possano essere impiegate nell'analisi e nella valutazione dell'argomentazione.
EUR 17.10
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La sfuriata di Bet
Bet non è bella ma fa tipo. È appassionata, grintosa e ha una lingua corrosiva. Ripete il terzo anno di liceo e abita in Barriera di Milano, un posto che si chiama così anche se si trova a Torino. Bet ce l'ha con il mondo. Con il padre, ex operaio ed ex sindacalista, che si è trasferito nella capitale. Con la madre, che non riesce a tenerle testa per quanto si sforzi, e con il passivo compagno di lei, Leonardo. Con il Guardone del palazzo, che la spia da dietro le tende. Con la scuola, che tenta di irreggimentarla. Con la gente, che ha perso la voglia di ribellarsi. E persino con se stessa. Perché si incolpa della tragedia che ha distrutto la sua famiglia. Bet non ce la fa proprio a frenare la lingua e a non dire quello che pensa. In modo ingenuo, a volte goffo, ma obbedendo a un istinto incontrollabile, perché vuole cambiare le cose. Prima si oppone allo sfratto di un'anziana signora, finendo in caserma. Poi cerca di aiutare Viola, una ventiduenne incinta dalla risata esplosiva, ma riesce a ficcarsi in un altro guaio. Infine, insieme al suo amico Andrea, organizza uno sciopero nella fabbrica dove la madre rischia il licenziamento. Ma la delusione e la rabbia per i soprusi subiti la spingono a un gesto impulsivo e lucidissimo, dagli effetti inarrestabili. Il ritratto di un'intera generazione precaria, incatenata e muta, che però non sa smettere di sognare.
EUR 16.15
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Le ultime sette parole di Caravaggio
Luglio 1610. Caravaggio appare su una spiaggia desolata accompagnato dal servo Tropea, una spalla comica che trasforma ogni dialogo in uno scambio alla Don Chisciotte e Sancho Panza. La sete di vendetta dei suoi nemici si incarna nelle "femminote", un gruppo di zingare provenienti da tutto il Sud Italia, prezzolate per avvelenare il pittore. Caravaggio deve morire perché con la sua pittura e la sua condotta "sputò in faccia alla Chiesa e ai signori". La commedia si volge in tragedia e in un dialogo disperato con se stesso l'artista morente dipinge il suo testamento. Mescolando le parole di Caravaggio a quelle del servo e al sabba plurilinguistico delle sue assassine, Ruggero Cappuccio ha scritto una rievocazione-reinvenzione della morte del pittore immersa in un'atmosfera di delirio e di poesia, intrecciando in forma drammatica i temi dell'arte, del potere e del mito.
EUR 8.55
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Teologia del quotidiano
A Crotte, in una cascina della campagna piemontese, ci sono gesti, tempi e mestieri caduti in disuso, dimenticati. Adriana Zarri, proseguendo la sua personale ricerca teologica (da lei definita provocatoriamente "impura"), ci dice che è dalla contemplazione, dall'educazione ai valori antichi e dalla vicinanza con le piccole cose che è possibile vivere ogni giorno il miracolo cristiano. Solo percependo i limiti dell'ordinario si raggiunge l'illimitato, l'uno. E l'osservazione del piccolo, della terra, dell'altro, ci avvicina a Dio.
EUR 9.50
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Scorciatoie e raccontini
"Brevi componimenti in prosa, di taglio scorciato ed incisivo, che hanno l'accento della poesia e il rigore dell'aforisma. È quasi un genere nuovo, certo tutto suo, che egli chiama "Scorciatoie", perché, in modi rapidi ed ellittici arrivano a conclusioni lontane e spesso sorprendenti". Con questa felice sintesi Piccone Stella, editore della "Nuova Europa", presentava ai lettori gli scritti di Saba pubblicati dalla rivista tra il marzo e il luglio del '45. La politica, la letteratura, l'arte le amicizie e gli incontri colti in un momento drammatico e spensierato, "sotto l'impressione, estremamente piacevole, della dissoluzione di un incubo".
EUR 18.05
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«Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno» ovvero, guardando Kafka
È l'estate del 1923 quando in due stanze in un sobborgo di Berlino una nuova coppia dà inizio al suo futuro comune. Lei si chiama Dora Dymant, lui Franz Kafka, e quello è l'ultimo anno della sua vita. Prima di allora ci sono state altre due brave ragazze ebree nella vita di Kafka, Felice e Julie, poi la passionale, anticonformista Milena. Ma lui è già "sposato con l'angoscia a Praga" e un altro matrimonio non ci sta. È solo con la giovane Dora che Kafka, avvicinandosi alla fine, riesce a svincolarsi dalla città nativa e a pensarsi, seppur per poco, libero di amare. E se fosse sopravvissuto alla tubercolosi che lo condusse a morte precoce? Se addirittura fosse scampato all'olocausto che si prese tutte le sue sorelle, rifugiandosi all'estero, magari in America, magari in un'accogliente comunità ebraica? Cosa sarebbe accaduto se il cantore di ogni forma di assoggettamento, vincolo, coercizione fosse riuscito a sfuggire? Quali inediti appagamenti il Nuovo Mondo delle mille possibilità avrebbe potuto riservargli? Philip Roth immagina per noi lo scenario e, incrociando quell'orizzonte letterario e umano al proprio, dà vita a una piccola gemma di lucidità critica e insieme di spassoso estro narrativo.
EUR 7.60
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Il mondo che non fu mai. Una storia vera di sognatori, cospiratori, anarchici e agenti segreti
Nelle ultime tre decadi del XIX secolo il mondo sprofondò in un periodo di globale instabilità e di forte recessione. E mentre il capitalismo continuava ad allargare l'abisso tra ricchi e poveri, dalla Russia all'Europa occidentale e all'America, i governi, già sconvolti da drammatici mutamenti geopolitici, si vedevano minacciati da crescenti conflitti sociali e dall'ascesa del socialismo. Su di loro incombeva lo spettro dell'Anarchico e l'ombra del terrorismo internazionale. Zar e imperatori, presidenti e plutocrati, borghesi che si riunivano nei teatri e nei caffè, tutti potevano cadere vittime di attentati. Era un nuovo tipo di Terrore, che poteva colpire ovunque, permeando profondamente l'immaginazione dell'epoca. La sua amia più micidiale, tuttavia, accanto a pistole e dinamite, era la paura stessa: un aspetto che non sfuggi a coloro che i potenti dovevano proteggere. E in un'era di credulità, in cui prosperavano falsari e imbroglioni, furono molte le trame ordite dai capi di polizia e dai loro agenti provocatori. Anzi, fu proprio a partire dalle azioni compiute da questi individui dimenticati che si svilupparono i pericolosi deliri di una cospirazione planetaria che avrebbe avvelenato il secolo seguente. Mirabile esplorazione di un'epoca cruciale della storia, .Il mondo che non fu mai. racconta in che modo le vicende degli anarchici (variamente mescolati a cospiratori e terroristi) si intrecciarono a quelle delle polizie e degli agenti segreti dei governi al potere.
EUR 32.30
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Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita
Manlio lavora in fabbrica fin da ragazzo; Livia studia per diventare insegnante. Quando si incontrano e si innamorano decidono di condividere tutto. Anche la mattina del 28 maggio 1974, in piazza della Loggia, sono insieme. Per puro caso, però, quando la bomba scoppia, Manlio sopravvive. Livia no. Da quel giorno, per Manlio Milani, inizia una seconda vita tra aule di tribunali, aspettando una giustizia che non è mai arrivata, collezionando frammenti di una verità sempre incompleta. Benedetta Tobagi - il cui padre è stato ucciso esattamente sei anni dopo la strage di Brescia - decide di sedersi accanto a Manlio, per provare, udienza dopo udienza, a raccontare la sua vita e quella di chi, come lui, ha vissuto quella stagione di lotte politiche e di risate, di discussioni estenuanti e di scioperi, di serate fra amici, di bombe e sotterranei tentativi di golpe, di paura e speranze. E quando trentasei anni dopo ascolta con Manlio l'ennesima sentenza di assoluzione, capisce cosa vuol dire provare rabbia e impotenza verso chi ha nascosto e manipolato la verità. Benedetta Tobagi compie un viaggio nei misteri recenti della storia italiana, rivisitando il capitolo rimosso della violenza neofascista, pronta, ancora una volta, a cercare di capire cosa furono quegli anni e a fare in modo che una strage non si riduca semplicemente a un luogo e una cifra: il numero dei morti.
EUR 19.00