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Mostrati 861-880 di 124642 Articoli:
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La neve dell'ammiraglio
Marinaio sempre alla fine di un viaggio, perdente sedotto dal gioco cui non sa rinunciare, avventuriero dalla dubbia moralità, Maqroll è uomo dai pochi amici e dalle infinite donne. Nel primo romanzo del ciclo che Mutis gli ha dedicato, Maqroll si muove nell'oscurità della selva amazzonica: risale un fiume di conradiana memoria, tra indios misteriosi e commercianti senza scrupoli, alla ricerca di ricchezze improbabili quanto irraggiungibili. Il romanzo prende il suo titolo dal nome di una bottega sperduta sulla Cordigliera, appunto "La Neve dell'Ammiraglio": derisorio simbolo di un'avventura che si consuma nel delirio e nel ricordo, in una eterna deriva.
EUR 8.40
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Minima moralia. Meditazioni della vita offesa
È passato ormai più di mezzo secolo dagli anni in cui Adorno scrisse queste Meditazioni della vita offesa, che, ormai sottratte alle indigestioni e forzature ideologiche degli anni Settanta, possono essere considerate nella loro prospettiva di ultimo classico tedesco. Attraverso centocinquantatré aforismi, con un'attitudine apparentemente divagante, Adorno ricompone l'intero orizzonte della vita sociale, politica, culturale dell'uomo occidentale, senza rinunciare mai all'idea di un suo possibile riscatto.
EUR 11.20
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Storia di Venezia
Lo studioso americano ripercorre in questo libro la formazione e il destino della Repubblica di Venezia, con l'intento di analizzarne il carattere originale e irripetibile. Le manifatture, le finanze, il sistema politico, la produzione artistica, la diplomazia, la guerra vengono rifusi e raccontati in un grande quadro d'insieme in cui il rigore scientifico si accompagna a uno stile espositivo limpido e essenziale. Su tutto fa spicco la vicenda marinara, l'insieme di potenzialità tecnologiche, di esperienze marinare, di vocazioni commerciali che ha assicurato a Venezia, per lungo tempo, il primato sui mari.
EUR 12.00
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Le metamorfosi o L'asino d'oro. Testo latino a fronte
Lucio, protagonista e narratore di questa storia, è in Tessaglia per affari e soggiorna in casa di Milone e Panfila, nota maga. Una notte spia una trasformazione della sua ospite e, nel tentativo di imitarla, si tramuta per errore in asino: potrà tornare uomo solo se mangerà delle rose. Intanto la casa di Milone subisce un saccheggio e anche Lucio-asino viene portato via. Passa cosi di padrone in padrone subendo ogni sorta di tormento, finché un giorno una visione della dea Iside gli indicherà come riacquistare forma umana. "Le metamorfosi" o "L'osino d'oro" di Apuleio, unico romanzo latino conservato integralmente, dà vita a una girandola di colpi di scena: racconti che si intrecciano, streghe, banditi, passioni amorose, adultèri, efferatezze, magie stupefacenti.
EUR 11.20
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La figlia del capitano
Un padre severo, un figlio ribelle spedito a prestare il servizio militare all'avamposto di Belogorsk, un bandito, una giovane donna contesa. Sullo sfondo di una Russia attraversata dalla rivolta cosacca di Pugacëv, tra duelli, scontri e prigionie, Aleksandr Puskin narra il contrastato amore tra due giovani, il nobile Grinëv e la dolce Masa, che per coronare il loro sogno dovranno superare innumerevoli traversie. Ultima prova letteraria di Puskin, "La figlia del capitano" fonde magistralmente le vicende dei protagonisti con la Storia, in un romanzo che si legge come un'"antica fiaba russa".
EUR 8.00
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Frankenstein
Una storia che è un groviglio etico, un ragionamento profondo sull'origine della vita.«Anche a distanza di anni, "Frankenstein" rimane uno dei piú agghiaccianti romanzi neri, o gotici, mai scritti» - Nadia FusiniNel 1816 Lord Byron, durante una sera tempestosa nella sua villa a Ginevra, propone ai suoi ospiti - Mary e Percy Shelley, e William Polidori - di scrivere, per gioco, cun racconto dell'orrore. Ricollegandosi al mito di Prometeo, Mary scriverà Frankenstein. Una storia che è un groviglio etico, un ragionamento profondo sull'origine della vita: l'angosciante storia di uno scienziato che conduce macabri esperimenti nel tentativo di restituire la vita ai cadaveri. Una favola terribile capace di imporsi con la forza delle immagini e la sua autonomia di mito universale. Uno sconvolgente racconto dell'orrore in cui il mostro è piú umano del suo creatore. Introduzione di Nadia Fusini.
EUR 7.60
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La brigata dei reietti
Tutto quello di cui il commissario Anne Capestan dispone è una sede improvvisata ingombra di mobili di recupero, una catasta di faldoni impolverati e la determinazione a non abbassare la testa davanti ai soprusi. Oltre al piú sgangherato gruppo di poliziotti che sia possibile immaginare a Parigi. Ma l'occasione per il riscatto è a portata di mano: due casi di omicidio, all'apparenza banali e rimasti insoluti per anni. Certo, risolverli significherebbe riuscire dove le migliori menti del Quai des Orfèvres hanno fallito.
EUR 17.58
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Mia madre e altre catastrofi
È "maoista" ma va in chiesa, è devota al marito ma non rinuncia al collettivo femminista. Per merenda ti propina la solita rosetta con margarina e zucchero, ed è convinta che due colpi di battipanni ben assestati sul sedere non possano che temprarti il carattere. Insegna in una scuola di periferia e fa il bagno al mare anche in dicembre. Se le chiedi perché, ti risponde: lo so io. Se le racconti una cosa, ti risponde: lo so già. È la mamma di Francesco. Nato come una serie social a episodi, questo libro mette in scena una giocosa, inarrestabile dialettica tra madre e figlio che, tra una risata e l'altra, ci commuove.
EUR 15.20
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Il marchio dell'inquisitore
Con l'inquisitore Girolamo Svampa, Marcello Simoni inventa una straordinaria figura di detective, qui alle prese con un intricato mistero nella Roma barocca di Urbano VIII. Candidato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017 per il miglior romanzo noir italiano\r\n\r\n«Nell'immagine stereotipa che attribuiamo al Medioevo c'è curiosamente molta dell'oscurità che fu del XVII secolo. Ho voluto raccontare la luce del Seicento e il suo buio. Svampa è il personaggio ideale per farlo» - Marcello Simoni\r\n\r\nNella Roma del Secolo di Ferro, a pochi giorni dall'inizio del XIII giubileo, la danza macabra incisa su un opuscolo di contenuto libertino sembra aver ispirato l'omicidio di un religioso. Sul caso viene chiamato a investigare l'inquisitore Girolamo Svampa, nominato commissarius dagli alti seggi della curia capitolina. Ad aiutarlo, tra ritrovamenti di libelli anonimi e strani avvistamenti di un uomo mascherato, ci sono padre Francesco Capiferro, segretario della Congregazione dell'Indice, e il fedele bravo Cagnolo Alfieri. L'indagine, che porta lo Svampa a scontrarsi con personaggi potenti, si rivela subito delicata e pericolosa: prima che si arrivi alla soluzione del mistero ci saranno altri morti. Porta sul collo, impresso a fuoco, il marchio di un roveto ardente. È razionale come uno scienziato, eppure esperto di demonologia e stregoneria. È scostante, abitudinario, con una patologica avversione per la fugacità del presente; per lui esiste solo la certezza inalterabile di ciò che è già accaduto. Con l'inquisitore Girolamo Svampa, Marcello Simoni inventa una straordinaria figura di detective, qui alle prese con un intricato mistero nella Roma barocca di Urbano VIII. Il cadavere di un uomo incastrato dentro un torchio tipografico. Un investigatore, il cui passato è un mistero perfino per lui, alle prese con intrighi politici, segreti ecclesiastici e vendette private. Una vicenda tesissima ambientata nell'Italia del Seicento, dove la diffusione della stampa sta aprendo...
Il monastero delle ombre perdute
Catacombe, idoli dall'aspetto sconvolgente, donne bellissime e dalle parentele ingombranti. In un Seicento quanto mai gotico, l'inquisitore Girolamo Svampa è chiamato a indagare su un mistero che scuote i vertici del potere papale.\r\n\r\n Roma, giugno 1625. La giovane Leonora Baroni entra con uno spasimante nelle catacombe di Domitilla, ma qui s'imbatte nel cadavere di un uomo e, con uguale orrore, in una donna dalla faccia di capra. Due giorni dopo l'inquisitore fra' Girolamo Svampa, in esilio in Toscana, riceve la visita di padre Francesco Capiferro, segretario dell'Indice, che ha l'incarico di riportarlo nell'Urbe per far luce sul delitto. Nominato commissarius nonostante l'opposizione di Gabriele da Saluzzo, suo storico nemico, lo Svampa, aiutato dal fedele Cagnolo Alfieri, inizia l'inchiesta prendendo contatti con la famiglia di Leonora, e subito comprende che il terreno su cui dovrà muoversi è parecchio scivoloso. Questa, infatti, è figlia di Adriana Basile, celebre cantante e sorella del grande scrittore napoletano Giambattista, che a causa di una fiaba finisce con l'essere pericolosamente coinvolto nella vicenda. A complicare le cose, il «circolo delle donne cantanti» raccolto intorno a Adriana e la sorella di quest'ultima, Margherita, un personaggio enigmatico, dai molteplici talenti, che per lo Svampa sembra nutrire un interesse particolare. MARCELLO SIMONI (Comacchio, 1975) è stato archeologo e bibliotecario. Con Il mercante di libri maledetti (2011), il suo romanzo d'esordio, è rimasto per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Un successo confermato da La biblioteca perduta dell'alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, L'isola dei monaci senza nome, La cattedrale dei morti, L'abbazia dei cento peccati, L'abbazia dei cento delitti, L'abbazia dei cento inganni e L'eredità dell'abate nero. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Il marchio dell'inquisitore, dove compare per la prima volta il...
L' irlandese
La storia lo ricorderà come Samuel Beckett\r\n«Abile... coraggioso... Una storia straordinaria» - The Guardian\r\n«In questo degno successore di Longbourne House, Backer cattura perfettamente il mondo di Beckett, il ritmo della sua prosa essenziale, l'originalità del suo punto di vista» - Publisher Weekly\r\n\r\nQuando nel settembre del 1939 Samuel Beckett, a dispetto del conflitto appena dichiarato, ritorna a Parigi dalla sua compagna Suzanne Dechevaux-Dumesnil, preferendo i minacciosi venti di guerra francesi all'aria placida ma soffocante della nativa Irlanda, è un uomo apatico e sfiduciato. La scrittura non procede, la traduzione in francese di Murphy neppure. E l'ombra del grande e pomposo James Joyce, al cui servizio ha trovato impiego come segretario, incombe sulla sua creatività. A Parigi stimolato dalla compagnia di intellettuali e artisti, da Francis Picabia a Marcel Duchamp, forse riuscirà a trovare la sua voce e a dare risposta al terribile quesito di sua madre: "di quale utilità penseresti mai di essere, tu?". Ma l'occupazione tedesca della città spariglia le priorità. Ora quel che conta è sopravvivere, al minimo grado. E tuttavia Beckett ha in mente la stessa paralizzante domanda materna quando decide di abbracciare la resistenza, con l'incarico di raccogliere e confrontare i messaggi in codice dei compagni - per poi nasconderli fra le pagine del manoscritto su cui sta arrancando, "di gran lunga il posto più sicuro in cui tenere qualcosa che non vuol far leggere a nessuno". E quando la sua cellula viene scoperta e cominciano gli arresti - cui l'"irlandese" riesce a sfuggire solo grazie a una buona dose di imprevedibile intraprendenza - la sola opzione per lui e Suzanne resta la fuga. Il lungo, estenuante viaggio verso il sud della Francia, affrontato a piedi e con mezzi di fortuna, è una vivida rappresentazione scenica della tirannia del corpo,...
Mia amata Yuriko
Yuriko è una ragazza caparbia, vitalissima, che vive con la sua famiglia, d'origine contadina, sull'isola di Etajima, vicino all'Accademia navale. Yoshi appartiene invece a una stirpe di samurai, è uno dei migliori allievi dell'Accademia, ma si è iscritto solo per volere dei genitori - la sua vera passione è la poesia. In tempo di pace, il matrimonio tra i due sarebbe stato impensabile, ma di fronte alla possibilità che Yoshi venga mobilitato da un momento all'altro, anche i suoi impettiti genitori si ammorbidiscono, acconsentendo alle nozze. L'amore di Yuriko e Yoshi rischia però di essere un'altra vittima della bomba atomica. Yuriko infatti, non avendo da un po' notizie del marito, imbarcato su una nave della flotta giapponese, la mattina del 6 agosto 1945 prende il traghetto diretto a Hiroshima, per andare a chiedere informazioni alle Poste centrali... Antonietta Pastore sa condurci con garbo e sapienza nell'universo giapponese, facendoci da guida tra i colori e i sapori di una società dai codici spesso indecifrabili. Muovendosi nello spazio e nel tempo, ci racconta il dolore struggente dell'abbandono, la fierezza dei sentimenti più profondi, compresa la nostalgia, la dignità di chi pur subendo discriminazioni sceglie di non tradire la parte più vera di sé.
EUR 15.68
Il circolo Pickwick
Con "II Circolo Pickivick" ci abbeveriamo al primo purissimo zampillo di una sorgente che non si sarebbe mai prosciugata\r\n\r\n«Nella carriera di Dickens, Pickwick è la pura massa di luce che precede la creazione del sole o della luna. È la splendida, informe sostanza da cui in definitiva sono nate tutte le sue stelle.» - Gilbert Keith Chesterton\r\n\r\n«Una delle più grandi tragedie della mia vita è di aver letto Il Circolo Pickwick e non poterlo leggere di nuovo per la prima volta.» - Fernando Pessoa\r\n\r\n\r\n\r\nPiù passa il tempo e più la collocazione cronologica di un classico diventa rarefatta. Non sono in molti, tra i lettori comuni, a rammentare se nello smisurato palinsesto narrativo che è l'opera di Charles Dickens venga prima "Nicholas Nickleby" o "Oliver Twist", "Casa desolata" o "David Copperfield"; tanto più che fin dall'inizio la stesura e la pubblicazione delle opere si intrecciavano di continuo, in un rincorrersi di idee e di spunti dovuto all'uscita settimanale delle avventure e alla impetuosa immaginazione di questo scrittore. Allo stesso modo, in pochi ricordano che "II Circolo Pickivick" segna l'esordio - prima su rivista, quindi in volume - del più formidabile narratore mai apparso su questo pianeta. Pubblicato a puntate tra il 1836 e il 1837 e concepito in divenire, questo romanzo fu di conseguenza una duplice rivelazione: per i lettori, certo, che iniziarono immediatamente ad amarlo e a decretare un successo stratosferico, tanto da farne diventare proverbiali le situazioni e i personaggi; ma per l'autore stesso, che dopo alcuni brevi abbozzi scopriva - probabilmente con sgomento esaltato, con sublime piacere - di essere nato per raccontare. Con "II Circolo Pickivick" ci abbeveriamo dunque al primo purissimo zampillo di una sorgente che non si sarebbe mai prosciugata: estrose, rocambolesche, allegre, romantiche, venate infine di un'ombra...
La vedova
Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto in tv e sulle prime pagine dei giornali. Era accusato di un crimine raccapricciante, ma adesso che è morto, la verità finirà sepolta con lui. A meno che Jean, la vedova, la moglie devota che gli è sempre stata a fianco in tribunale, non si decida a parlare. A meno che Jean alla fine non decida di raccontare la sua storia.
EUR 17.58
Misericordia. Il Giubileo di papa Francesco
Arcivescovo emerito di Milano, pastore da sempre vicino alla gente, il cardinale Dionigi Tettamanzi si interroga sulla decisione del papa di indire il Giubileo della Misericordia. Un Anno santo dedicato all'accoglienza e al perdono che non vuole tralasciare nessuno, ma rivolgersi anzi, in modo particolare, a chi si sente solo e abbandonato, a chi si ritiene escluso dalla Chiesa, come le famiglie ferite, le coppie separate, i fedeli divorziati risposati e quanti si sentono giudicati per situazioni affettive particolari. Seguendo punto per punto la bolla "Misericordiae Vultus", Tettamanzi affronta i temi scottanti della famiglia, dell'immigrazione, delle disuguaglianze sociali, del confronto con l'Islam, e ci racconta una Chiesa che vuole tornare alle radici del messaggio evangelico, confessare la propria gioia e assumersi la responsabilità di amare gli esseri umani, tutti. In appendice il testo integrale della bolla papale "Misericordiae Vultus".
EUR 10.50
Mi sono perso in un luogo comune. Dizionario della nostra stupidità
Ma quanto siamo stupidi? E soprattutto: come? Inutile girarci intorno: ogni volta che ci scappa una frase fatta, è l'ottusità del mondo che si sta impossessando di noi. Perché capita a ciascuno di noi, molte volte al giorno, di perdersi in un luogo comune. E questo libro ci farà ridere, prima di tutto di noi stessi. "Mi sono perso in un luogo comune" contiene frammenti di comicità pura, ma anche riflessioni più malinconiche - sempre all'insegna dell'intelligenza. Un testo che si può leggere come si vuole: rispettando l'ordine alfabetico o aprendo le pagine a caso, divorandolo in una sola notte o a poche pillole al giorno. Comunque lo si affronti, ci si vedrà allo specchio, perché è un ritratto di tutti noi, sorpresi - nei nostri salotti reali o immaginari - a parlare senza pensare davvero, pronunciando frasi impronunciabili.
EUR 13.78
Ipotesi di una sconfitta
Vincitore del Premio Biella Letteratura e Industria 2019.\r\nVincitore Premio Napoli 2018, sezione Narrativa.\r\nFinalista alla XLIX edizione del Premio Vitaliano Brancati, sezione Narrativa.\r\n\r\nInserendosi in una grande tradizione letteraria che va da Volponi a Ottieri a Bianciardi, Giorgio Falco scrive un magnifico romanzo sul lavoro, che da narrazione epica diventa cronaca del fallimento. \r\n\r\n«Mi sentivo convalescente, ma non ero deluso dal lavoro. Soffrivo, dall'età di diciassette anni, di una nevrosi politica ed economica, piú che individuale.»\r\n\r\n\r\nDa bambino Giorgio Falco amava la divisa da autista degli autobus, che il padre indossava ogni giorno per andare al lavoro, tanto che a Carnevale voleva vestirsi come lui, anziché da Zorro, chissà se per emularlo o demolirlo. Questo romanzo autobiografico non può che cominciare cosí, con la storia del padre: solo raccontando l'epopea novecentesca del lavoro come elevazione sociale, come salvezza, Falco ne può testimoniare il graduale disfacimento, attraverso le proprie innumerevoli esperienze professionali, cominciate durante il liceo per pagarsi una vacanza mai fatta. Operaio stagionale in una fabbrica di spillette che raffigurano cantanti pop, il papa e Gesú, per 5 lire al pezzo. Venditore della scopa di saggina nera jugoslava, mentre in Jugoslavia imperversava la guerra. Aspirante imprenditore di un'agenzia che organizza «eventi deprimenti per le élite». Redattore di finte lettere di risposta ai reclami dei clienti. Una lunga catena di lavori iniziati e persi, che lo conduce alla scelta radicale di mantenersi con le scommesse sportive. È la fine, o solo l'inizio. Perché questa è anche la storia - intima, chirurgica, persino comica - di un lento apprendistato per diventare scrittore. E di come possa vivere un uomo incapace di adattarsi.
EUR 18.52
Promemoria
Ogni pagina di questo libro offre una sorpresa, uno scatto, un salto mentale, un cortocircuito tra immaginazione, riflessione ed emozione, e qui Bajani entra di diritto nella migliore tradizione poetica moderna \r\n\r\nFarsi consegnare da una donna la parola amore riparata. Non dimenticarla accesa non guardarla fissa non farla fulminare. Ogni quattro anni un controllo generale. Se si rompe ancora contattare un cane.\r\n\r\n Come il titolo dichiara, questo libro si propone come un promemoria di cose da fare, una serie di indicazioni scritte alla lavagna: «Sale grosso multa carta da regalo posta bollettino tacchi da pagare. Dopo l'esame delle feci guarnizione andare Verano per la cremazione». Fin dalla prima poesia, nel coacervo delle cose pratiche si insinua un filo di inquietudine, l'amore e la morte fanno capolino a scombinare tutti i giochi. È la vita, sempre capovolta, che si presenta inaspettata. Cosí a poco a poco dalle cose pratiche si passa a questioni esistenziali sempre piú cogenti: impasse e rincorse sentimentali, angosce del vivere e del morire, e queste indicazioni operative con i verbi all'infinito diventano paradossali, comiche e tragiche nello stesso tempo. Qualcosa di infantile, il culto della sapienza infantile, e del suo stupore, c'è sempre nei libri di Bajani, e anche in questo: il sottilissimo bilico tra il riso e il pianto, la levità venata di tristezza, la semplicità gonfia di sentimenti complessi. La scrittura dei romanzi di Bajani è sempre stata caratterizzata da una particolare elaborazione ritmica e da un'intensa concentrazione emotiva. Il passaggio alla poesia avviene dunque in modi quasi naturali, per intensificazione di caratteristiche già presenti nella prosa dello scrittore. In piú, ogni pagina di questo libro offre una sorpresa, uno scatto, un salto mentale, un cortocircuito tra immaginazione, riflessione ed emozione, e qui Bajani entra di diritto nella...
Serenità
Ambientato nel 1939 a Istanbul, nell'imminenza di un nuovo conflitto mondiale, Serenità è la storia di un gruppo di personaggi alla ricerca di un'identità, individuale e collettiva, in un mondo fortemente in bilico fra tradizione e modernizzazione, fra Oriente e Occidente, fra un passato di splendori e le ansie per un futuro incerto.«Questo è il più grande romanzo su Istanbul che sia mai stato scritto.» - Orhan PamukQuesta è la storia di Mümtaz, giovane intellettuale che si rifugia nella letteratura e nella musica di un tempo che sta scomparendo; l'incontro con l'affascinante e complicata Nuran lo porterà invece a vivere una rinascita sensuale e mentale. Uscito nel 1949, Serenità è l'altro grande romanzo di Tanpinar, scritto prima dell'Istituto per la Regolazione degli Orologi, ed è una fotografia magistrale della Turchia nella difficile transizione dall'Impero ottomano alla Repubblica. Un libro tragico ma al tempo stesso bello come una sera d'estate sul Bosforo, passata a bere raki con gli amici ascoltando musica dal vivo. Chi ha ammirato, non piú tardi di un paio di anni fa, L'Istituto per la Regolazione degli Orologi, il romanzo, pubblicato in questa stessa collana da Einaudi, che Ahmet Hamdi Tanpinar ultimò poco prima della sua morte, avvenuta nel 1962 all'età di sessantuno anni, ritroverà in Serenità (Huzur), il romanzo che lo precede e che apparve in Turchia nel 1949, almeno due dei protagonisti di quel libro folle, sommamente divertente e acuto, picaresco e pure stanziale, nel quale il suo autore si cimentava in una di quelle «sistemazioni» impossibili che di tanto in tanto appaiono nei luoghi o nei momenti piú impensabili della letteratura, e nella loro unicità, nel loro provenire da chissà dove, lasciano il lettore sbalordito. Questi due protagonisti sono il tempo inafferrabile, sottratto ad ogni vano tentativo di...
Il giro del miele
Finalista del Premio Scrivere per Amore, 2017\r\nIl giro del miele è un romanzo appassionante e caldo, ricco di personaggi indimenticabili, gestito con la maestria dei grandi narratori«In quei giorni splendenti la vedevi e non riuscivi a immaginare che potesse essere stata da nessun'altra parte: guardava suo marito lavorare al sole che bruciava piacevolmente il collo, e le api stordite camminavano sul muro». Davide è un uomo semplice che ha un lavoro semplice: consegna il miele a domicilio nel paese dell'Appennino dove è nato e cresciuto. La faccia pulita, le spalle e le mascelle larghe: ha l'aspetto di quello che le signore anziane chiamano "figliolo", o "giovanotto". Le ragazze l'hanno sempre snobbato, «ma tanto, lui, era innamorato della Silvia fin da quando erano piccoli». Perso il lavoro, perso il grande amore, spinto dalle circostanze della vita ha iniziato a bere, lasciando entrare in sé una violenza che non è in grado di gestire. Il vecchio Giampiero invece è stato l'aiutante del padre di Davide. Ha una mano bruciata in seguito all'incendio della falegnameria in cui lavorava, ma soprattutto ha una moglie amata, l'Ida. Non sono riusciti ad avere figli. Ha visto crescere Davide, e lo accoglie ora, a tarda notte, quando viene a bussare alla sua porta.
EUR 18.52