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Mostrati 981-1000 di 99407 Articoli:
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Flora toscana. Le foglie degli alberi e degli arbusti. Vol. 1: Atlante di riconoscimento.
Mario Morellini, con questo suo lavoro è riuscito a sottrarsi a tutti gli stereotipi tradizionali, proponendo un album a schede che raccoglie le foglie di alcuni alberi e arbusti comuni della Toscana. Ci consente così, di arrivare alla determinazione degli alberi, partendo dall'esame delle loro foglie. Perché la foglia e non pure i fiori o i frutti? La foglia è l'appendice anatomica più importante e significativa della pianta, in quanto è l'organo che rimane più a lungo presente sulla stessa ed è quindi più a lungo osservabile.
EUR 17.10
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David Rossi. I fatti. La verità è di tutti, non solo della famiglia
David Rossi, responsabile della Comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, viene trovato morto la sera del 6 marzo 2013 dopo essere precipitato da una finestra di Rocca Salimbeni, sede storica della banca. Nonostante due inchieste abbiano archiviato il caso come "suicidio" gli interrogativi sono ancora molti e ormai da 9 anni dividono l'opinione pubblica. Molte persone esprimono il proprio parere sulla vicenda senza conoscere le informazioni essenziali. Il libro vuole fornire queste informazioni, analizzare i fatti, le prove e le indagini svolte in maniera asettica e oggettiva, cosicché ciascuno possa elaborare le sue conclusioni. Nessuno dovrebbe dire "è suicidio" o "è omicidio", senza conoscere il lavoro che è stato fatto in questi anni dalla magistratura e soprattutto dalla famiglia.
EUR 15.20
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Mino Maccari. Senese spavaldo
Mancava una monografia che su Mino Maccari proponesse un'analisi comprensiva dell'intero operare del suo multiforme ingegno e accordasse ampio rilievo alla sua scrittura. Non solo, dunque, tesa a lumeggiare il pittore di un'umanità stravolta e grottesca sul ciglio di un'Apocalisse. Non solo il nervoso autore di fulminanti incisioni e dissacratori disegni, accompagnati di solito da calembours che ne prolungano la puntuta ferocia. Non solo l'epigrammista che in allusivi couplets sintetizza il suo estro irriverente degno degli amati classici. Del giornalista talmente poco si è scritto che quasi resta sconosciuto ai più. E che dire dell'elzevirista - il termine forse non gli sarebbe piaciuto - di terza pagina che ha lasciato penetranti pagine, e non, si badi, da prosa d'arte, ma asciutte e vergate in una lingua scandita dai ritmi stringati di una favolistica e ammiccante toscanità? Insomma un tutto Maccari mancava. Prefazione di Roberto Barzanti.
EUR 20.90
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Tra cielo e mare
Attraverso un incredibile, affascinante viaggio nell'Italia dei primi del Novecento, seguiremo le avventurose vicende, a tratti dolorose, dei protagonisti del romanzo: Enrico, figlio del Barone Sanseverino da Centola e futuro Ufficiale della Regia Marina Italiana e Assunta, figlia del mezzadro, costretti a difendere il loro amore tra intrighi di palazzo, misteri, politica e criminalità organizzata, in un turbinio di colpi di scena che terranno il lettore inchiodato al romanzo fino alle ultime pagine. A fare da cornice ai due protagonisti, impegnati nella eterna lotta tra Bene e Male, sullo sfondo di un'Italia segnata dalla guerra, una varietà di personaggi si agitano fra le pagine di questo avvincente racconto, tra corruzione, complotti e trame oscure.
EUR 17.10
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Le meraviglie della Costa d'Argento. Dizionario etnofaunistico dell'Argentario, dell'Isola del Giglio e di Orbetello. Vol. 2
Abbiamo la fortuna di vivere in una terra di rara bellezza, dove alla bellezza appunto, si aggiunge una complessità ambientale che il mondo ci invidia. Toscana certo, ma speciale, non quella classica dei cipressi che punteggiano le strade. Quella selvaggia invece, di macchie e tomboli, di pineta e laguna, terra d'acqua e monte, tramonti spettacolari sulla collana di isole che il Tirreno accoglie ad Occidente. [...] L'Argentario merita massima attenzione e rispetto. Due caratteristiche fondanti che hanno mosso il lavoro di Giuseppe Tosi: costante, convinto, competente, appassionato. Spesso si dice di un libro che dovrebbe stare in ogni casa del territorio. Ecco non c'è libro a cui questa osservazione si addice di più. Per aggiungere alla conoscenza delle vicende storiche che altri lavori hanno avviato, la consapevolezza reale di quanto la nostra piccola patria sia ricca. Di quanto il patrimonio naturale sia di straordinaria unicità, senza che questa affermazione rischi l'iperbole di certa facile piaggeria. [...] Il lavoro certosino di Tosi è come una carta di tornasole, ad ogni pagina una scoperta, un tesoro naturale che abbiamo a portata di mano e che magari non sapevamo lo fosse. Devo ringraziare Tosi per l'amore verso la sua terra e per il valore scientifico di questo lavoro monumentale.
EUR 26.60
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Tracce. Parole dei vent'anni
In questa raccolta di pensieri frammentari, di brevi racconti e di poesie, che ho chiamato Tracce. Parole dei vent'anni, aleggia un me remoto, di 60 anni fa, che non sono più io e che non c'è più, ma che forse era la pianta sulla quale mi sono innestato. E infatti a leggerlo 'mi' riconosco.
EUR 11.40
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Pensieri parole
La narrazione è impotente di fronte a quello che stiamo vivendo. La complessità della storia che si dipana sotto i nostri occhi, con una vertiginosa significanza che fatichiamo addirittura a contenere, chiede altro. Le parole non reggono. E devono farsi pensieri. E i pensieri diventare parole. Parole spesse, dense, complesse, affilate. Parole aggettanti, non semplificate, non utilitaristiche. Parole adatte all'urgenza. Sofisticate. Parole che bastano a sé stesse e che ispirano senso, chiedendo.
EUR 12.35
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Sono un uomo ma non per mia scelta
Vorrei essere Beatrice, vorrei un vestito rosso "Valentino" stretto da non respirare. Vorrei due labbra rosse, che chiuse siano un cuore. Vorrei capelli lunghi e neri, raccolti in una svolazzante coda ribelle e dispettosa. Vorrei due occhi verdi come smeraldi che buchino la luce. Vorrei ballare, vivere, sognare.
EUR 11.40
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Tentare le parole a dire
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Poesie
La composizione delle poesie risale alla fine degli Anni '60 e a quelli del passaggio dall'adolescenza ad una fase più matura della vita dell'autore. La nostalgia per i giorni allegri e spensierati coesiste fino a fondersi con gli accenti di speranza in un mondo migliore e ciò segna la vera cesura tra gli Anni '60 e quelli odierni, pieni di tanti dubbi e timori che crisi climatica, pandemia e un tragico conflitto armato alle nostre porte rendono vieppiù angosciosi.
EUR 7.60
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Omnia tempus habent. L'agenda in latino
Omnia tempus habent è un'agenda completamente in latino che puoi cominciare a usare quando vuoi tu: scegli tu l'anno in cui utilizzarla. È un'agenda giornaliera strutturata secondo il calendario romano. I romani avevano quarantacinque giorni di feriae publicae e ventidue giorni di festività singole obbligatorie. Avevano, inoltre, dodici giorni di ludi singoli e centotre di ludi raggruppati su più giorni. Pur volendo considerare che alcune feste non fossero rigidamente osservate o che, in alcuni casi, coincidessero con altre festività, rimane il fatto che circa la metà dell'anno era non lavorativa. I Romani contavano i giorni non in riferimento al mese, ma alle Calende, alle None e alle Idi. Si contavano quanti giorni mancavano alla solennità successiva tenendo conto sia del giorno di partenza che del giorno di arrivo (invece di dire il 12 di marzo dicevano mancano quattro giorni alle Idi di marzo, ossia al plenilunio). Completano l'agenda due appendici, una di regole grammaticali e una di giochi (crucigrammi, anagrammi, rebus e altro), rigorosamente in latino.
EUR 11.40
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Enrico Nicodemo Arcivescovo di Bari. Gli anni da giovane sacerdote a Vallo della Lucania
Come ricostruisce il Morra, i rapporti tra diocesi di Vallo e mons. Nicodemo non cessano con la consacrazione episcopale, anzi possiamo dire che dureranno tutta la vita e nel saggio vengono riportati gli episodi più significativi. Durante i quasi trent'anni di episcopato, mentre si moltiplicavano gli incarichi per numero e importanza, egli prestò sempre attenzione alle vicende di Vallo e di Policastro, soddisfatto di commentare positivamente i loro sviluppi civili e religiosi. Le due diocesi erano rimaste nel suo cuore, entrambe in tempi e modi diversi, culle del suo episcopato. Questo saggio consente al Cilento e alla sua struttura ecclesiastica ed ecclesiale di conoscere la vicenda personale di un prete profondamente calato nel contesto sociale. Alla riconoscenza della popolazione dovrebbe ora rispondere anche l'impegno del clero a riflettere sul suo insegnamento e a considerare il suo disegno pastorale per trarre spunti da adattare all'attuale congerie. Manlio Morra si è laureato presso l'Università degli Studi di Salerno, dove ha seguito la Scuola di Specializzazione in Ricerche Storiche.
EUR 23.75
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Sulla liturgia della parola. Meditazioni per la comunità parrocchiale
"Sulla liturgia della Parola. Meditazioni per la comunità parrocchiale" è una risposta alle sollecitazioni di papa Francesco a considerare la Bibbia il libro del popolo di Dio, non un testo per pochi privilegiati, un invito ad aprire la mente per comprendere le Scritture, soprattutto il Vangelo. San Girolamo asserisce che ignorare il Vangelo significa ignorare Cristo, perciò il Pontefice ha istituito la Domenica della Parola, fissandola alla terza del Tempo ordinario: una opportunità per riflettere sul fatto che la fede biblica si fonda sulla Parola viva, non su un libro. Nella lettera apostolica "Aperuit illis" Francesco ne spiega le finalità: riflettere sul mistero pasquale: «cioè, secondo il progetto eterno del Padre, Gesù doveva patire e risuscitare dai morti per offrire la conversione e il perdono dei peccati; e promette lo Spirito Santo che darà... la forza di essere testimoni di questo Mistero di salvezza».
EUR 17.10
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Il corpo e il cosmo. Per un'archeologia della persona
«L'ipotesi che guida questo lavoro è semplice: la nostra esperienza del mondo e di noi stessi non ha potuto iniziare a declinarsi in termini personali, se non a partire dal momento in cui è venuta meno una certa attitudine metafisica. La nascita della persona e la "fine della metafisica" sono intimamente legate...»Il corpo e il cosmo è, come spiega il sottotitolo, una archeologia della nozione di persona. Si inserisce dunque, per metodo e stile, nelle ricerche storiche inaugurate da Michel Foucault. È un testo che illustra come la nostra idea di individualità personale si sia costruita storicamente, nel conflitto con una visione del mondo metafisica che non la prevedeva: la persona, così come la intendiamo oggi, è l'effetto di una perdita delle nostre relazioni con il mondo, l'effetto di un progressivo ripiegamento del cosmo nell'interiorità del corpo. Il libro si divide in due parti. Nella prima, dedicate soprattutto all'epoca tardo-antica, nella quale nasce e viene a imporsi la cultura cristiana, si mostra che la valorizzazione della personalità individuale implica, come sua condizione di possibilità, un privilegio conferito al corpo umano in quanto corpo carnale. Allontanandosi dalle ricostruzioni che, sulla scia di Nietzsche, stigmatizzano la mortificazione cristiana della carne, il testo dà prova del fatto che la vera novità portata dal cristianesimo consiste invece in una esaltazione senza precedenti della nostra corporeità. La seconda parte del testo, che focalizza l'attenzione sull'età moderna, rileva sino a che punto la «persona» sia legata all'emergere della «vita», come nome che sostituisce quelli metafisici di «essere» e di «natura», ovvero come dispositivo che ripiega l'infinità dell'essere e della natura nell'interiorità finita del vivente. Da qui anche la convinzione tipicamente moderna che ognuno di noi viva sostanzialmente all'interno di sé, isolato dal tutto, determinato da tendenze o pulsioni che...
Shock
Chi era Ugo Cerletti? La scarna biografia di quest'uomo dice che nacque a Conegliano nel 1877 e che morí nel 1963. Di professione era uno psichiatra, formato nel tempo in cui la psicoanalisi freudiana si imponeva in tutta Europa. Ma Cerletti inseguiva altre idee e altre terapie: soprattutto una, quella che lui stesso chiamò con il termine di elettroshock. Inventare e soste - nere una pratica che in pochi decenni è diventata sinonimo di brutalità, di sofferenza e persino di tortura è stato per Cerletti una sciagura. Un uomo che ebbe un ruolo fondamentale nella storia della medicina diventò, agli occhi di molti, il carnefice dei pazzi. Un'onta che investí lui e la sua invenzione, di cui si mise in dubbio l'efficacia. Carlo Patriarca, medico, scrittore, ma soprattutto uomo abituato a leggere tra le righe di documenti d'archivio, capace di muoversi tra le pieghe della storia con rigore e precisione, in una sorta di romanzo-biografia prova a raccontare questa storia dal punto di vista di un ipotetico assistente di Cerletti. Un assistente che ha avuto la sfortuna di avere un fratello pazzo. Ne esce un romanzo suggestivo, vertiginoso, dove è in gioco il progresso della medicina ma anche l'orrore sociale verso la malattia mentale. Ne esce la storia drammatica di uno scienziato che pagò il suo modo di trattare e curare la follia. Il paradosso è che molti anni dopo la sua morte Cerletti sarebbe stato riabilitato, per quanto parzialmente. Quella macchina per curare i pazzi è stata riconsiderata. Ma questo l'inventore dell'elettroshock non avrebbe mai potuto immaginarlo.
EUR 16.15
Figlie della notte
Dai bordelli di Covent Garden alle eleganti case di Mayfair, Figlie della notte è un avvincente giallo storico ambientato nella Londra georgiana e, insieme, il vivido affresco di un'e¬poca in cui soprusi, vizi e bugie si annidano sotto la maschera della virtù.«Il miglior romanzo storico poliziesco di quest'anno» - The Times«Ricco di dettagli storici e dalla trama impeccabile. Laura Shepherd-Robinson è davvero la regina del giallo storico» - C.J. Tudor"Mi chiamo Caroline Corsham" disse. "Credo che conosciate mio marito, il capitano Henry Corsham. Una donna è stata uccisa, signor Child, e ho bisogno del vostro aiuto".Londra, 1782. È una tiepida sera d'agosto e i vialetti lastricati dei Vauxhall Pleasure Gardens sono gremiti di londinesi che passeggiano allegramente sotto le stelle. L'animo gravato da un doloroso segreto, il cappuccio del mantello ben calato sulla testa, Caroline Corsham, moglie del Capitano Henry Corsham, si addentra nel Dark Walk, un sentiero stretto tra gli alberi, dove ha appuntamento con una nobildonna italiana, Lucia di Caracciolo, che ha promesso di aiutarla. Lungo il sentiero incrocia una figura singolare, un uomo con un cappotto nero e una maschera da medico della peste, che procede a passo spedito nella direzione opposta. Giunta sul luogo dell'incontro, una scena raccapricciante si schiude davanti ai suoi occhi: l'amica è riversa a terra, ferita gravemente e agonizzante. Caro fa in tempo a raccogliere le sue ultime, misteriose parole: «Lui lo sa», prima di assistere alla sua morte. L'indomani, interrogata da Sir Amos Fox, giudice di Bow Street, scopre con sgomento che la donna che credeva amica non era affatto una nobildonna italiana, né si chiamava Lucia di Caracciolo. Tra i pergolati di Vauxhall e nelle taverne e nei caffè di Londra era nota come Lucy Loveless, il nome di una prostituta d'alto bordo....
Il potere del cane
Pubblicato per la prima volta nel 1967, Il potere del cane è un'opera che depone i fronzoli della retorica e, con una prosa essenziale ma efficace, tratteggia con tinte livide una torbida vicenda familiare, capace di confermare la posizione centrale di Thomas Savage nella grande letteratura americana.Montana, 1924. Tra le pianure selvagge del vecchio West, a cui fa da sfondo una collina rocciosa che ha la forma di un cane in corsa, sorge il ranch piú grande dell'intera valle, il ranch dei fratelli Burbank. Phil e George Burbank, pur condividendo tutto da piú di quaranta anni, non potrebbero essere piú diversi. Alto e spigoloso, Phil ha la mente acuta, le mani svelte e la spietata sfrontatezza di chi può permettersi di essere sé stesso. George, al contrario, è massiccio e taciturno, del tutto privo di senso dell'umorismo. Insieme si occupano di mandare avanti la tenuta, consumano i pasti nella grande sala padronale e continuano a dormire nella stanza che avevano da ragazzi, negli stessi letti di ottone, che adesso cigolano nella grande casa di tronchi. Chi conosce bene Phil ritiene uno spreco che un uomo tanto brillante, uno che avrebbe potuto fare il medico, l'insegnante o l'artista, si accontenti di mandare avanti un ranch. Nonostante i soldi e il prestigio della famiglia, Phil veste come un qualsiasi bracciante, in salopette e camicia di cotone azzurra, usa la stessa sella da vent'anni e vive nel mito di Bronco Henry, il migliore di tutti, colui che, anni addietro, gli ha insegnato l'arte di intrecciare corde di cuoio grezzo. George, riservato e insicuro, si accontenta di esistere all'ombra di Phil senza mai contraddirlo, senza mai mettere in dubbio la sua autorità. Ogni autunno i due fratelli conducono un migliaio di manzi per venticinque miglia, fino ai...
Una vita dolce
Definire Beppe Sebaste un eccentrico sarebbe giusto. Anche se la sua eccentricità fa sempre perno su un'idea della letteratura molto ben definita e solida. Una vita dolce è prima di ogni cosa un romanzo. Una serie di storie che si sommano in una narrazione che ha al suo centro la vicenda dolorosa della compagna del protagonista del romanzo. Attorno c'è la ricerca di un senso della vita, il ricordo dei viaggi, la passione per l'Oriente, storie che rendono questo testo intenso, sorprendente, felice. Sebaste ci porta dentro il dolore, ma anche dentro il miracolo dell'esistenza. Ci racconta favole antiche, si identifica con il suo protagonista fino a farci pensare che questo è sì un romanzo eccentrico, ma è soprattutto un memoir. Alla fine usciamo da queste pagine con lo stesso stupore e la stessa incredulità che proviamo dopo aver fatto un viaggio importante. Sentendo ancora addosso la capacità dell'autore di raccontare il suo dolore e il suo smarrimento, senza alcun filtro, ma come fosse una opportunità, una bellezza, una verità del mondo. Romanzo che non è un romanzo, quaderno di pensieri, diario intimo, confessione del proprio dolore, Una vita dolce è un libro originale e moderno, toccante, di una saggezza e sensibilità estreme. Che contiene parole che sarà difficile dimenticare: «S. e io stiamo per entrare nella notte. È il nostro viaggio e il nostro vascello insieme. Ho paura, per lei e per me. Che la notte cancelli o nasconda anche solo in parte la luce tenera e forte che ha fatto innamorare di S. chiunque l'abbia incontrata nel corso della sua malattia. Riusciremo a tenerla accesa, a colorarla? Se lei scompare, sono io che non vedo. Se divento invisibile, sono ancora io a essere cieco. Se lei diventa cieca, sono sempre io...
Ultima chiamata per Charlie Barnes
Charlie Barnes ha sessantotto anni, una relazione complicata con la verità, cinque matrimoni alle spalle, almeno tre figli ormai adulti, diverse idee per diventare ricco, una piú fallimentare dell'altra, e moltissime telefonate da fare. Perché, in quell'autunno del 2008, preludio della Grande Recessione, Charlie Barnes ha anche una certezza: una diagnosi di cancro al pancreas, con il suo triste annuncio di morte in arrivo «come la posta prioritaria», cosí in fretta da non avere il tempo di chiedere scusa o di regolare i conti.\r\nCome ogni essere umano, tuttavia, Charlie Barnes è un enigma senza soluzione. La speranza di una diagnosi errata convive in lui con l'inconfessabile scarica adrenalinica del sapersi al centro di una tragedia innegabile. Guardare in faccia la propria mortalità, essere guardati dagli altri nella propria mortalità, può rivelarsi una posizione privilegiata, fornire una prospettiva lunga per esaminare la strada compiuta e, magari, riportare vicino le persone che si sono allontanate. C'è forse qualcosa di meglio del momento in cui tutte le illusioni cadono, per interrogarsi sul senso della vita? Cosí, con l'aiuto del figlio scrittore, nelle cui parole si riflette come in uno specchio deformante, Charlie si trova a ripensarsi completamente e a chiedersi: cosa rende un uomo ciò che è? E in che modo il racconto che costruiamo di noi stessi si allinea con l'esistenza che realmente conduciamo?
EUR 18.05
Maria Sofia. L'ultima regina del Sud
Ultima regina di Napoli per poco più di un anno, Maria Sofia di Baviera è l'eroina che dagli spalti di Gaeta infonde coraggio a quel che rimane dell'esercito borbonico annientato dall'arrembaggio piemontese. Alta, slanciata, elegante nel portamento nobile e grazioso, con una magnifica capigliatura castana, bellissimi occhi di color azzurro-cupo, Maria Sofia trascorre l'infanzia e l'adolescenza nel castello di Possenhofen, dove le giovani Wittelsbach si esercitano in lunghe galoppate a caccia di animali selvatici. Oltre alle passeggiate a cavallo, pratica la scherma, il nuoto, la ginnastica, la danza, riceve una solida educazione musicale e una formazione al gusto estetico secondo i modelli ereditati dalle corti europee d'antico regime. È molto affascinata dalla fotografia: una passione che le rimarrà tutta la vita. Come la sorella Elisabetta, Sissi, futura imperatrice d'Austria, è solita girare da sola per la città e fumare piccoli sigari in pubblico. Non rispetta l'etichetta di corte e coltiva i rapporti umani, che intrattiene anche con persone umili. Fin da ragazza è esuberante, indipendente, anticonformista, nonostante i tentativi della madre Ludovica di frenarne gli eccessi. Divenuta in extremis regina di Napoli, esercita tutto il suo fascino e il suo carisma per riconquistare il consenso dei sudditi, assai ridotto per la debole personalità del marito. Proprio per questo è considerata un temibile nemico dai liberali unitari italiani. Contro di lei viene anche montata una violenta campagna diffamatoria attraverso la diffusione di fotomontaggi che la raffigurano nuda e in pose erotiche. La biografia di Maria Sofia va ben oltre il breve periodo del regno napoletano. In collegamento con gli anarchici, alimenta la destabilizzazione del Regno d'Italia e probabilmente ha qualche parte nell'ispirare l'attentato a Umberto I: giura vendetta ai Savoia, che le hanno sottratto un regno e le sue ricchezze. Dopo i dieci anni...