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Maglia vintage Finlandia 1955
Maglia retro della Finlandia, blu con bandiera stampata nel petto. La Finlandia non ha una gran tradizione calcistica, è un paese dove gli sport più diffusi sono l'hockey su ghiaccio o lo sci. La Nazionale Finlandese non si qualificò mai per un Mondiale o per un Europeo, anche se negli ultimi decenni può schierare giocatori di buon livello che giocano nei campionati europei più importanti. Il miglior giocatore finlandese è stato senza dubbio l'ex Ajax e Barcellona Jari Litmanen, che può vantare sia il record di presenze (137), sia quello di gol (32). Negli anni 50, la Finlandia ha partecipato alle Olimpiadi di Helsinki, però è stata sconfitta dall'Austria nel primo turno. Nel 1952 vince il Campionato Nordico, una competizione non ufficiale che si giocava fino agli anni 80 tra le nazionali scandinave e artiche. Maglia 100% cotone, adatta a free time e a giocare a calcio.
EUR 59.95
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Maglia storica Camerun 1989
La splendida divisa retro e vintage del Camerun, i Leoni Indomabili, che l'anno successivo sarebbero entrati nella storia, essendo la prima squadra africana a qualificarsi ai quarti di finale di un Mondiale. Per l'occasione, torna a vestire la casacca verde il trentottenne Roger Milla: altri veterani sono il portiere N'Kono ed il libero Kundè. Memorabile la partita dell'esordio a San Siro contro l'Argentina di Maradona e Caniggia: dopo aver resistito agli assalti dei biancocelesti, Omam Biyik annota il gol di una vittoria storica, grazie anche all'errore del portiere Pumpido. In seguito, altra vittoria di prestigio contro la Romania di Hagi, grazie alla doppietta di Roger Milla (2-1). Agli ottavi di finale nel San Paolo di Napoli, un'altra doppietta di Roger Milla (celebre ormai la sua danza nella bandierina del corner) condanna la Colombia di Valderrama e Freddy Rincon. La tremenda beffa si materializzó nei quarti contro l'Inghilettra: al vantaggio di Platt, risposero Kunde e Ekeke ma nei minuti finali Lineker porta la partita sul pari: nei supplementari, anora Lineker fissa il risultato finale (3-2) che porta in semifinale la compagine di "Gazza" Gascoigne. Maglia coloratissima, in stile africano. Per gli appassionati di calcio e della moda vintage
EUR 59.95
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Maglia storica Camerun 1989
La splendida divisa retro e vintage del Camerun, i Leoni Indomabili, che l'anno successivo sarebbero entrati nella storia, essendo la prima squadra africana a qualificarsi ai quarti di finale di un Mondiale. Per l'occasione, torna a vestire la casacca verde il trentottenne Roger Milla: altri veterani sono il portiere N'Kono ed il libero Kundè. Memorabile la partita dell'esordio a San Siro contro l'Argentina di Maradona e Caniggia: dopo aver resistito agli assalti dei biancocelesti, Omam Biyik annota il gol di una vittoria storica, grazie anche all'errore del portiere Pumpido. In seguito, altra vittoria di prestigio contro la Romania di Hagi, grazie alla doppietta di Roger Milla (2-1). Agli ottavi di finale nel San Paolo di Napoli, un'altra doppietta di Roger Milla (celebre ormai la sua danza nella bandierina del corner) condanna la Colombia di Valderrama e Freddy Rincon. La tremenda beffa si materializzó nei quarti contro l'Inghilettra: al vantaggio di Platt, risposero Kunde e Ekeke ma nei minuti finali Lineker porta la partita sul pari: nei supplementari, anora Lineker fissa il risultato finale (3-2) che porta in semifinale la compagine di "Gazza" Gascoigne. Maglia coloratissima, in stile africano. Per gli appassionati di calcio e della moda vintage
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Maglia Ungheria Mondiale 1954
Splendido esemplare di una Nazionale storica, l'Aranycsapat del mitico schieramento 4-2-4. Guidati dalla stella Puskas e dall'allenatore Gusztáv Sebes, i Magiari dominarono le Olimiadi del 52, grazie al blocco della mitica Honved Budapest. Qui il capocannoniere fu Sándor Kocsis con 6 gol. Questa squadra sembrava inarrivabile. Nel Mondiale del 54 inizia sommergendo di gol la Corea del Sud (9-0) e addirittura la Germania Ovest (8-3, poker di Kocsis). Un infortunio toglie il fondamentale Puskas (finora 3 gol) alla squadra nella fase cruciale del torneo. Nonostante questo, l'Aranycsapat piega il Brasile nella famosa battaglia di Berna (4-2) e in semifinale anche l'Uruguay, con lo stesso risultato. In finale però, pur con il ritorno di Puskas (andato pure in rete) persero la Coppa in finale proprio contro i tedeschi: a Berna la partita finì 3-2 (Morlock, doppio Rahn, Puskas, Czibor). Impressionante lo score di Kocsis: 11 reti in questo Mondiale. Maglia retro bianca, con strisce orizzontali verdi e rosse, stile vintage, prodotta in Europa seguendo il disegno degli anni 50 però usando le tecnologie del nuovo millennio.
EUR 59.95
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Maglia Unione Sovietica (CCCP) anni 80
Classica maglia rossa dell'Unione Sovietica, colletto bianco e la celebre scritta "CCCP" sul petto. L'URSS del "sergente" Lobanovsky si arrese all'Euro dell'88 solo all'Olanda di Gullit e Van Basten. Nella fase a gruppi esordio con vittoria proprio contro i "Tulipani" (1-0, Rac); poi, dopo un pareggio anonimo contro l'Irlanda, regolata anche l'Inghilterra di Bryan Robson e Gary Lineker (3-1, Alejnikov, Mychajlyčenko,PasulkoIl e Adams). In semifinale, l'URSS si trova di fronte l'Italia di Vicini, che poteva annoverare gente del calibro di Vialli, Mancini, Zenga, Ancelotti, Baresi e Maldini. Nonostante questo, 2-0 secco per i sovietici con reti di Lytovchenko e Protasov. In finale, però, le reti di Gullit e Van Basten sotto la regia di Frank Rijkaard regalano il titolo agli orange. Il giocatore più rappresentativo di questa nazionale fu Oleh Blochin, con le sue 112 presenze e 42 reti (record di presenze). Maglia retro dell'Unione Sovietica (URSS), fabbricata in Europa, adatta all'attività sportiva e al tempo libero.
EUR 59.95
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Maglia Jugoslavia anni 80
Divisa dei debutti di giocatori storici degli anni 90 come Savicevic, Suker Jarni, Prosinecki e Boban. Questa generazione vinse il Mondiale Giovanile nel 1987 in Cile, battendo ai rigori (5-4) la Germania. Tornando alla nazionale maggiore, al Mondiale del 82 fuori subito al primo turno. Dopo il pari a reti bianche contro l'Irlanda del Nord, la Jugoslavia perse contro la Spagna (2-1, Juanito, Saura e Gudelj;) inutile la vittoria contro l'Honduras grazie al rigore di Petrovic. Poi un lungo buio fino alla gran generazione degli anni 90, che tanto bene fece nel Mondiale Italiano. Esordio choc a San Siro contro la Germania (1-4, doppio Matthaus, Klinsmann e Voller, oltre a Jozic), poi preziosa vittoria contro la Colombia di Valderrama, grazie ancora a Jozic. Qualificazione in cassa forte grazie alla goleada contro gli Emirati Arabi (4-1, Susic, doppio Pancev e Prosinecki). Nell'ottavo di Verona, fanno fuori la Spagna grazie a una doppietta di Stojkovic (inutile il gol di Salinas). La marcia si fermò nei quarti contro l'Argentina di Maradona , ma solo ai rigori, a causa degli errori di Stojkovic, Brnovic e Hadžibegić. Maglia retro della Jugoslavia, stile anni 80, per calciofili e appassionati di moda vintage. Spedizione in 24h.
EUR 59.95
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Maglia Suriname anni 80
Maglia storica del Suriname, una nazionale che non si è mai distinta in maniera speciale però si tratta di un Paese dove sono nati grandi giocatori, anche se poi vestirono i colori di altre nazionali (per esempio Olanda): parliamo di Edgar Davids, Clarence Seedorf, Ruud Gullit, Hasselbaink e Patrick Kluivert. Il Suriname non ha mai partecipato ai Mondiali nè alle Olimpiadi pero chiaramente ha preso parte all’attuale Gold Cup della CONCACAF (anticamente la Copa CONCACAF de Naciones). Negli anni 80 fu eliminata nella prima fase, nel gruppo contro Honduras e Salvador. Nel 1989 il Suriname fu a suo malgrado protagonista di una delle storie più gravi della storia del calcio: morirono 15 membri della nazionale in un incidente aereo. I giocatori appartenevano a una selezione speciale formata da atleti che giocavano in Olanda: gente come Gullit, Rijkaard o Winter si salvarono grazie all’opposizione delle proprie società alla tournee. Maglia bianca con stella dorata al centro, per uscire e per fare sport. 100% cotone.
EUR 59.95
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Maglia Austria 1982 rossa
Seconda maglia che l'Austria utilizzò durante i Mondiali del 1982 in Spagna, colore rosso e colletto bianco. Nel petto troviamo ricamato il simbolo del Paese: la Wappen Osterreichs. Il 1982 ha visto il culmine dell'Austria dai tempi del Dopoguerra, guidata da Hans Krankl e da Bruno Pezzey. All'esordio nel mondiale spagnolo, subito vittoria contro il Cile, grazie al gol di Schachner. Poi, altro 2-0 secco all'Algeria, a segno sempre Schachner e Krankl. Con il pass per la seconda fase già in tasca, sconfitta inutile contro la Germania Ovest (Hrubesch): non si ripetè il Wunder von Cordoba di quattro anni prima in Argentina. Nella seconda fase, l'Austria venne eliminata, a causa della sconfitta contro la Francia di Jean Tigana (gol di Genghini) e al brutto pari contro l'Irlanda del Nord (2-2 per l'Austria Pezzey e Hintermaier).
EUR 59.95
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Maglia Algeria 1982
Maglia della prima storica partecipazione ad un Mondiale dell'Algeria, dove peraltro sfiorò la grandissima impresa. All'esordio sconfisse la Germania Ovest, con gli storici gol di Madjer e Belloumi (inutile quello di Rummenigge). Poi, sconfitta contro l'Austria (2-0, Schachner e Krankl) ma altra vittoria, per 3-2 contro il Cile (gol di Assad e Bensaoula). A quel punto, diventava decisivo il match tra Germania Ovest e Austria: l'1-0 finale collocò Algeria, Austria e Germania Ovest a 4 punti. Passarano le due compagini cugine tra le polemiche ed i sospetti degli algerini. Replica che ricalca perfettamente il modello vintage originale, usando però le moderne tecnologie. Alta qualità.
EUR 59.95
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Maglia Algeria 1982
Maglia della prima storica partecipazione ad un Mondiale dell'Algeria, dove peraltro sfiorò la grandissima impresa. All'esordio sconfisse la Germania Ovest, con gli storici gol di Madjer e Belloumi (inutile quello di Rummenigge). Poi, sconfitta contro l'Austria (2-0, Schachner e Krankl) ma altra vittoria, per 3-2 contro il Cile (gol di Assad e Bensaoula). A quel punto, diventava decisivo il match tra Germania Ovest e Austria: l'1-0 finale collocò Algeria, Austria e Germania Ovest a 4 punti. Passarano le due compagini cugine tra le polemiche ed i sospetti degli algerini. Replica che ricalca perfettamente il modello vintage originale, usando però le moderne tecnologie. Alta qualità.
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Maglia Messico 1970
La maglia retro della Nazionale Messicana di calcio portata durante i Mondiali del 1970, dove il Messico era il Paese Organizzatore. I giocatori più importanti di quella squadra erano Padilla, Peña, Carbajal e Fragoso. Nel match di inaugurazione del Mondiale Messico 1970 e in uno stadio Azteca esaurito, il Messico affrontò l’Unione Sovietica, pero non si andò oltre dello 0-0. Nella seconda partita, Messico-Salvador 4-0, con doppietta di Valdivia e gol di Javier Fragoso e Ignacio Basaguren. Nell’ultimo match della prima fase, i messicani sconfissero il Belgio con gol di Gustavo Peña. Per la prima volta nella storia, i Tri avanzarono alla fase successiva di un Mondiale. A Toluca però il Messico cedette all’Italia: Messico-Italia 1-4 (vantaggio di José Luis La Calaca González, autogol di Gustavo Peña, doppietta di Riva e gol di Rivera). Maglia classica del Messico verde, con inserti tricolori, come la bandiera. Per appasionati di calcio vintage, 100% cotone.
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Maglia Scozia anni 60
Classica maglia dei Blu di Scozia, che riprende i colori della bandiera con la croce di Sant'Andrea e i colori sociali della squadra Queens Park. Questa è, insieme a quella inglese, la nazionale di calcio più antica, visto che la prima partita la giocò nel 1872 all'Hamilton Crescent di Glasgow. Il giocatore che più volte ha vestito questa maglia è Kenny Dalglish, che è anche il capocannoniere storico (30 gol) insieme a Denis Law. Negli anni 60, avari di partecipazioni a tornei importanti, da sottolineare la storica vittoria di Wembley contro l'Inghilterra, nel torneo Interbritannico: la partita finì 3-2, con un finale da infarto. Dopo i gol scozzesi di Law e Lennox, gli inglesi accorciarono con Charlton, per poi subire il terzo gol da McCalliog; Hurst fissò il risultato sul tre a due lasciando la suspance fino alla fine.
EUR 59.95
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Maglia Los Angeles Aztecs 1978/79 - George Best
Maglia vintage di una delle squadre più importanti dell’antico soccer americano, la NASL. Parliamo dei Los Angeles Aztecs, con maglia bianca e inserti arancioni e neri: la maglia è personalizzata con il nome George Best, facendo parte della collezione ufficiale di Copa Football dedicata alla leggenda nord irlandese. Maglia storica della NASL, per appassionati di moda vintage.
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Maglia Francia Olimpiadi 1968
Maglietta vintage della Francia, utilizzata nelle Olimpiadi del 1968 in Messico, nelle quali vinse l’oro l’Ungheria. La Francia fu eliminata nei quarti dal Giappone. Nella prima fase a gruppi, la Francia vinse per 3-1 contro Guinea e poi subito bis contro il Messico (4-1); sconfitta finale contro la Colombia (1-2). Il giocatore principale era Teamboueon con 3 gol segnati nella rassegna. Maglia antica completamente azzurra con la bandiera della Francia cucita nel petto. Per i veri appassionati di calcio.
EUR 59.95
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Maglia Francia Olimpiadi 1968
Maglietta vintage della Francia, utilizzata nelle Olimpiadi del 1968 in Messico, nelle quali vinse l’oro l’Ungheria. La Francia fu eliminata nei quarti dal Giappone. Nella prima fase a gruppi, la Francia vinse per 3-1 contro Guinea e poi subito bis contro il Messico (4-1); sconfitta finale contro la Colombia (1-2). Il giocatore principale era Teamboueon con 3 gol segnati nella rassegna. Maglia antica completamente azzurra con la bandiera della Francia cucita nel petto. Per i veri appassionati di calcio.
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Seconda maglia Francia anni 60
Seconda maglia della Francia con uno dei suoi simboli ben visibile sul petto, il galletto. Questo simbolo richiama le popolazioni galliche, a lungo stanziate sul territorio francese. La Francia ha vissuto molte delusioni nel corso degli anni 60. Innanzitutto non riuscì a qualificarsi per il Mondiale del 62. Nel gruppo 2 delle qualificazioni, i francesi finirono primi a pari merito con la Bulgaria. Si giocò quindi uno spareggio nella nostra Milano, e la Francia si arrese per colpa di un autogol di Andrè Lerond. Dopo aver eliminato in successione Inghilterra e la stessa Bulgaria, i galletti abbandonarono l'Europeo del 64 nei quarti di finale, contro l'Ungheria. In seguito, si qualifica per i mondiali inglesi del 66, però cadde nella prima fase, in un gruppo molto duro: dopo un pari contro il Messico, perse sia con l'Uruguay sia con i futuri campioni del mondo dell'Inghiletrra. Anche l'Europeo del 68 si rivelò deludente: nonostante il dominio del girone di qualificazione (comprendente Polonia, Lussemburgo e Belgio), le bleu vennero travolti con un perentorio 5-1 nei quarti di finale contro la Yugoslavia, in quel di Belgrado. Si toccò il fondo quando i semi professionisti norvegesi vinsero in Francia nelle qualificazioni per Messico 70 e, nello stesso girone, quando l'Inghilterra passeggiò sulle ceneri transalpine a Wembley (5-0).
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Seconda maglia Francia anni 60
Seconda maglia della Francia con uno dei suoi simboli ben visibile sul petto, il galletto. Questo simbolo richiama le popolazioni galliche, a lungo stanziate sul territorio francese. La Francia ha vissuto molte delusioni nel corso degli anni 60. Innanzitutto non riuscì a qualificarsi per il Mondiale del 62. Nel gruppo 2 delle qualificazioni, i francesi finirono primi a pari merito con la Bulgaria. Si giocò quindi uno spareggio nella nostra Milano, e la Francia si arrese per colpa di un autogol di Andrè Lerond. Dopo aver eliminato in successione Inghilterra e la stessa Bulgaria, i galletti abbandonarono l'Europeo del 64 nei quarti di finale, contro l'Ungheria. In seguito, si qualifica per i mondiali inglesi del 66, però cadde nella prima fase, in un gruppo molto duro: dopo un pari contro il Messico, perse sia con l'Uruguay sia con i futuri campioni del mondo dell'Inghiletrra. Anche l'Europeo del 68 si rivelò deludente: nonostante il dominio del girone di qualificazione (comprendente Polonia, Lussemburgo e Belgio), le bleu vennero travolti con un perentorio 5-1 nei quarti di finale contro la Yugoslavia, in quel di Belgrado. Si toccò il fondo quando i semi professionisti norvegesi vinsero in Francia nelle qualificazioni per Messico 70 e, nello stesso girone, quando l'Inghilterra passeggiò sulle ceneri transalpine a Wembley (5-0).
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Maglia Cuba 1962 Castro
La maglia di Cuba del 1962, anno in cui quasi esplode la terza guerra mondiale a causa della presenza di missili sovietici a Cuba, sotto il controllo di Fidel Castro. Tornando al calcio, la FIFA non ammise Cuba alle qualificazioni per i Mondiali del 1962. I cubani quindi giocarono tornei locali, come la Copa CCCF (futura Copa Concacaf). Cuba ospitò l’edizione del 1960, vinta poi dalla Costa Rica. Nelle statistiche generali, Cuba occupa l’ultimo posto nel ranking delle dieci edizioni della Copa CCCF, disputatasi tra il 1941 e il 1961. Maglia bianca 100% cotone, con un disegno azzurro nel petto e la parola “Cuba” ben visibile. Per puristi calciofili.
EUR 59.95
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Maglia Cuba 1962 Castro
La maglia di Cuba del 1962, anno in cui quasi esplode la terza guerra mondiale a causa della presenza di missili sovietici a Cuba, sotto il controllo di Fidel Castro. Tornando al calcio, la FIFA non ammise Cuba alle qualificazioni per i Mondiali del 1962. I cubani quindi giocarono tornei locali, come la Copa CCCF (futura Copa Concacaf). Cuba ospitò l’edizione del 1960, vinta poi dalla Costa Rica. Nelle statistiche generali, Cuba occupa l’ultimo posto nel ranking delle dieci edizioni della Copa CCCF, disputatasi tra il 1941 e il 1961. Maglia bianca 100% cotone, con un disegno azzurro nel petto e la parola “Cuba” ben visibile. Per puristi calciofili.
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Maglia Boca Juniors anni 60
Mitica divisa della celebre squadra argentina. Secondo la leggenda, il gialloblu è spiegato da fatto che i primi soci, non riuscendo a mettersi d'accordo sui colori delle maglie, decisero di adottare i colori della bandiere della prima nave che sarebbe passata per il porto di Buenos Aires: la nave era svedese... In questo decennio il Boca vince per 4 volte il titolo nazionale. Nel 62, dopo un digiuno di 8 anni, i fautori furono il goleador brasiliano Paulo Valentim, il portiere Antonio Roma, il difensore Silvio Marzolini e l'ala Antonio Ubaldo Rattín: la partita chiave fu quella contro il River nella penultima giornata, con il gol decisivo di Valentim e il grande rigore parato da Roma a Delem. L'anno dopo, nella prima Coppa Libertadores disputata nella sua storia, il Boca elimina in successione Olimpia de Paraguay, Universidad de Chile e Peñarol arrendendosi solo al Santos di Pelè nella finalissima. Altri due scudetti nel 64 e 65, sempre facendosi beffe degli odiati cugini: nel primo il Boca vince matematicamente nel superclasico contro i millonarios, e nel secondo la distanza con il River fu di solo un punto nella classifica finale. Addirittura, nel Nacional del 69 e con Di Stefano come allenatore, vince il titolo più bello, in casa degli ormai umiliati cugini del River Plate, nell'ultima giornata di campionato: decisiva fu la doppietta di Norberto Madurga, per il 2-2 finale e sufficiente per i xeneizes
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