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Maglia FC Lokomotiv Leipzig anni 80
Maglia retro della Lokomotiv Leipzig, squadra della Germania Est (DDR), gialla con colletto a polo azzurro. 100% cotone. Negli anni 80 il Lipsia vinse tre Coppe della DDR e arrivò sempre nelle prime posizioni in campionato: diventò quindi una squadra riconosciuta a livello europeo. Nella prima parte degli anni 80 la stella della squadra era Dieter Kuhn (addirittura capocannoniere una stagione). Nella seconda parte del decennio, il Lokomotiv Leipzig poteva annoverare tra le sue fila René Muller, Ronald Kreer, Matthias Liebers e Olaf Marschall: con questa squadra nella stagione 1986/87 arrivò alla finale della Coppa delle Coppe, persa con l’Ajax per un gol di Van Basten. Il Leipzig giocò anche contro il Barcellona (Coppa Coppe 1981/82), Milan e Napoli (sua ultima partita europea).
EUR 59.95
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Maglia FC Lokomotiv Leipzig anni 80
Maglia retro della Lokomotiv Leipzig, squadra della Germania Est (DDR), gialla con colletto a polo azzurro. 100% cotone. Negli anni 80 il Lipsia vinse tre Coppe della DDR e arrivò sempre nelle prime posizioni in campionato: diventò quindi una squadra riconosciuta a livello europeo. Nella prima parte degli anni 80 la stella della squadra era Dieter Kuhn (addirittura capocannoniere una stagione). Nella seconda parte del decennio, il Lokomotiv Leipzig poteva annoverare tra le sue fila René Muller, Ronald Kreer, Matthias Liebers e Olaf Marschall: con questa squadra nella stagione 1986/87 arrivò alla finale della Coppa delle Coppe, persa con l’Ajax per un gol di Van Basten. Il Leipzig giocò anche contro il Barcellona (Coppa Coppe 1981/82), Milan e Napoli (sua ultima partita europea).
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Maglia FC Lokomotiv Leipzig anni 80
Maglia retro della Lokomotiv Leipzig, squadra della Germania Est (DDR), gialla con colletto a polo azzurro. 100% cotone. Negli anni 80 il Lipsia vinse tre Coppe della DDR e arrivò sempre nelle prime posizioni in campionato: diventò quindi una squadra riconosciuta a livello europeo. Nella prima parte degli anni 80 la stella della squadra era Dieter Kuhn (addirittura capocannoniere una stagione). Nella seconda parte del decennio, il Lokomotiv Leipzig poteva annoverare tra le sue fila René Muller, Ronald Kreer, Matthias Liebers e Olaf Marschall: con questa squadra nella stagione 1986/87 arrivò alla finale della Coppa delle Coppe, persa con l’Ajax per un gol di Van Basten. Il Leipzig giocò anche contro il Barcellona (Coppa Coppe 1981/82), Milan e Napoli (sua ultima partita europea).
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Maglia storica Real Sociedad anni 60
Maglia storica della Real Sociedad, celebre squadra della città basca di San Sebastian e uno dei più importanti Club iberici: nel suo palmares, infatti, ben due Lighe. Gli anni 60 furono caratterizzati da un andamento da "squadra ascensore", con molte promozioni e retrocessioni. Poi, però, nel 1967 troviamo la celebre promozione in quel di Puertollano (contro il Calvo Sotelo), e la squadra donostiarra non abbandonerà la massima serie fino al 2007. Il match finì 2-2, con gol realisti di Boronat e Arambarri, quest'ultimo debuttante. Maglia 100% in cotone.
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Maglia storica Grasshoppers anni 60
Maglia storica del Grasshoppers, squadra della città svizzera di Zurigo: si tratta della squadra che vanta più titoli nazionali in Svizzera, 27 campionati e 19 coppe. Questa maglia retro degli anni 60 è metà bianca e metà blu, da sempre i colori social del Club e del Cantone di Zurigo. Gli anni 60 non furono molto positivi per il Grasshoppers, quasi mai tra le prime tre classificate e addirittura undicesimo nella stagione 1963/64. La squadra di Zurigo migliora alla fine del decennio: nella stagione 1967/68 partecipa a uno spareggio a tre per la conquista dello scudetto, con lo Zurigo FC e il Lugano. Il campionato svizzero tornò nella bacheca del Grasshoppers nella stagione 1970/71 dopo un altro spareggio contro il Basilea, risolto dalla doppietta di Ove Grahn. Maglia di alta qualità, fabbricata in Europa e 100% cotone. Adatta per free time e per fare sport. Per gli appassionati della moda retro e vintage e del calcio. Replica identica al modello originale.
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Maglia retro New York Cosmos 1978
Maglia storica dei New York Cosmos, squadra mitica della vecchia NASL a cavallo tra gli anni 70 e 80, e risorta nel 2009 e protagonista nell’attuale soccer americano. Nel 2014, si è distinta per l’acquisto addirittura della stella spagnola ex Real Madrid Raul. Il Club fu fondato nel 1970 niente popo di meno che dalla Time Warner, e fu subito una delle franchigie protagonista del calcio a stelle e strisce di quell’epoca. Nello stadio Hofstra di Long Island, i Cosmos vinsero nel 1972 la loro prima NASL battendo in finale St Louis Stars per 2-1. Nel 1975, si visse uno dei momenti più importanti della storia del Club grazie all’ingaggio della stella Pelè, che giocò al fianco di campioni del calibro di Chinaglia (autentico mattatore, a segno in quattro finali), Carlos Alberto e Franz Beckenbauer. Normale che gli yankees vinsero il campionato di soccer nord americano nel 1977 battendo in finale i Seattle Sounders (2-1, gol di Hunt e Chinaglia). Poi, altri acquisti (come l’olandese Neeskens), e altre tre NASL: nel 1978 (proprio con questa maglia bianca con bordi verdi interamente in cotone), nel 1980 e nel 1982. I Soccer Bowl furono rispettivamente: al Giant Stadium New York Cosmos – Tampa Bay Rowdies 3-1 (doppio Tueart e ancora Chinaglia); poi New York Cosmos- Fort Lauderdale Strikers 3-0 (doppio Chinaglia e Romero); infine, New York Cosmos – Seattle Sounders 1-0 (Chinaglia).
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Maglia Salvador 1982
Maglia retro che la Nazionale del Salvador usò durante i Mondiali del 1982, dove non raccolse neanche un punto. Iniziamo con una sconfitta incredibile contro l’Ungheria per 1-10, successivamente un’altra meno clamorosa contro il Belgio (0-1); infine, il Salvador cadde sotto i colpi di Passarella e Bertoni (Argentina – El Salvador 2-0). Maglia in cotone di alta qualità, replica identica del modello originale.
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Maglia storica Argentina 1978
Maglia retro dell’Argentina campione del mondo per la prima volta nei mondiali giocati in casa nel 1978. Siamo all’inizio dell’era Menotti e di Mario Kempes, uno dei giocatori più rappresentativi della sua storia. Nel girone iniziale, subito vittoria per 2-1 contro l'Ungheria(Luque e Bertoni), poi altro 2-1 contro la Francia (Luque, Passarella e Platini) e sconfitta indolore con l'Italia (Bettega). Nella seconda fase a gruppi, si scatena Kempes, con subito una doppietta contro la Polonia di Zbigniew Boniek (2-0). Nelle altre due sfide, 0-0 nel super derby contro il Brasile e grande 6-0 al Perù (altra doppietta di Kempes, Tarantini, doppietta di Luque e Houseman). Classificatasi al primo posto, la Selección va direttamente a giocare la finale contro l'Olanda di Neeskens, Rep e Krol: finirà 3-1 con doppietta di Kempes, Bertoni e Nanninga. Replica di qualità del modello originale, per appassionati delle squadre di calcio leggendarie.
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Maglia Lanerossi Vicenza 1977/78
Maglia del Vicenza calcio, usata nella seconda metà degli anni 70, indossata da Paolo Rossi. Con questa maglia vintage, nella stagione 1977/78 il Lanerossi Vicenza arrivò seconda da neopromossa (a tutt’oggi un record), superata solo dalla Juventus. I protagonisti furono appunto un Paolo Rossi trasformato in attaccante (era ala destra) dal tecnico Giovan Battista Fabbri, poi Giorgio Carrera, Franco Cerilli e Giancarlo Salvi. E Coppa Uefa fu, anche se l’anno dopo il Lanerossi Vicenza venne eliminato al primo turno dal Dukla Praga. A parte la retrocessione del 1975, il Vicenza visse dei grandi anni 70, che culminarono con 20 stagioni consecutive in Serie A: altri protagonisti del decennio furono Cinesinho, Maraschi, Paride Tumburus e il record man Giulio Savoini. Ma perchè il Vicenza si chiamava Lanerossi? Fu il primo caso di quasi name rights, quasi perchè le sponsorizzazioni erano vietate fino agli anni 80. Si trattò bensì una fusione, un’acquisizione. L’azienda laniera di Schio (la Lanerossi) acquistò nel 1953 la Acivi, e quindi il Vicenza diventò una costola del gruppo. Infatti, come possiamo vedere dalla foto, addirittura c’era la R blu ricamata sul cuore, al posto dello scudetto. Maglia storica del Vicenza, a strisce biancorosse, particolari ricamati. Si tratta di una replica identica della versione originale, frutto di un grande lavoro di investigazione e cura nei particolari che ci regala una pietra miliare del nostro calcio: la prima maglia sponsorizzata del Calcio Italiano. Per tutti i tifosi del Vicenza e gli appassionati della storia del calcio italiano.
EUR 59.95
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Maglia Lanerossi Vicenza 1977/78
Maglia del Vicenza calcio, usata nella seconda metà degli anni 70, indossata da Paolo Rossi. Con questa maglia vintage, nella stagione 1977/78 il Lanerossi Vicenza arrivò seconda da neopromossa (a tutt’oggi un record), superata solo dalla Juventus. I protagonisti furono appunto un Paolo Rossi trasformato in attaccante (era ala destra) dal tecnico Giovan Battista Fabbri, poi Giorgio Carrera, Franco Cerilli e Giancarlo Salvi. E Coppa Uefa fu, anche se l’anno dopo il Lanerossi Vicenza venne eliminato al primo turno dal Dukla Praga. A parte la retrocessione del 1975, il Vicenza visse dei grandi anni 70, che culminarono con 20 stagioni consecutive in Serie A: altri protagonisti del decennio furono Cinesinho, Maraschi, Paride Tumburus e il record man Giulio Savoini. Ma perchè il Vicenza si chiamava Lanerossi? Fu il primo caso di quasi name rights, quasi perchè le sponsorizzazioni erano vietate fino agli anni 80. Si trattò bensì una fusione, un’acquisizione. L’azienda laniera di Schio (la Lanerossi) acquistò nel 1953 la Acivi, e quindi il Vicenza diventò una costola del gruppo. Infatti, come possiamo vedere dalla foto, addirittura c’era la R blu ricamata sul cuore, al posto dello scudetto. Maglia storica del Vicenza, a strisce biancorosse, particolari ricamati. Si tratta di una replica identica della versione originale, frutto di un grande lavoro di investigazione e cura nei particolari che ci regala una pietra miliare del nostro calcio: la prima maglia sponsorizzata del Calcio Italiano. Per tutti i tifosi del Vicenza e gli appassionati della storia del calcio italiano.
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Maglia Lanerossi Vicenza 1977/78
Maglia del Vicenza calcio, usata nella seconda metà degli anni 70, indossata da Paolo Rossi. Con questa maglia vintage, nella stagione 1977/78 il Lanerossi Vicenza arrivò seconda da neopromossa (a tutt’oggi un record), superata solo dalla Juventus. I protagonisti furono appunto un Paolo Rossi trasformato in attaccante (era ala destra) dal tecnico Giovan Battista Fabbri, poi Giorgio Carrera, Franco Cerilli e Giancarlo Salvi. E Coppa Uefa fu, anche se l’anno dopo il Lanerossi Vicenza venne eliminato al primo turno dal Dukla Praga. A parte la retrocessione del 1975, il Vicenza visse dei grandi anni 70, che culminarono con 20 stagioni consecutive in Serie A: altri protagonisti del decennio furono Cinesinho, Maraschi, Paride Tumburus e il record man Giulio Savoini. Ma perchè il Vicenza si chiamava Lanerossi? Fu il primo caso di quasi name rights, quasi perchè le sponsorizzazioni erano vietate fino agli anni 80. Si trattò bensì una fusione, un’acquisizione. L’azienda laniera di Schio (la Lanerossi) acquistò nel 1953 la Acivi, e quindi il Vicenza diventò una costola del gruppo. Infatti, come possiamo vedere dalla foto, addirittura c’era la R blu ricamata sul cuore, al posto dello scudetto. Maglia storica del Vicenza, a strisce biancorosse, particolari ricamati. Si tratta di una replica identica della versione originale, frutto di un grande lavoro di investigazione e cura nei particolari che ci regala una pietra miliare del nostro calcio: la prima maglia sponsorizzata del Calcio Italiano. Per tutti i tifosi del Vicenza e gli appassionati della storia del calcio italiano.
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Maglia AC Milan 1980
Maglia retro che tutti i grandi tifosi milanisti ricordano, quella usata dal Milan all’inizio degli anni 80. La maglia della prima retrocessione in Serie B per lo scandalo scommesse e della pronta promozione in Serie A della stagione 1980/81. Nel 1979/80 il Milan campione in carica arriva terzo, con lo scudetto andato all’Inter. Però appunto i rossoneri vengono retrocessi per la combine di quel Milan-Lazio 1980, con il presidente Felice Colombo inibito a vita; squalificati anche Albertosi, Morini e Chiodi. In Coppa Campioni, Milan eliminato subito dal Porto. L’anno dopo, in Serie B, il Diavolo vince il campionato, con Roberto Antonelli capocannoniere e il nuovo presidente Morazzoni alla guida. In questa stagione esordiscono Tassotti e Evani, due che scriveranno la storia del Milan. Maglia del Milan dove compare la prima stella, repica identica del modello originale.
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Maglia Berchem Sport anni 70
Maglia del Berchem Sport, squadra belga che ha giocato fino agli anni 80 nella prima divisione belga, anche se da lì in poi ha perso molte categorie (nell’attualità si trova nella terza divisione). Il Berchem non può sfoggiare trofei in bacheca, anche se è arrivato secondo nei campionati del 1949, 1950 e 1951. Maglia gialla storica con colletto a polo, per i tifosi nostalgici dei bei tempi andati.
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Maglia Cork City 1984
Maglia del Cork City, società irlandese molto giovane, infatti il 1984 è stato l’anno della sua fondazione. Questa maglia vintage quindi è il primo modello usato dal Club nella sua storia: presenta strisce orizzontali bianche e verdi e lo sponsor Guinnes in bella mostra. Durante questo ventennio, la maglia del Cork City ha subito diversi cambiamenti, essendo stata anche a strisce verticali e a tinta unita: il bianco e il verde sono comunque sempre stati i colori protagonisti, ufficiali di questo Club. Il Cork City a tutt’oggi è una delle squadre con più tifosi in Irlanda, e ha vinto due campionati irlandesi nel 1993 en el 2005. I giocatori più importanti della sua storia sono stati Colin Healy, Joe Gamble, Michael Devine e Dan Murray; quello più mediatico sicuramente Kevin Doyle, venduto poi in Premier dove si sta distinguiendo da molti anni come buon goledor per squadre della parte destra della classifica.
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Maglia Dukla Praga
Maglia vintage del Dukla Praga che si utilizzò durante gli anni 60, il decennio più florido per questa antica società di calcio cecoslovacca. Tra gli anni 60 e 70, infatti, il Dukla Praga conquistò ben 11 campionati cecoslovacchi e 8 coppe nazionali. Bisogna anche sottolineare la grande avventura nella Coppa dei Campioni 1966/67. Dopo aver eliminato Anderlecht e Ajax, il Dukla si arrese solo ai futuri campioni del Celtic. Maglia retro che tutti gli appassionati del calcio anni 60 ricorderanno sicuramente, disponibile oggi su Retrofootball.
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Maglia Torino 1948/49
Maglia dell’ultimo anno del Grande Torino, stagione 1948/49, la stagione al termine del quale successe la tragedia di Superga. Nell’estate 1948, il Toro fa pochi innesti, il più importante dei quali è Franco Ossola. Durante lo sprint finale, i granata hanno 6 punti di vantaggio sull’Inter, e restano vivi nello scontro diretto a San Siro (Inter-Torino 0-0 1948/49). Il quinto scudetto consecutivo (record) era già cosa fatta. Ma arriva l’invito del Benfica per un’amichevole infrasettimanale, i dirigenti del Torino accettano e finì qui questa splendida favola. Il fato salvò la vita a Sauro Tomà, infortunato e al secondo portiere Renato Gandolfi. Il presidente Novo infatti premiò con un’opportunità Dino Ballarin, il terzo portiere. Questa è proprio la maglia che si utilizzò in quell’amichevole Benfica-Torino (vedi foto), l’ultima maglia retro del Grande Torino (durante la stagione si è alternata con quella classica senza colletto): granata con colletto a polo bianco.
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Maglia Torino 1948/49
Maglia dell’ultimo anno del Grande Torino, stagione 1948/49, la stagione al termine del quale successe la tragedia di Superga. Nell’estate 1948, il Toro fa pochi innesti, il più importante dei quali è Franco Ossola. Durante lo sprint finale, i granata hanno 6 punti di vantaggio sull’Inter, e restano vivi nello scontro diretto a San Siro (Inter-Torino 0-0 1948/49). Il quinto scudetto consecutivo (record) era già cosa fatta. Ma arriva l’invito del Benfica per un’amichevole infrasettimanale, i dirigenti del Torino accettano e finì qui questa splendida favola. Il fato salvò la vita a Sauro Tomà, infortunato e al secondo portiere Renato Gandolfi. Il presidente Novo infatti premiò con un’opportunità Dino Ballarin, il terzo portiere. Questa è proprio la maglia che si utilizzò in quell’amichevole Benfica-Torino (vedi foto), l’ultima maglia retro del Grande Torino (durante la stagione si è alternata con quella classica senza colletto): granata con colletto a polo bianco.
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Maglia vintage Dukla Praga gialla
Seconda maglia gialla che il Dukla Praga utilizzò negli anni 60. Il Dukla Praga è stata una delle migliori squadre della ex Cecoslovacchia, essendo stata sempre vicina all’esercito. Il nome Dukla deriva dal Passo di Dukla, teatro di una grande battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale tra comunisti e nazisti. Il grande successo del Dukla fu motivato dal fatto che il Governo obbligò ogni giocatore che fosse entrato nell’esercito cecoslovacco a vestire la maglia del Dukla: i praghesi quindi poterono usufruire dei migliori calciatori. Uno di questi fu Josef Masopust. Dall’inizio degli anni 90 il Dukla perse potere economico, essendo rimasta vicino al Governo Comunista e non ha potuto reggere il confronto con le altre grandi del calcio cecoslovacco, per esempio lo Sparta Praga. La fine del Club avviene nel 1996, quando il Dukla si fonde con il Pribram, diventando Dukla Pribram. Gemma del calcio vintage, riproduzione della maglia di una delle squadre di calcio più importanti degli anni 60.
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Maglia vintage Dukla Praga gialla
Seconda maglia gialla che il Dukla Praga utilizzò negli anni 60. Il Dukla Praga è stata una delle migliori squadre della ex Cecoslovacchia, essendo stata sempre vicina all’esercito. Il nome Dukla deriva dal Passo di Dukla, teatro di una grande battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale tra comunisti e nazisti. Il grande successo del Dukla fu motivato dal fatto che il Governo obbligò ogni giocatore che fosse entrato nell’esercito cecoslovacco a vestire la maglia del Dukla: i praghesi quindi poterono usufruire dei migliori calciatori. Uno di questi fu Josef Masopust. Dall’inizio degli anni 90 il Dukla perse potere economico, essendo rimasta vicino al Governo Comunista e non ha potuto reggere il confronto con le altre grandi del calcio cecoslovacco, per esempio lo Sparta Praga. La fine del Club avviene nel 1996, quando il Dukla si fonde con il Pribram, diventando Dukla Pribram. Gemma del calcio vintage, riproduzione della maglia di una delle squadre di calcio più importanti degli anni 60.
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Maglia MVV Maastricht 1983/84
Maglia vintage del MVV Maastricht degli anni 80. Il Maastricht è sempre stata una squadra che ha navigato a metà classifica del campionato olandese, vivendo alcune epoche da squadra ascensore. Una delle luci della sua storia si riferisce ad aver lanciato il talento diciottenne Willy Brokamp negli anni 70: con questa maglia rossa, fu nominato Best Player della Eredivisie e fu venduto poi all’Ajax. Maglia rossa del MVV, con lo sponsor Nikon, per appassionati del calcio olandese.
EUR 59.95