Innanzitutto, cerca una guida. Inizia controllando con la saggezza, "i testi sacri", della tua tradizione. Esempi sono gli yama e i niyama dello Yoga Sutra di Patanjali (nonviolenza, non furto, appagamento, veridicità e il resto); l'ottuplice sentiero del Buddha (giusta parola, giusto sostentamento e così via); alcuni dei precetti del Taoismo (creare senza possedere, dare senza aspettarsi, realizzare senza pretendere); Beatitudini di Cristo; la Bhagavad Gita; e istruzioni degli insegnanti.

Quindi, cerca buoni esempi. Questo secondo parametro per l'azione giusta ci invita a incanalare il discernimento che abbiamo ricevuto, spesso inconsapevolmente, dall'osservazione di persone che costantemente fanno scelte morali ed etiche elevate. Questo è il fondamentale "Cosa farebbe Martin Luther King?" domanda. Potresti anche rivolgerti a tua nonna, l'insegnante che passava le ore dopo la scuola ad aiutare i bambini che fallivano, o un'amica che "fa sempre le cose per bene".

Il terzo passo è vedere cosa ti sembra giusto. Potresti sapere cosa dicono i libri è la cosa giusta da fare. Potresti desiderare di prendere la decisione che Gesù o il Buddha o uno dei tuoi amici più santi avrebbero preso. Ma se qualcosa ti sembra sbagliato per te personalmente, allora probabilmente non è il tuo dharma, e questo significa che probabilmente non dovresti farlo.

Il quarto criterio, fare ciò che è meglio per tutti, va al cuore del dharma personale. Fare ciò che è meglio per tutti implica una sana determinazione o una motivazione altruista. Implica il desiderio di aiutare gli altri, di servire la situazione e di accettare la responsabilità di creare un cambiamento positivo.

Infine, tutti questi metodi per seguire il filo del dharma funzionano davvero solo quando siamo in contatto con il nostro nucleo spirituale, il Sé autentico ed essenziale che sperimentiamo quando entriamo nel profondo del nostro essere. Tradizioni diverse chiamano quel Sé essenziale con nomi diversi - il cuore, il Sé interiore, il Tao, la pura Consapevolezza, la Presenza o il vuoto di base - ma su una cosa tutti concordano: quando siamo in contatto con esso, siamo in contatto con il nostro più alto dharma.