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Le roman français contemporain face à l'histoire. Thèmes et formes
L'Histoire ne laisse pas la littérature en paix. Ou bien est-ce l'inverse? Depuis une trentaine d'années, une floraison de romans français revisitent le passé. Cette rétrospection concerne surtout le XXe siècle, ses phases cruciales et ses événements tragiques, mais elle embrasse aussi les époques antérieures. Les romanciers ne se satisfont plus de raconter : ils suspectent, ils enquêtent, multiplient leurs approches. Et leurs oeuvres diffèrent par bien des aspects, formels et thématiques, du roman historique en vogue au XIXe siècle. Dans le même temps, nombre d'historiens s'interrogent sur l'instance narrative, la forme du récit et sur les usages scientifiques de la fiction littéraire. À la confluence de ces mouvements se déploie la fortune de ce qu'on pourrait appeler des romans historiens, pour lesquels l'Histoire, les événements aussi bien que la manière de les écrire, devient elle-même une question partagée.Autour de ce grand courant historicisant qui accroît encore son élan dans la première décennie du XXIe siècle, le présent ouvrage réunit des réflexions d'écrivains, d'historiens, de littéraires. Attentif aux textes les plus récents, il en explore les choix chronologiques, les modèles formels, les thèmes saillants, parmi lesquels les guerres, la décolonisation et les questions politiques jouent un rôle de premier plan. Textes de Veronic Algeri, Stéphane Audoin-Rouzeau, Annalisa Bertoni, Luca Bevilacqua, Patrick Boucheron, Emmanuel Bouju, Flavia Conti, Valerio Cordiner, Federico Corradi, Laurent Demanze, Silvia Disegni, Giusi Alessandra Falco, Anne-Marie Garat, Jean-François Hamel, Alexis Jenni, Lucie Lagardère, Sabina Panocchia, Gianfranco Rubino, Anna Maria Scaiola, Pierre Schoentjes, Paolo Tamassia, Martine Van Geertruijden, Dominique Viart, Jean-Bernard Vray, Eric Vuillard. Gianfranco Rubino a enseigné la littérature française à l'Università di Roma Sapienza. Il s'occupe surtout du roman des XXe et XXIe siècles, dont il a étudié histoire, thèmes, formes, auteurs, en lui consacrant des profils généraux, des travaux...
L' immagine occidentale
"Si può descrivere questo primo, originalissimo libro di Emiliano De Vito, come il tentativo di spingere all'estremo la forma del commento fino al punto in cui il testo commentato diventa la forma in cavo della scrittura che lo commenta e autore e commentatore si scambiano le parti. Il passo commentato è, in questo caso, relativamente breve: si tratta essenzialmente del paragrafo 'Idea come configurazione' di quel testo certamente impervio che è la 'Premessa gnoseologica all'Origine del dramma barocco tedesco' di Walter Benjamin. In questione in questo paragrafo è un problema decisivo nella storia del pensiero occidentale: il rapporto fra idee e fenomeni, fra mondo intellegibile e mondo sensibile. E poiché il medio di questo rapporto è l'immagine, il libro di De Vito è una meditazione appassionata e senza riserve sull'immaginazione, che mobilita, nel suo inquieto e rovinoso procedere, le risorse della filosofia, della letteratura, della mistica, della cabala, dell'alchimia". (Giorgio Agamben)
EUR 17.10
Antologia privata
Giorgio Manganelli ha raccolto in questo libro (già pubblicato nel 1989) gli scritti più gustosi, cavati da vari suoi libri precedenti, sia di narrativa che di critica; ma ci sono anche vivacissimi articoli di giornale, risvolti di copertina e scrittarelli sparsi. Tutti sempre molto interessanti, spesso divertentissimi e pieni di verità. Forse il meglio di Manganelli da lui stesso scelto.
EUR 15.68
Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda
«Nell'immagine che ho dell'Islanda mi ha sempre attratto l'idea della scarsità, perché l'idea della scarsità contiene l'idea della virtù»\r\n«Ha un carattere decisamente non effimero. Giunta è autore di osservazioni gustose» - Il Cittadino\r\n«Un dossier assai interessante» - Alias, il Manifesto\r\n«Le divagazioni filosofiche e letterarie che Giunta cala con naturalezza nel racconto hanno un po' lo stesso effetto degli arcobaleni che, simultaneamente, spuntano ovunque in Islanda nei repentini passaggi da pioggia a sole, uno dentro l'altro o sparsi qua e là nelle valli e sulla linea dell'orizzonte: fanno percepire una nuova profondità del paesaggio» - Il Sole 24 Ore\r\nBaciati dalla fortuna (niente neve, poca pioggia) e sfruttando la luce delle lunghissime giornate di maggio, Claudio Giunta ha preso appunti, Giovanna Silva ha scattato le foto, e insieme hanno fatto il giro dell'Islanda, da Reykjavik a Reykjavik, con varie deviazioni fuori dal percorso della Route 1, su strade piuttosto accidentate, per vedere posti che "sentivano" (a ragione) di dover vedere. Alla fine, sulla carta è rimasto: (1) un certo numero di immagini, più che altro immagini di una solitudine che può apparire sinistra ma che è invece, a starci dentro, addirittura euforizzante: non solo lava, cascate e ghiacciai ma anche centrali elettriche perse in mezzo al niente, cimiteri di campagna, una base della NATO che ha chiuso i battenti e si sta trasformando in un pezzo del paesaggio; (2) la traccia dei colloqui con un numero sorprendentemente alto di persone interessanti (nella geografia umana esiste un indice della "densità di persone interessanti"? Se esiste, l'Islanda sta in cima alla classifica); (3) un tentativo - anzi più tentativi - di risposta alla domanda: perché mai uno, venuto al mondo venti paralleli più a sud, dovrebbe amare l'Islanda?Altri contenuti: - Il Grande Romanzo Islandese (Gente indipendente di...
La città scritta. Carlo Aymonino, Vittorio Gregotti, Aldo Rossi, Bernardo Secchi, Giancarlo De Carlo
Nata come tesi di dottorato, "La città scritta" è stata in seguito rielaborata e ampliata in un saggio che affronta il pensiero e l'opera di tre fra i più importanti architetti del secondo Novecento italiano ed europeo: Carlo Aymonino, Vittorio Gregotti e Aldo Rossi. I loro libri e i loro edifici più celebri sono il materiale di studio alla base del "racconto urbanistico" di Stefano Boeri che, scritto trent'anni or sono, ha poi subito un lungo e intermittente processo di riscrittura, costantemente caratterizzato, però, da una decisa opposizione all'"ossessione normativa". L'ultima parte del volume è dedicata ai ritratti inediti di altre due figure cruciali dell'urbanistica italiana, quelle di Bernardo Secchi e Giancarlo De Carlo, in un accostamento originale e affatto personale che costituisce soprattutto un omaggio a due modi differenti di leggere e scrivere la città.
EUR 15.20
Descrizione della Cina
Scritto fra il 1609 e il 1610, poco prima della morte dell'autore, il testo di Matteo Ricci che qui pubblichiamo per la prima volta in forma autonoma è stato per secoli il veicolo principale attraverso cui l'Occidente ha conosciuto la Cina. Esso è parte integrante del resoconto scritto dal gesuita al termine della sua trentennale missione in Cina, che lo portò fino alla corte dell'imperatore Wan Li della dinastia Ming. Suddiviso in brevi capitoli, esso descrive l'Impero celeste nei molti suoi aspetti che stupirono, e ancora stupiscono, il lettore occidentale: dalla scrittura per ideogrammi all'arte della stampa, dalla "scoperta" dei ventagli alla medicina cinese, dalla complessa organizzazione dell'impero e della corte alla cerimonia del tè. E ancora: il ruolo dell'esercito, il confucianesimo, le sette religiose e gli eunuchi, il giudizo sulla poligamia, fino alla pratica disinvolta dell'infanticidio (soprattutto delle femmine), e alla mutilazione del piede delle donne, le quali addirittura non ricevevano un nome ma venivano designate con un numero. Per la vastità dei temi affrontati, l'efficacia dello stile che unisce concisione, parsimonia nel giudizio e concretezza anche brutale nelle descrizioni, ed evoca illustri precedenti quali Erodoto, Tacito o Tito Livio, questo libro può essere considerato uno dei capolavori dell'etnografia premoderna. Con una prefazione di Bernardo Valli e un saggio di Filippo Mignini.
EUR 13.30
Letteratura come storiografia? Mappe e figure della mutazione italiana
I saggi riuniti in questo volume vertono sul rapporto fra letteratura e vita materiale italiana entro un arco temporale che va dal miracolo economico agli anni Zero del XXI secolo, riprendendo in ciò l'idea di letteratura come forma simbolica in grado di rappresentare sfere dell'esperienza inaccessibili alla storiografia. Il libro è diviso in due parti: la prima sezione affronta l'eredità di due laboratori del secondo Novecento (le riviste "Officina" e "Il Menabò") e contamina diversi approcci critici (la critica tematica, la teoria freudiana di Francesco Orlando, il materialismo ermeneutico di Romano Luperini). La seconda parte interroga invece alcuni maestri del Novecento che continuano a scrivere nel cuore degli anni Ottanta (Parise, Fortini, Primo Levi, Volponi, Morante, Sciascia) e quattro scrittori degli anni Zero (Affinati, De Signoribus, Di Ruscio, Sarchi) tra i molti a proprio modo all'altezza della tradizione e dell'eredità dei maestri. Tutti i testi presi in esame - questa almeno è la scommessa - rappresentano la mutazione italiana nei modi indocili con cui le opere letterarie sanno rispondere alle ulcerazioni della storia. La domanda del titolo, ripresa da un saggio di Enzensberger, intende dunque alludere alla questione del rapporto fra scritture d'invenzione e scritture veridiche, e (a monte del più schematico bivio tra fiction e non-fiction) fra opere e mondo.
EUR 20.90
L' armonia di Babele. Varietà dell'esperienza e polifonia delle forme nel romanzo inglese
Le voci sono quelle dei narratori, l'esperienza è quella della vita quotidiana, che è il grande, variegato, nuovo territorio del romanzo dall'inizio del Settecento. È su questo asse che si snodano i saggi qui riuniti a dimostrare la corrispondenza felicemente riuscita - l'armonia di Babele - tra le sempre più complesse manifestazioni dell'esperienza e le molteplici forme inventate dagli autori per raccontarle. E dalla "confusione delle lingue" che nascono i grandi capolavori: da Defoe a Sterne, fino a Ford Madox Ford e Joyce.
EUR 17.10
Tessiture dello spazio. Tre progetti di Giancarlo De Carlo del 1961
Questo libro si occupa di tre architetture di Giancarlo De Carlo e in particolare di un certo modo di pensare e manipolare lo spazio. I tre progetti hanno tutti a che fare con il Mediterraneo, passione costante dell'autore di "Viaggi in Grecia", cresciuto in città di mare come Genova, Trieste, Livorno e Tunisi. Si tratta rispettivamente della colonia a Riccione, costruita e inaugurata nel 1963, la casa di vacanze a Bordighera, costruita e inaugurata nel 1966, e la colonia marina a Classe, nei pressi di Ravenna, non realizzata. Considerati nel loro insieme, questi tre progetti definiscono, nel curriculum professionale di De Carlo, un piccolo ma riconoscibile corpus di lavori, apparentati dai programmi, simili e confrontabili, dalle dimensioni, anch'esse simili, e dall'anno di redazione dei progetti: tutti e tre infatti sono del 1961 vale a dire appena successivi alla fine dei CIAM e all'inizio dell'avventura del Team 10, di cui De Carlo è stato un protagonista indiscusso, e appena prima della grande avventura progettuale urbinate. In ogni caso questi progetti vanno inquadrati in un contesto di confronto europeo, specie con il lavoro coevo di Aldo van Eyck o Alison e Peter Smithson. La finalità dell'autore non è quella di revisionare la collocazione storico-critica del maestro genovese, bensì di restituire ai ragionamenti contemporanei sull'architettura la ricchezza di riflessioni intorno alla nozione di spazio tanto cruciale quanto sostenuta dalla metafora tessile...
EUR 18.05
Tic Tac city
Tic - Tac, Tic - Tac, Tic - Tac, Tic Tac. Il tempo si accorcia, i colpi sono sempre più violenti, la palla da tennis viene messa in gioco da una crisi economica, da una crisi ambientale, da una crisi sociale, da una crisi culturale. Crisi: separazioni che cerchiamo sempre di ricucire. Spesso ci viene contro, quella palla, e non incontro. Possiamo anche scansarla. Nel frattempo lo spazio si deforma, il campo si allarga a nuove valenze, nuove istruzioni, nuove attualità, fenomenologie più ampie. La nostra risposta può essere raffinata come lo è un confetto alla menta o all'arancia, Tic o Tac, ugualmente adatto, a disparità di gusto, per soddisfare desideri, opportunità, convenienze. Siamo pronti a rispondere a un servizio sempre più rapido, sempre più angolato? Sono pronti i nostri riflessi? Quanto siamo cinestetici? Quanto ci siamo allenati a reagire istintivamente e quanto a ragionare sul colpo da scegliere? Quanto tempo ci viene concesso per fermarci a pensare al punto precedente, per guardarci intorno prima di replicare? Quanto tempo abbiamo? Quanto tempo ci resta? Quanto tempo? Quanto tempo, per ribattere il servizio di Mario Ancic? Solo 0,41 secondi. Possiamo permetterci di pensare alla partita vinta ieri? Possiamo distrarci e guardare a quello che succede sugli spalti? Siamo convinti che l'allenatore possa aiutarci a rispondere a quel servizio? (...) Nondimeno si tratta di un libro, articolato in tre parti, segnato da "riflessioni architettoniche se non urbanistiche"...
EUR 15.20
Le sujet et l'histoire dans le roman français contemporain. Écrivains en dialogue
Depuis une trentaine d'années ou plus, de nombreux écrivains français assument l'Histoire comme objet ou comme contexte de l'intrigue de leurs récits. Un regard en arrière qui ne connaît pas de bornes. Tourné d'abord et surtout vers le XXe siècle, dont il vise les phases les plus significatives et les événements majeurs, il s'étend souvent bien plus loin, vers d'autres siècles, d'autres périodes, d'autres époques.Quelle est la relation qui se dessine ainsi entre le sujet écrivant et l'histoire ? Pourquoi un écrivain décide-t-il d'évoquer le passé ? Quelle est la logique qui lui inspire le choix d'une époque plutôt que d'une autre ? Comment se situe-t-il par rapport au présent, qui reste son horizon incontournable ? Quelle attitude manifeste-t-il face à cette histoire qui est à la fois processus factuel et mise en récit ? Quelle est la spécificité de l'écriture romanesque par rapport à la narration historique ?Ces questions ont été abordées à plusieurs reprises par des critiques. Mais il semble productif que ceux-ci les adressent également aux protagonistes mêmes de ce phénomène, à des écrivains, et non des moindres, dont les propos font la matière de ce livre dialogué. Interventions de Stéphane Audeguy, Laurent Binet, Frédéric Cathala, Colette Fellous, Hédi Kaddour, Laurent Mauvignier, Alain Nadaud, Emmanuelle Pagano, Lydie Salvayre. Introduites par Flavia Conti, Valerio Cordiner, Federico Corradi, Estelle Mouton-Rovira, Sabina Panocchia, Gianfranco Rubino, Paolo Tamassia, Martine Van Geertruijden Gianfranco Rubino a enseigné la littérature française à l'Università di Roma Sapienza. Il s'occupe surtout du roman des XXe et XXIe siècles, dont il a étudié histoire, thèmes, formes, auteurs, en lui consacrant des profils généraux, des travaux monographiques, des ouvrages collectifs, des articles parus en Italie et en France. Il a dirigé en 2012 le volume Il romanzo francese contemporaneo.
EUR 17.10
Vedi Offerta L' amico del deserto
Pavel viene a conoscenza di una fantomatica "Associazione amici del deserto" con sede a Brno, i cui adepti percorrono e studiano tutti i deserti del mondo. Dopo un lungo e ostinato apprendistato riesce infine a farne parte, conoscendo soci incomprensibili, guide scorbutiche e carezzevoli signore. In un clima minaccioso e gravido di misteriose conseguenze, inizia un'avventura spirituale dall'esito inaspettato.
EUR 13.30
Etimologiario
"L'Etimologiario" di Maria Sebregondi è un piccolo dizionario etimologico di tipo assolutamente fantastico, dove le inedite etimologie, cavate da segmenti della parola, rivelano una loro buffa giustezza, in un cortocircuito interno alla parola che sorprende, fa sorridere e ne espande inaspettatamente il significato.
EUR 11.40
Dispacci dai Caraibi. St. Lucia, Trinidad e Martinica
I Caraibi sono il luogo in cui si sono giocati i destini dei grandi imperi coloniali ed è nato il mondo come lo conosciamo oggi: un crogiolo di razze, culture e lingue che si sono ibridate, confuse e reinventate.\r\n\r\nIn questo viaggio nelle isole di St. Lucia, Trinidad e Martinica, Matteo Campagnoli e Stefano Graziani hanno incontrato non solo luccicanti distese di sabbia e palme da cocco, ma anche diavoli blu, ammiragli inglesi e tassisti creoli, bidoni di petrolio utilizzati come strumenti musicali e piantagioni trasformate in principeschi resort, cantanti di soca e schiavi in fuga, uomini pipistrello e corsari normanni, templi indiani e il carnevale più famoso di tutte le Antille, turisti da crociera e avventurieri alla folle ricerca dell'Eldorado. Liberati dal cliché di un paesaggio da cartolina, i Caraibi vengono finalmente restituiti alla loro proteiforme complessità attraverso un gioco di rimandi tra presente e passato, tra natura e cultura, tra la Storia e le storie di una manciata di scrittori che in pochi anni hanno saputo ridisegnare l'intera mappa della letteratura contemporanea: Earl Lovelace, V.S. Naipaul, Aimé Césaire, Édouard Glissant, Patrick Chamoiseau e soprattutto Derek Walcott che del viaggio è stato il nume tutelare.\r\nAltri contenuti:\r\nScrittori delle isole. Consigli di lettura\r\nIl drago non balla di Earl Lovelace\r\nLungo la costa di Derek Walcott\r\nGlossario di Édouard Glissant\r\nItinerari e informazioni pratiche
EUR 20.90
Biologia teoretica
Pubblicata per la prima volta nel 1920 e riedita nel 1928 in versione riveduta, la "Biologia teoretica" è l'opera principale di Jakob von Uexküll, uno dei fondatori dell'etologia contemporanea, le cui concezioni saranno riprese e sviluppate da alcuni tra i maggiori filosofi del Novecento come Heidegger, Merleau-Ponty, Canguilhem e Deleuze. Questo scritto ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile nel dibattito biologico e filosofico della prima metà del Novecento per la sua capacità di coniugare le opposte concezioni del meccanicismo positivistico e del vitalismo spiritualistico, di cui offre una sintesi originale. Ogni essere vivente appare infatti a Uexküll come il soggetto del suo proprio mondo, un universo "chiuso" dotato di uno spazio e di un tempo peculiari le cui forme sono accessibili allo scienziato solo attraverso un metodo comparativo. In tal senso, l'indagine del mondo animale si sottrae ad ogni tentazione antropomorfica, senza però ridursi a un semplice resoconto sperimentale dei fenomeni vitali. Grazie all'utilizzo di apparati concettuali filosofici e semiotici, che egli sa unire a profonde conoscenze in ambito fisico e fisiologico, Uexküll sviluppa una teoria biologica centrata sulla nozione di significato dell'azione animale che anticipa le più recenti acquisizioni.
EUR 30.40
Figure urbane. Progetti per l'ex caserma Sani a Bologna
Il volume propone una serie di riflessioni, confronti e approfondimenti sul tema della rigenerazione urbana tema vasto perché ne sottende altri: dalla natura in perenne trasformazione dello spazio pubblico al vuoto urbano fino alla modificazione in architettura messa a fuoco da un celebre numero di "Casabella" diretta da Vittorio Gregotti. L'indagine sui "processi di definizione formale" sviluppata attraverso alcune sperimentazioni progettuali sull'area dell'ex caserma Sani a Bologna può assumere dunque un valore più generale, visto il carattere paradigmatico del caso studio preso in esame. In Italia infatti gli ambiti urbani occupati da aree militari negli ultimi due secoli, e poi dismesse, occupano una superficie senza eguali in Europa, stimata in circa un milione di metri quadrati solo a Milano, Roma e Torino. Gli studi analitici e le ipotesi progettuali presenti in questo volume, illustrati attraverso disegni e modelli in scala, analizzano e riflettono su questa inedita occasione di trasformazione delle città italiane a partire dal loro interno.
EUR 22.80
Sottosuoli urbani. La progettazione della città che scende
Lo spazio sotteraneo sta diventando sempre più un dominio pubblico di significativa importanza per la crescita delle aree urbane densamente costruite e per il recupero di quelle caratterizzate da ricchi palinsesti storici. Gli ambiti ipogei sono estensioni cospicue e un dominio progettuale delicato e complesso. Come entità spaziale alternativa a quella di superficie, l'ipogeo può rivestire un ruolo importante nel miglioramento della qualità ambientale urbana: alleggerimento dei livelli di pressione da parte delle funzioni più pesanti e inquinanti, riduzione delle distanze e più efficace concentrazione delle funzioni, mitigazione del consumo territoriale, liberazione delle aree centrali alla pedonalità, al verde, ai luoghi d'incontro. L'indotto che ne consegue è misurabile sui plurimi livelli del risparmio energetico e idrico, della salvaguardia delle reti ecologiche, di riduzione dei tempi della mobilità e di contrasto rispetto alla frammentazione delle reti sociali. Il delicato campo progettuale ci dice però che, trascorse le epoche di una sua trattazione generica, occorre guardare con occhio nuovo, più attento e specifico, alle problematiche e opportunità in esso riposte. Ci esorta a una più attrezzata e sensibile capacità progettuale. Ci invita all'affinamento di tecniche realizzative, procedure e approcci; soprattutto, ci richiede un avvicinamento alla questione che sappia farsi carico della pluralità dei saperi coinvolti.
EUR 28.50
Vivai del Sud. Ediz. italiana e inglese
Con questo secondo quaderno l'ADI Lazio vuole ricordare il cammino percorso da un'azienda romana, Vivai del Sud, che nel decennio tra gli anni Settanta e Ottanta si impose come leader nel campo della produzione di arredi e complementi di alta gamma sia per interni sia per esterni. Vivai del Sud si propone, sin dall'inizio della sua attività, l'obiettivo ambizioso di competere anche a livello internazionale con le migliori aziende del design italiano, imponendo uno "stile romano" colto e sofisticato. Stefania Bedoni, insieme agli altri ex art director di quegli anni, Giusto Puri Purini e Maurizio Mariani, ricostruisce l'esperienza vissuta dall'interno dell'azienda. Emergono così l'interessante profilo del suo fondatore Piero di Pierri e degli architetti-designer che negli anni si sono succeduti e che hanno contribuito alla grande affermazione di Vivai del Sud. In chiusura, il quaderno offre un approfondito repertorio dei prodotti che per qualità di produzione e per forza di immagine entrarono prepotentemente nel mercato.
EUR 17.10
Rigenerare le aree periferiche. Ricerche e progetti per la città contemporanea. Ediz. italiana e inglese
La maggior parte della periferia romana sta vivendo una situazione di crescente degrado e disagio che va affrontata con urgenza e senza rinvii attraverso interventi di riqualificazione mirati, in grado di garantire a tutti condizioni di vita dignitose a partire dal bene primario della casa e dal potenziamento dei luoghi di aggregazione e degli spazi pubblici. Roma possiede un vastissimo patrimonio di edifici residenziali, di cui una parte consistente è proprietà di enti pubblici, da ristrutturare, da adeguare, da integrare con nuovi servizi pubblici, da completare e riconnettere con opportune reti infrastrutturali al più ampio sistema metropolitano. Una grande risorsa immobiliare che si offre come luogo di sperimentazione sull'housing e sulla nuova dimensione metropolitana. Alla possibilità di sperimentazione su campo di buone pratiche di rigenerazione urbana e di confronto con esperienze già attuate con successo in altre città europee, si rivolge questo volume, presentando una selezione dei lavori di ricerca e delle proposte elaborati da HousingLab, Sapienza Roma, su una campionatura di aree e quartieri residenziali che vanno dalla periferia consolidata alla periferia diffusa.
EUR 28.50
Ripensare le discariche
La questione dei rifiuti, oggi, per le dimensioni e le caratteristiche che ha assunto nella società dei consumi, deve essere un tema di primo piano, mirato a garantire la vivibilità della città contemporanea e l'equilibrio dell'ambiente. Affrontare quest'argomento significa innanzitutto ripensare al nostro stile di vita, mettendo in discussione la società moderna e la grande quantità di scarti che produce. Il problema dei rifiuti non può essere risolto solo attraverso le tecnologie di smaltimento, agendo unicamente sugli effetti, ma è più profondamente una questione culturale. Siamo abituati ad affrontare il "problema" degli scarti solo con l'ottica dell'emergenza e non con quella del progetto. Progetto significa nuovi comportamenti e modelli che dovrebbero andare verse una rilevante riduzione dei rifiuti, auspicabilmente tendente a una società a rifiuti zero, Progetto vuoi dire strategie per lo smaltimento. Progetto significa rigenerare e reinventare i paesaggi delle discariche. Questo libro è un tentativo di rallentare il passo dell'emergenza e di allungare lo sguardo per cogliere l'ampiezza della questione rifiuti in un'ottica temporale completa, che metta insieme presente e futuro.
EUR 19.00