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Storia di una scomparsa
A metà fra l'inchiesta e il romanzo, Storia di una scomparsa è il racconto esclusivo, inedito, rocambolesco e avvincente di una vicenda incredibile e unica: il rapimento più lungo del mondo.Salento. 21 giugno 1977. Un bambino di sei anni sta giocando di fronte alla casa dei nonni. Si chiama Mauro Romano, ha capelli biondi e lisci, gli occhi scuri. Ha una cicatrice sull'occhio sinistro, e una bruciatura sulla mano destra. Non si allontana mai di casa, eppure quel pomeriggio d'estate di 44 anni fa scompare. Si perde nel nulla, fagocitato fra la polvere e il mare. Per quarant'anni i genitori di Mauro lo cercano ovunque. Fino a ritrovare, un giorno di primavera, sulla copertina di un giornale di cronaca rosa la fotografia di un uomo abbracciato a una nota showgirl. È un emiro arabo, figlio di uno degli uomini più ricchi e potenti di tutto il pianeta. Eppure, per i coniugi Romano quell'uomo ha qualcosa di famigliare. E ha anche una cicatrice sull'occhio sinistro, e una bruciatura sulla mano destra... E se fosse lui?
EUR 17.10
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Diaz. Non pulire questo sangue. Il film, la sceneggiatura, le foto
Alla fine di luglio 2001,il governo italiano schierò migliaia di agenti per reprimere quella che si annunciava come la più grande manifestazione globale contro le politiche del G8. Attraverso interventi di critici cinematografici, le foto di scena e la sceneggiatura, Diaz ricostruisce la storia di questo film scioccante e complicatissimo.
EUR 26.60
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La città spezzata
Bari non è una qualsiasi città del Sud. È la sola, tra i tanti capoluoghi del meridione a non aver mai avuto un univoco centro di potere, spesso divisa fra istituzioni e forze sociali difformi e contrastanti. "La città spezzata" è un lungo racconto di quartieri e di persone con una propria indivisibile identità. L'autore, partendo dalla sua storia familiare, incontra decine di baresi, voci che ci restituiscono una immagine di una metropoli contraddittoria. Grazie agli strumenti del sociologo prima e dello scrittore poi Leonardo Palmisano scrive una struggente lettera d'amore alla sua città.
EUR 18.05
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Così san tutt3. Diritto alla Scienza, istruzioni per l'uso
Con una introduzione di Chiara Valerio, Così san tutt3 è uno strumento valido per comprendere al meglio come mettere la scienza al servizio del progresso.Come si produce un vaccino? Perché il procedimento richiede molto tempo? Chi ne può, o deve, usufruire? Cosa dobbiamo studiare per controllare il diffondersi di malattie? Come possiamo aiutare l'agricoltura ad affrontare i cambiamenti climatici? Quali sono le terapie più efficaci per la salute mentale? Così san tutt3 nasce per iniziativa dell'Associazione Luca Coscioni con contributi di giurist3, scienziat3, ricercator3, espert3 e politolog3 per dare forma al diritto umano alla scienza attraverso le sue implicazioni pratiche. Dalla sperimentazione di farmaci, alla salute sessuale e riproduttiva, a quella mentale, alla libera condivisione di studi, ricerche e risultati, il volume descrive gli elementi del diritto alla e della scienza fornendo “istruzioni” su come riconoscere questo diritto nella vita di tutti i giorni e vederlo riconosciuto da leggi, politiche, tribunali e corti.
EUR 17.10
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I quaderni di inQuiete
inQuiete Festival nasce nel 2017 da un'idea di Barbara Leda Kenny, Viola Lo Moro, Francesca Mancini, Barbara Piccolo, Maddalena Vianello ed è realizzato da Associazione Mia e Libreria di donne Tuba. È uno spazio di parola pubblica, incontro e riflessione che ogni anno mette al centro la voce delle donne. I Quaderni di inQuiete raccolgono gli interventi dell'edizione 2020 dell'omonimo festival. Sguardi sulla società e ritratti di poetesse e scrittrici si alternano al dibattito sulla pandemia. Riflessioni su come il Covid abbia esasperato le disparità di genere nel lavoro o tra le mura delle case in cui si era reclusi, su come ne abbia perfino create di nuove. In questo volume la donna è soggetto e oggetto, interpreta e analizza, si specchia, e il suo sguardo - a un tempo privilegiato e denigrato - si fa motore di una voce plurima ma ugualmente resistente. Al centro della discussione le domande: è ancora possibile fare letteratura dopo il Covid? Qual è il "nuovo" ruolo dell'intellettuale nella società? In molti interventi, però, il virus si mette da parte e diventa solo lo sfondo sul quale si dispiegano discorsi più ampi quanto puntuali su razzismo, omotransbifobia, xenofobia, fascismo e molti altri temi che sono filtri interpretativi dell'epoca in cui viviamo. Serena Dandini, Claudia Durastanti, Francesca Melandri, Guadalupe Nettel, Valeria Parrella, Lidia Ravera, Igiaba Scego, Alia Trabucco Zeràn, Chiara Valerio, Simona Vinci, sono solo alcune fra le numerose autrici che hanno preso parte a questo progetto, fra le voci più influenti e rappresentative del panorama italiano e non. I Quaderni di inQuiete offrono una pluralità di risposte e suscita altrettanti dubbi ai quali non vengono offerte soluzioni perentorie, a ribadire che è meglio un punto interrogativo sul mondo piuttosto che un punto esclamativo. InQuiete è la nostra...
Il mio solo tormento. Canto da El-Agheila
Un canto come ultimo rifugio, un canto per scampare alle sabbie, al fuoco, agli assalti dell'assurdo, alla morte. E quel verso che ritorna, come una preghiera e una maledizione: Il mio solo tormento.Carta e matita erano vietate nel campo di concentramento fascista di El-Agheila, in Libia, nella Cirenaica sud-occidentale, sulla costa meridionale del Golfo della Sirte. I detenuti costretti a raggiungerlo percorrendo quattrocento chilometri a piedi nel calore estenuante del deserto erano donne e bambini, anziani e ragazzi. C'erano anche uomini valorosi, che avevano combattuto e resistito agli attacchi dell'aviazione, all'iprite, ai proiettili, alle bombe lanciate sui villaggi, alla mancanza d'acqua, ai pozzi soffocati col cemento, alla politica fascista di devastazione e sterminio. Fra loro c'era un poeta, Rajab Abuhweish che dietro il filo spinato, con sentinelle a ogni ingresso che sorvegliavano puntando le mitragliatrici, nella rovina e nella violenza, esiliato in patria, trincerato dietro la sua voce, compose a memoria un poema di trenta strofe e lo trasmise oralmente agli altri prigionieri, rafforzandone lo spirito di resistenza, come un'arma per sopravvivere, tracciando al contempo tutte le torture subite dal suo popolo.Il 16 settembre 1931, Omar al-Mukhtar - la guida del movimento di resistenza armata delle tribù - era stato condannato da un tribunale fantoccio e impiccato pubblicamente nei pressi di Bengasi, le speranze di riconquistare la propria terra si erano estinte, e Rajab cantò con rabbia e angoscia il genocidio in Libia commesso dall'Italia fascista. Tra i prigionieri che ascoltarono c'era Ibrahim al-Ghomary, un uomo colto, che in seguito, sopravvissuto nel 1934 alla chiusura del campo di El-Agheila, trascrisse scrupolosamente il poema, giocando un ruolo fondamentale nella sua trasmissione.
EUR 11.40
Zia Dot
Dopo la morte della madre, alla porta di Dorothy "Dot" Roth, quarantenne cinica e impantanata in una vita fatta di piccole guerre personali, oltre che figlia ribelle e lesbica di una ricca famiglia di Bel Air, bussa Marvin. I due non si vedono da quindici anni. Dopo tutti quegli anni, la cerca per un motivo: vuole che Dot lo accompagni in Arizona per risolvere una misteriosa questione lasciata in sospeso dopo una rocambolesca rapina finita male che l'ha costretto a rifugiarsi in Messico. L'unico patto è che prima della meta finale non potrà rivelarle altro.
EUR 17.10
Avremo anche noi dei bei giorni
"Avremo anche noi dei bei giorni" raccoglie le lettere che Zehra Dogan, giovane giornalista e artista rivoluzionaria, ha spedito, durante i suoi 600 giorni di carcere, a Naz Oke, che a Parigi anima il sito di informazione Kedistan per la libertà di espressione. Durante questi mesi di detenzione, Zehra non smette un solo giorno di creare, sguarnita di ogni tipo di materiale, fabbrica pennelli con le piume di uccelli, come colori, usa tutto ciò che le capita. Dipinge su pagine di giornali, vestiti, lenzuola. Quando non dipinge, parla con le sue compagne di filosofia, storia, politica. Un racconto luminoso, poetico e duro.
EUR 20.90
Non ancora
All'indomani del disastro nucleare di Cernobyl', Maria Fermi è a Parigi, grazie a una borsa di studio in Semiotica. Nella metropoli, più che agli studi, si dedica alla danza, e alla stampa di magliette manifesto che indichino a lei la via e a chi le guarda con chi hanno a che fare. Lì conosce gli amici che l'accompagneranno lungo la strada dei giorni e dei sogni: il cinico Umberto, gay ironico che le dispensa consigli via telefono come un novello Frate Indovino e l'enigmatica Laure, scrittrice di porno e di romanzi per signore, che la inizia al suo stesso lavoro. A legarla all'Italia c'è un sogno d'amore: Marvin, giovane ecologista benestante che gestisce in Umbria un centro di vita naturale, rappresenta lo sfuggente fulcro del suo sogno più sognato: una storia d'amore assoluta. La loro è una relazione a distanza, in assenza, che Maria non fa niente per rendere reale, perché il non ancora offre molto più spazio alla fantasia. Di discoteca in discoteca, di incontro in incontro, di libro in libro, spesso nel metrò, davanti a uno specchio, attaccata al telefono o alla macchina da scrivere, il suo intimo microcosmo del non ancora si anima grazie a incontri fugaci e si popola di situazioni intriganti. Un annuncio su Libération, con cui cercava "relazioni di qualità", darà un'improvvisa sterzata alla sua vita e ai suoi appuntamenti mancati con Marvin. Un romanzo che è soprattutto il viaggio interiore di una ragazzaccia perbene, alle prese con l'eterno dilemma tra amore e libertà. Ironico, disincantato e travolgente, per chi ha sempre pensato che gli amori migliori fossero quelli non realizzati.
EUR 17.10
Cris
La famiglia di Lorenzo è una famiglia tipicamente italiana: padre, madre, sorella tredicenne e lui, Lorenzo, diciannovenne fresco di maturità.\r\n\r\nHa tutto ciò che un ragazzo della sua età possa desiderare: voti ottimi, ammissione all'università, bellezza, intelligenza. Ha proprio tutto. A parte la libertà.\r\n\r\nNella macchina che lo porta in vacanza con la sua famiglia, l'ennesima vacanza obbligata di cui non ha deciso nulla, in un posto che odia, Lorenzo sente montare la rabbia per una vita che sembra non appartenergli affatto e che gli scivola tra le dita un minuto alla volta.\r\n\r\nOgni cosa è stata, fino a quel momento, stabilita da altri. Dai suoi genitori, in primis. Da sua madre, soprattutto, che ne progetta e programma ogni singolo aspetto, sempre col sorriso, sempre con amore, sempre per il suo bene. In sosta all'autogrill, Lorenzo guarda le macchine che scorrono in basso, sotto la struttura a ponte sospesa sull'autostrada, in cerca di una soluzione. E inaspettatamente la trova, ed è la più banale di tutte: una fuga.\r\n\r\nQui comincia la sua avventura verso un luogo sconosciuto che diventerà presto “casa”. Spinto da una bruciante voglia di scoprire la vita e se stesso, troverà compagni di viaggio, un lavoro intrigante e inediti desideri che passano per il corpo e l'amore.\r\n\r\nChe vita è quella che ci hanno disegnato addosso e che succede quando decidiamo noi di prendere la matita e disegnare nuove strade?
EUR 16.15
Cesco e il grande tossico
Luca Pakarov dipinge in questo suo esordio alla narrativa uno spaccato spietato della provincia italiana dei primi anni 2000 attraverso le avventure quasi picaresche di un gruppetto scalcagnato di tossici, con un sorriso sempre a fil di labbra e una capacità di scrittura alla John Fante.Appena dimesso dall'ospedale con il naso maciullato per le percosse del suo spacciatore di riferimento, Cesco decide di darsi una ripulita e provare a stare lontano dai brutti giri. Nei brutti giri c'è ovviamente il suo spacciatore, il Grande Tossico detto GT, di cui è il protetto, la tetra casa sulla collina, le sue scorte di eroina e Garbo, con cui condivide la passione per la droga e la sudditanza a GT. Stare lontano dai guai non vuol dire rinunciare all'eroina, ma cercare di controllarla, fare tutto quello che un bravo tossico deve fare per essere riaccolto in seno alla società del consumo.Intanto, nella casa in collina del GT, lo spaccio va avanti, i programmi di espansione sul mercato anche, tra periodi di magra e la concorrenza spietata di mafiosi e biafrani, ovvero un popolo senza nome di spacciatori maghrebini appostati sulle strade di campagna pronti a venderti roba tagliata male. A segnare la vita dei tre personaggi nella provincia sonnacchiosa, le dosi: le dosi mancate, quelle cercate, quelle centellinate, le dosi premio, le dosi in regalo, le dosi che traspirano dal corpo e danno l'odore di tossico. Il tempo è quello tra un buco e l'altro, ricorsivo, sempre uguale, la provincia è il panorama in cui la gente accumula cose per non vedere il vuoto e i minacciosi cambiamenti sociali che stanno per investirla. Così, se la scelta è tra le cose e la roba, Cesco, GT e Garbo non hanno dubbi.
EUR 17.10
Maggiori...
Questo pianeta
Nella premessa a questa edizione, Laura Conti coglieva con angoscia la "strana e pericolosa deriva" della sinistra e del movimento ambientalista con l'accettazione dell'ineluttabilità del sistema capitalista e la rinuncia a mettere in discussione il suo modello di sviluppo globale. Questo libro approfondisce i limiti insuperabili di quel modello e la sua insanabile incompatibilità con l'ambiente naturale del pianeta e la sopravvivenza delle specie che lo abitano, compresa la nostra. Un classico dell'ambientalismo scientifico.
EUR 18.05
Fuoco
Hani, Kasih e Saya sono tre amiche, giovani donne accomunate da un passato in un quartiere periferico, quello che qualcuno chiamerebbe ghetto, figlie di famiglie di immigrati cresciute in palazzine tutte uguali, le prime a parlare e considerare la lingua del paese in cui vivono e in qualche caso sono nate la loro madrelingua. Dopo anni, si rincontrano in occasione del matrimonio di un'amica e ovunque guardino, che siano i tetti dei palazzi intorno a loro di notte o le metro affollate, si imbattono sempre nelle stesse cose: odio, pregiudizi, paura. A dare l'innesco alla vicenda l'incendio di un palazzo di cui viene accusata Saya: avrebbe appiccato il fuoco per colpire il rappresentante di un movimento di estrema destra. Ma è davvero lei la responsabile? Che cosa è successo nelle ore precedenti all'attentato? Da dove nasce la rabbia e l'ossessione per i neonazisti che infesta il suo sonno? Come guarda il mondo una persona consapevole che in strada, ogni giorno, c'è qualcuno disposto a ridurre in fin di vita lei e le persone che ama? Come ci si libera dalle etichette che la società ci assegna? Shida Bazyar ci mostra cosa significa dover rendere conto costantemente delle proprie origini, ma svela anche l'ipocrisia del nostro mondo che nasconde violenza endemica e ignoranza quotidiana. Fuoco è un romanzo intransigente e toccante sulla straordinaria alleanza tra tre giovani donne e sull'unica cosa che rende possibile una vita autodeterminata in una società che non tollera l'alterità: l'amicizia. Un romanzo tumultuoso e politico che mina le nostre certezze e il nostro punto di vista sull'integrazione e la democrazia. Un terremoto di parole.
EUR 19.00
Camera single
Alle soglie dei trent'anni sembra proprio che Linda ce l'abbia fatta a diventare un'adulta. Ha un lavoro "creativo", un rapporto decente con i genitori e una fidanzata, Margherita, che le ha appena fatto una proposta di matrimonio, anche se nell'Italia del 2014 due donne ancora non possono sposarsi. E l'anello, a dirla tutta, ancora non c'è, ma poco importa: Quello che conta è la proposta, no? A quanto pare, no: Margherita molla Linda di punto in bianco, mettendola di fronte al fatto che non è assolutamente la persona adulta, responsabile e matura che credeva di essere. Deve riaprire una pratica che considerava archiviata da tempo: crescere.
EUR 17.58
Autofiction
Orlando e Sofia sono due gemelli alla soglia del trentesimo compleanno. Sono anche i figli di Leone e Agata, registi cult e di avanguardia morti anzitempo in un incidente aereo, divenuti famosi per il loro film d'esordio - La musa divoratrice - e poi finiti nel dimenticatoio. Orlando, che odia comunicare, lavora come social media manager al Museo del Cinema. Non ha amici e consuma le serate mangiando da solo al ristorante cinese e guardando video di revenge porn. La sorella, invece, si è riciclata con scarso successo nell'arte contemporanea. Convive con Monica, una gallerista più vecchia di lei che espone soltanto donne, fra cui Sofia stessa; intanto, si diverte a tradirla in maniera compulsiva. Alle loro spalle, l'ombra lunga di aver perso il padre e la madre quand'erano appena ventenni, che li ha lasciati eredi di una casa piena di scatole e segreti - e, di fatto, incapaci di diventare adulti. Fino al giorno in cui, per una serie di casualità, non trovano una misteriosa sceneggiatura dal titolo Autofiction. Le parole di Leone e Agata, lì scritte, sembrano narrare la loro vita famigliare con una sola e sostanziale differenza: un fratello in più, di cui non sapevano nulla. Quando si smette di essere figli? E se non si fosse in grado di farlo? Iacopo Barison torna con un romanzo di stupefacente maturità, confermandosi il cantore di una generazione troppo spesso raccontata in modo superficiale, svelandoci il mistero che si cela in ogni famiglia felice e infelice a modo suo.Proposto da Giuseppe Catozzella al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:\r\n«Ci sono romanzi-mondo che sono grandi quanto una famiglia, ovvero infiniti, e questo è il caso di Autofiction di Iacopo Barison. Ecco quello che cerchiamo di definire quando diciamo «romanzo contemporaneo»: in Autofiction...
Metropolitania
Eddi ha quasi trent'anni e abita in una metropoli. Passa settimane senza vedere nessuno che conosce e con cui parlare. Ha spesso rapporti sessuali casuali, mangia panini di riso, ama la madonna, la droga, di lavoro dipinge quadri che poi brucia per una galleria d'arte contemporanea di zona. Fare sesso con Lou, il gemello identico al ragazzo di cui era innamorata, morto di overdose insieme alla migliore amica di Eddi (forse avevano un segreto?), è l'unico sollievo che prova. Accompagnata da dipendenze varie - droga, junk food, sesso - va avanti nella vita spinta da quello che capita, senza scegliere, senza reagire. L'unico impulso vitale che le resta è la sua curiosità e la voglia di adrenalina. Per questo, quando in città - una città utopica e spaventosa nella sua vastità, dove tutto può succedere e niente è strano - arriva una sua coetanea, Masami, tutta rotta, più magra di lei e più pallida di lei, Eddi è pronta a tutto pur di vivere un'avventura e trovare un'alleata. Masami è incosciente e tragica, protagonista di un universo estremo e perverso, a tratti grottesco e surreale. Un Thelma & Louise psichedelico e morboso, con un linguaggio secco, diretto, ironico, a suo agio nella narrativa contemporanea europea.
EUR 16.15
Rifqa
Poeta, scrittore e giornalista, Mohammed El-Kurd ha fornito al mondo una finestra sull'occupazione a Gerusalemme Est, aiutando a stimolare un cambiamento internazionale nella retorica riguardo al conflitto israelo-palestinese. Rifqa, la sua prima raccolta, si inserisce di diritto nella tradizione della poesia resistente palestinese. Ogni giorno la nonna di Mohammed El-Kurd lo accoglieva sulla porta di casa. Il suo nome era Rifqa: un'icona della resilienza palestinese. Le poesie ripercorrono l'esilio di Rifqa da Haifa fino all'attuale espropriazione della sua famiglia a Sheikh Jarrah, quartiere di Gerusalemme Est. L'edizione italiana è arricchita da tre testi in prosa che raccontano la lotta degli abitanti di Sheikh Jarrah, scritti per The Nation e per The Guardian.
EUR 15.20
Grande terra sommersa
L'undicenne Pietro Stefano Mele è un ragazzino qualsiasi, che ancora non sa come un piede messo in fallo possa cambiare tutta una vita. Quando la madre scivola sbatte la testa su uno scoglio, inizia una lunga battaglia con il proprio senso di colpa. Il padre, Seb, dall'esasperato egocentrismo, riversa su Pietro la responsabilità dell'accaduto e lo abbandona nel piccolo borgo sardo di San Leonardo de Siete Fuentes, da nonna Sircana, che fino a quel momento è stata, per il nipote, solo una sconosciuta. L'anziana vive in una casa ai confini del bosco e non pare avere alcuna intenzione di aprire il suo mondo a Pietro. Tuttavia, giorno dopo giorno, tra i due nasce un'intesa profonda. Il romanzo di una grande voce letteraria, la storia della formazione alla vita del ragazzo selvaggio che è in ognuno di noi.
EUR 19.00
Ferdinando Chiaromonte, disegni opere progetti
Ferdinando Chiaromonte (1902-1985), ingegnere, architetto, docente universitario, professionista impegnato nei diversi settori dell'edilizia napoletana, è uno dei protagonisti della scena architettonica della Napoli del '900 ed è esponente di una nuova modernità che si specifica in un linguaggio particolarmente attento all'aspetto tecnologico e costruttivo. La sua intensa attività professionale ha inizio negli anni Trenta e si sviluppa per oltre mezzo secolo attraversando momenti cruciali nella storia della città di Napoli, dal periodo dell'architettura tra le due guerre, alla ricostruzione e ancora successivamente negli anni della più spregiudicata attività di speculazione edilizia, mantenendo nel tempo una correttezza ed un rigore formale che si manifestano nella chiarezza strutturale e nella razionalità compositiva delle sue architetture. All'attività professionale si affianca una non meno rilevante attività accademica che lo ha visto docente di numerosi corsi presso la neo-nata Facoltà di Architettura al cui sviluppo ha contribuito in modo significativo.
EUR 33.25
Landscapes of urbanism. Ediz. multilingue
Il volume investiga la relazione contemporanea tra l'urbanistica e una nozione ampia di paesaggio, un termine assai presente nel dibattito e nella riflessione sulla città e sul territorio. Da molto tempo il concetto di paesaggio permea gli studi urbani, il progetto alle diverse scale e ne costituisce oggi un importante "outil" interpretativo. Paesaggio è termine polisemico e aperto che allarga il punto di vista tradizionale sul progetto della città, include le pratiche, gli oggetti che di quelle pratiche sono esito e le loro possibili rappresentazioni. Il progetto di paesaggio diviene confortevole e morbido, attutisce e nasconde i conflitti, introduce la mediazione dell'atto di rappresentazione. Propone un approccio soft al disegno urbano. Reagisce in modi costruttivi alla crisi del luogo e della città, si propone come capace di trattare la dimensione emozionale e corporea, della cura, della manutenzione e del tempo. Accettando di confrontarsi con situazioni di abbandono e prive di programmi funzionali, il progetto di paesaggio oltrepassa le idee di sviluppo e di crescita.
EUR 33.25