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La terra della sera. Scritti di Par Lagerkvist
L'ultima opera teatrale, l'ultima raccolta poetica, l'estremo tentativo di narrazione del premio Nobel norvegese, per la prima volta pubblicati in Italia in una traduzione diretta dalla lingua svedese. È stato scritto che tutta l'opera di Lagerkvist sembra scossa per "l'urto dell'esigenza di significato" e consiste infatti di una oscillazione tra fede e dubbio, sempre a un passo da Dio, ora a meno di un passo da un nume perfino pregato e implorato e, subito dopo, avvertito come un'impossibilità, un vuoto, ma pregnante. Questo Dio sfuggente si presenta in molteplici apparenze nell'opera di Lagerkvist, esplorato, si direbbe, in tutte le sue possibili concezioni e figurazioni, con un accanimento e una profondità vertiginosa, che si fa particolarmente lancinante nei suoi ultimi scritti, che qui presentiamo: il dramma Fate vivere l'uomo (1949), la straordinaria silloge poetica La terra della sera (1953), l'abbozzo di narrazione Il dio solitario (primi anni Settanta).
EUR 9.50
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The true history of the so-called Artemidorus Papyrus. Ediz. illustrata
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La regia teatrale. Specchio delle brame della modernità
Quello del regista - prima di essere un'arte - è forse solo un nuovo mestiere, articolazione dell'industria dello spettacolo in via di formazione nel corso dell'Ottocento, soprattutto a Parigi, capitale europea del teatro? Il convegno sulla regia del 2006 - organizzato dal Dams dell'Università di Torino -, di cui questo volume propone gli atti, ha voluto indagare, in un'ampia prospettiva internazionale e tenendo presente una molteplicità d'inedite articolazioni storiografiche, di approcci di studi e di metodologie operative, la complessità di un fenomeno che, sempre più, si avverte capitale non solo per la definizione di settoriali categorie della scena novecentesca, ma anche per la genesi dello spettacolo moderno nella sua generalità. Interventi di: Giovanna Zanlonghi, Cristina Grazioli, Elena Randi, Franco Perrelli, Jean Chothia, Claudio Longhi, Paolo Gallarati, Armando Petrini, Roberta Gandolfi, Franco Ruffini, Mirella Schino, Bent Holm, Sven Heed, Jorge Silva Melo.
EUR 19.00
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Una storia lucano-calabra. Scritti di Antonio Lanza libero zampognaro
La storia di un costruttore di zampogne, suonatore di musica tradizionale, animatore politico raccontata da lui stesso. Un esempio di autoetnografia e di "storia di vita", nel solco della più aggiornata ricerca folklorica. Leonardo Antonio Lanza, nato nel 1920 a Terranova del Pollino, occupa un ruolo di primo piano nel contesto musicale tradizionale lucano. È, infatti, considerato un riferimento musicale per tutti i suonatori della zona del Sarmento e del Pollino: a lui si deve la ripresa in questi luoghi della pratica musicale delle zampogne. L'immagine pubblica di Leonardo è quindi legata prevalentemente alla sua attività di suonatore e di costruttore di zampogne e alla posizione che come tale occupa nella tradizione musicale lucana. Dai suoi testi emerge, invece, la complessa figura di un individuo che si è dedicato, e instancabilmente si dedica, alla definizione di un proprio movimento politico finalizzato a determinare un mutamento sociale ed economico nel Paese.
EUR 14.25
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La parola accesa. Una mappa di letture
Nuova edizione ampliata con un'intervista di Rondoni a Roberto Benigni su Dante. Un percorso di letture poetiche (da san Francesco, Dante, Petrarca, passando per Leopardi, Pascoli, Ungaretti, Montale, fino a Baudelaire, Rimbaud, Eliot, Luzi), guidato da un poeta, per scoprire il linguaggio della poesia. Una lettura antiaccademica che fa gustare la poesia come linguaggio dell'anima. Le parole della poesia e della letteratura non sono parole di una lingua diversa, per iniziati o per abitanti di un iperuranico pianeta, ma sono le nostre parole di sempre 'accese' da una tensione nuova. L'arte mette a fuoco la vita.
EUR 13.30
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La caserma «Giovanni De Santis» della guardia di finanza a Barletta. La storia e il recupero. Ediz. illustrata
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Giacosa e le seduzioni della scena. Fra teatro e opera lirica
Gli atti di un convegno di studi promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Giuseppe Giacosa(1906), tenutosi a Ivrea, presso il Liceo Classico "Carlo Botta", l'11 e 12 maggio 2007. Giuseppe Giacosa è un importante e versatile professionista della scena di fine Ottocento,presente sia a livello di sperimentazione teatrale, sia sul piano dell'opera lirica, come librettista privilegiato di Giacomo Puccini. Almeno un paio di suoi testi (Tristi amori e Come le foglie) sono autentici capolavori, degni di reggere il confronto con la grande drammaturgia europea di Ibsen, Strindberg, Cechov, sebbene la duplice trascuratezza degli italianisti e degli storici del teatro abbia finora impedito di assicurare a Giacosa la visibilità cui avrebbe diritto. La pubblicazione è stata promossa dal DAMS di Torino che aveva già sostenuto, nel 1998, una messinscena assai suggestiva di Tristi amori, per la regia di Walter Malosti. Il volume, curato da Roberto Alonge, contiene un'Appendice dal titolo: "La suggestione scenica e una polemica con Giovanni Pozza".
EUR 17.10
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La via Egnazia, itineraio di identità europea. Alle origini del corridoio 8
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Il familiare e l'estraneo
È il destino delle cose non poter vivere se non nella familiarità che nasce, diviene e finisce. Un'analisi del "familiare" e dell'"estraneo" come forme e come situazioni della vita. Due figure centrali dell'essere e dell'esistere nelle loro correlazioni di costituzione e nelle loro variazioni di interpretazione e di senso. L'estraneo che diventa familiare, il familiare che diventa o ridiventa estraneo.
EUR 12.35
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Un sogno
Una meditazione sulla vanità e il dolore di esistere, di profondo taglio esistenzialista. Un sogno (1901) di A. Strindberg è una delle opere drammaturgiche più sperimentali del'900. Rappresentata da registi come Reinhardte Artaud, è un'icona del teatro espressionista e surreale, alla base ancora oggi delle sperimentazioni post-moderne della scena. È il secondo dei 9 volumetti della serie Teatro scelto di A. Strindberg: un'edizione aggiornata, sul piano storico e filologico, delle più rappresentative opere della drammaturgia strindberghiana.Biblioteca dello Spettacolo Nordico è una collana del Centro Studi per lo Spettacolo Nordico dell'Università di Torino, diretta da Franco Perrelli. Essa raccoglie in un agile formato saggi e testi relativi alle varie forme dello spettacolo (teatro, cinema, danza, performing arts) che si sono storicamente manifestate nella civiltà scandinava, con una certa attenzione all'originalità delle scelte e delle angolazioni, al profilo scientifico delle proposte e agli incroci con la cultura italiana.
EUR 10.45
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Wie kann das ein Artemidorus-Papyrus sein? Ma come fa a essere un papiro di Artemidoro? Ediz. italiana, inglese, francese e tedesca
Questa dotta polemica fa riflettere sui criteri della 'veridicità' e della falsificazione dei reperti antichi: quanto vi influiscono i meccanismi del mercato antiquario, degli apparati accademici, del sistema mediatico? Conferma tuttavia la preminenza della filologia su altri metodi di verifica dell'autenticità dei testi. Un testo di origine oscura, il cosiddetto Papiro di Artemidoro, avvince da dieci anni il mondo degli studi sull'antichità classica. Nonostante il battage mediatico messo in atto nel 2006, quando il papiro fu esibito a Torino (a Palazzo Bricherasio) in occasione delle Olimpiadi invernali, il pezzo non ha convinto. Il disperato tentativo di salvare l'autenticità del famigerato papiro ha preso corpo nei mesi scorsi in una mastodontica edizione zeppa di refusi e contraddizioni. Intanto la ricerca avviata con The True History of the So-called Artemidorus Papyrus (il nr. 5 di questa stessa collana, pubblicato alla fine del 2007) ha avuto sviluppi ulteriori e illuminanti. Ora siamo in grado, con questo nuovo volume, di documentare le contraddizioni insanabili del falso Artemidoro e di fornire un primo profilo biografico del suo vero, moderno autore.
EUR 16.15
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L' umana avventura. Ritratti di scrittori, teologi e artisti
Sedici ritratti di scrittori, teologi e artisti accomunati dalla profonda lealtà nei confronti del proprio destino e della verità. Il volume, suddiviso in tre parti, raccoglie e aggiorna una serie di "ritratti" già presentati dall'autore in occasione di precedenti interventi su varie testate giornalistiche tra il 2003 e il 2007. La prima parte è dedicata alla letteratura, con le figure di Ibsen, Wilde, Milosz, Undset, Tosatti, Grossman e i giovani poeti del dissenso in Urss; la seconda parte si occupa di teologi, tracciando i profili di Möhler, Chomjakov, Benson, Gratry, Sheen e Zverina; infine, la terza parte accenna a tre grandi arti: l'architettura (cattedrale di Chartres), la pittura (Botticelli) e la musica (Dvorák). I diversi ritratti presentati nel volume sono accomunati dalla passione per ogni autentica "umana avventura" appresa alla scuola di don Luigi Giussani.
EUR 12.35
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Un' esigenza permanente. Un'idea di Cesare Pavese
Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?" (Cesare Pavese) A cent'anni dalla nascita, questo libro prova a offrire un'idea sintetica di Cesare Pavese, rimettendo a fuoco le categorie fondamentali che emergono dai suoi testi. L'ipotesi dell'"esigenza permanente", che utilizza la definizione che Pavese dava di se stesso, permette di comprendere le sue pagine molto meglio rispetto alla diffusa ipotesi del "vizio assurdo", secondo cui egli si autodistrugge per il fatto stesso di cercare "quid sit veritas" e di non rinchiudersi nel breve orizzonte della letteratura o della politica. La tragedia di Pavese non è stata cercare bensì non trovare una risposta adeguata al "mestiere di vivere", alla grande "smania" con cui l'Odisseo dei "Dialoghi con Leucò" insegue imperterrito l'isola del suo destino,senza accontentarsi, come vorrebbero gli "individui autosufficienti", di un'isola e di una menzogna qualsiasi. Per lui l'uomo, "essendo soltanto mistero, attende da noi la percossa e la mano, attende di essere svegliato e tormentato, messo di fronte al suo dolore e al suo mistero".
EUR 13.30
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Il potere della libertà. Letture di filosofia
Il tema di questo quinto libretto della serie "Letture di filosofia" è la libertà, la drammatica tensione umana che non può concepire né infinito né bellezza né felicità senza dire "mio", senza possesso, senza lotta e senza godimento. Il testo non si occupa tanto di quale sia la natura metafisica della libertà; piuttosto si sofferma su come essa si comporti nell'applicazione politica, intendendo questo termine nel suo senso originario di interesse per la vita comune della società e quindi dello Stato. È un'analisi della libertà "in azione" che vuol far scorgere al suo fondo anche le grandi opzioni metafisiche dalle quali si origina e che sottendono la visione della società. Tutti, seppure in accezioni molto diverse, affermano, sostengono e difendono la libertà come la sostanza e il motore di noi esseri umani e del nostro vivere insieme. tuttavia, ciò che s'intende con questo termine è spesso ambiguo e, alle volte, contraddittorio. Questo volumetto vuole essere un aiuto per chiarire tali significati, attraverso i consueti riferimenti testuali.
EUR 9.50
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La sarta di Proust. Antropologia e confezioni
Come il passato, la memoria, i patrimoni culturali vengono "confezionati" per essere consegnati a un pubblico di fruitori? Questo libro non ha niente a che fare con la moda, malgrado il titolo possa trarre in inganno, ma si occupa con lo studio di alcuni casi esplicativi (tra Africa, Sudamerica, una ben strana Patagonia italiana) dei meccanismi attraverso cui il passato, la memoria, la tradizione, le biografie, i patrimoni culturali vengono "confezionati", costruiti e consegnati a un pubblico di fruitori. Esso cerca, altresì, di cogliere il ruolo che di volta in volta ricoprono politici e intellettuali (gli antropologi, in particolare) nella attivazione di processi del genere. Françoise, racconta Proust, assemblava le parti dei vestiti avendo procurato il filo, i bottoni, gli strumenti necessari, come fanno gli scrittori con le parole: la metafora aiuta a leggere, dietro nozioni e concetti acquisiti e diffusi (la continuità del tempo, per esempio, la permanenza delle tradizioni, l'elogio della vita contadina, le identità), gli interventi, i conflitti, le scelte, gli investimenti, le politiche culturali, l'esercizio della istituzionalizzazione.
EUR 12.35
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The true history of the so-called Artemidorus papyrus
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Michele Montrone e la pittura devota dell'Ottocento. Catalogo delle opere
Questo catalogo delle opere di Michele Montrone (1838-1925) colma un vuoto negli studi di storia dell'arte e della cultura in Puglia fra Otto e Novecento. Montrone non fu solo pittore delle Bottiglie della Manna di san Nicola, ma un artista raffinato, dotato di appropriata e mirabile padronanza tecnica, gusto e cultura ben intrecciati per tanta parte alla effervescente pittura napoletana a lui contemporanea.
EUR 18.05
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Inventari seicenteschi della pinacoteca ambrosiana
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P. Artemid. sive Artemidorus personatus edidit Societas emunctae naris. Testo originale a fronte. Ediz. critica
Il cosiddetto Papiro di Artemidoro, avvince da dieci anni il mondo degli studi sull'antichità classica. Dopo roventi polemiche ecco la prima edizione critica (non meramente "diplomatica") del controverso papiro: singolare fabbricazione moderna che ha fatto sognare studiosi anche di rango. Questa nuova edizione si avvantaggia su tutte le precedenti perché fornisce rigo per rigo, a fronte del testo, le fonti adoperate dal falsario, per il commento essenziale e perché affianca al testo del papiro (pseudo-Artemidoro) una prima parte della nuova edizione di quanto già avevamo del vero Artemidoro.
EUR 11.40
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Travestimenti. Mondi immaginari e scrittura nell'Europa delle corti
Maschere dell'identità nella civiltà letteraria europea tra XV e XVIII secolo. Un discorso a più voci sui travestimenti della letteratura europea è un primo tentativo di confronto sulla funzione culturale e sulla densa valenza antropologica che quelle pratiche mimetiche, con i loro vari tipi (il cavaliere, il pescatore,il pastore, il picaro, ecc.) e modi discorsivi, assumono nella lunga durata della civiltà di corte. L'invenzione di mondi ideali fittizi, iperformalizzati, nei quali interagiscono pulsioni e valori archetipici, è una cancellazione non ingenua del Tempo, una proiezione del sé nell'affabulazione di un grande desiderio di eternità. Il legame fra maschera e mito, il bisogno di astrazione e di fuga dalla realtà vi affiorano come una vocazione costitutiva, che appartiene al patrimonio genetico del classicismo europeo: ne definisce di volta in volta l'anima sognante o tragicomica. Contributi di Ph. Guérin, F. Tateo, E. Fenzi, M. de Nichilo, R. Girardi, D. Canfora, E. Buron, E. Graziosi, E. Fosalba, V. Intonti, M. Pirro.
EUR 19.00