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Il castello di Elsinore (2011). Vol. 64
"Il castello di Elsinore" è una rivista semestrale di teatro profondamente radicata nell'Università italiana. Nata nel 1988 e curata dal DAMS (Dipartimento di Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo) dell'Università di Torino, la rivista raccoglie nel suo comitato direttivo quasi la metà degli ordinari di Storia del teatro in Italia e illustri studiosi di università straniere. Dal 2008 è pubblicata dalle Edizioni di Pagina. La rivista è articolata in tre sezioni: la prima, intitolata Saggi, comprende rigorosi studi critici su personaggi e opere della storia del teatro e dello spettacolo; la seconda, Materiali, raccoglie e cura documenti, lettere e riflessioni di poetica; la terza, Spettacoli (o Polemiche), recensisce e analizza gli avvenimenti più significativi della stagione teatrale italiana e straniera. I temi di cui la rivista si occupa sono svariati e attraversano l'intera storia del teatro europeo, dal teatro greco alla Commedia dell'Arte, dal teatro rinascimentale italiano al teatro nordico di Ibsen e Strindberg, dal simbolismo europeo a Pirandello. Saggi: "Ruzante, 'Moschetta"", di Roberto Alonge "Studi sul teatro simbolista", di Giuliana Altamura "Strehler e l'opera lirica", di Matteo Paoletti "Sul teatro politico di Ben Hecht", di Giaime Alonge "Due scritture sceniche de 'L'istruttoria" di Weiss", di Roberta Gandolfi.
EUR 17.10
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Una ragione inquieta. Interventi e riflessioni nelle pieghe del nostro tempo
L'inquietudine non è uno stato d'animo particolare in cui il nostro io venga a trovarsi in determinate situazioni o di fronte a certi problemi, ma costituisce per così dire la stoffa della nostra ragione, vale a dire il suo dinamismo più proprio e il suo metodo permanente. E questa tensione sempre aperta della ricerca, questa inquietudine razionale non viene a cessare qualora si imbatta in una risposta: al contrario, è solo quando si delinea almeno l'ipotesi di una risposta reale che noi cominciamo a domandare. Il libro raccoglie articoli, interventi, relazioni dell'autore organizzati in quattro sezioni tematiche introdotte da una intervista all'autore: "'età dell'incertezza".
EUR 15.20
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Melo da Bari e il mantello delle stelle
Di Melo non si ha notizia alcuna prima dell'inizio della sua insurrezione (1009-1011) contro l'imperatore di Costantinopoli Basilio II e i catapani bizantini di Bari, da lui combattuti e vinti, ma a sua volta inesorabilmente sconfitto.Il fumetto ripercorre questa storia di intrighi e battaglie partendo dalla liberazione dall'assedio saraceno di Bari da parte dei Veneziani (1002). La successiva azione autonomistica di Melo veniva a scontrarsi con i disegni di restaurazione del governo bizantino in Italia meridionale. L'insurrezione antibizantina, appoggiata dal papa e dall'imperatore Enrico II, coadiuvata da Normanni e Longobardi, si protrasse, dunque, all'interno di uno scenario politico internazionale, e culminò con la vittoria di Aeca (1017), cui seguì l'anno dopo la disfatta di Canne. Melo vantava l'amicizia personale di Enrico II di Sassonia, incoronato nel 1014 sovrano del Sacro Romano Impero da papa Benedetto VIII. Alla solenne cerimonia partecipò anche Melo; in quella occasione offrì a Enrico uno stupendo mantello (conservato a Bamberga) di seta azzurra con una straordinaria decorazione del cielo stellato, di simboli dello zodiaco, di segni e immagini cristiane.
EUR 9.50
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1087 i costumi della traslazione. Donne, gioielli e promesse nuziali
La mostra "1087. I costumi della traslazione", giunta alla sua quarta edizione, è stata pensata con l'intento preciso di mettere a disposizione di tutti l'esperienza maturata da Artelier nell'ambito dei costumi e dell'allestimento di spettacoli per la lirica, il teatro e il cinema. Questa mostra da quattro anni consente ai cittadini di Bari e alle migliaia di persone che la visitano nei giorni del Maggio Nicolaiano di godere, oltre che della festa in sé, anche della ricostruzione degli aspetti storici, sociali e urbanistici della città nell'XI secolo. Nella prima edizione, sono stati ricreati i costumi dei 62 marinai che compirono il furto delle ossa di san Nicola da Myra, e con essi del clero; nella seconda, l'attenzione si è concentrata sui Normanni e sui Bizantini; nella scorsa, invece, su Ebrei, Turchi e Armeni. Quest'anno gli Slavi, e poi gioielli, corredi nuziali e doti, partendo dall'analisi dei documenti inseriti nel Codice Diplomatico Barese."1087" oggi non è più solo una mostra. Rappresenta un patrimonio che offre, sia ai cittadini baresi che ai visitatori, un'idea della città e di chi la abitava nell'XI secolo.
EUR 13.50
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Vivere sempre intensamente il reale senza rinnegare e dimenticare nulla. Una testimonianza
Ciò che colpisce di Aldo Brandirali è la sua grande passione per la verità che si esprime in una curiosità operativa, costringendolo a cambiare continuamente. Ci appare come un uomo sinceramente amante del vero che si accorge, di fronte a esso, che qualcosa deve cambiare. La conoscenza, così, è una conquista dell'esperienza. È l'anti-ideologia. Un libro-testimonianza in cui emerge chiaro, attraverso i racconti e le riflessioni, che è possibile perseguire questo obiettivo sul terreno della politica che, da questo punto di vista, non è meno dell'esperienza affettiva o del lavoro: anzi.
EUR 9.50
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San Carlo Borromeo. La casa costruita sulla roccia
Carlo Borromeo (1538-1584) è stato uno dei grandi maestri che hanno plasmato il volto del cristianesimo dei tempi moderni: insieme ad altri pionieri di un nuovo modo di mettere in rapporto l'intelligenza della fede e le sfide della realtà, sta all'inizio di una storia che ancora ci riguarda da vicino. I suoi contemporanei hanno subito riconosciuto in lui un modello autorevole, che indicava a tutti una strada da percorrere. Si sono appoggiati alla memoria della sua intensa esperienza di vita e già a breve distanza dalla morte la Chiesa lo ha riconosciuto santo, proponendolo alla riconoscente ammirazione del mondo intero. Dall'amore senza condizioni per Cristo è scaturito il fiume di una carità umile e appassionata, che lo ha trascinato fino al dono totale di sé per la "vera e perfetta riforma del mondo a vera vita cristiana". A quattro secoli dalla solenne canonizzazione romana (1610), la mostra - di cui questo catalogo ripropone il percorso - vuole rimetterci sulle tracce del cammino che lo portò a dare una forma inconfondibile alla sua identità di uomo immerso nell'arena di una società attraversata, come lo è di nuovo oggi, dal bisogno di ritrovare le sue certezze e il suo destino autentico.
EUR 14.25
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Il teatro negato. Le invenzioni dello spettacolo in Sicilia dal Cinquecento all'Ottocento
Sfidando l'equivoco della 'municipalità" questo saggio intende illustrare le dinamiche che, dopo aver bloccato sul nascere il mestiere del comico in Sicilia nel tempo in cui questa professione stava per prendere avvio come nel resto del continente italiano, favorirono lo svilupparsi di altre idee di teatro destinate, tuttavia, a rimanere ai margini degli statuti consolidati della storiografia. Lungi dal proporsi come défense fine a se stessa di un territorio, questo studio punta da un lato a fare chiarezza su una cultura diversa da quella dominante, dall'altro a stimolare riflessioni utili per una visione più ampia del panorama del teatro dell'età moderna, al tempo stesso proiettata verso gli sviluppi di quella contemporanea.
EUR 13.30
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L' arte segreta dell'attore
Questo libro, col titolo "Anatomia dell'attore", è stato pubblicato per la prima volta nel 1982 come risultato delle prime sessioni della Scuola Internazionale di Antropologia Teatrale (ISTA) fondata e diretta da Eugenio Barba, con la collaborazione di maestri di teatro, docenti, attori e registi provenienti da tutto il mondo. Dal 1980, le sessioni dell'ISTA si sono moltiplicate e il volume ha aggiunto, nel tempo, sezioni, brani e immagini senza però cambiare la sua caratteristica di dizionario-album, con un intenso rapporto fra testo e figure (più di 700), e la creazione di sorprendenti accostamenti di forme nel tempo e nello spazio. La semplicità di questo schema adatto ad essere subito compreso da insegnanti e studenti di teatro - ma anche da artisti della visione come disegnatori, pittori, architetti e scultori - ha fatto di quest'opera un classico vademecum che è stato tradotto, e più volte, in molte lingue (francese, inglese, spagnolo, portoghese, giapponese, turco, ceco, serbo, russo, cinese). Una esauriente bibliografia e un indice analitico completano l'apparato di un'opera che non deve mancare negli scaffali degli attori.
EUR 39.90
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Il dono e l'abbandono
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I vestiti di Cenerentola e altre confezioni in antropologia
L'esperienza di ciò che è consueto, l'affidarsi al senso comune, l'adesione a modelli proposti dalle politiche aiutano a leggere la vita sociale e ad orientarsi in un mondo noto, seguendo comportamenti generalmente acquisiti, condivisi, e funzionano come dispositivi di controllo della varietà, del dinamismo delle pratiche, delle trasformazioni. Il libro vuole studiare questi meccanismi cercandoli nelle azioni concrete, vuole occuparsi della molteplicità delle vite, di uomini e cose, del riuso di idee, temi artistici, oggetti: è un libro sul ruolo che svolge l'etnografia nell'indagare sulle incostanze e sugli interventi che tentano di dar loro forma, su Cenerentola che si cambia d'abito e diventa un'altra persona.
EUR 13.30
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Gersonide. Le guerre del Signore
Composta tra il 1317 e il 1329, l'opera che qui viene tradotta per la prima volta in italiano è il capolavoro del filosofo provenzale Lewi ben Gersom (Gersonide, 1288-1344), la figura più significativa del pensiero ebraico aristotelico dopo Maimonide. Le guerre del Signore costituiscono una vera e propria summa dei principali temi della speculazione medievale, affrontati da una prospettiva rigorosamente filosofica ma fedele al tempo stesso agli insegnamenti sapienziali della propria tradizione religiosa, in una sorta di "armonia prestabilita" tra la filosofia e la Torah. I temi affrontati spaziano dalla polemica contro lo stile di scrittura esoterica di Maimonide e dalla questione dell'immortalità individuale dell'anima fino all'analisi delle forme non-razionali della conoscenza umana (sogno, divinazione e profezia), al problema della teodicea e della conoscenza divina dei futuri contingenti, per arrivare all'elaborazione di una visione del cosmo in cui dati astronomici e astrologici si compongono in un grandioso affresco cosmologico, al cui interno viene impostato e finalmente risolto il problema della dimostrazione razionale della creazione dell'universo. In questa traduzione il testo ebraico è stato ricostruito sulla base della editio princeps dell'opera (1560), collazionata con tre autorevoli manoscritti, le cui varianti vengono puntualmente registrate nelle note a pie' di pagina della traduzione.
EUR 38.00
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Giovanni Duns Scoto
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Il castello di Elsinore (2012). Vol. 65
"Il castello di Elsinore" è una rivista semestrale di teatro profondamente radicata nell'Università italiana. Nata nel 1988 e curata dal DAMS (Dipartimento di Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo) dell'Università di Torino, la rivista raccoglie nel suo comitato direttivo quasi la metà degli ordinari di Storia del teatro in Italia e illustri studiosi di università straniere. Dal 2008 è pubblicata dalle Edizioni di Pagina. La rivista è articolata in tre sezioni: la prima, intitolata Saggi, comprende rigorosi studi critici su personaggi e opere della storia del teatro e dello spettacolo; la seconda, Materiali, raccoglie e cura documenti, lettere e riflessioni di poetica; la terza, Libri (o Polemiche), recensisce e analizza gli avvenimenti più significativi della stagione teatrale italiana e straniera. I temi di cui la rivista si occupa sono svariati e attraversano l'intera storia del teatro europeo, dal teatro greco alla Commedia dell'Arte, dal teatro rinascimentale italiano al teatro nordico di Ibsen e Strindberg, dal simbolismo europeo a Pirandello.
EUR 17.10
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Il padre e il figlio
Un importante attore italiano torna dall'Inghilterra, dove ha girato un film, e apprende dal suo agente che dovrà accogliere in casa un figlio undicenne, che a suo tempo ha avuto da un rapporto occasionale con la maschera di un teatro, ma che non ha mai conosciuto. La madre del bambino è morta in circostanze misteriose e il piccolo non ha altri parenti. L'attore instaurerà un rapporto contraddittorio e drammatico con il figlio, che non avrebbe mai voluto accogliere e che, nell'arco di una settimana, lo porta a un serrato confronto con il suo passato di successo, sul piano professionale, ma di permanente crisi artistica, e costellato di affetti tutti in fondo non realizzati. Nel corso di una progressiva e inquieta presa di coscienza delle linee della sua esistenza, l'attore si confronterà con il rimorso, la malattia e l'urgenza d'individuare la direzione del suo mestiere e della vita. "Il padre e il figlio" è un romanzo sul teatro, che ne reinventa i protagonisti e trasfigura scene di classici, ma riscrive pure un'antica saga islandese, proiettandola sullo sfondo livido di un Sud contemporaneo.
EUR 15.20
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Teatro e teatralità a Genova e in Liguria
La ricerca su "Teatro e teatralità a Genova e in Liguria dall'epoca medievale al Novecento", avviata da un gruppo di studiosi operanti nell'Università di Genova, o ad essa collegati, aveva trovato un momento di pubblica diffusione dei primi risultati con l'uscita di un volume nel 2009. Ora, qui, si propongono gli ulteriori esiti di quel lavoro, che è proseguito con lo stesso "team". Le metodologie adottate non rispondono a una univoca impostazione, anche se una particolare sensibilità per il rapporto fra eventi teatrali e contesto storico-sociale, al riparo da rigidi meccanicismi o da ideologiche forzature, costituisce un punto di vista condiviso. L'arco degli interessi copre un'ampia latitudine, dalla ricognizione su alcune feste del '500 alla ricostruzione della vivace stagione giacobina, dalla drammaturgia di un frate cappuccino che dialoga con Campanile e Ionesco al recupero di copioni trascurati di un maestro del '900 come Pandolfi, dal confronto con un'esperienza singolare realizzata da Carlo Quartucci nel solco dell'avanguardia al "teatro-documento" praticato da Faggi e Squarzina al Teatro Stabile. Com'è negli intendimenti del progetto culturale che sta a monte di questa impresa editoriale, i vari contributi investono momenti, figure, episodi specifici e ne approfondiscono il significato, restituendo così aspetti ancora parziali del fenomeno preso in considerazione, ma tenendo ben ferma la prospettiva di arrivare a comporre una finale tela unitaria.
EUR 14.25
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Il prima e il dopo delle cose
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Opere greche. Vol. 1: Eulyros di Cefalonia. Ehtnika Antophina. Liste di manoscritti greci (1848-1864).
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Innovazioni sceniche nella Parigi del primo Novecento
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo Parigi vive la sfrenata corsa al divertimento di una società aperta ad ogni forma di novità, fra "café chantants" e atmosfere "éclatantes" offerte da teatri gestiti da impresari dal piglio internazionale o dagli spettacoli di "foire" dei grandi eventi fino al gusto del "guiness". Su un altro piano c'è il bisogno di garantire dignità artistica al teatro a fronte della banalità e della routine del teatro commerciale, ma anche di proiettarlo verso prospettive di radicale rinnovamento dei criteri di messinscena. In questo variegato panorama si intrecciano percorsi diversi, persino contrapposti, che vedono coinvolti artisti ed esperienze provenienti da tutta Europa, da Appia a Meyerhold, da D'Annunzio ai Balletti Russi a Fortuny. Insieme a questi, una schiera di innovatori e sperimentatori francesi, da Lugné-Poe a Rouché, da Copeau a Gémier, senza trascurare gli apporti dei promotori del "théâtre du peuple" con in testa Romain Rolland, fanno di Parigi un crocevia importante nella storia della cultura per molteplicità e varietà di contributi. Di questo articolato scenario, si è ritenuto opportuno, oltre che offrire una visione d'insieme, evidenziare apporti interessanti rimasti tuttavia nell'ombra o poco valorizzati rispetto al lavoro dei padri fondatori riconosciuti della scena europea del Novecento.
EUR 14.25
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Così come viene. Il mio Novecento
"Non è un diario. Non è una biografia. Non c'è un ordine cronologico. Sono fatti realmente accaduti, raccontati 'Così come viene'. L'eventuale lettore può scomporre e ricomporre a suo piacimento la successione di questi fatti. [...] I fatti che mi riguardano, a volte anche intimamente, che ho raccontato senza inutili pudori, non hanno voluto mettere in luce la mia persona, ma solo dare il quadro di quello che è stato il mio Novecento". Scritto da Armando Burlando, in arte Armando Bandini, fidando sulla propria capacità mnemonica, col solo ausilio di fotografie, locandine e documenti che percorrono sessant'anni di una straordinaria carriera. Tutto viene raccontato con stile fluente e cattivante senza vani intellettualismi e che, via via, si fa più incalzante e stimolante. Ne viene fuori un percorso originale su ciò che è stato il teatro, il cinema, la Tv di un passato recente e meno, arricchito dagli accadimenti storici del momento. Correda il volume una sezione di fotografie dell'archivio personale dell'autore.
EUR 11.40
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La conoscenza come fenomeno originario
"La conoscenza ha carattere donativo". Questo presupposto affettivo nel rapporto tra realtà ed essere umano sta alla base del testo Erkenntnis als Urphänomen, il quale espone la formulazione definitiva e matura della teoria della conoscenza di Hengstenberg, allora ottantaduenne. Il filosofo muove da una ontologia allargata che, nella sua applicazione antropologica, punta al superamento del dualismo tra atto e potenza attraverso una triade concettuale: spirito, corpo, principio di personalità. In particolare le applicazioni gnoseologiche risultano innovative, poiché vanno a riaffermare - in decisa controtendenza rispetto al filone postkantiano e in fruttuosa dialettica con le suggestioni heideggeriane - la fiducia nelle capacità della ragione umana di rapportarsi in maniera costruttiva e limpida con gli enti, primi fra tutti gli enti dal "volto umano".
EUR 13.30