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Evaristo Breccia nel «Corriere della Sera»
Alla ricerca di un mondo scomparso. L'Antico Egitto nel "Corriere della Sera": un contributo alla storia degli intellettuali durante il fascismo. L'egittologo Evaristo Breccia fu collaboratore del "Corriere della Sera" negli anni che vanno dal 1929 al 1943, nell'ambito di una fortunata rubrica intitolata "Alla ricerca di un mondo scomparso". Tali articoli sono ora raccolti in volume, con un'ampia introduzione della curatrice che ne contestualizza la lettura. L'esordio di Breccia allora direttore del Museo greco-romano di Alessandria nelle pagine del quotidiano di via Solferino assume una spiccata valenza politico-culturale, che si inserisce coerentemente in un più vasto progetto di direzione editoriale del giornale e di riforma della terza pagina e che prevede la tessitura di una fitta rete di corrispondenze archeologiche a firma celebre: Alessandro Della Seta, Pericle Ducati, Amedeo Maiuri, Giorgio Pasquali (di quest'ultimo, dà conto il volume Giorgio Pasquali nel "Corriere della Sera", pubblicato in questa stessa collana). Completa il volume una Nota di Luciano Canfora.
EUR 14.25
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L' ontologia imperfetta
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La filosofia della natura in Kant
La prima esaustiva monografia in lingua italiana sulla filosofia della natura di Kant. Il volume presenta una ricostruzione complessiva della filosofia della natura kantiana, dalle opere giovanili fino agli ultimi manoscritti. Nella prima parte è proposta una ricognizione generale del rapporto tra fisica e metafisica lungo l'intero sviluppo della filosofia di Kant: dagli scritti precedenti alla Critica della ragion pura fino al ruolo fondamentale che la fondazione filosofica della fisica (non soltanto newtoniana) riveste per il compimento del sistema del criticismo. La seconda parte si concentra sulla metafisica della natura corporea esposta nei Principi metafisici della scienza della natura del 1786 e costituisce il primo studio monografico complessivo in lingua italiana su quest'opera. La terza parte è dedicata al rapporto tra fisica e filosofia negli scritti successivi, in particolare nei manoscritti dell'Opus postumum (1796- 1803), di cui viene messa in rilievo la continuità problematica rispetto a tutto il periodo del criticismo.
EUR 22.80
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L' avventura della conoscenza nella pittura di Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca
Lo sguardo alla realtà di tre protagonisti della pittura italiana del Quattrocento. Un avvenimento della conoscenza in un passaggio cruciale della civiltà europea. La pittura come forma di conoscenza è un aspetto distintivo dell'arte del XV secolo. Lo documentano i celebri cicli di affreschi della cappella Brancacci e del convento di San Marco a Firenze, e quello della Vera Croce ad Arezzo, opere rispettivamente di Masaccio, Beato Angelico e Piero della Francesca. Protagonisti del Quattrocento italiano, i tre pittori segnano il passaggio tra Medioevo e Modernità nel suo drammatico tendersi tra le certezze della tradizione e l'attrattiva di nuovi percorsi. Della loro opera restano nella memoria immagini di volti e fatti che ci rivelano una statura umana interamente impegnata nel paragone tra un'indomabile urgenza di bellezza e di significato e la realtà tutta. Il volume, interamente a colori, è il catalogo della mostra omonima che si è tenuta nel corso della XXX edizione del Meeting di Rimini, nell'agosto 2009.
EUR 15.68
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Manuale di sopravvivenza di un cattolico libero in Italia
Un libretto provocatorio, ironico e appassionato che per la prima volta mette a fuoco con un grande tema: come fa un cattolico libero a cavarsela in mezzo a pregiudizi e incomprensioni? Ecco, allora, 9 modi per "cavarsela" (con i preti tediosi, con la politica, con i pregiudizi, con i figli, con il sesso, con i soldi, con l'aldilà, con Dio) con letizia in altrettante situazioni incresciose e... per guardare all'essenziale. È questo il primo volumetto di una nuova collana il cui nome, "menalive" (uomini vivi), parafrasa il titolo di un noto romanzo di Chesterton, Manalive. Il suo intento è raccontare esperienze di uomini liberamente e attivamente impegnati con la realtà del nostro tempo, nei suoi aspetti problematici ma anche quotidiani.
EUR 5.25
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Smisurato cantabile. Note sul lavoro del teatro dopo Jerzy Grotowsky
"Il lavoro di Grotowski è unico: ciò che ha lasciato è un tesoro, e come ogni tesoro deve essere amato, rispettato e trattato con grande, grande cura" (Peter Brook). In apertura del "2009 Anno di Grotowski" proclamato dall'Unesco, il regista inglese Peter Brook ha posto tre questioni principali da prendere in considerazione circa l'opera di Grotowski: l'importanza e l'attualità di Grotowski; l'accertamento della consistenza del tesoro che ha lasciato nonché dei modi di conservarlo e utilizzarlo; l'indicazione del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards come suo principale depositario. Quello di Peter Brook è un auspicio, probabilmente formulato pensando a una situazione ben più problematica. Infatti la maggior parte di coloro che celebrano Grotowski mettono in primo piano se stessi, scordando che le domande e le strategie proposte dal regista polacco sono centrate sulla questione dell'arte scenica e dell'attore, di una eccellenza che dev'essere prima raggiunta e poi superata. Il volume, attraverso i saggi del massimo specialista di Grotowski in Italia, fa il punto sull'insegnamento e la ricezione dell'opera di uno degli ultimi maestri del teatro contemporaneo.
EUR 17.10
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Il nodo nel giunco. La questione sulla libertà di Enrico di Gand
Enrico di Gand (1240 ca.-1293) fu uno dei maggiori pensatori del XIII secolo. Le sue opere principali sono le numerose raccolte di questioni, ordinarie e quodlibetali, nelle quali egli difende la supremazia della volontà sull'intelletto. Per questo Enrico si colloca almeno parzialmente all'interno della tradizione agostiniana, che però rinnova utilizzando ampiamente i materiali dottrinali aristotelici di recente acquisizione. In tal modo egli elabora una dottrina tesa ad armonizzare il dato rivelato con la speculazione filosofica in una sintesi organica e originale. In questo volume si presenta un'antologia delle questioni più significative dedicate al tema della libertà composte da Enrico di Gand in un ampio arco di tempo, dal 1276 al 1290, spesso in dibattito con teologi intellettualisti suoi contemporanei, e in particolare con Goffredo di Fontaines. È così possibile ricostruire, a partire dai testi qui tradotti per la prima volta in una lingua moderna, il pensiero di Enrico, che rappresenta ad un tempo il punto di arrivo della riflessione sulla volontà del XIII sec. e il punto di partenza dei dibattiti che divideranno il volontarismo nei primi decenni del XIV sec.
EUR 20.90
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L' impero dei sensi. Da Euripide a Oshima
È difficile parlare di teatro senza toccare la tematica del desiderio, della passione della carne. La spinta pulsionale più audace, e trasgressiva, affiora già nella Fedra di Euripide, archetipo illustre di tutta una serie di variazioni suggestive (da Seneca a Racine, per finire con il provocante D'Annunzio). Resta però indubitabile che occorre distinguere sagacemente nel fluire dei secoli fra eros ed erotismo. Quest'ultimo si dà unicamente là dove c'è oltrepassamento dei limiti del divieto, ebbrezza di sfuggire risolutamente al potere intimidatorio del tabù. L'impero dei sensi di Oshima Nagisa un film del 1976, di più di trent'anni fa, ma che colpisce ancora allude a questa invadenza erotica della scena nel dare il titolo a un convegno di studi (27-29 novembre 2008) promosso dal DAMS di Torino, di cui il presente volume raccoglie gli atti.
EUR 20.90
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Viaggio in Inghilterra. L'Occidente al crocevia del nichilismo: Virginia Woolf, Chesterton, Tolkien
Da più di un secolo il nichilismo, l'ospite inquietante del nostro tempo e del nostro cuore, si è accampato lungo le vie della civiltà occidentale e il pensiero del nulla, come nebbia sottile, ha preso a confondere le coscienze creando fantasmi. Ma che cos'è il nichilismo? Il porsi stesso della domanda segna la ricerca di una via d'uscita. In queste pagine, guardando alla cultura inglese, la visione del mondo più disincantata all'inizio del Novecento, vengono posti i quesiti sul significato dell'essere e della coscienza, sul nichilismo. E, contemporaneamente, si cercano varchi, pertugi che consentano il superamento del non senso, momenti di essere che permettano di scoprire la traccia per l'oltrepassamento del nulla.
EUR 11.40
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Avènement de la mise en scène/Crise du drame. Continuités-discontinuités
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Un enciclopedista ebreo alla corte di Federico II. Filosofia e astrologia nel Midrash ha-hokmah di Yehudah ha-Cohen
Nato verso il 1215 a Toledo, Yehudah ha-Cohen è uno dei più importanti enciclopedisti del Medioevo ebraico. La sua opera principale, composta originariamente in arabo, si è conservata solo nella traduzione ebraica realizzata successivamente da Yehudah stesso (con il titolo di Midrash ha-hokmah, ovvero Esposizione o Insegnamento della scienza), dietro richiesta di alcuni amici ebrei. Il complesso lavoro di recupero e di ripensamento del sapere secolare, compiuto in quest'ambito essenzialmente alla luce dei modelli che gli venivano offerti dalla tradizione ebraica, giustifica l'interesse che Yehudah suscitò sia nel mondo ebraico che in quello latino, come ad esempio attestano i suoi stretti contatti con la corte di Federico II. Il "Midrash ha-hokmah", di cui si presenta qui la traduzione della sezione astrologica (I decreti degli astri), costituisce da questo punto di vista non solo una significativa testimonianza della trasmissione delle scienze greche in ambito ebraico, ma anche un punto d'accesso inconsueto al fervido clima culturale e, almeno entro certi limiti, interconfessionale che regnava alla corte imperiale sveva.
EUR 18.05
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Santi sociali tra Ottocento e Novecento
Tra Ottocento e Novecento don Bosco, don Orione, madre Cabrini e le altre figure presentate in questo libro, in situazioni sociali difficili, usando gli strumenti che la realtà forniva, hanno generato un'umanità nuova, hanno creato opere. Che sono tutt'oggi un esempio per tutti. È affascinante ripercorrere la loro vita, leggere i loro scritti. Sono uomini e donne come noi che nella testimonianza viva del cristianesimo, dentro l'alveo della Chiesa, hanno risposto ai bisogni di chi gli stava accanto. Operando un cambiamento nel contesto in cui vivevano. Paola Bergamini è nata a Milano (1963) dove vive e dove ha conseguito la laurea in Lettere Moderne con indirizzo in Comunicazioni all'Università Cattolica. Ha lavorato in alcune redazioni di giornali, tra cui il settimanale "Il Sabato". Dal 1994 è giornalista professionista presso il mensile "Tracce" di cui è vicedirettore dal 1998. Per l'editrice Marietti ha scritto il libro su san Giuseppe Moscati, Laico cioè cristiano, e ha collaborato alla realizzazione dei testi di alcune mostre per il Meeting dell'amicizia dei popoli a Rimini.
EUR 11.40
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Paolo Sperati e la musica per «Festa a Solhoug» di Ibsen
L'importante regista Ludvig Josephson, a metà dell'Ottocento, rievoca le compagnie d'opera italiane che percorrevano l'Europa, quasi emulando i comici dell'arte e riscuotendo ovunque curiosità e interesse. Si trattava spesso di formidabili cantanti e un gruppo particolarmente celebre aveva lavorato "sotto la conduzione musicale dell'esperto maestro Sperati (che avrebbe poi soggiornato in Svezia e si sarebbe stabilito infine a Christiania)". In un rigo, si sintetizza lo straordinario destino di questo attivissimo emigrante piemontese nato a Venaria Reale nel 1821 e rampollo di una dinastia con radici nella musica militare dell'esercito sabaudo che avrebbe animato e fecondato per anni la povera vita teatrale norvegese e collaborato con il giovane Ibsen. In questo libro, si trascrive e commenta, infatti, la sua partitura per Festa, Solhoug, il primo successo anche internazionale di Ibsen del 1856-7, e s'inquadra la figura poco nota di questo notevole italiano e della sua famiglia, che dal Piemonte alla Scandinavia s'irradierà musicalmente in America.
EUR 11.40
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Il castello di Elsinore (2010). Vol. 62
«Il castello di Elsinore» è una rivista semestrale di teatro profondamente radicata nell'Università italiana. Nata nel 1988 e curata dal DAMS (Dipartimento di Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo) dell'Università di Torino, la rivista raccoglie nel suo comitato direttivo quasi la metà degli ordinari di Storia del teatro in Italia e illustri studiosi di università straniere. Dal 2008 è pubblicata dalle Edizioni di Pagina.\r\nLa rivista è articolata in tre sezioni: la prima, intitolata Saggi, comprende rigorosi studi critici su personaggi e opere della storia del teatro e dello spettacolo; la seconda, Materiali, raccoglie e cura documenti, lettere e riflessioni di poetica; la terza, Spettacoli (o Polemiche), analizza gli avvenimenti più significativi della stagione teatrale italiana e straniera o del dibattito culturale. I temi di cui la rivista si occupa sono svariati e attraversano l'intera storia del teatro europeo, dal teatro greco alla Commedia dell'Arte, dal teatro rinascimentale italiano al teatro nordico di Ibsen e Strindberg, dal simbolismo europeo a Pirandello.
EUR 17.10
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Bari bizantina 1156-1261. Bisanzio dopo Bisanzio
L'inedita storia secolare di una 'capitale' del Mediterraneo dal punto di vista della centralità bizantina. Con il terzo volume di "Bari bizantina" (il primo, con il sottotitolo Capitale mediterranea, è uscito nel 2003; il secondo, 1071-1256: il declino, nel 2006) si conclude la trilogia dedicata al periodo più pregnante, vivo e nello stesso tempo sofferto della storia della città di Bari. Prima capitale del Mezzogiorno d'Italia, centro del potere politico e amministrativo dell'Impero bizantino in Occidente (Catapanato d'Italia), poco mancò che Bari perdurasse nel suo primato adriatico e mediterraneo nei confronti di Venezia ducale e di Palermo normanna. Con un colpo di genio, mentre le sue fortune declinavano e si eclissava l'astro di Costantinopoli al cui riflesso prosperava, Bari seppe sostituire il primato religioso a quello politico, nel segno della traslazione delle reliquie di Nicola, il santo dal colore spiccatamente orientale, che assicura tuttora alla città la fervida continuità del suo ancestrale imprinting bizantino.
EUR 17.10
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Lost moderno. Lettura di una serie televisiva
L'epica postmoderna che ha cambiato la narrazione televisiva. Lost è la storia avvincente di un gruppo di sopravvissuti a un disastro aereo su un'isola misteriosa. Il serial tv ha tenuto per sei anni incollati allo schermo tv o del computer milioni di fan in tutto il mondo. L'isola di Lost è il luogo del mistero e del dubbio, ma diventa anche una metafora autoreferenziale della serie nel panorama televisivo: unica, irraggiungibile, isolata. Gli spettatori si sentono tutti parte di una storia di naufraghi che, che tra mito e scienza, ha creato personaggi e racconti totalmente accostabili al pensiero postmoderno. Laddove per postmoderno si intende un modo nuovo di guardare la realtà: più complesso, mai razionalistico, sempre scettico e pronto ad essere messo in discussione. Ecco perché il "Lost moderno" non può fornire risposte, ma interrogare la serie scoprendone i retroscena socio-antropologici. Concetti come luogo, politica, gioco ed onomastica partecipano tutti di una realtà virtuale che interagisce attivamente, coinvolgendolo, con il suo pubblico.
EUR 12.35
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Il divenire della vita
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Strindberg the Master Weaver
Con le sue opere, in tutto una sessantina, August Strindberg (1849-1912) è oggi considerato uno dei grandi innovatori del teatro moderno. Lo scopo di questo libro è illuminare Strindberg quale artigiano teatrale. L'idea dominante è la distinzione tra pagina e scena, tra la ricezione testuale del lettore e quella audiovisiva dello spettatore. Il focus è su alcuni dei più noti drammi, facilmente accessibili in traduzione italiana.
EUR 11.40
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Tommaso Salvini. Un attore patriota nel teatro italiano dell'Ottocento
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Il castello di Elsinore (2011). Vol. 63
«Il castello di Elsinore» è una rivista semestrale di teatro profondamente radicata nell'Università italiana. Nata nel 1988 e curata dal DAMS (Dipartimento di Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo) dell'Università di Torino, la rivista raccoglie nel suo comitato direttivo quasi la metà degli ordinari di Storia del teatro in Italia e illustri studiosi di università straniere. Dal 2008 è pubblicata dalle Edizioni di Pagina.\r\nLa rivista è articolata in tre sezioni: la prima, intitolata Saggi, comprende rigorosi studi critici su personaggi e opere della storia del teatro e dello spettacolo; la seconda, Materiali, raccoglie e cura documenti, lettere e riflessioni di poetica; la terza, Spettacoli (o Polemiche), recensisce e analizza gli avvenimenti più significativi della stagione teatrale italiana e straniera. I temi di cui la rivista si occupa sono svariati e attraversano l'intera storia del teatro europeo, dal teatro greco alla Commedia dell'Arte, dal teatro rinascimentale italiano al teatro nordico di Ibsen e Strindberg, dal simbolismo europeo a Pirandello.
EUR 17.10