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Archivio di etnografia vol. 1-2 (2015)
«Archivio di Etnografia», al decimo anno di pubblicazione nella nuova serie, è una rivista del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali (DiCEM) dell'Università della Basilicata diretta da Ferdinando Mirizzi.\r\nIl numero doppio dell'annata 2015 dell'«Archivio di Etnografia» propone in apertura, nella sezione “Etnografie”, due contributi: il primo, di Mikaela Minga, sull'analisi della canzone di Korça, considerata nell'ambito delle pratiche musicali dell'Albania del primo Novecento, e studiata a partire dal significato di 'urbano' in musica e dal modo in cui la presenza europea e occidentale ha inciso sulla vita urbana; il secondo, di Marco Sottilotta, esamina le politiche di patrimonializzazione delle tombe regali attuate, in contesto postcoloniale, dal governo del Buganda, mediante un approccio che consente di problematizzare il rapporto fra la cultura ganda e il proprio passato. Irene Salerno, in “Saggi”, presenta uno studio dei culti di possessione oracolare dello Himachal Pradesh (India di nord-ovest), con riferimento alle valli himalayane del distretto di Kulu, nelle quali l'autrice approfondisce il rapporto fra tradizione e innovazione e i legami tra le forme che tali culti assumono e le pratiche di tipo sciamanico; mentre, in “Repertori”, Gian Luigi Bruzzone ripercorre il rapporto fra il conte Arrigo Balladoro (1872-1927) e Raffaele Corso (1885-1965).\r\n“Sequenze” accoglie un contributo sulla pratica della pesca artigianale in Alagoas (Nordest del Brasile) di Josemary Omena Passos Ferrare, autrice del testo introduttivo, e di Vita Santoro, responsabile del materiale fotografico, prodotto nel 2015.\r\nSeguono altri due scritti contenuti nella sezione “Storie”: rispettivamente, Giovanni Fornaro espone un'analisi comparativa fra alcune differenti versioni di un rituale tradizionale diffuso in Basilicata, in Puglia e in altre regioni del Mezzogiorno d'Italia, a partire dalle rilevazioni condotte da Ernesto de Martino nel 1952; invece, Omerita Ranalli propone un'intervista ad Alfonso Di Nola, registrata da Giovanna Marini...
La strega pasticcina
Tutti la chiamavano così perché era piuttosto maldestra e quando operava un incantesimo riusciva solo a combinare un gran pasticcio. Nonostante fosse una strega, Pasticcina era buona e gentile ed anche il suo aspetto era gradevole. E così, dopo più o meno magici e strampalati tentativi di smentire la cattiva fama, incontrerà tanti amici che le vorranno bene, ma soprattutto l'amore di un principe... Età di lettura: da 6 anni.
EUR 6.65
La comicità del personaggio nel teatro di Dario Fo
Dario Fo, autore-attore-regista, pone al fondo della sua poliedrica produzione un'idea di comicità nella quale convivono riso e dolore, grandezza e miseria. Egli dà vita a personaggi disperati che appaiono comici per la loro particolare capacità di escogitare bizzarre e stravaganti macchinazioni pur di sfuggire alla fame, sconfiggere soprusi e prepotenze, far trionfare la giustizia. A volte, attraverso espedienti che infrangono qualsiasi legge e il buon senso del vivere civile, riescono inconsapevolmente finanche a invertire il corso della Storia. In un continuo scambio tra passato e presente, nel teatro di Fo si incontrano personaggi quali Razzullo e Sarchiapone, due marioli tratti dal teatro napoletano che, senza rendersene conto, riescono a salvare Gesù dalla morte; Ruzante, il personaggio di Angelo Beolco, in un mirabile riadattamento alla contemporaneità; Johan Padan, erede della Commedia dell'Arte, che con le sue geniali trovate contribuisce al riscatto delle popolazioni indigene ai tempi della scoperta delle Americhe; Barlocco e Francipante, due veri e propri zanni, che con follia e candore permettono l'affermazione della giustizia; o ancora l'antica maschera di Arlecchino, scapestrata e stravagante che, attraversando la storia, si rinnova con grande autenticità.
EUR 11.88
Pedro e l'onda
La storia nasce dall'incontro con lo sguardo di un bambino in un campo Rom. Uno sguardo forte che sembra chiedere: il mondo è bello, ma perché non è sempre giusto? Per dare una risposta, l'autore fa incontrare sulla riva del mare un bimbo e un'onda. I gabbiani, la sabbia e le dune e i castelli sulla riva guardano con amore questo incontro semplice e naturale. In un giorno speciale, dall'alba al tramonto, dal sole alle stelle, l'onda-mamma porterà per mano il bimbo a scoprire le meraviglie del mare: "la luce, la vita, la gioia anche il dolore...". A sera il bimbo andrà a dormire con la certezza che l'indomani un nuovo giorno porterà ancora la speranza di un mondo migliore. Età di lettura: da 6 anni.
EUR 7.60
Herbarium
Immagini (fotografie di Giuseppe Pavone) di erbe selvatiche, tra crepe di pietre e cemento di periferia urbana, con testi poetici di Lino Angiuli. Herbarium è abbassare un po' lo sguardo e trovarsi di fronte a uno straordinario mondo vegetale, guardare un filo d'erba che anima i bordi delle strade della nostra periferia, contemplare un germoglio, indistinguibile nel contesto del paesaggio urbano, in grado di guardare il mondo dal basso verso l'alto, osservare la natura che emerge dall'asfalto e dal cemento desiderosa di sopravvivere in ambiente ostile.
EUR 11.40
Il castello di Elsinore (2017). Vol. 76
«Shakespeare off-scene/Shakespeare un-seen»: le scene raccontate nell'iconografia shakespeariana
I drammi di Shakespeare hanno ispirato innumerevoli raffigurazioni, molto diverse fra loro e talvolta bizzarre. All'interno di questo vasto e variegato immaginario figurativo, assumono un particolare rilievo le rappresentazioni di scene o azioni soltanto raccontate, evocate o in qualche modo suggerite dal testo. La morte di Ofelia o l'assassinio del vecchio re Amleto sono fra gli esempi più celebri di questa tipologia iconografica, che estende enormemente l'immaginario shakespeariano e spesso suggerisce nuove letture interpretative dei personaggi e delle loro storie. Si possono includere fra gli off-scenes le immagini che offrono una raffigurazione letterale delle molte metafore shakespeariane, nelle quali gli artisti attingono ai testi drammatici come a una miniera di concetti e massime universali, ma anche le scene che mostrano la vita pregressa dei personaggi a partire da una semplice allusione contenuta nel testo, mostrando per esempio il gioco infantile del piccolo Amleto a cavalluccio del vecchio buffone di corte Yorick.
EUR 14.25
Viacrucis terraterra
«Il gran teatro della via Crucis ha strappato parole di bocca a tanti poeti. Dal teatro montano del Sacro Monte di Varallo, sopra Varese, che fece scrivere Testori, alle sculture in Brasile dell'Aleijadinho che Ungaretti chiamava il Michelangelo della Minas Gerais. E ora arriva "Nennella" la serva, e arrivano le altre voci, le imprecazioni, gli sconforti che Angiuli porta in scena, in un lessico arcaico e presentissimo, in una lingua locale e universale per la spezia di dolore e invenzione da cui è segnata» (dalla Prefazione di Davide Rondoni). Una sacra rappresentazione "terraterra", mistica e popolare, che in 14 stazioni inscena il punto di vista di uno spettatore occasionale - uno qualunque, di passaggio -, ma capace di guardare con cuore e occhi spalancati alla passione di un Innocente. Uno sguardo inedito, sincero e intenso, condiviso dalle tavole (sempre 14) di un disegnatore compenetrato nello stesso, emozionato, rustico punto di vista del poeta Lino Angiuli
EUR 11.40
Durata e tempo. Sulle misure. Sulla natura e proprietà dei continui
Il pensiero scolastico è profondamente affascinato dal problema del tempo. La sua esistenza, la sua definizione, il suo legame con il movimento e con l'anima, la nozione di durata, la relazione tra eternità e temporalità sono tutte angolature o prospettive differenti, attraverso cui gli autori del XIII secolo si interrogano sul divenire delle sostanze e, in parallelo, su ciò che si sottrae alla mutevolezza e alla caducità. I trattati "De mensuris" e "De natura et proprietate continuorum" di Teodorico di Freiberg (1240- 1310) - di cui si presentano qui traduzione e commento - costituiscono un'opportunità privilegiata per entrare nelle pieghe di questo dibattito. Il genere del trattato "scientifico", non così diffuso alla fine del XIII secolo, permette infatti di mettere a fuoco le diverse opinioni e l'eterogeneo quadro di fonti che ne fanno da sfondo. La natura dei problemi sollevati e la raffinatezza degli argomenti addotti per risolverli non risultano mai artificiosi, ma rimandano all'esigenza più radicale di offrire risposte a istanze che, in altre epoche, non esiteremmo a definire "esistenziali".
EUR 15.20
Dove non c'è, lì è la vita
L'accoglienza e il merito; il sacro come limite e opportunità; il giusto e l'ingiusto, l'alimentazione e la libertà; il tempo dopo il tempo: sono questi, insieme ad altri connessi, i temi affrontati nel volume. L'analisi è aperta, disincantata. Vi compare soprattutto, variamente declinata, persino voce del presente che viviamo, l'idea di un non eludibile dovere di attenzione nei confronti della vita degli esclusi e dei dimenticati, di chi subisce il male, di chi non può, di chi soffre. Vita difficile, di margine. Vita che ne richiama, e reclama, un'altra assente.
EUR 11.25
Agosto
Un ragazzo, Ahmed, dorme per strada; una donna lo scorge dalla sua finestra e decide di aiutarlo. Ha inizio così, in una notte d'estate, un legame difficile, che va avanti tra la comprensione e l'ostilità. Intanto, tra i vicoli stretti di una piccola città vicino al mare, accadono violenze inspiegabili e circolano misteri: forse si sta preparando un attentato. E chi è davvero l'enigmatica Bintou, la sorella silenziosa e discreta, che prega nella moschea e sembra animata da una irremovibile fede? In un crescendo d'ansia e di solitudine, trascorre un feroce agosto assolato. Dopo quel mese vissuto in sospeso tra desideri d'amore ed acute nostalgie del passato, nessuno sarà più lo stesso di prima.
EUR 13.30
I misteri dell'Ara Pacis
Ha più di duemila anni, una storia lunga, ma avvolta in gran parte nel mistero di tanti segreti. Molti di essi ancora non sono stati indagati. L'Ara Pacis è il monumento dell'apoteosi di Augusto. Ideata nel 13 e inaugurata il 30 gennaio del 9 a.C., dedicata alla moglie Livia nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, è la sintesi religiosa, etica e politica del principato di Augusto. Eppure la vita di questo monumento fu brevissima e già nel II secolo d.C. se ne perdono le tracce, tanto che non compare in molte delle cronache di quegli anni. Perché una vita così breve? Perché si dovette aspettare fino alla fine del XIX secolo per ritrovarla e riscoprirla? La sua vicenda è una appassionante avventura, con tanti aspetti sconosciuti che queste pagine cercano di indagare e svelare. Ecco il racconto dell'Ara, dalla sua nascita alla sua scomparsa fino al suo ritrovamento. Siamo accompagnati in questo viaggio nei secoli e nei millenni da personaggi, alcuni noti altri meno ma tutti realmente vissuti, che cercheranno di svelare i tanti misteri legati al monumento simbolo di Augusto e del suo principato.
EUR 13.30
Le avanguardie dei Paesi nordici nel contesto europeo del primo Novecento. Atti del Convegno internazionale di studi (Roma, 22-24 ottobre 2015)
Cicero relegatus et Cicero revocatus. Dialogi festivissimi
Comunicare la sanità
Bari bizantina. Origine, declino, eredità di una capitale mediterranea
Bari bizantina: la riscoperta della identità storico-culturale di una città avamposto di Costantinopoli, ai confini dell'Occidente, capitale dell'Impero dei Romei; piccola ma fervida «capitale» dell'Italia greca medievale fra IX e XI secolo. Il libro ripropone organicamente, in una formula unitaria progettata dall'autore prima della sua scomparsa nel marzo del 2014, i tre volumi dedicati a "Bari bizantina" pubblicati, rispettivamente, nel 2003, nel 2005 e nel 2010 con i seguenti sottotitoli: Capitale mediterranea; 1071-1156: il declino; 1156.1261: Bisanzio dopo Bisanzio. Riemerge la malia del racconto di un "cantastorie" che trasforma dati, fonti, materiali storici (dominati con sapiente maestria) in sequenze visive di un'epopea ricca di fascino. Quasi un affresco di natura filmica, in cui abbondano i flashback e le digressioni, in cui, sullo sfondo di una società multietnica e multiculturale, si susseguono vicende di strateghi e catapani, vescovi, imperatori, sovrani, duchi, notabili e gente comune che animano il palcoscenico della Bari medievale, della Puglia, del Mediterraneo.
EUR 19.00
Vienna e la Duse (1892-1909)
Tre carteggi con Lucio Ridenti. Anton Giulio Bracaglia, Guglielmo Giannini, Tatiana Pavolova
Il castello di Elsinore (2018). Vol. 78
La Über-Marionette e le sue ombre. L'altro attore di Edward Gordon Craig